Test: B&W 804 D3

G.P. Matarazzo 03 Febbraio 2017 Audio

Nuova serie di diffusori del costruttore inglese e nuovo e succoso test per i nostri amici audiofili: in apparenza simile al vecchio modello, le nuove 804 si giovano, tra l’altro, di un nuovo corso intrapreso dai progettisti inglesi, volto a massimizzare la resa in ambiente anche a discapito di qualche misura non proprio rettilinea

L'ascolto di Emidio Frattaroli


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Non ci girerò intorno con prolisse introduzioni e aneddoti divertenti: la mia personale ricerca di un diffusore "importante" per un po' di tempo sarà in stand-by. Una ricerca iniziata da qualche tempo per un prodotto che fosse un ottimo riferimento, non soltanto per ascoltare buona musica e buoni film, ma anche per poter analizzare sorgenti e amplificatori che transiteranno da questa redazione. Le nuove 804 D3 mi avevano già rapito lo scorso maggio, in occasione dell'High End di Monaco di Baviera. Suonavano splendidamente presso la sala di Pioneer, pilotate da un "anonimo" integrato digitale A-70DA da 90 watt per canale su 4 ohm. La sala non sembrava particolarmente curata e mi sono fermato più per l'integrato da meno di 1.500 Euro IVA inclusa, a cui erano collegate. Dopo la diaspora con TAD, in Pioneer avevano scelto le nuove 804 D3 evidentemente non a caso.

Me ne sono subito innamorato, non tanto per il sound-stage gigantesco sia per dimensioni che precisione, non tanto per la generosa dinamica e per l'estensione e smorzamento della gamma bassa. In quell'occasione sono rimasto rapito dai particolari, dai dettagli quasi nascosti che venivano alla luce da registrazioni che conoscevo molto bene. O meglio, che credevo di conoscere molto bene. Con me lo scorso anno, oltre a Marco Cicogna c'era Gian Piero Matarazzo, un'ottima guida e sopratutto un perfetto "controllore" per un'evento come l'High End di Monaco. Ebbene, dopo qualche mese di vero e proprio corteggiamento al distributore italiano Audiogamma, fino ad arrivare quasi al ricatto (della serie: "guarda che me le faccio prestare da un rivenditore"), alla fine l'ho spuntata e sono arrivate per un test per il quale mi sono emozionato quasi più per il primo proiettore 8K. Calmi, ho detto quasi...

Oltre che a Monaco, alla fine ho ascoltato le 804 D3 in quattro ambienti, molto differenti tra loro. Ero a casa di Marco Cicogna a "rosicare" per quanto suoni bene la sua piccola sala d'ascolto, quasi senza trattamento acustico: 15 mq con altezza di quasi 4 metri, dimensioni molto irregolari, comunicante con altri ambienti per un volume totale molto elevato). Le ho ascoltate nei miei due tradizionali ambienti d'ascolto: uno più piccino da circa 14 mq con altezza di 2,8m e l'altro nettamente più grande da circa 50 mq e altezza di 3,4 metri, entrambi mediamente assorbenti con tappeti, tende, divani e anche vari pannelli nell'ambiente più grande. In entrambi i casi ho usato come sorgente un Oppo BD-105D non modificato e un DAC M2TECH Young DSD, entrambi amplificati sia da un Antem 1120 (strepitoso) che da una coppia di Hypex NC400 (presto saranno miei!).


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Le ho ascoltate infine da un amico, comune a Gian Piero e Marco Cicogna e che ha condiviso con me la stessa trasferta a Monaco nel maggio 2016. Un amico che mi ha "prestato" la sua meravigliosa sala d'ascolto a patto che proteggessi la sua privacy. L'amico, che chiamerò d'ora in poi Luigi, ha una gigantesca, irregolare e strepitosa sala d'ascolto da 70 mq, altezza massima di quasi 6 metri e trattamento acustico che esalta un perfetto equilibrio tra assorbenza e riflettanza; da Luigi abbiamo utilizzato un PC con brani ad alta risoluzione e software JRiver, DAC DAD AX24, DSP Trinnov e un ampli Sanders ESL MARK II di cui vi parleremo molto presto. L'ascolto più significativo è stato proprio in questa sala grazie soprattutto alla possibilità di confrontare le 804 D3 con i diffusori "residenti": una coppia di Quad ESL 2912. calibrate perfettamente da Luigi dopo mesi e mesi di studio e ascolti con il DSP Trinnov e incrociate alle perfezione e in modo "asimmetrico" (sia per posizione che per frequenza d'incrocio) con due sub SVS PC2000.

Il confronto con le ESL 2912 è stato significativo e mi ha permesso di analizzare meglio, oltre alla timbrica e alle capacità dinamiche, soprattutto il sound-stage. Ed è proprio quest'ultimo aspetto in cui le B&W 804 D3 lasciano al palo le Quad, sia per estensione in senso orizzontale che in quello verticale. E non solo: per le Quad la ricostruzione spaziale funziona quasi esclusivamente per chi è nella posizione d'ascolto ideale. Le 804 D3 sono drammaticamente più versatili, senza doverle girare verso il centro con angoli esasperati. Anzi: in tutti i casi le prestazioni migliori erano con i diffusori ruotati soltanto di qualche grado verso il centro, con punto di ascolto che, a tre metri di distanza e con poco più di tre metri tra i due diffusori, poteva accontentare fino a tre persone sullo stesso divano.

 
A sinistra l'aiuto per il posizionamento "micrometrico" delle Quad
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Con il Trinnov Luigi ha anche linearizzato la riposta in gamma alta, fino quasi ad annullare le differenze con le Quad. Queste ultime, incrociate alla perfezione con la coppia di subwoofer SVS, vincono ancora per risoluzione e articolazione, anche in gamma molto bassa. Ma per arrivare a risultati del genere i costi sono elevati: oltre alle Quad servono due SUB, un potente DSP, un ambiente adeguato e tanta, tanta pazienza per la messa a punto. Con le 804 D3 invece si parte già da una qualità di riproduzione molto elevata, senza particolari esigenze di mezza a punto. Se l'amplificazione è bene adeguata al carico e la disposizione dei diffusori è appena intelligente, l'emozione è assicurata sia da una estensione in basso quasi incredibile per le dimensioni del cabinet e dei woofer e, come ho già detto, dalla ricostruzione della scena che è esaltante.

Con le 804 D3 non ho soltanto riscoperto il piacere di ascoltare la musica, soprattutto con volume sostenuto. Con le nuove D3 tutto diventa più semplice nello scoprire differenze tra un amplificatore e l'altro, tra un DAC dedicato come lo Young DSD e un lettore Blu-ray come il glorioso Oppo 105D. Anche uno degli aspetti, forse l'unico, che potrebbe deporre a sfavore delle 804 D3, ormai l'ho assorbito completamente. Mi riferisco alla timbrica e alla evidente "apertura" in gamma altissima. Ad un primo ascolto, anche ad un secondo ed un terzo per esser più precisi, le alte sono sì in leggera evidenza ma non hanno particolari controindicazioni. Inoltre, per quanto mi riguarda, la "personalità" delle altissime non aggiunge nessuna fatica, neanche a livelli sostenuti. Le differenze rispetto ad altri diffusori sono evidenti ma le differenze in gamma altissima potrebbero trarre in inganno.

Non sono quei dB in più in gamma altissima a fare la differenza. Anche equalizzando, le 804 D3 sembrano quasi raddoppiare la risoluzione, come per il passaggio da un TV HD-ready (1280x720) ad un full HD (1920x1080). Ed è proprio questa elevata risoluzione, assieme alla ricostruzione spaziale, alla perfezione della gamma media, alla dinamica, alla estensione e solidità della gamma bassa, le armi più efficaci che hanno sedotto il mio cuore e probabilmente anche il mio portafogli. Le nuove B&W 804 D3 sono attualmente il mio nuovo riferimento tra i diffusori da pavimento fino a 8.000 Euro la coppia, IVA inclusa. Il listino, lo ricordo, parla di 9.000 Euro IVA inclusa ma senza troppa fatica un 10% di sconto riuscirete ad ottenerlo.

La pagella secondo Emidio Frattaroli (media 8,30)

Costruzione  8,5 
Altoparlanti 8,0
Versatilità 8,5
Ascolto 9,0
Rapporto Q/P 7,5

 

 

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Commenti (1)

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  • grezzo72

    08 Febbraio 2017, 18:43

    faccio i complimenti a tutti e 3 i recensori!

    Mi auguro che ci siano regolarmente prove come queste, possibilmente anche con diffusori di fascia di prezzo più umana

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