Secret Level | stagione 1 | la recensione
Quindici diversi cortometraggi raccontano altrettanti videogames, con episodi a volte interessanti perché si spingono oltre la mera rappresentazione ludica, altre volte poco riusciti perché non riescono nell’intento di approfondire il tema e risultare storia a sé. Con tanti rimandi, volontari e non, ad altri film.
Realizzata dai creatori di Love, Death & Robots, Secret Level raccoglie diversi videogames e ne fa racconti di varia natura proveniente sia dal tipo di gioco che dall’intenzione che si ha nel tradurlo in prodotto audiovisivo passivo. Ed è qui che alcuni corti risultano più riusciti perché creativi, rispetto ad altri che seguono maggiormente una linea tracciata che poco interessa lo spettatore che con quei videogiochi non ha avuto a che fare, non con tutti almeno. Tanti i rimandi, volontari e non, ad altri film e serie, quasi tutti di fantascienza, ma non solo. La durata molto breve rende la serie facilmente fruibile, il che non è necessariamente un pregio, anzi diventa un difetto nel momento in cui alcuni episodi mancano di una realizzazione completa ed efficace.
episodio 1 | Dungeons & Dragons: La culla della regina | voto 6
Mentre danno la caccia a un culto del drago, un gruppo di avventurieri salva un ragazzo tormentato da una forza sinistra.
Si parte veloce, si prosegue ancora più veloce, si finisce troppo presto. Uno spaccato del gioco molto ben articolato e con un crescendo interessante, se non fosse per un finale che non chiude la storia, lasciando un invito a giocare. Più che un cortometraggio, uno spot.
Intenso. Avvincente. Insoddisfacente.
episodio 2 | Sifu: Una vita intera | voto 7,8
Un giovane lottatore di arti marziali deciso a vendicarsi scopre il vero prezzo della propria ossessione.
In soli dieci minuti, una scena che si potrebbe allungare a un film intero perché racchiude tutti i dettagli utili a chiudere la storia con un’ellissi perfetta. Con atmosfere e rimandi a Blade Runner. Quasi un peccato non duri di più.
Denso. Violento. Evocativo.
episodio 3 | New World: Il re del passato e del futuro | voto 7,3
Un re conquistatore naufraga su un'isola misteriosa senza esercito e senza alcuna informazione. Potrebbe servirgli un'eternità per scoprire il suo scopo.
Il tono solenne lascia subito spazio a quello ironico, che dietro l’apparenza del grande conquistatore rivela un tronfio figlio di papà, ipertrofico e viziato, che in originale ha la voce di Arnold Schwarzenegger. Il viaggio dell’eroe si conclude con un messaggio finale piacevole, e perché no, inaspettato.
Gasato. Divertente. Morale.
episodio 4 | Unreal Tournament: Xan | voto 7,5
Dopo essersi ribellati contro i padroni dell'azienda, un gruppo di minatori robot è condannato a lottare per la sopravvivenza in un letale combattimento nell'arena.
I robot prendono coscienza e passano dallo stato di operai a quello di gladiatori, non al Colosseo ma in un palazzetto in cui la gente si lascia manipolare da una spietata regista in stile Hunger Games. Hanno un leader e per lui sono pronti a farsi terminare purché raggiungano la vittoria contro gli umani oppressori. E gli spettatori (umani), sia noi che quelli nel film, non possono che tifare per i protagonisti (le macchine). Tanti sottotesti, azione garantita e finale gustoso.
Sovversivo. Articolato. Potente.
episodio 5 | Warhammer 40.000: Non conosceranno la paura | voto 5
Nella tetra oscurità del futuro lontano, un guerriero geneticamente modificato che è stato in servizio al fronte per secoli affronta il proprio retaggio, mentre la sua squadra dà la caccia a uno stregone mutante.
Esteticamente interessante, narrativamente sciatto e pieno di sé. Tante battaglie, quasi tre quarti dell’episodio, poco spessore, forse gradito ai fan del gioco. Altro spot.
Dinamico. Vuoto. Autoreferenziale.
episodio 6 | PAC-MAN: Il circolo | voto 7,4
Intrappolata in un vasto labirinto e inseguita da dei fantasmi, una misteriosa entità evoca un guerriero perché l'aiuti a scappare.
Versione oscura di uno dei videogame più famosi di sempre. Con una visione la cui lettura mostra aspetti mai presi in considerazione, come il fatto che la vorace bocca gialla vorrebbe evadere dal dedalo in cui è intrappolata. Con tutti i mezzi, partendo dall’assunto “mors tua vita mea” delegato a un confuso alter ego.
Orale. Crudele. Circolare.
episodio 7 | Crossfire: Buoni e cattivi | voto 7,2
Mentre una tempesta incombente si avvicina, due gruppi rivali di mercenari si scontrano. Guidati dalla loro visione del bene superiore, le loro vite sono in bilico.
Uno scontro nel quale la protagonista è una valigetta. Ma pian piano l’attenzione si sposta sulle due squadre di militari a pagamento che vorrebbero trovarsi dalla parte giusta. Ma qual è? Finale amaro, giusto ma poco intrigante.
Strategico. Egoistico. Irrisolto.
episodio 8 | Armored Core: Gestione risorse | voto 7,8
In un mondo di frontiera congelato, un leggendario pilota di mech scopre che la sua ultima missione potrebbe essere la chiave per sconfiggere i demoni che lo perseguitano da decenni.
La voce di Keanu Reeves nei panni di un soldato drogato e paranoico porta la mente a una versione decisamente più cupa del Neo di Matrix, molto più vicino al Kurtz di Apocalypse Now. La voce che gli risuona nella testa funziona bene nella storia. Peccato duri troppo poco.
Cattivo. Dipendente. Tronfio.
episodio 9 | The Outer Worlds | voto 8
Un orfano di una zona isolata della galassia attraversa il cosmo per accettare un lavoro presso una spietata mega-corporation nella speranza di ricongiungersi con la ragazza che ama.
Il più compiuto dei corti fin qui, con un protagonista candido che farebbe letteralmente qualunque cosa pur di ritrovare l’amica cui era profondamente legato che nel frattempo sembra aver raggiunto i suoi obiettivi. Salvo accorgersi che all’ambizione non c’è limite e se si scavalca quello umano, oltre che cambiati ci si può ritrovare perduti.
Sentimentale. Emozionante. Dolceamaro.
episodio 10 | Mega Man: L'inizio | voto 7,2
Mentre le creazioni corrotte del geniale inventore Dr. Light si scatenano in tutta Mega City, la più umile delle sue invenzioni sogna di lottare per una pace eterna.
Episodio piacevole e dinamico, senza infamia né particolari lodi, tranne che per il rapporto tra l’inventore e l’unico robot che gli sia venuto bene. Vengono in mente Her ma anche Ex Machina.
Brillante. Resistente. Fedele.
episodio 11 | Exodus and Odyssey | voto 8,3
Un meccanico attraversa la frontiera galattica correndo contro il tempo in cerca di sua figlia in fuga.
Il migliore degli episodi perché scorre via facilmente nonostante la complessità raccontata in pochi minuti, con evidenti rimandi a diverse altre storie su cui spicca Interstellar. Il rapporto padre-figlia ribaltato senza ovvietà, con una perfetta chiusura del cerchio finale.
Amorevole. Trasversale. Appassionato.
episodio 12 | Spelunky: Tally | voto 7
Una coppia di esploratrici valuta il proprio scopo in un mondo sotterraneo dove qualsiasi cosa vuole ucciderle. Ripetutamente.
Versione doppia e al femminile di Indiana Jones, ma senza obiettivi raggiunti. Oltre a questo, viene raccontato il vissuto di un videogiocatore all’interno di un film che racconta di un videogioco. Quindi echi (lontani) di Ready Player One.
Tenace. Femminista. Alternativo.
episodio 13 | Concord: La leggenda dell'implacabile | voto 7,7
L'equipaggio di Freegunner del Capitano Cassidy sta per mettere a segno il colpo della vita... ora tra loro e la libertà ci sono solo un'armata letale e una tempesta spaziale flagello delle galassie.
I guardiani della galassia in versione lestofanti. Brillante nell’azione e con capovolgimenti di fronte interessanti e puntuali quando non si sa come uscire da situazioni scomode e potenzialmente letali.
Malandrino. Opportunista. Aggregante.
episodio 14 | Honor of Kings: Il destino di tutte le cose | voto 7
Un prodigioso orfano affronta l'intelligenza artificiale onnisciente che governa la sua città.
Un ragazzo che ha perso tutto si ribella all’entità che gestisce ogni cosa ed è quindi responsabile del suo dolore. Una sfida apparentemente scontata che invece vira all’improvviso verso una resa dei conti inaspettata. A tratti un po’ cervellotico. Con una strizzatina d’occhio a Il settimo sigillo.
Mentale. Impegnativo. Zen.
episodio 15 | Playtime: La consegna | voto 6,5
La corriera O è prigioniera del suo lavoro ripetitivo, ma quando una figura misteriosa le affida uno strano pacco, O scopre che delle persone potenti sono determinate a metterci le mani sopra.
Lo stile è quello di Free Guy - Eroe per gioco, anche se qui ci troviamo di fronte a un personaggio attivo. Che come in quel caso si muove in un mondo che non è ben chiaro se sia reale o meno. Il carattere dinamico e divertente lo rende facilmente fruibile e il finale che fa anche pensare a Matrix (ma molto più easy) dà un tocco che allieta lo spettatore nell’ultimo episodio della stagione.
Leggero. Energico. Allegro.
Rispetto a Love, Death & Robots la struttura è meno incisiva, a causa di mancati sviluppi nelle trame che restano poco approfondite e dunque fredde e meno intriganti. Si avverte forte il legame con la parte ludica dei racconti, racconti nei quali lo spettatore non può interagire a differenza che nel gioco, trovandosi spiazzato, perché piuttosto che ricevere nuovi strumenti per comprendere da dove quegli intrecci siano venuti o quali strade avrebbero potuto prendere, assiste a una mera rappresentazione in cui è mera parte passiva. Un esperimento che nel suo prosieguo potrebbe evolvere verso alternative più creative e se possibile più complete. Una seconda stagione è stata infatti già annunciata visto il successo di questo primo capitolo, purtroppo destinato più a fan dei videogames piuttosto che a un pubblico più vasto.
VALUTAZIONI
prima della visione
Aspettativa 6,5 Potenziale 8
dopo la visione
Intrattenimento 7,5 Senso 6,5 Qualità 7,5
Giudizio Complessivo 7,1
soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIA Impegno MEDIO
Secret Level | stagione 1
animazione, fantascienza, azione | USA | 10-17 dic 2024 | 15 ep / 14 min | Prime Video
ideatore Tim Miller
critica IMDb intera stagione 7,6 /10 singoli episodi 7 /10 | Rotten Tomatoes critica 6,1 /10 utenti nd | Metacritic critica 53 /100 utenti 6,7 /10
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