Analisi gamma MCH Onkyo con RZ50 + RZ70
Lo storico marchio è da poco tornato sul mercato grazie al nuovo corso della compagnia, ora gestita da Premium Audio Company e da Sharp. La gamma include vari modelli dal TX-SR393 fino alla nuova ammiraglia TX-RZ70, caratterizzata da una costruzione accurata e da una ricca dotazione.
La gamma di sintoamplificatori home cinema Onkyo è da qualche tempo nuovamente disponibile in Italia grazie al distributore Tecnofuturo. Non parliamo quindi di prodotti nuovi in senso stretto ma di un ritorno alla normalità, per così dire, dopo il periodo burrascoso che lo storico marchio ha affrontato.
Per capire meglio la situazione facciamo prima un passo indietro per poi fare una carrellata dei prodotti disponibili. Nel maggio del 2021 Onkyo aveva ceduto la divisione audio-video a Voxx International e Sharp. L’operazione era volta a rilanciare i prodotti Onkyo: il marchio giapponese era infatti già da tempo in difficoltà a seguito di problemi finanziari culminati poi nella mancata acquisizione da parte di Sound United.
Nel maggio del 2022 è poi arrivato il fallimento di Onkyo Home Entertainment, praticamente la casa madre che però non aveva già più il controllo della divisione audio-video proprio a causa dell’acquisizione in joint venture da parte di Voxx International e Sharp. Sono state proprio queste due compagnie a programmare il rilancio di Onkyo: Voxx ha inserito il marchio all’interno del portfolio di Premium Audio Company, che detiene altri importanti brand come Klipsch e Jamo.
Sharp si è invece concentrata sulle linee produttive in Malesia, potenziandole per incrementare la disponibilità dei prodotti. Sono così passati alcuni mesi ma la situazione si è finalmente stabilizzata e si è arrivati a distribuire nuovamente i prodotti sul mercato, rimediando ad un lancio che, con le uscite più recenti, era stato più sulla carta che realmente effettivo. In Italia si è scelto di proseguire con il distributore storico cioè Tecnofuturo, che da gennaio ha ripreso le redini e ha riavviato la distribuzione ai negozi.
La gamma attuale comprende vari prodotti che spaziano dagli entry-level, cioè i modelli di fascia più bassa, fino a quelli di fascia alta come TX-RZ50 e al top di gamma TX-RZ70. A seguire proponiamo una breve carrellata sui prodotti, con una maggiore attenzione su RZ50 e soprattutto su RZ70.
SOMMARIO
I MODELLI DI FASCIA BASSA E MEDIA
Onkyo TX-SR393
- click per ingrandire -
Si parte con il TX-SR393DAB, un Classe AB da 5.2 canali di fascia media accreditato di un’erogazione pari a 155 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 80 W su 8 ohm (20 Hz- 20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). All’interno troviamo un trasformatore a bassa rumorosità e alto rendimento, un alimentatore H.C.P.S. (High Current Power Supply) e transistor di uscita discreti ad alta potenza. Il sinto-amplificatore supporta tutti i principali formati audio, dal Dolby True HD al Dolby Atmos, dal DTS-HD Master Audio al DTS:X. Ovviamente con i formati audio “a oggetti”, cioè Dolby Atmos e DTS:X, si possono gestire configurazioni con un massimo di 3.2.2 canali. La dotazione comprende anche la tecnologia Dolby Atmos Height Virtualizer e DTS Virtual:X.
C’è anche il sistema di calibrazione AccuEQ Room Calibration con subwoofer EQ e AccuReflex. Quest’ultima è una funzione che server per ottimizzare la riproduzione dei formati a oggetti, risolvendo lo spostamento di fase derivante dalle differenze di percorso tra suoni direzionali e non direzionali. La conversione da digitale ad analogico è affidata ad un DAC AKM a 384 kHz / 32-bit. Come si può intuire dal nome, è presente un sintonizzatore radio DAB+ e FM. Le connessioni disponibili includono 4 ingressi e 1 uscita HDMI 2.0b, quindi fino al 4K a 60 Hz con HDR nei formati HDR10, HLG e Dolby Vision. Troviamo poi 1 ingresso digitale ottico e 1 coassiale, 3 ingressi analogici su RCA e l’uscita per controlla una zona secondaria. Il prezzo è di 599 euro.
Onkyo TX-SR494
- click per ingrandire -
Il modello di fascia immediatamente superiore è il TX-SR494DAB, che si differenzia dall’entry-level per il numero di canali che può pilotare. Si tratta infatti di un sinto-amplificatore 7.2 capace di erogare 160 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 80 W su 8 ohm (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). Il resto delle caratteristiche è in comune con l’amplificatore di fascia più bassa con un’aggiunta: l’uscita per la Zona B secondaria, presente anche su SR393, può funzionare non solo come uscita di linea ma anche come pre-out. Il prezzo è di 699 euro.
Un primo salto di qualità si fa con il modello TX-NR5100, anzitutto in termini di funzionalità offerte. Anzitutto si espande il numero di formati HDR supportati, grazie all’aggiunta di HDR10+. Altre aggiunte sono il chip Bluetooth Qualcomm compatibile con aptX HD e la possibilità di integrare l’amplificatore all’interno di sistemi multi-room Sonos. Per poter comunicare con i prodotti Sonos si deve associare un Sonos Port o un Sonos Connect. Un discorso analogo è valido anche per Alexa e Google Assistant aggiungendo uno speaker esterno compatibile, in modo da poter controllare l’amplificatore tramite comandi vocali. DTS Play-Fi, AirPlay 2 (e quindi Siri tramite smartphone) e le funzioni di Chromecast sono invece inclusi direttamente nel pacchetto.
Onkyo TX-NR5100
- click per ingrandire -
Tramite la connettività alla rete si accede ai servizi streaming di Spotify, Amazon Music HD, Tidal, Deezer, Pandora e TuneIn. NR5100 è anche Roon Tested e offre quasi lo stesso sistema di calibrazione dei modelli di fascia più bassa. La differenza è che ad AccuEQ con AccuReflex si aggiunge anche subwofer EQ. L’ultimo grande cambiamento rispetto a SR393e SR494 è costituito dalla connettività HDMI: ci sono 4 ingressi e 2 uscite HDMI in versione 2.1.
Da notare però che la banda gestita è di 24 Gbps, quindi sufficiente per segnali 8K non compressi fino a 24p e segnali Ultra HD non compressi fino a 120p in 4:2:0 fino a 12-bit. Per l’8K / 60p e l’Ultra HD / 120p con un migliore campionamento dei colori è necessario disporre di un TV compatibile con Display Stream Compression (DSC). Per quanto riguarda le funzionalità abbiamo Variable Refresh Rate, Auto Low Latency Mode, Quick Frame Transport e anche eARC sull’uscita principale. NR5100 gestisce 7.2 canali con un’erogazione di 165 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 80 W su 8 ohm (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). Il prezzo di listino è di 799 euro.
Onkyo TX-NR6100
- click per ingrandire -
Salendo ancora troviamo TX-NR6100, sempre con 7.2 canali e un’erogazione di 175 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 100 W su 8 ohm (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). Rispetto a NR5100 ci sono alcune differenze. Anzitutto l’amplificatore è certificato THX e dispone di più opzioni per gestire una zona 2 o secondaria. Si possono infatti connettere due diffusori direttamente oppure sfruttare l’apposita uscita analogica. Abbiamo poi un’amplificazione di tipo DAA (Dynamic Audio Amplification) e il filtraggio VLSC (Vector Linear Shaping Circuitry) per i frontali destro e sinistro.
Anche le connessioni disponibili sono decisamente diverse: NR6100 è provvisto di un ingresso phono MM (Moving Magnet) e di 6 ingressi HDMI corredati da 2 uscite. Di questi 3 sono ingressi HDMI 2.1 e 3 in versione 2.0b. Per le uscite vale la stessa proporzione: la principale è HDMI 2.1 mentre la secondaria è 2.0b. Le porte HDMI 2.1 gestiscono una banda di 40 Gbps, quindi decisamente di più rispetto a NR5100 e non hanno quindi problemi a spingersi fino all’8K / 60p e all’Ultra HD / 120p. Solo per il campionamento del colore a 12-bit è necessario ricorrere alla compressione del segnale tramite DSC.
Onkyo TX-NR7100
- click per ingrandire -
Le 2 uscite sono invece entrambe HDMI 2.1 da 40 Gbps. Se però si imposta l’uscita secondaria come Zona 2 (quindi completamente separata da quella principale), allora la massima banda disponibile scende a 18 Gbps, trasformando la porta in una HDMI 2.0. Il prezzo di listino è di 899 euro.
Sul gradino più alto della gamma, prima di arrivare ai modelli serie RZ, si colloca il TX-NR7100, un 9.2 canali che eroga 220 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 80 W su 8 ohm (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). La dotazione riprende quella di NR6100 ampliandola ulteriormente. Troviamo la certificazione IMAX Enhanced e la possibilità di gestire fino a 3 zone.Il cambiamento più importante è però il sistema di calibrazione: NR7100 è dotato della correzione acustica ambientale Dirac Live.
A livello di ingressi cambia ancora il numero di HDMI e la banda supportata. Ci sono 7 ingressi, di cui 1 frontale e 2 uscite, una principale e una secondaria. Ad esclusione dell’HDMI frontale, che è 2.0, tutte le 6 porte sul retro sono HDMI 2.1. La banda supportata non è però la stessa: 3 HDMI gestiscono fino a 40 Gbps mentre le altre 3 si fermano a 24 Gbps. Per le uscite vale quanto abbiamo descritto per NR6100. Il prezzo di listino è di 1.499 euro.
ONKYO TX-RZ50
Con il modello TX-RZ50 si alza ulteriormente l’asticella sia rispetto ai prodotti di fascia più bassa, SR393 e SR494, sia agli amplificatori NR5100, NR6100 e NR7100. RZ50 è più massiccio con i suoi 435 (L) x 201,5 (A) x 398 (P) millimetri e i suoi 14 chilogrammi di peso. Oltre all’ingombro in altezza e profondità cambia anche il frontale, come del resto si può notare anche con una veloce occhiata confrontandolo con gli altri prodotti di fascia più bassa. La manopola del volume si sposta in basso a destra per far spazio ad una serie di pulsanti (15 suddivisi su 3 file) posti più in alto.
Sotto al display c'è uno sportello che serve ad occultare altri tasti, tra cui la croce direzionale, l’uscita cuffie, l’ingresso per il microfono (per la calibrazione) e l’ingresso HDMI frontale. Il design ovviamente ne guadagna in pulizia risultando più gradevole alla vista. L’amplificazione, sempre in Classe AB, può gestire fino a 9.2 canali con un’erogazione pari a 250 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 120 W su 8 ohm (1 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati). Come sui prodotti di fascia immediatamente inferiore abbiamo un trasformatore custom ad alta corrente e bassa rumorosità. Da NR7100 vengono ripresi anche l’amplificazione DAA, il filtro VLSC, la tecnologia anti-jitter Phase Locked Loop e i controlli di tono indipendenti per tutti i canali, ad eccezione della Zona 3.
A queste caratteristiche si aggiungono poi tutta una serie di ottimizzazioni, sia a livello costruttivo sia per quanto riguarda i componenti. Si inizia con condensatori custom da 15.000 μF e si prosegue il circuito di amplificazione a 2 stadi senza sfasamento e con stadio di uscita discreto. Il modulo che permette di collegarsi alla rete è isolato per ridurre le interferenze sui circuiti audio. RZ50 è inoltre dotato di dissipatori in alluminio estruso anti-risonante e di un DAC capace di supportare file in alta risoluzione fino a 192 kHz / 24-bit. La potenza erogata è di 250 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 140 W su 8 ohm (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati).
Per quanto riguarda le funzionalità, RZ50 dispone di tutte le caratteristiche che abbiamo elencato per gli altri modelli. C’è il supporto aa tutti i formati di HDR, cioè HLG, HDR10, HDR10+ e Dolby Vision. Si può riprodurre musica tramite USB o sfruttando la connettività Wi-Fi / Ethernet. Le tipologie di file supportate comprendono DSD256, DSD128, DSD64 con conversione in PCM, FLAC, WAV, AIFF e ALAC fino a 192 kHz / 24-bit. Si possono sfruttare le funzionalità di Chromecast integrate, AirPlay 2 e DTS Play-Fi. L’amplificatore è certificato THX, IMAX Enhanced ed è Roon Tested. Aggiungendo uno speaker si abilita l’interazione vocale con Google Assistant e Alexa, mentre con Sonos Port o Sonos Connect si può aggiungere RZ50 al proprio sistema multi-room Sonos.
Per la calibrazione vengono offerte due possibilità: il sistema proprietario AccuEQ con AccuReflex oppure Dirac Live. In entrambi i casi si usa sempre il microfono fornito in dotazione che si collega all’ingresso frontale celato dallo sportello. Da sottolineare che, a differenza di altri prodotti, qui la licenza Dirac Live fornita con il prodotto non è limitata ma completa; questo significa che si può intervenire su tutto lo spettro di frequenze e non solo fino a 500 Hz.
A completare la dotazione sono le uscite pre-out a 11.2 canali e i 7 ingressi HDMI 2.1 (1 frontale) con 2 uscite. La banda viene gestita esattamente come su NR7100: 3 ingressi da 40 Gbps, altri 3 da 24 Gbps, l’ingresso frontale limitato a 9 Gbps e le 2 uscite a 40 Gbps, a patto però di non impostare la secondaria come Zona 2 (si scende a 18 Gbps). RZ50 supporta segnali 8K fino a 60 Hz e Ultra HD fino a 120 Hz, eARC, Variable Refresh Rate, Auto Low Latency Mode e Quick Frame Transport. Il prezzo di listino è fissato a 1.699 euro.
ONKYO TX-RZ70
Con TX-RZ70 completiamo questa nostra panoramica degli amplificatori home cinema di Onkyo. L’ultimo nato nonché l’attuale ammiraglia è il primo progetto nato dal nuovo corso di Onkyo: non si tratta infatti di un modello lanciato in precedenza e semplicemente riportato sul mercato dopo il passaggio sotto l’ala di Premium Audio Company e Sharp. RZ70 è un completamente nuovo e presenta, non a caso, alcune differenze significative rispetto agli altri prodotti.
Quello che non è cambiato è il design: abbiamo le stesse linee usate anche per RZ50, con un aspetto pulito e piuttosto squadrato e la stessa suddivisione del frontale, inclusi i pulsanti, le tre manopole, il display e lo sportello che nasconde altri connettori e tasti. L’ingombro è decisamente importante: sono ben 44 centimetri in profondità con un peso di 22 chilogrammi, numeri tali da rendere questo integrato decisamente massiccio. Le motivazioni si possono comprendere facilmente osservando l’interno dell’amplificatore: la configurazione dei componenti conferma i cambiamenti rispetto a tutti gli altri Onkyo. Lo spazio interno è suddiviso in due parti, una più vicina al frontale e l’altra più in prossimità del retro.
Nella parte frontale, al centro, troviamo un generoso alimentatore schermato ad alta corrente che riporta il logo Onkyo. Su entrambi i lati sono disposti tutti i moduli di amplificazione, raffreddati con generose alette in metallo (due per ogni lato) piuttosto voluminose per dissipare efficacemente il calore. La parte retrostante ospita invece tutti gli altri componenti, tra cui spicca la scheda con gli ingressi e le uscite HDMI, raffreddata da 2 ventole. RZ70 può gestire fino a 11.2 canali tramite finali in Classe AB capaci di erogare 250 W su 6 ohm (1 kHz, 10% THD, 1 canale pilotato) oppure 140 W su 8 ohm con 2 canali pilotati (20 Hz-20 kHz, 0,08% THD, 2 canali pilotati).
Sono supportati tutti i formati audio, da Dolby TrueHD a DTS-HD Master Audio passando per Dolby Atmos e DTS:X. Dal 5 settembre è stata introdotta anche la compatibilità con Auro-3D, grazie all’aggiornamento firmware R108-0202-1110-0131. Si possono perciò realizzare installazioni fino a 7.2.4 canali. Ci sono sempre le certificazioni THX e IMAX Enhanced oltre a tutte le funzionalità legate allo streaming. Abbiamo quindi la possibilità di riprodurre file da USB o rete locale; le tipologia di file riproducibili sono le stesse che abbiamo citato per RZ50.
Cambia invece il DAC: la conversione da digitale ad analogico è affidata a 2 chip ESS Sabre ES9026 Pro a 8 canali ciascuno, capaci di supportare frequenze di campionamento fino a 192 kHz / 24-bit in PCM e DSD fino a 11,2 MHz. Collegandosi alla rete si può accedere ai servizi streaming di Spotify, Amazon Music, Deezer e Tidal oppure alla propria libreria su rete locale. La dotazione comprende poi AirPlay 2, le funzioni di Chromecast, DTS Play-Fi e la certificazione Roon Ready. Anche qui abbiamo infine la possibilità di integrare l’amplificatore in sistemi multi-room Sonos e di controllare tutte le funzioni con Alexa o Google Assistant, aggiungendo uno speaker esterno con microfono.
Anche RZ70 mette a disposizione la doppia possibilità per la calibrazione automatica: si può scegliere tra AccuEQ oppure Dirac Live. Per quest’ultimo viene fornita una licenza completa, con la possibilità di acquistare eventualmente quella per Dirac Live Bass Control, che consente di impostare i 2 subwoofer in modo completamente indipendente. La connettività include Wi-Fi, Ethernet e Bluetooth compatibile con aptX HD; come sugli Onkyo di fascia più bassa, il Bluetooth è bi-direzionale: può quindi ricevere il segnale, ad esempio da uno smartphone e può trasmetterlo, per inviarlo a delle cuffie wireless.
Gli ingressi HDMI sono 7 con 3 uscite. I 6 ingressi posteriori 2 delle uscite sono HDMI 2.1 con una banda di 40 Gbps e supporto ai segnali 8K a 60Hz, 4K a 120Hz, Dolby Vision, HDR10+, Auto Low Latency Mode, eARC e Variable Refresh Rate. L’ingresso frontale è invece limitato a 9 Gbps mentre la terza uscita HDMI, quella per la Zona 2, è HDMI 2.0b a 18 Gbps. Sono inoltre presenti un ingresso phono MM, le uscite pre-out a 11.2 canali, le uscite stereo analogiche per pilotare una Zona 2 e una Zona 3 e anche un ingresso component e due ingressi video-composito, ormai molto rari perché sempre meno utilizzati. Il prezzo è fissato a 3.299 euro.
Abbiamo potuto ascoltare RZ70 anche se non in condizioni ideali e per un tempo limitato, in abbinamento a diffusori Bowers & Wilkins serie 600 S2 Anniversary Edition. Il top di gamma Onkyo si è confermato un prodotto solido non solo costruttivamente parlando. La resa è dettagliata e ben bilanciata. La ricostruzione del palcoscenico è ottima, soprattutto quando si utilizzano tracce Atmos, con effetti ben posizionati a 360 gradi. Dirac Live funziona bene e migliora effettivamente la resa, sacrificando però un pò di dinamica che nel nostro caso si sarebbe probabilmente potuta ulteriormente ottimizzare aggiungendo il Bass Control, dato che la perdita era tendenzialmente concentrata più verso i bassi.
Complessivamente, pur trattandosi di una prova relativamente breve(come detto il tempo è stato limitato), RZ70 ci ha fatto una buonissima impressione: la costruzione è ottima e sicuramente migliore rispetto a tutti gli altri Onkyo attualmente in gamma. La resa sonora ci è sembrata più che convincente sia per erogazione che per precisione. Volendo trovare qualche difetto potremmo menzionare il numero di uscite pre-out, (ci sono concorrenti più o meno diretti che arrivano a 13.2 canali) e i terminali per i diffusori, che rispetto alla precedente ammiraglia, il modello RZ3100 del 2016, appaiono un po’ più economici e meno distanziati.