Supertest OLED 4K LG 65E9
Il nuovo OLED 4K serie "E9" di LG Electronics porta con sé sensibili miglioramenti rispetto ai TV della passata stagione che non si limitano agli ingressi HDMI 2.1 oppure a qualche miglioramento sulle elaborazioni delle immagini e che "rischiamo" di ritrovare anche nella serie "C9"...
Introduzione e caratteristiche
In questi primi sei anni dell'era W-AMOLED, la quasi totalità di testate specializzate ha affrontato l'analisi dei TV con questa tecnologia in maniera superficiale. Dopo anni di sconcerto personale, finalmente "qualche collega" con atteggiamento più critico ha alzato bandiera bianca, evitando di pubblicare misure poco attendibili. Peccato però che in un caso siano arrivati a conclusioni non competamente esatte, scrivendo che "i grafici non sempre rispecchiano quella che poi è la realtà", dimenticando di sottolineare che è questo è vero solo quando si usano strumenti e metodiche inadeguate.
La verità è che le misure fotometriche di un TV con tecnologia W-AMOLED sono un esercizio molto complesso, ad iniziare dalle rilevazioni che sono piene di insidie: sono indispensabili strumenti ad alta risoluzione ed un po' di esperienza. Basti pensare al fatto che i sub-pixel sono quattro invece che tre (rosso, verde, blu e bianco), con lo spettro luminoso della componente bianca che è diverso dalla somma delle singole componenti cromatiche. Per la calibrazione valgono le stesse regole: senza strumentazione adeguata ed esperienza, non si va molto lontano, anche con blasonati software di autocalibrazione.
tecnologia W-AMOLED
La forza della tecnologia W-AMOLED di LG Display - che detiene il monopolio per la produzione di pannelli per TV di grandi dimensioni - è proprio questa: da un lato l'utilizzo di elementi OLED bianchi coperti da filtri colore RGB; dall'altro l'utilizzo di una quaterna di sub-pixel, con l'aggiunta del "bianco" alla classica terna RGB. Questa soluzione ha tantissimi vantaggi e pochi svantaggi. Tra i punti di forza c'è l'elevata luminanza che è possibile raggiungere sul bianco e colori a bassa saturazione. D'altro lato, i colori molto saturi possono contare su una luminanza decisamente più contenuta rispetto alle classiche tecnologie LCD.
Due "bianchi" diversi dello stesso TV LG 65E9, a sinistra con dominante "calda", a destra più "fredda"
(Lumix GH4, Yashica ML 28mm 1:2,8 + tubo da 213mm, adattatori e anello d'inversione forniti da adrianololli.com)
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Tornando alle difficoltà dell'analisi di questo tipo di TV, la struttura con 4 sub-pixel mette non solo in crisi i colorimetri ma anche chi tenta di profilare il colorimetro con uno spettrometro di riferimento... C'è poi il notorio problema della fluttuazione della luminanza: chi è abituato a misurare i videoproiettori con lampade a scarica ad alta pressione, è ormai capace di gestire queste variazioni con semplicità. Con gli AMOLED bisogna anche affrontare il "burn-in": la riproduzione di elementi statici molto luminosi (come i segnali test) potrebbero "consumare" rapidamente il substrato OLED e lasciarne traccia. Affronteremo questo argomento prossimamente in un articolo dedicato.
Al di là delle difficoltà per la misurazione, dal 2013, anno in cui arrivò il primo display W-AMOLED in Italia, sembra passato molto più tempo a giudicare dagli innumerevoli miglioramenti che, anno dopo anno, vengono introdotti nei TV di LG. La generazione attuale, identificata dal numero "9", è declinata in quattro serie differenti: "B", "C", "E" e "W", con piccole differenze a carico dell'elettronica, più marcate invece nell'estetica e nel sistema di riproduzione audio. La serie B9, con tagli da 55" e 65", è la serie cosiddetta "entry level", ha una CPU Alpha 7 di seconda generazione e un sistema di riproduzione audio più semplice. La serie C9, disponibile in tagli da 55", 65" e 77", ha una CPU Alpha 9 di seconda generazione e un sistema audio leggermente differente.
La serie E9, disponibile in tagli da 55" e 65", ha un sistema audio più potente e la stessa elettronica della serie C9. Stessa elettronica anche per la serie W9, disponibile in tagli da 65" e 77", con spessore di soli 3,85mm e buona parte dell'elettronica che è residente nella soundbar "Dolby Atmos" che è a corredo. Al di là delle differenze estetiche, le serie più interessanti per rapporto qualità/prezzo sono sicuramente la C9 e la E9, con quest'ultima che è decisamente più curata esteticamente e con sistema audio dignitoso. Anticipiamo subito che i miglioramenti rispetto alla serie "8" non sono eclatanti ma comunque sensibili, sia in termini oggettivi di qualità video (luminanza e colori), sia per miglioramenti su connettività e funzioni. In altre parole, chi ha già un TV "serie 8", non avrà necessità di cambiare TV.
La serie E9 è la più bella di sempre. Il design è sobrio ed elegante e la piccola e robusta barra trasparente su cui poggia in parte il TV è una scelta molto azzeccata. Il pannello posteriore è estremamente pulito ed elegante e il pesante piedistallo che si aggancia dietro permette anche di nascondere cavi di segnale e di alimentazione.
Le connessioni sono le stesse della generazione precedente. Abbiamo tre HDMI aggiornati alla versione 2.1 e un USB sul fianco, utilissimi se il TV viene agganciato a parete. Le prese di antenna (DVB-T2 e DVB-S2) sono invece sul pannello posteriore, assieme alla presa LAN, all'uscita ottica TOSLink, all'uscita audio analogica, alla quarta porta HDMI e ad una coppia di USB.
Caratteristiche dichiarate:
- Dimensione Schermo: 65"
- Tipo: OLED TV
- Pannello: W-AMOLED (WRGB)
- Risoluzione: 3840 x 2160
- Processore Video: Alpha 9 Gen 2
- Ricevitore TV digitale:
- Terrestre: DVB-T2
- Satellite: DVB-S2
- Intelligenza Artificiale: LG ThinQ AI con Google Assistant e Amazon Alexa
- Connessioni:
- USB: 2 (dietro) + 1 (lato)
- HDMI 2.1 in: 1 (Rear) + 3 (lato)
- Uscita Audio: 1 Ottico (dietro) + 1 cuffie (dietro) + 1 HDMI eARC (lato)
- LAN (lato)
- Peso: senza stand (kg) 20.8, con stand (kg) 33.6
- Dimensioni: senza stand (mm) 1447 x 877 x 50,3 con stand (mm) 1447 x 877 x 220
Per maggiori info: www.lg.com/it/tv/lg-OLED65E9PLA-tv-oled