Test: DLP 4K HDR BenQ W2700

Fabio Angeloni, Emidio Frattaroli 29 Aprile 2020 4K e 8K

Il BenQ 2700W, finalmente con firmware 1.0.5, è un proiettore DLP 4K da 2.000 lumen dichiarati, compatibile con HDR10 e HLG, filtro colore DCI, frame interpolation, diaframma automatico e pre-taratura di fabbrica: è un vero campione del rapporto qualità prezzo?

Visione a cura di Fabio Angeloni


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Dico subito, per farvi finalmente rilassare e per eliminare ogni possibile residuo d'ansia, che le aspettative piuttosto elevate che nutrivo sull'oggetto sono state ampiamente soddisfatte ed anzi sono state superate: la macchina è notevole! Da molti anni non mi capitava un VPR che si vedesse così bene ad un costo così contenuto, al punto da poter aspirare al ruolo di macchina di elezione per chiunque intenda avvicinarsi al mondo della videoproiezione senza spendere una fortuna, visto che ha un costo suggerito al pubblico inferiore ai 1.600 Euro.

Prima di riconsegnarlo alla redazione ho avuto circa 24 ore per poterlo testare e, tanto per dirne solo una, il proiettore non ha sfigurato con l'esemplare (sempre DLP XPR) che attualmente campeggia nel mio set (dal costo esattamente triplo); il BenQ ha passato anche l'esame severo da parte di Claudio/Gnagno (AVMag Roman Panel), molto sensibile al famigerato effetto arcobaleno, ovvero la percezione della scomposizione delle tre componenti cromatiche quando si muovono gli occhi. 


© ascmag.com - Universal - Jessica Forde
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Claudio, non senza stupore, dopo aver visto vari capitoli del famigerato Lucy (un nitidissimo true UHD girato anche con una Sony Cinealta F65) e dell'altrettanto famigerato Sicario (altro film d'eccezione, in quanto girato con una Arri Alexa) ha alzato il pollicione, confermando che su telo di tre metri di base, a circa quattro metri di distanza di proiezione, il fenomeno gli si presentava, ma in forma talmente episodica da essere considerata residua e perfettamente tollerabile. Io non soffro di questo problema e con tutta onestà non sarei quindi in grado di dire quale macchina ne produca di più.

Posso confermare che il VPR proietta su schermo un'immagine particolarmente nitida, dai bei colori anche se, con materiale HDR, appena meno saturi nelle componenti più calde. Il rapporto di contrasto, noto tallone d'Achille dei DLP XPR, è molto più elevato di quanto mi aspettassi e decisamente superiore al mio proiettore (quello dal costo triplo). La lampada da 245 Watt produce una luminosità adeguata a riempire schermi fino a 2,5 metri.


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La qualità del movimento con i 24p è buona al punto da sconsigliare l'uso del sistema di interpolazione dell'immagine, che non elimina del tutto il problema e, con materiale a risoluzione UHD 4K, presta il fianco ad un leggero ritardo tra video e audio che costringe alla modifica manuale del lip-sync. L'audio prodotto dai due altoparlanti integrati è standard, ma segnalo la possibilità di utilizzare il processamento DSP CinemaMaster Audio+, per rendere più intelligibili i dialoghi.

Ferma restando la necessità per i compratori potenziali di verificare la sensibilità del loro apparto visivo all'effetto arcobaleno prima di procedere all'acquisto (pur considerando che questo proiettore è senz'altro annoverabile tra quelli che lo producono in misura minore), non posso che salutare con piacere l'arrivo sul mercato di un autentico campione del rapporto qualità-prezzo, le cui belle immagini giustificano pienamente il premio che ha inteso conferirgli l'EISA.

 

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