Una notte al museo

Alessio Tambone 11 Febbraio 2007 Cinema, Movie e Serie TV

Campione di incassi in tutto il mondo Una notte al museo è nelle nostre sale cinematografiche. Divertente commedia con Ben Stiller alle prese con la Storia "viva". Ecco il giudizio sul film di AVMagazine

La sceneggiatura


L'uomo di Neanderthal alle prese con il fuoco... e l'estintore

Gli sceneggiatori hanno preso spunto da un libro illustrato per bambini realizzato dal disegnatore croato Milan Trenc. Protagonista di quel racconto è un guardiano notturno del Museo di Storia Naturale di New York, che destatosi da un piccolo pisolino sul posto di lavoro scopre la scomparsa di un gigantesco dinosauro affidato al suo controllo. Una breve ricerca nel museo rivela la terribile e divertente verità: tutto il museo di notte prende vita. I dirigenti della Fox si sono basati proprio su questo libro, passandolo successivamente agli sceneggiatori Thomas Lennon e Robert Ben Garant, entrambi autori dello script di Herbie - Il super maggiolino."Siamo letteralmente balzati sulla sedia", ricorda Lennon. "Sia io che Robert veniamo da New York, e abbiamo trascorso la nostra infanzia a scorrazzare per quel museo: avremmo potuto disegnarne la mappa a memoria, tanto amiamo quel posto. È il posto più bello del mondo".

Lennon e Garant hanno proseguito il loro lavoro stilando una lista delle attrazioni che non potevano mancare nel film: teste dell'Isola di Pasqua, diorami, animali e naturalmente il XXVI presidente degli Stati Uniti Teddy Roosevelt, le cui citazioni sparse nel museo hanno fornito ulteriori linee guida alla storia ("Fallire è dura, ma peggio ancora è non aver mai provato" sembra descrivere il personaggio protagonista).


Gli esploratori Lewis e Clark

"Non ci siamo neppure chiesti se stavamo scrivendo un film per ragazzi o per adulti. La sola cosa che ci interessasse era scrivere un film divertente, pieno d'azione, per tutti" dice Lennon, che confida inoltre la scelta di rendere mansueti gli animali più grandi e, al contrario, pericolosi o infidamente bastardi quelli più piccoli. Un buon lavoro quello realizzato, che non si dilunga molto nella prima parte "teorica" e che lascia ampio spazio alla comicità, spesso anche soltanto fisica (irresistibile lo scontro del protagonista con Attila), di Ben Stiller. Buona calibrazione dei momenti filmici dunque, che fornisce un'ottima base di appoggio agli altri aspetti del film.

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