Apocalypto
AV Magazine analizza il nuovo film diretto e prodotto da Mel Gibson, ambientato nel grandioso regno Maya e distribuito dalla Eagle Pictures a partire dal 5 Gennaio. Grandi polemiche e ricorsi, per una delle pellicole più attese di quest'anno. Ecco il nostro giudizio
Gli attori e i costumi
Il film presenta un buon cast composto interamente da persone appartenenti alle popolazioni indigene americane. Attenzione: non sono tutti esordienti Maya, come qualcuno voleva far credere. Rudy Youngblood, conosciuto anche come Tee-Dee-Nae (“ragazzo forte”), nel film ha interpretato il protagonista Zampa di Giaguaro. Youngblood è un conosciuto ballerino, cantante pow-wow e artista di origine indiana (precisamente nelle sue vene scorre il sangue Comanche, Cree e Yaqui). L'attore che invece ha interpretato Cielo di Selce è addirittura membro del Consiglio per i diritti degli Indiani d'America e delle popolazioni Indigene del Canada.
Alcuni nativi che parlano il Maya Yucateco (lingua ricordiamo ancora oggi utilizzata nella penisola dello Yucatan), hanno insegnato a tutto il cast la corretta pronuncia e l'inflessione delle battute. Un processo che ha richiesto molta pazienza e cinque settimane di sforzi. Una lingua difficile da imparare, con suoni molto diversi dai nostri, per un compito reso ancora più complicato dalla necessità di scena di recitare con finte dentiere. Ogni attore è stato così fornito di lettore MP3 con le registrazioni delle proprie battute da ripetere e imparare. Gli insegnanti di dialogo comunque non hanno abbandonato il set durante le riprese, per essere sempre a disposizione per dubbi o traduzioni dovute a cambi improvvisi di sceneggiatura.
L'intera pellicola è stata girata in Messico, che oltre a fornire le location naturali ha contribuito alla riuscita storica del film con le centinaia di artisti che hanno realizzato a mano i costumi necessari. A capo di questo reparto c'era la costumista Mayes Rubeo, originaria di Città del Messico, che aveva realizzato una vasta ricerca per un documentario sui Maya mai andato in produzione. Il suo lavoro è stato quindi analizzato ed è servito come base ai professori di belle arti, agli studenti di moda, ai ricamatori e agli artisti che hanno lavorato le piume, gli accessori e l'abbigliamento sotto la sua direzione.