Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi

Alessio Tambone 13 Aprile 2005 Cinema, Movie e Serie TV

Nelle sale italiane arriva l'anti Harry Potter. Una favola degna dei fratelli Grimm, tratta da una fortunata serie di libri, con un Jim Carrey in forma strepitosa, un terzetto di sfortunati bambini e tanti effetti speciali da lasciare senza fiato.

Il Film

"Mi rincresce dire che questo film che state per vedere è estremamente sgradevole. Se desiderate vedere un film su un piccolissimo elfo, ci sono ancora posti nella sala due; tuttavia se vi piacciono le storie di orfani astuti e ragionevolmente gradevoli, di incendi sospetti, di sanguisughe carnivore, di cibo italiano e organizzazioni segrete, allora restate."

Inizia così Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, trasposizione cinematografica di una serie di fortunati libri per bambini che, secondo le classifiche del New York Times, sono stati i primi a sottrarre la prima posizione alla saga di Harry Potter. Non pensate però a questi racconti come una banale imitazione del maghetto british: i protagonisti in questione per difendersi non possono utilizzare la magia, ma solo le proprie capacità e la forza che deriva dall'unione.


I tre orfani visitano quel che resta della loro casa
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Il racconto ha inizio quando i tre fratelli Baudelaire vengono avvertiti della morte dei loro genitori, periti in un incendio che ha distrutto anche la loro casa. I tre fratelli, anche se uniti, sono molto diversi tra loro. Violet (Emily Browning) è la quattordicenne primogenita, che riesce ad inventare qualsiasi cosa a partire da pochi semplici oggetti.

Rappresenta la guida, naturale sostituzione della figura materna, per il fratello dodicenne Klaus (Liam Aiken), autentico topo di biblioteca, la cui capacità di immediata memorizzazione risulterà molto utile per le avventure che seguiranno. Ed infine c'è la piccola Sunny (le gemelle Kara e Shelby Hoffman), che muove i primissimi passi, la cui passione è mordere tutto quello che le capita a tiro (sia esso un pezzo di plastica o il piano di un tavolo...). I tre orfani vengono assegnati ad uno stolto banchiere, il signor Poe, che amministra le loro finanze e che li affida al parente più vicino: il Conte Olaf.


Jim Carrey è il perfido Conte Olaf
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Conte Olaf che non è proprio un bell'esempio di parente! L'unico scopo è quello di liberarsi letteralmente dei tre orfani per diventare l'unico erede dell'immensa fortuna lasciata dai coniugi Baudelaire. Così tutto il film narra i continui inganni del conte e, per estensione, le continue peripezie dei 3 fratelli che saranno anche assegnati ad altri parenti, ma che non riusciranno mai a disfarsi della presenza temibile del conte. Sulla strada troveremo l'erpetologo zio Monty (Billy Connolly) e la paurosa zia Josephine (Meryl Streep), troppo distratti (o forse troppo adulti) per credere alle richieste di aiuto dei 3 nipotini.


La bontà del Conte Olaf nei confronti dei fratelli Baudelaire
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