Il Roma hi-fidelity 2019 di AV Magazine

Redazione 26 Novembre 2019 Audio

Inizia il reportage sul Roma hi-fidelity 2019 a partire dall'esperienza della nostra saletta, con videoproiettore BenQ e composizione dell'impianto stereofonico 2.1, set-up, calibrazione DIRAC e impressioni sull'andamento della fiera

Roma hi-fidelity 2019: un successo annunciato


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Tra Top Audio e Video Show, Milano e Roma hi-fidelity, Gran Galà dell'Alta Fedeltà e Bari Hi-End, in questi primi 15 anni di attività AV Magazine ha allestito parecchie salette, talvolta in completa autonomia, più spesso con alcuni rivenditori e distributori. Nella maggior parte dei casi abbiamo partecipato con prodotti "video" (proiettori e TV), sistemi home theater e audio multicanale, raramente con sistemi audio esclusivamente stereofonici.

Tra gli eventi più riusciti, ricordiamo ad esempio l'area "V-experience" degli ultimi Top Audio & Video Show (qui in alto un breve video dell'edizione del venticinquennale), oppure il "mega-shootout" tra 6 videoproiettori che organizzammo al primo e unico Top Audio Video Show romano del 2007, con BenQ, JVC, Mitsubishi, Panasonic, Sharp e Sony (in questo articolo il reportage), oppure ancora il primo confronto tra i due sistemi multicanale Dolby Atmos e Auro 3D al Gran Galà a Padova nel 2014 in collaborazione con Audio Quality, Epson, Gammalta, HiFight, Labtek e Yamaha...


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Negli ultimi anni abbiamo concentrato le energie sugli eventi nei punti vendita. Quando invece siamo scesi "in trincea" negli eventi più grandi, come l'ultima edizione di Sintonie Hi-End, abbiamo offerto in realtà solo i nostri servizi di calibrazione per display e TV, oltre all'impegno nella dimostrazione dei prodotti. Nelle cosiddette "fiere" dell'alta fedeltà, in questi ultimi anni ci siamo limitati a pubblicare reportage, più o meno esaustivi, senza sconti per nessuno. Ed è proprio in seguito ad alcune critiche ad alcune salette che è nata l'idea di partecipare a questa edizione del Roma hi-fidelity.


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Come abbiamo già spiegato nel focus che annunciava la nostra partecipazione, dopo essere stati accusati di remare contro il "mercato", di essere prevenuti verso "questo" o "quel" prodotto/distributore, o addirittura di essere buoni soltanto a "criticare", un rivenditore ci ha "sfidato" a partecipare con una "nostra" saletta Hi-Fi, facendo i conti con tutti i limiti, imprevisti e "disastri" in agguato in un evento del genere. Ebbene, dopo aver cercato i partner giusti, abbiamo cercato di costruire un sistema che avesse due obiettivi: un suono "importante" con pochi compromessi e al prezzo più basso possibile.


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Al di là del sistema di riproduzione, di cui troverete una descrizione approfondita nelle pagine che seguono, l'edizione 2019 del Roma hi-fidelity è stato un successone quasi annunciato. Probabilmente la pioggia ha dato una piccola mano ma è innegabile che gli investimenti in comunicazione dell'organizzazione, con ben due uscite sull'inserto locale di uno dei più importanti quotidiani nazionali, hanno avuto un'ottima efficacia. C'è anche da dire che è cresciuto il numero di rivenditori e distributori che hanno inviato comunicati stampa e newsletter prima delle manifestazione per segnalare l'evento ai loro contatti.

Il risultato ha superato le attese con un afflusso di pubblico che sarà difficile quantificare ma che - soggettivamente - sembra aver quasi raddoppiato le presenze dello scorso anno, soprattutto la domenica. Abbiamo rivisto gli "ingorghi" negli stretti corridoi del Mercure Hotel e le file che si sono create per l'accesso alle sale più interessanti. Tutti soddisfatti, quindi? Niente affatto. L'aria condizionata non era in funzione, in molte sale era impossibile aprire le finestre, con un caldo terrificante. Nella nostra saletta, la suite 620 al primo piano, c'era una specie di "triangolo delle Bermuda": oltre al WiFi non andava neanche nessuno dei quattro operatori di telefonia mobile, con l'impossibilità di riprodurre in streaming.

 

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