Huawei Freebuds 3
Abbiamo avuto modo di provare le ultime cuffiette wireless della Huawei, le Freebuds 3, e le abbiamo potute comparare con le precedenti Freebuds 2 Pro. Si tratta delle prime cuffiette wireless del genere con sistema di cancellazione automatica del rumore incorporato. Saltate su a dare un'occhiata!
Considerazioni e conclusioni
Esaminando più attentamente gli auricolari e confrontandoli con i precedenti Freebuds 2 Pro ho notato alcune differenze, le prime delle quali sono di tipo estetico-funzionali, vale a dire la sezione dei bastoncini, ora rotonda, e il posizionamento nell'astuccio, ora meno comodo e razionale rispetto al modello precedente, che rendeva intuitiva l'operazione di indossamento e di reintroduzione in sede degli auricolari, anche se è giustamente rimasto il sistema magnetico che attrae l'auricolare giusto in sede e impedisce errori. Forse non a caso la dimensione dei nuovi auricolari è lievemente aumentata poiché risponde ai dettami del Dolphin Bionic Design, "ispirato alla naturale curvatura della cavità vocale di un delfino" e che adotta "una conformazione che aiuta a focalizzare e modulare il suono". Di fatto sono sagomati in modo da riempire maggiormente la zona uditiva in cui vengono posizionati (fermo restando il fatto ovvio che ognuno di noi "offre" spazi diversi) senza occluderla del tutto e da allocarsi nel cavo auricolare in una posizione leggermente più profonda rispetto ai precedenti. Ciò determina il gradito effetto collaterale di frapporre una più efficace barriera naturale all'entrata spontanea di rumore esterno nel condotto uditivo e quindi, implicitamente, di assicurare un migliore funzionamento di un sistema di cancellazione attiva del rumore di fondo che lavora in un ambiente oggettivamente inadatto.
Fatto sta che le Freebuds 3 hanno superato la prova delle prove, ovverosia il funzionamento all'interno di uno di quei quadricicli Aixam che guidano i ragazzi non ancora patentati: il frastuono di quel piccolo motore diesel non veniva annullato (impossibile riuscirci), ma notevolmente ridotto in particolare nella zona delle più fastidiose frequenze medio alte, visto che nelle basse continuava ad essere avvertito anche in termini di vibrazioni fisiche dirette. I sensori ossei posti tra capsula e bastoncino hanno migliorato decisamente la qualità di codifica del parlato, grazie alla discriminazione intelligente del suono derivante dalla voce dal rumore circostante in sede di chiamata telefonica (con una riduzione fino a 15dB), mentre il posizionamento incassato del microfono coperto da una retina replica ingegnosamente l'effetto meccanico delle vecchie cuffie antivento che proteggevano la capsula dal rumore "soffioso" del vento. Negli ambienti affollati e rumorosi il mio interlocutore telefonico del momento ha sempre confermato di percepire un parlato di alta qualità.
Il driver da 14,2 mm e il condotto sapientemente sagomato della gamma bassa assicurano un'ottima qualità audio, che si pone ai vertici assoluti della categoria. Le cuffiette sono peraltro certificate IPX4, quindi pongono al riparo il sistema di captazione e diffusione sonora da corpi estranei dalle dimensioni superiori ad un millimetro e dagli spruzzi d'acqua o di sudore, non però da possibili danni causati da polvere, getti d'acqua o immersione. La connessione allo smartphone tramite Bluetooth va stabilita solo la prima volta cliccando sul popup (solo con Huawei con almeno EMUI10), mentre in seguito verrà effettuata automaticamente. Sono presenti funzioni di tapping sull'auricolare, ma soprattutto quella - comodissima - di spegnimento e ripresa di ascolto in relazione al loro indossamento (solo con Huawei con almeno EMUI10).
La custodia ha cambiato forma ed è divenuta più smilza, ma al contempo più alta e di foggia tondeggiante: consente la ricarica wireless (anche tramite la ricarica wireless inversa donata da uno smartphone) ed è in grado di ricaricare gli auricolari per 4 volte, per un totale di un po' meno delle venti ore di ascolto dichiarate (tempo d'uso che scende ulteriormente se si usa il sistema attivo di cancellazione del rumore), ma ha anche perso quei comodissimi 4 led che ne visualizzavano immediatamente lo stato di carica o ricarica nel modello precedente. Dispone di un connettore USB-C, mentre la ricarica wireless è standard Qi (2 Watt).
Gli auricolari, dal peso di 4,5 grammi, hanno una batteria da 30 mAh che viene completamente ricaricata in 30 minuti di tempo, mentre la custodia, dal peso di 48 grammi, ha una batteria da 410 mAh che viene completamente ricaricata in 60 minuti di tempo. La custodia ha un led sito nella zona inferiore, in posizione prossima al connettore, che di fatto fornisce una informazione analoga mediante la mutazione del proprio colore in fase di carica, e un led di stato superiore, che con la variazione del colore consente ugualmente la valutazione dello stato di carica od anche dello stato di avanzamento della fase di pairing.
Grazie all'applicazione Hi-Life nel tempo è stato possibile aggiornare il firmware base 1.9.0.116 alla successiva release 1.9.0.208, che ha introdotto il doppio tap sull'auricolare destro (in realtà liberamente configurabile tramite l'app) per la chiusura chiamata, in seguito alla versione 1.9.0.216, che ha garantito una aumentata stabilità Bluetooth e un miglioramento della qualità audio, infine al recentissimo rilascio dell 1.9.0.226, pesante circa 2mb e scaricato anch'esso mediante una procedura che prevede che gli auricolari siano riposti nell'astuccio collegato allo smartphone in Bluetooth. Ottimo come sempre, dunque, il supporto fornito nel tempo da Huawei ai suoi prodotti.
Lodevole e abbastanza incredibile il volume raggiungibile in riproduzione e - come detto - la qualità delle conversazioni telefoniche intrattenute con la funzione di noise cancelling attivata, che peraltro non sembra minimamente inficiare la curva di risposta in frequenza della riproduzione. Gli auricolari, piuttosto leggeri e molto ben sagomati, non occludenti il canale auditivo grazie all'assenza di gommini, sicuramente garantiscono una eccellente resa acustica, presente (ma non artificialmente gonfia) in gamma bassa/medio bassa, sostanziosa in gamma media ed estesa in gamma acuta. Va infine ricordato che questi auricolari vengono semplicemente riconosciuti dai device iOS come altoparlanti Bluetooth, esattamente come capita - a parti invertite - utilizzando degli Airpods aggiornati su OS Android.
Huawei da tempo sta costruendo un ecosistema proprietario, che viene via via arricchito da nuove features e brevetti. I suoi prodotti appaiono ottimamente costruiti e le vicende del ban americano stanno determinando una ulteriore accelerazione nell'opera di messa a punto del SO Harmony e dei suoi componenti (qual è la sezione di navigazione curata da TomTom). Questi auricolari riescono a trarre il meglio da tale ecosistema in termini di compatibilità e qualità, e da quel che ho avuto modo di sentire in questo periodo di prova, possono senz'altro essere issati al rango di migliori open-ear fit in commercio per l'OS Android.
La pagella secondo la redazione di AV Magazine: Voto medio: 7,79
Dotazione | ![]() |
8,0 |
Costruzione | ![]() |
8,0 |
Ergonomia | ![]() |
7,5 |
Confort | ![]() |
7,5 |
Qualità Audio | ![]() |
8,5 |
Autonomia | ![]() |
7,5 |
Rapporto Q/P | ![]() |
7,5 |
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