Gamma TV LG 2025: nuovi QNED e OLED, addio pannelli MLA
Nella nuova gamma LG 2025 debuttano i pannelli OLED 4-stack sulle serie M5 e G5. Non mancano le novità per gli LCD, con l'introduzione dei QNED evo, di una serie con connettività wireless e di un modello da 100 pollici.
Il TV Signature OLED T trasparente
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Puntuale come ogni anno, LG ha presentato la sua nuova gamma di prodotti audio-video al CES di Las Vegas. I prodotti annunciati includono tutti i nuovi TV, con le serie OLED, QNED e LCD. Il tratto che unisce molti dei nuovi dispositivi è la sempre maggiore centralità data all’intelligenza artificiale, chiamata a gestire un numero di funzioni sempre crescente.
In questo articolo forniremo una panoramica generale su tutti i prodotti annunciati: come sempre non si parlerà di prezzi o disponibilità, questi dettagli vengono comunicati sempre nel corso dell’anno, più a ridosso dell’uscita dato che generalmente variano da Paese a Paese.
SOMMARIO
- SPAZIO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
- LA TECNOLOGIA BRIGHTNESS BOOSTER ULTIMATE: ADDIO MLA!
- I NUOVI PROCESSORI
- SIGNATURE OLED T TRASPARENTE
- OLED SERIE M5 CON CONNETTIVITÀ WIRELESS
- OLED SERIE G5
- OLED SERIE C5
- OLED SERIE B5
- TV QNED
SPAZIO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
LG segue la tendenza ormai imperante nel mercato dell’elettronica di consumo: lo spazio dato all’intelligenza artificiale è sempre più ampio e va ormai a toccare un cospicuo novero di funzionalità. Secondo quanto riferito dal marchio coreano, negli ultimi anni è aumentata sensibilmente la quota di utenti che non usa più la modalità predefinita (Eco + Standard) sui TV, quella che viene automaticamente selezionata quando si tira fuori il prodotto dalla scatola.
Su webOS 22 il 57,1% non effettuava alcun cambiamento mentre già da webOS 23 i rapporti di forza si sono invertii: il 52,4% dei possessori ha modificato la modalità video. È però il “come” ad essere particolarmente significativo: la modalità più gettonata è la Filmmaker, ed è sicuramente un fatto positivo. Al secondo posto con il 17% c’è la modalità Vivido e sul gradino più basso del podio, con il 16%, troviamo l’AI Picture Wizard, cioè la modalità ricavata tramite un breve percorso passo-passo gestito dall’intelligenza artificiale.
Lo scorso anno la percentuale dovrebbe essere ulteriormente cresciuta ed è questo uno dei motivi per cui LG punterà con ancora maggiore convinzione sull’AI. Nel 2025 debutta LG AI TV, con tanto di nuovo logo dedicato. I punti focali su cui si concentra il focus sono tre: riconoscere l’utente, garantire un’esperienza personalizzata e care around you? Il riconoscimento dell’utente è già attivo dal 2024: webOS offre vari profili e il passaggio tra uno e l’altro non è manuale, i televisori possono riconoscere l’utente dalla voce tramite AI Voice ID, selezionando il relativo profilo.
Identificare l’utente serve per fornire un’esperienza cucita su misura: si spazia dalla cronologia dei contenuti visualizzati ai consigli sulla base dei gusti personali. La novità rispetto al 2024 consiste nel fatto che anche la home page si può personalizzare per ogni utente: ciascun profilo può cambiare le applicazioni mostrate su schermo, l’ordine in cui vengono visualizzate e così via. Il successo di AI Picture Wizard ha poi convinto LG a proporre un percorso guidato analogo per l'audio. Nasce così AI Sound Wizard: all’utente vengono proposte una serie di breve tracce audio tra cui scegliere per ottenere la resa sonora più adatta a ciascuno. Di fatto è lo stesso procedimento alla base di AI Picture Wizard, con la sola differenza che al posto delle tracce audio viene presentata su schermo una selezione di immagini.
Le modalità audio e video così ottenute vengono associate al profilo di ogni utente, in modo da poter essere richiamate velocemente con il riconoscimento vocale. LG ha poi modificato in parte il funzionamento del microfono presente nel telecomando. Qui occorre fare prima un piccolo passo indietro: sulla gamma 2025 debutta un nuovo telecomando privo di tastierino numerico. Questa unità di controllo non sarà presente in tutti i mercati e tra questi c’è l’Italia. Il motivo è legato a una delibera approvata da AGCOM alla fine del 2023: è obbligatorio fornire in dotazione almeno un telecomando dotato di tastierino numerico. Per questo motivo il telecomando dovrebbe rimanere quasi lo stesso per noi, ad eccezione di un piccolo cambiamento: i tasti del microfono e quello per selezionare l’ingresso saranno sostituiti rispettivamente dai pulsanti per l’AI e per l’accesso all’Home Hub (la pagine che gestisce i dispositivi smart).
In pratica sparisce il tasto per il microfono: con una singola pressione si attiva l’AI Concierge, che fornisce consigli basati sulle preferenze di ciascun utente e visualizza alcune parole chiave legate alle attività compiute in precedenza. Con una pressione prolungata dello stesso pulsante si abilita invece l’interazione vocale, in pratica la stessa funzione che prima era associata al microfono. L’intelligenza artificiale viene in aiuto anche per offrire assistenza all’utente: parliamo di AI Chatbot. Chi ha usato ChatGPT, Copilot, Claude o uno dei tanti chatbot con AI si sentirà sicuramente a casa: in pratica si apre una chat gestita da un bot che usa l’AI per identificare le richieste e risolvere eventuali problemi.
Si può chiedere come collegare le sorgenti al TV, come abilitare la connessione alla rete o perché il televisore si accende da solo. Si possono anche effettuare modifiche alle impostazioni audio e video, chiedendo per esempio di rendere l’immagine più nitida. AI Chatbot risponde proponendo l’anteprima delle possibili modifiche affidate all’AI. All’utente non resta che scegliere quella che preferisce. Lo stesso si può fare con il suono, chiedendo per esempio di rendere più chiare le voci. Due delle nuove funzioni non saranno invece disponibili immediatamente in tutto il mondo, Italia compresa. AI Search e Generative Image Gallery si potranno usare inizialmente in Corea e negli Stati Uniti.
AI Search sfrutta il cosiddetto LLM (Large Language Model) per comprendere il contesto all’interno di un’interazione vocale, semplificando tutte le operazioni di ricerca. Questa funzione si integra con Copilot di Microsoft per andare oltre la semplice ricerca di contenuti. Grazie a Copilot si può ad esempio chiedere di programmare un viaggio all’estero di 6 giorni e 7 notti, ricevendo come risposta le opzioni possibili. Generative Image Gallery serve invece per generare immagini, create dall’intelligenza artificiale; l’utente può poi usare le immagini come sfondo. Da notare che l’utilizzo è legato a dei crediti: nelle slide che ci ha mostrato LG si parla di 1 immagine per 1 credito con 100 crediti già forniti, si dovrà poi capire come si potranno ottenere nuovi crediti.
L’ultimo cambiamento è all’Home Hub, la schermata che funge da centro di controllo per tutti i dispositivi connessi: lampadine, lavatrici, purificatori d’aria, condizionatori, termostati, tende, campanelli eccetera. webOS 25 è multipiattaforma: si può collegare a molteplici ecosistemi come ThinQ di LG e Google Home. Questo significa che gli utenti possono ora gestire un numero molto più alto di dispositivi. Per quanto riguarda webOS, sono assolutamente confermati i 5 anni di aggiornamenti supportati: i prodotti in uscita quest’anno riceveranno progressivamente i firmware fino a webOS 29.
LA TECNOLOGIA BRIGHTNESS BOOSTER ULTIMATE: ADDIO MLA!
Nell'ingrandimento la struttura dei pixel 4-stack
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Sulle serie G5 e M5 debutta la nuova tecnologia Brightness Booster Ultimate, un nome che apparentemente sembrerebbe alludere ad una certa continuità con la Brightness Booster Max presente sulle serie G4 e M4. In realtà i cambiamenti sono davvero importanti: anzitutto sparisce la tecnologia MLA, cioè le micro-lenti che sui G4 e M4 servono per concentrare la luce verso lo spettatore, recuperando efficienza luminosa e incrementando così il picco di luminanza.
LG non ha fornito dichiarazioni esplicita sul funzionamento ma una delle slide che ci ha mostrato è piuttosto esplicativa: è cambiata la struttura dei pixel. Gli OLED 2024 sono basati su una struttura dei pixel denominata “3-stack”. Cosa significa? I pixel dei TV OLED WRGB di LG Display si possono descrivere come una sorta di sandwich con vari strati di emettitori organici: i pannelli 3-stack hanno 3 substrati di emettitori che, sommando il proprio contributo, vanno a generare luce bianca. I TV con tecnologia Brightness Booster Ultimate dovrebbero passare ad un’architettura “4-stack”, con 4 substrati di emettitori organici.
Nella slide di LG, che ho ricostruito nell'immagine in alto, si vede l’ingrandimento di un pixel formato da un substrato rosso in fondo, seguito da un substrato blu, uno verde e un altro substrato blu (quelli blu sono due). Quali sono i vantaggi? Anzitutto cresce sensibilmente la luminanza, sia come picco sia a tutto schermo. LG non ha fornito misure precise ma le indicazioni comunicate ci permettono di farci un’idea. Si parla di una luminanza tre volte superiore rispetto a quella di un OLED convenzionale, che nello specifico è la nuova serie entry level B5. Questo aumento è riferito alla misura effettuata su una finestra che copre il 10% dello schermo.
Tradotto in numeri più comprensibili, ci aspettiamo un picco di luminanza in HDR superiore ai 2.000 nit, ovviamente da verificare strumenti alla mano quando disporremo di un esemplare definitivo per i test. Ricordiamo che la serie G4 arriva a circa 1.500 nit nelle stesse condizioni. La luminanza su tutto lo schermo è invece cresciuta del 40% e dovrebbe perciò attestarsi oltre i 300 nit, visto che G4 si ferma a 220 nit. Anche qui avremo modo di verificare tra qualche mese. I pannelli 4-stack dovrebbero poi aumentare la copertura dello spazio colore BT.2020, anche se da questo punto di vista LG non ha rilasciato dichiarazioni.
I NUOVI PROCESSORI
Come ogni anno l’arrivo di nuovi televisori coincide con l’introduzione di processori aggiornati. Sulla gamma 2025 sono impiegati quattro tipologie di processori: Alpha 11 4K AI Gen 2, Alpha 9 4K AI Gen 8, Alpha 8 4K AI Gen 2 e Alpha 7 4K AI Gen 8. Alpha 11 è integrato negli OLED top di gamma, scendendo troviamo poi Alpha 9 sugli OLED C5 e poi gli altri processori suddivisi tra gli OLED, i QNED e gli altri LCD. Tutti i prodotti dai QNED a salire sono dotati di AI Super Upscaling, cioè della possibilità di adattare i contenuti a risoluzione inferiore all’Ultra HD sfruttando l’intelligenza artificiale, più nello specifico il deep learning.
Questo tipo di upscaling opera scena per scena riconoscendo il contesto, cioè il tipo di contenuto da elaborare (film, sport eccetera). L’intelligenza artificiale identifica anche le aree su cui intervenire con più decisione: si parla di Object Enhancing basato sulla percezione visiva dell’occhio umano. In pratica l’elettronica si focalizza principalmente sui punti in cui si concentra lo sguardo dello spettatore. Anche la mappatura dei toni dinamica si affida all’AI per adattare i contenuti in HDR10: è la funzione Dynamic Tone Mapping Pro, già presente l’anno scorso e che quest’anno dovrebbe risultare ancora più evoluta.
Per gli utenti meno esperti c’è poi la possibilità di lasciare ogni tipo di ottimizzazione al TV con AI Picture Pro, che oltre all’upscaling applica anche una serie di filtri pensati per fornire immagini dal maggior impatto. Ultima in ordine di citazione è AI Sound Pro, già presente lo scorso anno per migliorare la riproduzione del suono, in particolare le voci grazie a Voice Remastering. La novità è che quest’anno anche gli OLED C5 potranno ricostruire un effetto surround virtuale a 11.1.2 canali.
SIGNATURE OLED T TRASPARENTE
La gamma 2025 vede il debutto del TV Signature OLED T con schermo trasparente. Non è una novità assoluta: era stato già presentato al CES 2024 ma ora è pronto per sbarcare sul mercato, a cominciare dagli Stati Uniti dove è già in dirittura di arrivo. A livello di specifiche non ci sono particolari novità: per il momento si parla di un modello da 77” con risoluzione Ultra HD e Zero Connect Box, un set-top box esterno che integra tutti i connettori e che comunica con il televisore senza fili.
Il box è dotato di 3 ingressi HDMI 2.1 che gestiscono segnali fino a 120 Hz, che del resto è la frequenza di aggiornamento del pannello. Sono poi supportati Auto Low Latency Mode, Quick Media Switching, eARC e Variable Refresh Rate anche sotto forma di NVIDIA G-Sync e AMD FreeSync Premium. La trasparenza dello schermo apre le porte a funzionalità peculiari come la modalità T-Object, che sfrutta l’Always-On-Display (AOD: lo schermo è sempre acceso): il Signature OLED T diventa una cornice digitale trasparente che può mostrare opere d’arte, foto o video.
Si può poi attivare la T-Bar, una striscia concentrata lungo il bordo inferiore per fornire informazioni sulle previsioni meteo, sul titolo di una canzone, sullo status dei dispositivi connessi nella propria abitazione e le ultime notizie. Anche la home page è modificata e diventa T-Home, per adattarsi allo schermo trasparente.
Per migliorare il rapporto di contrasto è presente un sistema che solleva uno strato opaco dietro al televisore, come se fosse una specie di tendina. In questo modo si recupera (almeno in parte) il nero che altrimenti sarebbe di fatto assente, dato che la trasparenza si ha proprio con i pixel spenti, cioè sul nero.
Completa la dotazione il processore Alpha 11. L’OLED trasparente si può integrare con accessori che vanno a formare un elemento di arredo, aggiungendo ripiani dove appoggiare oggetti. Come ci si poteva aspettare il prezzo è tutt’altro che alla portata di tutti: si parla di 60.000 dollari. Al momento non è stata fornita una possibile data di uscita in Italia ma sappiamo che il lancio in altri Paesi proseguire nel corso del 2025.
OLED SERIE M5 CON CONNETTIVITÀ WIRELESS
La serie M5 è la naturale prosecuzione della M4 attualmente sul mercato. I modelli previsti sono quattro: 65”, 77”, 83” e 97”. I pannelli sono tutti Ultra HD con una frequenza di aggiornamento fino a 144 Hz. Il refresh rate è più basso rispetto alla serie G5 per via dello Zero Connect Box, che supporta la trasmissione in wireless di segnali Ultra HD fino a 144 Hz senza perdita di qualità percepibile ad occhio.
Su tre dei quattro modelli è presente la tecnologia Brightness Booster Ultimate, cioè i nuovi schermi 4-stack di cui abbiamo parlato nel capitolo dedicato a questa tecnologia. L’eccezione è rappresentata dal 97” ma non è del resto una novità: anche nella serie M4 il taglio più grande è l’unico senza MLA. Il processore è l’Alpha 11 Gen 2, ci sono 3 ingressi HDMI 2.1 con tutte le funzioni, webOS 25 e la modalità Filmmaker con Ambient Light Compensation (si adatta automaticamente grazie al sensore di illuminanza).
OLED SERIE G5
La serie G5 è ancora caratterizzata dal design Gallery con spessore sottile e uniforme, ideale per l’installazione a parete. La prima novità è l’aggiunta del 48”, precedentemente non previsto per gli OLED G di LG. Le possibilità di scelta salgono così a ben sei: 48”, 55”, 65”, 77”, 83” e 97”. I pannelli sono tutti Ultra HD ma solo quattro dispongono della dotazione migliore. 55”, 65”, 77” e 83” hanno una frequenza di aggiornamento che sale a 165 Hz con FreeSync Premium e G-Sync.
Gli stessi modelli dispongono dei nuovi pannelli con Brightness Booster Ultimate. Il 48” e il 97” ne sono invece privi, questo significa che la luminanza è inferiore rispetto agli altri modelli. Le porte HDMI 2.1 sono 4 e supportano tutte le funzioni. Ovviamente anche i G5 sono equipaggiati con webOS 25 e il processore Alpha 11.
OLED SERIE C5
Anche la serie C5 è composta da sei modelli: 42”, 48”, 55”, 65”, 77” e 83”. I pannelli sono OLED evo, quindi mantengono la struttura 3-stack della serie C4. La risoluzione è Ultra HD con una frequenza di aggiornamento fino a 144 Hz. LG ha dichiarato che la luminanza è più alta della controparte 2024 ma senza fornire numeri. Sicuramente i due TV più piccoli, 42” e 48”, resteranno meno luminosi degli altri per via della maggiore densità di pixel che li rende meno efficienti.
La serie C5 utilizza il processore Alpha 9 Gen 8 e mette a disposizione 4 ingressi HDMI 2.1 con tutte le funzioni. Come abbiamo specificato nel capitolo sui processori, il passaggio dai C4 ai C5 migliora le funzioni che creano un effetto surround virtuale: si passa da 9.1.2 a 11.1.2 canali.
OLED SERIE B5
La serie B5 completa la gamma TV OLED 2025 con quattro modelli: 48”, 55”, 65” e 77”. La base è simile a quella dei C5 ma con alcune rinunce: la frequenza di aggiornamento arriva a 120 Hz e cambia anche il processore, che qui è l’Alpha 8 Gen 2. Non abbiamo indicazioni sulla luminanza ma ci aspettiamo che sia inferiore a quella dei C5. Come su tutti gli altri OLED troviamo 4 ingressi HDMI 2.1 con tutte le funzioni.
TV QNED
Il TV QNED85 da 100"
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Nella gamma TV 2025 non sono presenti solo gli OLED ma anche i QNED. I QNED sono gli LCD di punta del marchio coreano: il nome è legato all’uso di Quantum Dot in combinazione con la tecnologia NanoCell. Stando ad alcune indiscrezioni provenienti dalla Corea, i QNED 2025 non integrerebbero però i Quantum Dot, sostituiti dalla tecnologia Dynamic QNED Color che effettivamente LG ha menzionato durante l’evento per la stampa svoltosi prima del CES.
La suddetta tecnologia viene declinata in due differenti varianti: Dynamic QNED Color Pro e Dynamic QNED Color. La prima promette una copertura pari al 95% dello spazio colore DCI-P3 mentre la seconda si ferma al 93%. Tra le principali novità dei nuovi QNED c’è l’introduzione dei QNED evo, una dicitura che ricalca quella già usata per gli OLED. Le serie QNED evo sono la QNED99, QNED92 e QNED9M.
Troviamo quindi lo Zero Connect Box che trasmette segnali Ultra HD fino a 144 Hz, sempre con 3 HDMI 2.1 che gestiscono tutte le funzioni, comprese quelle per il gaming. Il processore è l’Alpha 9 Gen 8 e il design è Ultra Slim, con uno spessore di soli 16,4 millimetri. Da notare che la retroilluminazione non è Mini LED e sostituisce la tecnologia Dynamic QNED Color Pro con la versione non Pro.
Completano la gamma QNED le serie QNED85, QNED82 e QNED80. QNED85 usa il processore Alpha 8 Gen 2 e offre il taglio più grande, un 100” Ultra HD. Il design è Super Slim, con uno spessore di 29,7 millimetri. QNED82 e QNED80 sono prodotti più semplici con processore Alpha 7 Gen 8. QNED82 è Ultra Slim mentre QNED80 è Super Slim.
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