Il Digifast NON E' un HTPC
Il pacchetto di servizi Digifast si rinnova nel tempo e la versione 2021 ci ha stupito quanto a completezza ed efficacia. Se volete saperne di più, non avete che da leggere il resoconto di una installazione completa, con calibrazione audio e video e verifica del risultato
Introduzione e caratteristiche
'Ceci n'est pas une... HTPC'
- click per ingrandire -
Come moltissime altre persone, adoro il belga Magritte, surrealista onirico di cui, ancora quattordicenne, dopo un lungo viaggio in treno mi recai a visitare una splendida mostra a Losanna. Sappiamo tutti quanti quadri memorabili abbia dipinto, ma uno dei suoi paradossi più riusciti è quello che si può ammirare ne 'l'uso della parola I' (1928-1929). Allegoria, calligramma, didascalia: qual che sia l'interpretazione che intendiamo attribuirgli, resta un ennesimo riuscitissimo esempio di una sofisticata, anelata incongruità artistica.
Prendo dunque a prestito il famoso mottetto presente sulla 'non-pipa' dipinta da Magritte per darvi conto del bello 'scherzo da prete' che mi ha giocato il Patron Emidio Frattaroli. In che altro modo potrei definire, infatti, l’aver voluto affidare la recensione di una macchina di indubitabile pregio come quella di cui parliamo all'unico redattore tradizionalmente scettico sulla 'correzione elettronica' dell'audio e che ha sempre fatto di tutto per evitarla, preferendo la tradizionale 'intonsa' via analogica?
Premetto che seguo il mondo dell'informatica praticamente da sempre, con l'aggravante generica di essere stato un avido lettore di quel MCmicrocomputer diretto da Paolo Nuti dalla sua fondazione (1981) che poi ha aperto la strada a tante altre riviste del genere le quali, in assenza di una specifica preparazione scolastico-universitaria, mi hanno fornito conoscenze di base utili ad orientarmi nel campo e a costruirmi tutti i PC fissi di cui ancora dispongo da qualche parte in giro per casa (operazione, a dire il vero, piuttosto banale e alla portata praticamente di ognuno di noi). La componentistica, però, muta incessantemente negli anni e di fatto ad un certo punto si deve scegliere se “starne dentro o fuori”.
Dopo anni di 'attacca e stacca', di 'monta e smonta', di 'installa e disinstalla', ho deciso di uscire dal recinto di 'chi sa' e di delegare la messa a punto tecnica di questo genere di macchine a chi con maggiore passione e costanza si dimostrava in grado di farlo. Più recentemente, ho seguito soltanto il recente innalzamento del costo delle schede grafiche, dovuto all'improvvisa impennata del controvalore delle criptovalute... Nella mia lunghissima frequentazione del Forum di AV Magazine, peraltro, ho incontrato sulla mia strada almeno tre bravi assemblatori di HTPC, un paio dei quali lavorano in coppia con risultati davvero notevoli.
Il parco connessioni del 'Digifast' di Emidio Frattaroli
- click per ingrandire -
Ma Digifast per me è altro, da cui ho tratto l’assunto magrittiano che la soluzione Digifast non è un HTPC. Mi spiego meglio.
La versione primigenia della Digifast Multimedia Station è datata 2010 ed io seguo con particolare interesse la lunga discussione aperta 7 anni fa sul nostro forum e poi tutte le altre collaterali: di Digifast, dunque, credevo di sapere tutto o, non volendo esagerare, senz’altro moltissimo. Nell’attesa di ricevere la macchina di Emidio, però, ho ben pensato di riguardare con attenzione le 7 interessanti puntate pubblicate finora del videotutorial di AV Magazine, per comprendere ancora meglio cosa mi stesse per arrivare.
Tutorial HTPC E01: https://youtu.be/QPY4zMgUHiI introduzione
Tutorial HTPC E02 https://youtu.be/cwQql0QAjkQ componenti base;
Tutorial HTPC E03: https://youtu.be/5xxK1vV0emg hardware;
Tutorial HTPC E04: https://youtu.be/f0aEeLLiLcQ win10 e 'Update Blocker'
Tutorial HTPC E05: https://youtu.be/c3KcjJQWgwQ EVR e madVR
Tutorial HTPC E06: https://youtu.be/CBrLLbu0P08 setting madVR
Tutorial HTPC E07: https://youtu.be/Rits9bPHwPQ acquisizione HDMI
Link alla prima puntata del tutorial
Link alla playlist con tutte le puntate: t.ly/leBH
Discussione sul forum inerente alle puntate: live-tutorial-htpc-2021-hardware-consigliato
Ho poi verificato che la macchina di cui ero entrato in possesso rispecchiava praticamente tutte le caratteristiche hardware lumeggiate nel video tutorial:
Case: SilverStone SST-GD09B
Alimentatore ATX: Corsair VS550
Scheda madre: ASUS Prime H310M-A R2.0
CPU: Intel Core i3-9100F @3.60Ghz
RAM: Crucial 8 GB CT8G4DFS824A DDR4
Scheda Video: XFX RX-580P8DFD6 8GB DDR5
SSD interno: Crucial CT120BX500SSD1 120GB SATA
HDD interno: Western Digital Red WD40EFAX 4TB
Masterizzatore BD: Hitachi-LG BH16NS55
Ricevitore IR: FLIRC USB
Telecomando Sony: PC RM-MCE20E
Intervista a Marco Bagna sul 'Niet' di madVR Labs alla licenza per il Digifast
A chi non è un aficionado degli HTPC tengo preliminarmente a precisare che questa macchina, pur essendo speciale per le sue funzioni esclusive, naturalmente garantisce la normale operatività assicurata da un PC. Come ormai noto nei Digifast non risultano inclusi il render video madVR (madshi's Video Render), in quanto l’installazione da qualche tempo non è più consentita alle società, né - lo preciso solo per puntualità - software regolarmente disponibili sul mercato quali il noto RedFox AnyDVD HD o DVDFab (od anche MakeMKV), che consentono di archiviare una copia di protezione ad uso personale, visto che i supporti ottici purtroppo all’improvviso possono deteriorarsi al punto da risultare non più leggibili: mi è accaduto e l’ho trovato piuttosto seccante, visto quel che costano.
Nulla vieta al singolo di installarli, come ha fatto Emidio con madVR. Peraltro chiunque può installare anche gli altri software, negli ultimi tre casi acquistandone anche le relative licenze, insieme a quella, eventualmente, di Acronis True Image, che consente di salvare un'immagine del sistema 'vergine', ripristinabile in ogni occasione in cui ciò si dovesse rendere necessario, vera e propria 'ultima spiaggia' degli smanettoni pentiti. Digifast comprende il front end MediaPortal 1.27, naturalmente customizzato in modo semplice e intuitivo, come anche REW per l'analisi della risposta in ambiente da effettuarsi mediante microfono calibrato, oltre ai software di analisi video Color HCFR e DisplayCal che, in unione ad un colorimetro, consentono di generare una correzione 3D-LUT.
Riguardo ai tempi di avvio del sistema è ormai inutile meravigliarsi delle partenze a razzo, facilitate dal drive allo stato solido su cui è installato il SO. In tutto il periodo in cui ho custodito la macchina, il 'blocker' freeware caricato sul Digifast ha impedito che venissero installati i pacchetti di aggiornamento di Windows 10 che frequentemente finiscono con il creare problemi al S.O. e ai software presenti, e di cui tanti proprietari di HTPC si lamentano, perché un presupposto posto a tutela dell'integrità del sistema consiste nel fatto che la macchina rimanga sempre all’interno di un ecosistema informatico protetto, eventualmente prevedendo un dualbooting per usare liberamente l’hardware in modo diverso e più spregiudicato.
Connesso al dongle IR Flirc adeguatamente configurato ho usato il telecomando Sony PC che possiede i famosi 4 tasti ritenuti necessari da Marco Bagna nel tutorial. Per il poco tempo che l'ho avuto per le mani il Sony ha funzionato a dovere, anche se non possiede una caratteristica che ritengo davvero importante per il cinema in casa, ovverosia la retroilluminazione. Nel mio caso, in realtà, avrei potuto utilizzare anche il Logitech Harmony Élite che uso per automatizzare tutto il resto, per il quale avrei dovuto fare attenzione, in sede di programmazione e per favorire gli handshaking, a selezionare i necessari ritardi al fine di far partire il Digifast per ultimo, facendolo invece spegnere per primo. E non so per quanto tempo ancora potrò utilizzarlo, vista la recentissima dismissione della gamma Harmony da parte di Logitech, che pure ne garantisce (per ora) l'assistenza. Dunque, ben venga un telecomando specifico.
L'unità FLIRC USB e il telecomando Sony, recuperato su Ebay
- click per ingrandire -
Sotto il profilo dimensionale, l’esemplare che ho avuto in prova non ha il case 'classico', che viene normalmente previsto al fine di garantire un lieve ma costante flusso d’aria interno, ma è forse il primo ad utilizzare un SST-GD09B-C. Questo prodotto, pur concedendo poco all'estetica, presenta le stesse larghezza e profondità delle altre elettroniche impilate nella libreria o in un mobiletto; a ciò aggiunge il vantaggio di avere dimensioni più contenute anche in senso verticale. Il case SilverStone è generalmente di colore nero, ma può essere fornito di colore grigio (per uniformarlo agli altri componenti del set) oppure di altro tipo su precisa richiesta specifica (come lo stylish Jonsbo G3), purché di fatto dimensionalmente idoneo ad ospitare la scheda video prescelta.
Sul mio esemplare non erano state installate le classiche ventole supersilenziose Noctua, ma pur considerando il fatto che la macchina è posta a circa un metro e mezzo alle spalle del mio punto di ascolto, 'inscatolata' in un comparto della libreria (come non si dovrebbe fare, per evitare l’amplificazione dei rumori di funzionamento e il peggioramento del processo di scambio termico), posso assicurare che il rumore prodotto, tranne in alcune fasi specifiche che si effettuano una volta per tutte (mi riferisco alla fase di creazione delle 'tabelle'), è davvero molto contenuto, al limite dell'inudibile.