TEST TV Hisense E7N Pro da 100 pollici
Abbiamo provato e misurato il nuovo TV Hisense con diagonale di 100", un QLED con prestazioni molto vicine ai prodotti di fascia decisamente più alta, con picco di luminanza di 1.000 NIT e che si propone ad un prezzo quasi incredibile, senza rinunciare ad una dotazione completa.
I televisori con schermi extra-large sono sempre più diffusi, come testimoniato dai numerosi articoli che abbiamo dedicato a questo segmento nel corso degli ultimi anni:
La disponibilità sempre più ampia di pannelli da 100” (circa) e oltre ha permesso di aumentare la produzione e di diminuire anche i prezzi, tanto che ormai si può acquistare un prodotto con dimensioni da home cinema a prezzi impensabili solo fino a 3 o 4 anni fa.
In questo mercato in netta crescita, anche in Italia, si inserisce un nuovo prodotto Hisense, il 100” E7N Pro, una novità della gamma 2024 che ho potuto testare nella sede del marchio cinese a Milano.
I motivi di interesse sono molti: si parte da un prezzo di listino molto aggressivo, 2.499 euro, e si prosegue poi con una dotazione di tutto rispetto, completa di Smart TV, SoC di ultima generazione e di un display che utilizza retroilluminazione Full LED.
In questo articolo vi andrò a raccontare le impressioni che ho maturato, corroborate dalle misure rilevate e dall’esperienza accumulata con un altro modello Hisense 2024, la serie U7N della quale troverete a breve una recensione completa.
SOMMARIO
CARATTERISTICHE E DOTAZIONE
La serie E7N Pro si colloca subito a ridosso degli ULED: non sono pertanto i prodotti di fascia più alta ma quelli che si posizionano subito al di sotto, riprendendone molte delle caratteristiche. Il modello da 100” è in parte diverso dagli altri: presenta infatti alcune migliorie non disponibili sui TV più piccoli.
La struttura dei pixel
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Il pannello è un QLED, cioè un LCD da 100” con risoluzione Ultra HD, Quantum Dot e una frequenza di aggiornamento a 144 Hz. Lo schermo è di tipo VA a 8 domini: ognuno dei 3 subpixel RGB è suddiviso in 8 parti (immagine in alto) in modo da coprire un angolo di visione più ampio rispeotto ai pannelli con meno domini; la tecnologia VA (Vertical Aligment) privilegia il rapporto di contrasto e grazie ad 8 domini per ogni sub-pixel l'angolo di visione è più che sufficiente per la maggior parte delle necessità.
La retroilluminazione non è Mini LED come sulla gamma ULED ma ripropone comunque la stessa configurazione: Full LED Array con local dimming, il controllo a zone della retroilluminazione. Sul 100” abbiamo in totale 256 zone indipendenti.
Il 100” ha anche un picco di luminanza dichiarato superiore a quello degli altri E7N Pro: Hisense parla di 800 nit che, come vedremo nel capitolo sulle misure, sono in realtà un dato conservativo. Il sistema audio è affidato a una configurazione con 2.1 canali: ci sono due speaker lungo il bordo inferiore e un woofer sul retro. I formati audio compatibili includono Dolby Atmos e DTS:X.
Per HDR troviamo invece una compatibilità a tutto tondo: si spazia dalle tecnologie base, HDR10 e HLG, a quelle più evolute fino a includere HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ. Ovviamente non manca una piattaforma Smart TV che qui è proprietaria: è VIDAA U 7.6. A gestirla è un SoC MediaTek MT9618, uno dei nomi con cui si identificano i chip Pentonic 700.
La presenza di questo componente assicura un’ampia gamma di funzioni dedicate ai video-giocatori: alla possibilità di sfruttare sorgenti Ultra HD fino a 144 Hz si aggiungono Auto Low Latency Mode e Variable Refresh Rate (dai 48 ai 144 Hz). Quest’ultimo si può utilizzare sia nel formato HDMI Forum VRR (quello base) sia sotto forma di FreeSync Premium di AMD.
C’è poi la Game Bar, un menu specifico con una "barra" che racchiude tutte le impostazioni più importanti per i giochi. In pratica funziona come un menu ad accesso rapido per tenere d’occhio tutte le voci più importanti e cambiarle al volo, senza abbandonare il gioco e senza occupare lo schermo con interfacce troppo invasive.
A completare la dotazione sono i sintonizzatori DVB-T2, DVB-S2 e i quattro ingressi HDMI. Di questi due sono HDMI 2.0b mentre gli altri due sono HDMI 2.1 e gestiscono la piena banda dei 48 Gbps. Da notare che su una delle porte HDMI 2.1 c’è eARC.
A livello di design il 100” si presenta con linee aderenti ai dettami in voga negli ultimi anni. Nonostante le dimensioni imponenti abbiamo cornici piuttosto sottili e un’evidente ricerca del minimalismo, che ha portato a ridurre al minimo ogni elemento sul frontale. Rimane solo un piccolo logo Hisense, impresso sulla parte più sporgente nel lato inferiore.
La base è formata da due piedini in metallo rivolti verso il frontale e dall’aspetto squadrato. Il retro presenta una serie di rinforzi per garantire una rigidità ottimale. Nell’esemplare che ho testato erano presenti anche due maniglie per facilitare lo spostamento.
La costruzione è decisamente robusta: anche se si tratta di un prodotto non di fascia alta non si avverte alcuna sensazione di fragilità. Ovviamente c’è un abbondante uso di plastica e mancano soluzioni esteticamente ricercate, ma vista la fascia di prezzo non ci si può in alcun modo lamentare: da questo punto di vista il prodotto è decisamente solido in tutti i sensi.
Chiudiamo con il telecomando: sul 100” E7N Pro c’è il nuovo Solar Powered Remote con il pannello solare integrato per ricaricare la batteria interna. La luce solare o artificiale dovrebbe permettere di non esaurire mai la ricarica. C’è comunque la possibilità di collegare un alimentatore tramite la porta USB-C posta in basso. Il telecomando è anche parzialmente retroilluminato.
LE MISURE
Bilanciamento e gamut in modalità Risparmio energetico SDR
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La modalità proposta dal TV alla prima accensione è Risparmio energetico. Il mio consiglio è di cambiarla subito: le misure che ho effettuato con Calman e la mia consueta attrezzatura hanno evidenziato un comportamento tutt’altro che fedele. L'errore è molto alto: il DeltaE medio supera il valore di 13 ed è quindi oltremodo evidente (la soglia critica per l’occhio si fa solitamente corrispondere a 3).
Bilanciamento in modalità Filmmaker e Cinema SDR
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Fortunatamente le modalità ben più corrette non mancano: la migliore è sicuramente Filmmaker ma anche Cinema è valida. Perché ne cito due? Il motivo è presto detto: E7N Pro condivide i banchi di memoria SDR e HDR. Questo significa che le modifiche apportate alle impostazioni avanzate, ad esempio bilanciamento del bianco o colori, sono in comune.
Gamut e color checker in modalità Filmmaker SDR
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Questo approccio a mio avviso non è il migliore possibile: modalità completamente indipendenti sono sempre la soluzione migliore perché permettono di separare totalmente gli interventi e di andare a limare le regolazioni al massimo, spremendo il televisore al 100%.
Saturazioni in modalità Filmmaker SDR
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In questo caso si può ovviare ai banchi in comune selezionando Filmmaker per SDR e Cinema per HDR o viceversa. Entrambe le modalità abbattono nettamente la soglia di errore: siamo a 5,9 per Filmmaker e a 5,7 per Cinema, non perfette quindi ma comunque discrete.
Bilanciamento e color checker in modalità Filmmaker SDR calibrata
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A farmi preferire la Filmmaker con la taratura di fabbrica è la linearità: il gamma è praticamente incollato al valore di 2,2. Questo vuol dire che l’equilibrio tra chiari e scuri è praticamente perfetto. La modalità Cinema è invece meno lineare: tende infatti a schiarire le parti più luminose della scala dei grigi. Lo si può vedere dalle misure dove il gamma si abbassa, complice anche la diversa impostazione di Attenuazione locale, cioè il local dimming.
Saturazioni in modalità Filmmaker SDR calibrata
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Per quanto riguarda i colori il giudizio non cambia: l’errore medio è più basso rispetto alla scala dei grigi, siamo tra i 3,3 e i 3,8 con punte più significative ma fortunatamente limitate. In SDR la luminanza sul bianco a tutto schermo oltrepassa i 460 nit mentre il picco si raggiunge su una finestra del 25%, dove si arriva a poco meno di 640 nit.
Bilanciamento in modalità Risparmio energetico HDR
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Con la taratura di fabbrica il rapporto di contrasto nativo (senza local dimming) è di circa 4.000:1, con il bianco fissato a 224 nit e il nero che si attesta a 0,055 nit. Nel tempo a mia disposizione ho eseguito una rapida taratura avvalendomi dei controlli a 2 punti. C’è sicuramente ampio margine per migliorare ancora: sul TV U7N che ho ricevuto in prova ho potuto effettuare test molto più approfonditi che hanno confermato il buon funzionamento dei controlli, sia per quanto riguarda il bilanciamento del bianco sia per il gamma.
Bilanciamento e color match in modalità Filmmaker HDR
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Dopo la taratura l’immagine è molto più accurata: il DeltaE medio sulla scala dei grigi scende a 0,8 e il gamma è molto lineare, con un valore di 2,25 che è un po’ più basso rispetto al riferimento che avrei voluto raggiungere (almeno 2,3). Come ho scritto sopra si tratta prevalentemente di limiti legati al tempo: con i controlli del gamma alzare la curva a 2,3 dovrebbe risultare piuttosto semplice.
Color checker e saturazioni DCI-P3 in modalità Filmmaker HDR
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Lo stesso miglioramento di registra nella fedeltà cromatica: l’errore medio è basso, circa 0,8 - 0,9 a seconda del grafico. Resta solo il rosso saturo al 100% oltre la soglia critica: sia ta i 4 e i 4,3. In HDR la modalità di fabbrica è la stessa utilizzata per la gamma dinamica standard e anche la qualità offerta è la stessa.
Copertura BT.2020 e DCI-P3 in modalità Filmmaker HDR
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L’errore è molto alto, con un DeltaE che supera i 18 e la spiccata tendenza a schiarire tutta l’immagine. Passando alle già citate Filmmaker e Cinema i risultati cambiano drasticamente: l’errore massimo è intorno a 5 e l’andamento della curva EOTF è molto aderente al riferimento. Questo significa che non c’è alcuna enfasi sulla luminosità del quadro.
Bilanciamento e color match in modalità Filmmaker HDR calibrata
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Il tone mapping applica un adattamento dei contenuti che si traduce in un “roll-off” piuttosto morbido. Il roll-off è il punto in cui il televisore inizia a distaccarsi dalla curva EOTF di riferimento scurendo l’immagine, in modo da gestire anche i livelli di luminanza che vanno oltre le capacità del pannello. Come si può vedere dai grafici di Calman, E7N Pro esegue il roll-off poco dopo il 60% della scala di grigi, con una curva progressiva e non brusca.
Color checker e spazio colore BT.2020 in modalità Filmmaker HDR calibrata
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Il picco di luminanza è superiore a quello dichiarato: sono circa 950 nit col bianco in finestra al 10%, un valore che sale a circa 1.000 al 25%. A pieno schermo si arriva invece a 520 nit. La resa dei colori in HDR è più che discreta: non c’è una fedeltà altissima con le impostazioni di fabbrica ma il TV si difende bene, con un DeltaE che mediamente spazia tra 2,4 e 3 e un massimo che arriva a circa 6,4. La copertura dello spazio colore BT.2020 raggiunge il 66,9% xy e il 74,14% uv, quella del DCI-P3 è invece pari al 90,5% xy e al 93,97% uv.
Copertura DCI-P3 in modalità Filmmaker HDR calibrata
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In HDR non ho effettuato una taratura vera e propria: il tempo a disposizione non era abbastanza e ho preferito spenderne di più per la prova di visione. Ho comunque effettuato alcune regolazioni con il bilanciamento del bianco a 20 punti, utilizzando l’esperienza già maturata con l’ULED U7N. Ho quindi migliorato la resa su alcuni punti, riscontrando un funzionamento perfetto dei controlli. Sicuramente con più tempo a disposizione si può ottenere un risultato molto accurato: su U7N la fedeltà dell’immagine è notevole anche se c’è ancora qualcosa da limare sui controlli.
Bilanciamento con Mappatura dei toni HDR attiva in modalità Filmmaker HDR
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I piccoli aggiustamenti che ho apportato sono comunque stati sufficienti per ottenere miglioramenti, soprattutto sui colori: nel color checker i il DeltaE è sceso a 4,15 come massimo e a 1,68 in media. Concludo con qualche cenno sull’uniformità: non ho eseguito misure accurate ma a occhio l’esemplare che ho visionato mi è sembrato piuttosto buono, sia sul bianco sia sulle basse luci. Anche in condizioni di utilizzo reale la presenza di effetti indesiderati come il “dirty screen effect” (strisce verticali che si presentano come una sorta di velo che sporca l’immagine, sono visibili soprattutto nelle immagini in movimento).
LA PROVA DI VISIONE
Per la prova di visione ho utilizzato principalmente servizi streaming tramite una Apple TV 4K di seconda generazione (2021), in modo da sveltire tutte le operazioni grazie agli account già pronti e attivi sul media-player. Fortunatamente l’ambiente in cui il TV era inserito consente di oscurarlo, anche se non del tutto, una condizione che rende molto più semplici alcune valutazioni, tra cui quelle sul livello del nero e sul funzionamento del local dimming. Per quest’ultimo abbiamo usato la sequenza di apertura di “Black Panther”, che mostra uno scorcio dello spazio con tantissime stelle che si stagliano sullo sfondo nero.
L’elettronica di E7N Pro ha un approccio più conservativo: tende infatti a non privilegiare sempre e comunque il livello del nero. Nel caso della sequenza che abbiamo appena descritto, il televisore non spegne completamente i LED ma ne attenua l’emissione di luce. In questo modo in aumentare il rapporto di contrasto percepito ma senza sacrificare i dettagli luminosi, che infatti restano ben visibili su schermo.
Rispetto ad altri prodotti dotati di local dimming, il 100” Hisense sacrifica qualcosa sul livello del nero e sul contrasto per ottenere un maggior equilibrio. Questo approccio aiuta anche a contenere il “blooming”, gli aloni che si creano intorno a elementi luminosi circondati dal nero. Il motivo è proprio legato alla gestione dei LED: attenuarli anziché spegnerli, almeno in determinate situazioni, rende gli aloni poco o per nulla visibili in tante situazioni.
Ho poi proseguito la visione con la serie “Only Murders in the Building”, presente nella sezione “Stars” di Disney+. Gli spezzoni che ho visionato hanno anzitutto evidenziato una buona gestione delle immagini in movimento. Nelle modalità video più corrette non sono attive le funzioni che incrementano la fluidità ma solamente quelle che si limitano a gestire la naturale cadenza del materiale a 24p.
In queste condizioni la resa è ottima: non ci sono strane conversioni né scatti introdotti da un trattamento incerto. Il discorso cambia se si modificano le impostazioni e si attiva la compensazione del moto: il TV è in grado di recuperare un ottimo livello di dettaglio ma non bisogna esagerare. Intervenire sulla fluidità significa introdurre l’effetto “soap opera”, cioè un’alterazione dei contenuti a 24 fotogrammi al secondo che li rende più simili a produzioni televisive. I più attenti lo noteranno anche ai livelli più bassi di funzionamento.
C’è poi il discorso relativo agli artefatti: pochi tocchi non sortiscono effetti nefasti ma se si va oltre le conseguenze sono inevitabili e si palesano sotto forma di squadrettamenti, linee che si spezzano o difetti ancora più macroscopici, specialmente quando ci sono oggetti in movimento su sfondi anch’essi in movimento o testi che scorrono.
Da Disney+ sono poi passato a Apple TV+ con “Fondazione” e “Monarch: Legacy of Monsters”, sempre contenuti in streaming e con un’ottima qualità. In entrambe le serie abbiamo apprezzato la pulizia dello schermo sulle bassi luci: nelle scene scure il pannello non introduce rumore video (se non è già presente nella sorgente) né artefatti. Da questo punto di vista il risultato è per certi versi migliore rispetto a quello ottenuto dalla tecnologia OLED, anche se ovviamente si paga poi dazio (e con gli interessi) in altri ambiti.
Lo stesso discorso vale per le saturazioni: i colori sono sempre ben riprodotti sia quando la saturazione è più bassa sia quando si avvicina o raggiunge il 100%. Tale comportamento si applica in condizioni di alta e bassa luminosità. Ottimo il livello di dettaglio mentre in HDR si può pagare qualcosa nei cosiddetti “specular highlight”, cioè i particolari contenuti nelle parti più brillanti dell’immagine.
Il tempo disponibile non mi ha permesso di testare contenuti realizzati con tutti i livelli di luminanza (dai 1.000 ai 10.000 nit) ma il comportamento mi è sembrato simile a quello di U7N. Sopra i 2.000 nit qualche dettaglio è meno visibile ma c'è un modo per recuperarlo: attivare la funzione “Mappatura dei toni HDR”. C'è però un prezzo da pagare: tutti i valori lungo la scala dei grigi vengono spinti verso l’alto aumentano la luminosità del quadro, come si può del resto vedere dalle misure con la funzione attiva.
È una scelta in più: chi vuole recuperare più particolari nei contenuti HDR lavorati con luminanza molto alta (e tendenzialmente con scene difficili), può sfruttare questa possibilità sapendo però che non rispetta la visione del regista. È invece meno impattante la funzione che opera all’estremo opposto, cioè “Dettaglio ombre migliorato”.
Le parti più scure sono più aperte ed effettivamente emergono elementi che diversamente sarebbero più difficili da cogliere. Il quadro complessivo però non viene modificato così pesantemente come accade invece con la mappatura dinamica dei toni. Ci sono dunque meno controindicazioni e si può sperimentare con più tranquillità.
Per concludere ho visionato alcune sequenze da “6 Underground" di Netflix e “Spider-Man: Across the Spider-Verse”. Il film di animazione realizzato da Sony è il banco di prova perfetto per verificare la corretta riproduzione dei colori più saturi. Alcune scene somigliano a quadri in movimento, con un tripudio di tinte accese e variopinte. E7N Pro si è dimostrato perfettamente a suo agio: la copertura un po’ più limitata del DCI-P3 (lo abbiamo visto nel capitolo sulle misure) non pregiudica il risultato finale.
Il livello del nero non è profondo come su altri LCD dotati di local dimming: come abbiamo già scritto si tratta non di un limite del pannello delle modalità con cui viene gestito il controllo a zone della retroilluminazione, che è più conservativo di altri prodotti. Bisogna del resto considerare che il nuovo 100" Hisense dispone di 240 zone di controllo, sicuramente non poche ma nemmeno così tante da poter riprodurre ogni tipologia di scena senza compromessi (che ci sono anche su prodotti con molte più zone).
La scelta è quindi tra l’effetto “wow” dato da un nero molto basso (e quindi un contrasto più alto) e l’equilibrio dell’immagine. Considerando il picco di luminanza e le dimensioni molto ampie, ritengo che questo sia l’approccio probabilmente più corretto. Queste caratteristiche garantiscono un ottimo impatto sullo spettatore, che si trova davanti un maxi-schermo luminoso con una dinamica e un contrasto capaci di assicurare un’esperienza molto coinvolgente.
CONCLUSIONI
E7N Pro rappresenta perfettamente l’evoluzione compiuta dal mercato dei maxi schermi negli ultimi anni: basti pensare al TCL C735 da 98” lanciato due anni fa ad un prezzo di 5.000 euro, che all’epoca sembrava già un listino molto aggressivo per un prodotto di quel tipo.
Due anni dopo siamo arrivati a dimezzare quel prezzo e senza sacrificare le prestazioni che, al contrario, sono migliorate e questo vale non solo per Hisense. Il marchio cinese ha sicuramente fatto un salto di qualità: fino a pochi anni fa la calibrazione di base era molto meno accurata e i controlli funzionavano spesso in modo poco prevedibile e preciso.
Il direttore Emidio Frattaroli controlla il funzionamento del local dimming
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E7N Pro mette invece a disposizione delle regolazioni di fabbrica più che apprezzabili oltre a strumenti validi per eseguire un’ottima taratura. Il pannello LCD di tipo VA offre un buon rapporto di contrasto ed è coadiuvato da un local dimming equilibrato, che magari sacrifica qualcosa sul puro livello del nero ma che si ripaga con un quadro più fedele e ricco di particolari anche sulle basse luci.
Come tutti i VA è da mettere in conto un angolo di visione non ampissimo e anche su alcune elaborazioni dell’immagine occorre prestare attenzione: ci sono cose che funzionano bene ed altre meno riuscite. Il picco di luminanza in HDR è molto buono e unito all’ampissima diagonale regala un’esperienza di sicuro impatto.
La dotazione è molto ricca: ci sono tutte le funzioni avanzate per i gamer, una Smart TV finalmente matura e solida e la compatibilità con tutti i formati di HDR. Peccato per i due soli ingressi HDMI 2.1 (uno solo se si usa eARC), ma del resto la piattaforma MediaTek non ne supporta di più. Per l'audio consigliamo di affiancare un sistema esterno, un pannello così importante non può limitarsi agli speaker integrati.
Parliamo infine del prezzo: il listino è già superato, nel momento in cui scriviamo si può portare a casa il 100” E7N Pro a 1.999 euro anche presso alcuni grandi catene di elettronica, con le offerte in rete che vanno ancora sotto. Considerando la dotazione e le prestazioni è praticamente impossibile non riconoscere che il rapporto qualità/prezzo è molto alto.
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Commenti (16)
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Lo sto puntando da un mesetto e ho sempre pensato che avesse un eccellente rapporto qualità/prezzo. Grazie per l'esaustiva recensione.
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Chissà perché questa moda (comune a molti produttori) di pompare il blu anche nella modalità filmmaker.
Nel complesso le prestazioni sono migliori di quanto mi aspettassi, considerando il prezzo. -
Vero, purtroppo capita tutt'altro che di rado, così come i valori di luminanza un po' troppo alti (ho visto modelli impostati anche a più di 200 nit).
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Ho avuto modo di ammirare, da due rivenditori diversi, sia il tv in oggetto e sia un TCL da 98 anche se non ricordo il modello preciso. La cosa strana è che il TCL mi sembrava più piccolo e la differenza si vedeva, almeno secondo me. E' mai possibile che un divario di soli 2 pollici si riesca a notare in maniera così evidente ?
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a 2000 euro sembra un bell'affare, ma essendo un qled bisogna davvero stare attenti alla distanza dalla tv, anche stando ben centrati un pelo più vicini del previsto e gli angoli da neri diventano blu...
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@Artyziff
Il TCL in realtà è un 97,5 quindi la diagonale di questo schermo è di oltre 6cm maggiore, questo rende la differenza ben percepibile. -
Alla fine la scimmia ha avuto la meglio e l'ho acquistato; approfittando di un'offerta sono riuscito a restare di poco sotto i 2k, compreso trasporto, consegna al (quarto) piano e installazione. E' in funzione da pochissimi giorni ma la prima impressione è ottima, confermo l'eccellente rapporto qualità/prezzo, peraltro già anticipato dalla più che esaustiva recensione del portale.
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Il TV in oggetto è molto interessante, considerando il prezzo.
Al momento in soggiorno utilizzo una TV di circa 40 se devo vedere programmi vari, ma se devo guardare un film HD o un evento musicale/sportivo, utilizzo un videoproiettore Epson TW5600 con schermo di 100, distanza di visione 3,5 m.
Sostituendo la mia attuale TV e il proiettore con HISENSE E7N Pro, migliorerei la qualità di visione ad es. nei film HD rispetto al mio attuale proiettore? In particolare come contrasto effettivo, livello del nero, gamma...
Considerando che dovrei usare la E7N pro anche per programmi vari (talk show, tg, spettacoli, ecc.), che al momento guardo con la tv led 40, dovrei notare un considerevole aumento del costo della bolletta dell'energia elettrica?
Qualcuno di voi è passato da un VPR alla TV in oggetto? Impressioni?
Grazie anticipatamente delle info -
TV batte VPR su qualunque parametro di visione tranne la dimensione schermo.
Il VPR mantiene un certo fascino legato all'effetto cinema, ma la cosa è molto soggettiva. -
Non sono passato a questo tv da un vpr ma ne ho visti più di uno in azione e quindi penso di poter giudicare. Confermo quanto detto da Antani. Con un vpr si possono avere forse dimensioni e polliciaggio ancora maggiori ma li entrano in ballo altri fattori come lo spazio disponibile, la distanza di visione, il fattore waf, etc. Su tutto il resto non c'è paragone.