Frammenti di lei | stagione 1 | la recensione

Fabrizio Guerrieri 16 Marzo 2022 Cinema, Movie e Serie TV

La buona costruzione narrativa da giallo misto a dramma familiare, fa della serie Netflix tratta dal bestseller del New York Times, un buon prodotto seriale che sul finale risente purtroppo di qualche evitabile sbavatura che ne intacca il forte potenziale


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Un pluriomicidio in pieno giorno all’interno di un ristorante riporta a galla il passato di Laura, che una volta fermato l’assassino finisce su tutti i telegiornali diventando un’eroina nazionale. La figlia Andy all’inizio sconvolta dal fatto, si ritrova suo malgrado al centro di una situazione molto più controversa in cui la sua vita è messa seriamente in pericolo. Quando Laura la manda via per evitarle problemi e soprattutto per nasconderle la verità, la ragazza inizierà un viaggio che la porterà a scavare nel passato della madre per capire cosa sia realmente successo affinché si arrivasse a tanto e da dove venga la sua vera famiglia.


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Tratta dal bestseller del New York Times scritto da Karin Slaughter, prodotta dalle menti dietro a Big Little Lies - Piccole grandi bugie e The Undoing - Le verità non dette, Frammenti di lei inizia decisamente bene con un episodio pilota denso e ricco di colpi di scena. In pochi minuti assistiamo al disfacimento del velo che separava Andy da una realtà terribile, completamente diversa dalla storia che la madre Laura le ha raccontato. Quella cioè di un padre morto quando lei era piccola e di una vita normale con Gordon, la nuova figura maschile di riferimento per lei, nonostante il divorzio di qualche anno prima da Laura. E Gordon arriva subito in ospedale a verificare cosa sia successo alla ex moglie e alla figlia scioccata da quanto vissuto poche ore prima: un ragazzo che punta la pistola contro la ragazza che lo aveva appena lasciato e dopo aver fatto fuori altre persone si dirige verso Andy che indossa la divisa da poliziotta soltanto perché è un’operatrice del pronto intervento. Ma a proteggerla interviene la madre che viene accoltellata a una mano e con l’arma conficcata sferra un colpo alla gola contro il ragazzo che muore poco dopo. Ma questo è solo l’inizio del primo episodio.


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Da qui, Laura inizia a preoccuparsi non si sa bene per cosa, visto che nonostante lo shock viene osannata da tutti e diventa l’emblema dell’eroismo di cui chiunque potrebbe essere investito se si trovasse nella stessa situazione. Una persona comune che di fronte alla messa in pericolo della figlia reagisce e vince. Solo che non si tratta di una persona comune. Laura ha un passato che non le ha lasciato scampo, qualcuno è da anni sulle sue tracce e con Andy è riuscita a tenersi a debita distanza da quelle grinfie. Fino a quando non finisce su tutti i giornali e telegiornali d’America. Il primo capitolo si chiude con Andy in fuga notturna in macchina. Da questo momento iniziano le ricerche che condurranno la ragazza a scoprire la vera identità della madre e le inevitabili ricadute sulla sua vita. Dal presente in cui ci troviamo, i vari flashback ci portano al 1988, quando ad un convengo a Oslo accade qualcosa di brutale e inizialmente inspiegabile. La giovane Laura è una pianista che tiene concerti ovunque, spinta da un padre padrone che la ama più di qualunque cosa, anche degli altri due suoi fratelli. Ma una figura decisa e ribelle incombe sulla famiglia e le cose iniziano a precipitare.


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La costruzione della sceneggiatura del dramma a tinte gialle in cui i pezzi iniziano a combaciare pian piano, lasciando intuire allo spettatore i collegamenti successivi, è molto ben calibrata a fianco di un montaggio puntuale che cuce i salti temporali con grande capacità narrativa, dall’inizio alla fine della storia. Il tema del lavaggio del cervello ai danni di chi vorrebbe poter gestire la propria esistenza in autonomia e smettere di condurla con la pressione che la carriera le impone, viene trattato con un forte impatto emotivo, riuscendo a entrare nel carattere del personaggio che da un lato mostra la perfetta padronanza dello strumento che suona e dall’altro la scarsa consapevolezza di sé dovuta alla mancanza affettiva della madre. In questo disagio, il suo bisogno primario diventa quello di sostituire la figura del padre con quella di un amante che la faccia sentire non più ragazzina ma donna. Il problema è la persona che lei sceglie per compiere questa delicata transizione.


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La recitazione è ben indirizzata per tutta la durata della stagione, dove anche i comprimari trovano il giusto spazio per esprimere a dovere le caratteristiche dei personaggi che interpretano. Ma sono le tre protagoniste i veri fari della serie. Bella Heathcote dona ad Andy tutti i tratti della ragazza che dal dover capire cosa fare della propria vita si ritrova nella confusione di chi scopre di non aver mai conosciuto le proprie più intime radici. Jessica Barden (già vista come coprotagonista della bellissima The end of the f***ing world) riesce a dosare la freddezza della giovane Laura la cui vita sembra già scritta con la passione verso una causa nobile ma controversa e per un ragazzo molto pericoloso. E poi c’è Toni Collette, che negli ultimi anni ci ha abituati a ruoli sempre più complessi (particolarmente nel terrificante Hereditary - Le radici del male) e che qui delinea la Laura adulta in maniera tutt’altro che positiva, cosa che rende la sua interpretazione di livello superiore. Se inizialmente appare come figura molto alta e responsabile, via via che si scava nel suo recente passato la si trova difficile e respingente, soprattutto con Andy che fa invece di tutto per ottenere il suo amore. Fino a quando i pezzi che l’hanno portata a essere tanto cinica non vengono rimessi insieme.


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Perché guardare la prima stagione di Frammenti di lei?
La storia è davvero ben scandita, nei tempi e nella composizione narrativa. L’unico problema è che via via ci si disaffeziona un po’ alle protagoniste per tutta una serie di scelte eccessivamente sbagliate che condurranno a conseguenze tragiche e irreparabili. Ciò di cui risente è la mancanza di una linea che avvinca lo spettatore in maniera più onesta e meno indulgente verso chi ha sbagliato e non poco. Risalita un po’ per volta la Top 10 di Netflix, la serie è balzata al primo posto per tutta la prima settimana di programmazione, segno che l’intreccio ha colpito il pubblico, nonostante le carenze di cui sopra. Non è ancora stato annunciato un seguito, ma gli ingredienti perché venga realizzato ci sono tutti.


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VALUTAZIONI

dal trailer all’intera serie
Aspettativa 7 Potenziale 8

soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIA Impegno MEDIO

visione
Intrattenimento 7,5 Senso 6 Qualità 7
Giudizio Complessivo 6,8

Frammenti di lei | stagione 1 (Pieces of her)
drammatico, thriller | USA | 4 mar 2022 | 8 ep / 51 min | Netflix

ideatrice Charlotte Stoudt basata sul romanzo omonimo di Karin Slaughter

personaggi interpreti

Laura Oliver Toni Collette
Andrea “Andy” Oliver Bella Heathcote
Gordon Oliver Omari Hardwick
Jasper Queller David Wenham
Jane Queller Jessica Barden
Michael Vargas Jacob Scipio
Nick Harp Joe Dempsie

critica IMDb 6,5 /10 | Rotten Tomatoes critica 5,6 /10 utenti 2,8 /5 | Metacritic critica 52 /100 utenti 6,0 /10

aspect ratio 2 : 1

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Commenti (9)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • Colin Fox

    17 Marzo 2022, 08:31

    Mi mancano due episodi per finirla, devo dire i primi due molto intriganti, ti invogliano davvero molto a proseguire la visione, in effetti ripagata, dalla buona trama e recitazione degli attori, però a mio avviso troppi flashback ravvicinati tra loro, inizialmente non caisci più cosa stai guardando, 3 e 4 episodio un po sottotono, ma ci stà.
    Penso di finirla stasera e vediamo, fino ad ora merita la visione.

    Finito! Merita guardatelo...
  • pace830sky

    22 Marzo 2022, 11:46

    Sono indeciso se [I][U]abbandonare[/U][/I] al 4.o episodio... lo sviluppo dell' azione è lento ed inconcludente, la personalità dei personaggi contraddittoria, spero che migliori ma finora il problema non è che non si capisce dove si vada a parare (fatto pienamente legittimo in un thriller dopo soli 4 episodi) quanto piuttosto che ciò non stimola alcuna curiosità nello spettatore, ormai rassegnato all' idea che qualsiasi cosa gli sceneggiatori tireranno fuori non gli farà certo fare un salto sulla sedia...

    ...per dirla tutta il racconto fa un effetto decisamente soporifero...
  • Colin Fox

    23 Marzo 2022, 08:15

    Originariamente inviato da: pace830sky;5197059
    Sono indeciso se abbandonare al 4.o episodio... lo sviluppo dell' azione è lento ed inconcludente, la personalità dei personaggi contraddittoria, spero che migliori ma finora il problema non è che non si capisce dove si vada a parare (fatto pienamente legittimo in un thriller dopo soli 4 episodi) quanto piuttosto che ciò non stimola a..........[CUT]


    Avevo lo stesso dubbio, ma dal 4 ep. in poi le cose cambiano...
  • pace830sky

    23 Marzo 2022, 09:54

    Grazie in effetti era ciò che mi serviva sapere!

    p.s. come al solito audio 5.1 solo in inglese con sottotitoli...
  • Colin Fox

    23 Marzo 2022, 10:18

    Originariamente inviato da: pace830sky;5197175
    Grazie in effetti era ciò che mi serviva sapere!

    p.s. come al solito audio 5.1 solo in inglese con sottotitoli...


    Ma io l'ho ascoltato con l'ampli ed era dolby in italiano!
  • demetrioc

    23 Marzo 2022, 10:43

    non tutti gli episodi
  • pace830sky

    23 Marzo 2022, 13:02

    Nella prima stagione mi dà stereo a meno che non metto in lingua originale.
  • Colin Fox

    23 Marzo 2022, 14:17

    Originariamente inviato da: pace830sky;5197212
    Nella prima stagione mi dà stereo a meno che non metto in lingua originale.


    Sinceramente non ho fatto caso, però in effetti alcune volte l'ho visto con l'audio dell'ampli e altre con audio della Tv magari coincidenza quelle in dolby!
    Però assurdo cosa vuol dire farne alcune si alcune no...Maaaa Sempre l'ultima ruota del carro l'Italia...
  • pace830sky

    23 Marzo 2022, 16:43

    Lo stesso Manifest...

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