Millennium – Uomini che odiano le donne
David Fincher firma il secondo adattamento cinematografico del successo letterario di Larsson. Un giornalista e una hacker-punk si trovano insieme ad indagare sulla scomparsa di una ragazza avvenuta 40 anni prima. Al servizio del regista troviamo Daniel Craig e la candidata all’Oscar Rooney Mara
Il freddo della Svezia non è mai stato così pungente per Mikael Blomkvist (Daniel Craig), affermato giornalista della rivista Millennium, che si ritrova accusato di diffamazione dall’imprenditore Hans-Erik Wennerström. Il giornale sembra destinato al fallimento vista l’ingente somma che è costretto a rimborsare a Wennerström. Lisbeth Salander (Rooney Mara), ricercatrice per la Milton Security e hacker professionista, viene ingaggiata dal direttore generale (ormai in pensione) della Vagner Industries, Henrik Vanger (Christopher Plummer), per stilare un report dettagliato su Blomkvist. Rassicurato dal giudizio della Salander, Vagner convoca Blomkvist per proporgli un lavoro: risolvere il caso della scomparsa di sua nipote Harriet Vanger avvenuta 40 anni prima per mano probabilmente di un parente. In cambio Henrik gli fornirà le prove per incastrare Wennerström e sollevare il giornale dai pesanti debiti. Mikael e Lisbeth si ritroverrano insieme ad indagare sugli sconvolgenti segreti della famiglia Vanger, scoprendo una realtà molto peggiore della loro più drastica immaginazione.
La storia, che ricordiamo essere tratta dall’omonimo romanzo Uomini che odiano le donne, è avvincente, intrigante e mai banale: del resto non viene dal nulla il meritato successo della trilogia Millenium targata Stieg Larsson. Gli adattamenti cinematografici di romanzi articolati hanno, generalmente, la cattiva tendenza a tralasciare particolari importanti o ancor peggio ad allungare fino all’esasperazione la durata del film per cercare di essere fedeli al libro. Per Millennium - Uomini che odiano le donne non è così: ritmi sempre alti (nonostante le 2 ore e 38 minuti), nessun volo pindarico e tutto cucito alla perfezione dallo sceneggiatore premio Oscar con Schindler's List, Steven Zaillian.
Anche se alcune scelte fotografiche sembrano molto simili al primo adattamento "made in Sweden" diretto da Niels Arden Oplev, il tocco fincheriano di sospensione e tensione rende l’opera unica e originale. Un piccolo neo tra le scelte registiche (che David Fincher abbia pietà di noi!): la credit sequence dopo la scena iniziale del film è d’impatto, cromaticamente e scenograficamente particolare, ma totalmente stonata rispetto allo stile dell’intera pellicola. Le scene di violenza non disgustano, perché non risultano mai esplicite fino in fondo e trovano il loro compimento solo nell’immaginario dello spettatore: non si cade mai nell’orrido, nemmeno quando Lisbeth, dopo aver sodomizzato brutalmente l’avvocato Nils Bjurman, gli tatua addosso la scritta "I AM A RAPIST PIG".
Una performance superba per Rooney Mara, che non fa rimpiangere la Lisbeth di Noomi Rapace (protagonista del film diretto da Niels Arden Oplev), meno spavalda e più tenuta. Lisbeth Salander di Mara è violenta, algida e nel contempo inquieta e vulnerabile. Ripugnante il suo look punk che non riesce comunque ad annullare la sensualità cupa e misteriosa del personaggio. Peccato per lei che nella corsa agli Oscar si ritrova a concorrere con la "lady di ferro" Maryl Streep! Glaciale (ma in un’accezione meno positiva) è l’interpretazione di Daniel Craig, nordico senza dubbio, ma un po’ rigido nelle espressioni: nemmeno gli occhiali da vista aiutano l’attore ad allontanarsi dal "macho style".
Per concludere ricordiamo che Sony ha confermato la presenza di Rooney Mara and Daniel Craig nei sequel (La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta), le cui riprese cominceranno con buona probabilità entro fine 2012. Non è stata ancora ufficializzata la presenza di David Fincher dietro la macchina da presa. Millennium - Uomini che odiano le donne verrà distribuito in Italia da Sony Pictures a partire dal 3 Febbraio 2012.
Voto finale | ![]() |
7 |
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Commenti (10)
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alzi la mano chi non ha detto la solita parolaccia vedendo il titolo , pensando al solito remake del remake che va tanto di moda ultimamente ??
Pero' quando ho visto che c'e' la regia di Fincher allora ho tirato un sospiro di sollievo, credo (e spero) che fincher si confermi il bravo regista che e' .
Ma dirigera' tutta la trilogia , o solo il primo capitolo ???
Speriamo bene per D.Craig perche' cosi su due piedi per ora mi da' troppo l'aria di uno 007 fincheriano -
Io alzo la mano e, da amante dei film di Fincher, aggiungo che sono ugualente deluso anche se si tratta di un riadattamento realizzato da un signor regista. Probabilmente non lo vedrò perchè continuo a non capire questa folle mania di voler a tutti i costi realizzare remake, oltretutto di una trilogia così recente! Io mi chiedo: ma non andava bene quella precedente? Perchè gli americani devono fare sempre così? Mi viene in mente quell'orrido Vanilla Sky, uno scialbo remake dello straordinario Apri gli occhi di Amenabar.
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Originariamente inviato da: robertocastorina;3397720Probabilmente non lo vedrò perchè continuo a non capire questa folle mania di voler a tutti i costi realizzare remake, oltretutto di una trilogia così recente! Io mi chiedo: ma non andava bene ..........[CUT]
Noi fortunatamente vediamo tutti i film doppiati, cosa che in USA non accade molto spesso e quindi ti devi sorbire i sottotitoli, questo puo' allontanare un bacino di spettatori piu' ampio e rimanere un film di nicchia.
La vita' e' bella di Benigni e' doppiata anche in inglese con pronuncia italiana, fa un po' effetto vedere il film con benigni doppiato.
Immagino anche Daniel Craig e David Fincher amplificano il richiamo per la visione del film.
Io che ho visto l'originale non ho voglia di vedere la copia, ma a volte capita che guardo il remake di qualcosa che non conosco e dopo mi spinge a vedere l'originale per curiosita', quindi il remake puo' essere anche un bene. -
L'ho visto ieri.
Devo dire che la mano di Fincher si vede: ben girato (a4k con un monumentale sforzo per mantenere la qualità in tutti le lavorazioni video, e si vede) ottimo montaggio e buone le musiche, ma....
l'originale è un'altra cosa, vuoi perchè è più nordico, la lei è più convincente, Craig, stavolta fa fatica ed è troppo impacchettato pensando che uno svedese si comporti così.
Meglio l'attore svedese del primo.
Mi meraviglio della nomination all'oscar di lei.....
Non lo consiglio per chi ha visto la saga. -
Visto.
Mi sono piaciuti da matti i libri e lo stesso dicasi per la trilogia originale, che ho rivisto più di una volta, e ho voluto vedere questo per curiosità.
Se non ci fosse stato il film precedente questo sarebbe un buon film con una trama molto avvincente (ma non certo per merito del regista), invece così è solo una copiatura e basta.
Quando si legge un libro penso che tutti si immaginino certe scene ognuno alla propria maniera mentre in questo film molte scene mi sono sembrate uguali al film originale, anche le parti omesse sono le stesse, sembra quasi che si siano detti Perchè perdere tempo a pensare a cosa fare, è già stato fatto.
Per la verità il regista il lampo di genio lo ha avuto: si è inventato una parte abbastanza importante verso il finale, forse il regista originale, essendo meno famoso e più umile non si era minimamente sognato di fare qualcosa di diverso da quello che aveva pensato lo scrittore.
Se non avete già letto o visto i film, evitate assolutamente, ma:
[SPOILER]Ricordo male o Harriet si era rifugiata in Australia, dove si era sposata con figli, e dove Mikael va a cercarla dopo aver ottenuto l'aiuto della cugina residente a Londra (che era colei che spediva i quadretti annuali mentre era in giro per il mondo), mentre in questo film è Harriet che vive a Londra?
Altra cosa a cui ho pensato ora, sia nel libro che nel primo film Mikael va in galera dove riceve la visita di Lisbeth con tutta la documentazione che aveva raccolto a sua insaputa, di questo nel film attuale non c'è traccia, anzi, mi sembra che venga detto espressamente che non andrà in galera.[/SPOILER]
Era necessario essere così creativi?
Per quanto riguarda gli interpreti concordo con le preferenze già scritte da altri nei confronti degli attori originali: Craig mantiene l'aria da duro che in questo contesto stona molto, per non parlare del personaggio di Lisbeth, l'interpretazione di Noomi Rapace era perfetta nel rendere la figura di Lisbeth e tutti i suoi problemi, questa nuova interprete perde alla grande nel confronto, oserei dire che non c'è storia.
Ciao -
L'originale vince almeno tre a zero...
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Io invece sono del parere opposto. I libri mi hanno fatto impazzire, i film svedesi vomitare.
Attendevo da molto questo film, non appena ho letto dell'interesse di Fincher verso la saga. Devo dire che non ne sono rimasto affatto deluso, anzi, sono finalmente contento che qualcuno abbia saputo caratterizzare i personaggi nel migliore dei modi (sarà perchè erano esattamente come me li immaginavo dal libro, cosa che i film svedesi non (mi) avevano mostrato) -
Originariamente inviato da: nordata;3398352[spoiler]
Ricordo male o Harriet si era rifugiata in Australia, dove si era sposata con figli, e dove Mikael va a cercarla dopo aver ottenuto l'aiuto della cugina residente a Londra (che era colei che spediva i quadretti annuali mentre era in giro per il mondo), mentre in questo film è Harriet che vive a Londra?[/spoiler]
Visto ieri sera su La7.
Di certo posso dirti che:
[spoiler]
Harriet è sì in Australia, ma era lei stessa che spediva i quadretti (lo dice esplicitamente).[/spoiler] -
io invece senza aver visto il film (questo) , chissa' perche' avevo dentro esattamente l'idea di cio' che ha scritto Nordata
idea che si e' concretizzata con cio' che appunto ha scritto Nordata, incredible, manco mi avesse letto nel pensiero.
... bene, mi risparmio soldi, sia per il cinema che per il futuro BD
Poi da amante di Fincher dovrebbe spiegarci il perche' accettare una regia di un prodotto gia' brillantemente fatto e anche di successo ... un terribile AUTOGOL questo
PS: a me i film svedesi son piaciuti e tanto, ma non ho letto i libri per cui magari ero libero da preconcetti -
Io vado controcorrente e dico che a me è piaciuto più questo, trovo che Rooney Mara riesca a spiegare molto meglio le difficoltà e i problemi di Lisbeth, e qualche cosa è anche spiegata meglio (secondo me)
Per esempio
[SPOILER]Per prima cosa i nomi sono molto complicati e vengono sparati ogni 2 secondi e già dall'inizio si fa fatica a ricordarli (nel primo), in questo ho trovato che la cosa pè molto più controllata.
Nel finale, quando Lisbeth riesce a fare tutta quella manfrina contro Wennerstrom, è spiegato nei minimi dettagli, mentre nell'altro Mikael vede la foto nel giornale e immagina [/SPOILER]
Io darei mezzo punto di differenza in favore di questo remake