Hugo Cabret

Alessio Tambone 07 Febbraio 2012 Cinema, Movie e Serie TV

Martin Scorsese porta sul grande schermo la straordinaria storia del giovane Hugo, adattando il libro illustrato di Brian Selznick. Avventura, passione e un grande omaggio al cinema. Distribuzione in Italia curata da 01 distribution

Focus: l'artista Georges Méliès

Il primo film è stato realizzato dai fratelli Auguste e Louis Lumière. Con L’Arrivée d’un train á La Ciotat (L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat) e una serie di film che documentavano eventi di vita reale, i due imprenditori francesi sorpresero gli i primi spettatori in sala a partire dalla seconda metà del decennio cominciato nel 1890 con le cosiddette immagini in movimento. I Lumière, nonostante i centinaia di film realizzati, non credevano fino in fondo nella loro invenzione, che giudicavano una moda passeggera.

Georges Méliès la pensava diversamente. Indifferente all'attività di famiglia - fabbricanti di scarpe - vendette la fabbrica e utilizzò il ricavato per comprare un teatro da Jean-Eugène Robert-Houdin e dedicarsi alla magia con spettacoli interpretati da lui stesso. All'età di 34 anni rimase però folgorato dal cinema. La data è quella del 28 dicembre 1895: Méliès partecipa al primo spettacolo a pagamento a Parigi, al Grand Café sul Boulevard des Capucines, con la proiezione di una serie di pellicole proprio dei fratelli Lumière.

Non riuscendo ad ottenere una macchina da presa, decise di costruirne per conto proprio con l'aiuto di R. W. Paul, riciclando parti meccaniche degli automi utilizzati da Robert-Houdin. Dopo un periodo di studio, con film che ricreavano i suoi spettacoli teatrali, inventò uno stile unico, con una narrazione più elaborata e tecniche di montaggio innovative, sperimentando di fatto i primi effetti speciali con prove di stop motion, fotografia invecchiata, esposizioni multiple, dissolvenze e colori dipinti a mano. In seguito decise di vendere il teatro per costruire il suo studio, un'enorme struttura realizzata in vetro per sfruttare al massimo l'illuminazione naturale.

Méliès ha di fatto inventato tutto quello che ancora oggi - con tecniche diverse - viene fatto al cinema, dal greenscreen alle tecniche digitali, utilizzando soltanto la sua cinepresa, la pellicola e il suo semplice studio. Nel 1914 aveva realizzato oltre 500 film, con una durata che variava da 1 a 40 minuti e soggetti che spaziavano dal fantasy al fantascientifico, passando per l'idea di horror o il semplice racconto della realtà. Uno dei suoi capolavori è Le voyage dans la lune (Viaggio nella luna), il film di 14 minuti al centro del nostro Hugo Cabret.

Ultima curiosità. Ad un certo punto della sua carriera Méliès cominciò a girare due copie contemporaneamente del film, una destinata al mercato europeo, l'altra per l'America. Recentemente uno storico cinematografico ha unito entrambe le copie di Le cake-walk infernal (1903), dando vita ad un primo grezzo film in 3D.

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Commenti (14)

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  • odin

    07 Febbraio 2012, 20:23

    3D stroncato

    Davvero è così pietoso il 3D?
    Non mi aspettavo un giudizio così drastico: pensavo fosse stato realizzato a regola d'arte.

    Dite che a vederlo col Sony 4k (3D 2k) potrebbe avere una resa migliore?
  • Emidio Frattaroli

    07 Febbraio 2012, 23:46

    Originariamente inviato da: odin;3402879
    ... Dite che a vederlo col Sony 4k (3D 2k) potrebbe avere una resa migliore?
    Non è una questione di stereoscopia ma di stereografia. In altre parole si tratta di quello che è stato inciso nella pellicola e non è legato al tipo di proiettore o di tecnologia utilizzata. Quello che posso suggerire a chi si appresta a visionare il film, è di scegliere una sala con schermo non troppo esagerato, sedendosi non troppo vicini allo schermo.

    La stroncatura sul 3D, benché soggettiva, trova d'accordo tutta la redazione (tutti quelli che hanno visto il film) ed è basata su alcuni dati oggettivi. Aggiungo che fino a qualche tempo fa potevamo perdonare qualche errore stereografico, per le prime produzioni stereo 3D moderne. Con le possibilità di una produzione così ricca come quella di Scorsese, ci saremmo aspettati una cura maggiore, una stereografia meno esasperata e più corretta.

    D'altra parte, siamo qui anche per il confronto. A voi la parola.

    Emidio
  • Neros22

    08 Febbraio 2012, 08:22

    Bell'articolo, presterò attenzione ai vostri spunti e riporterò il mio giudizio.

    Un consiglio a tutti, su Youtube ci sono anche interi film di Méliès... specialmente Viaggio sulla Luna - Le voyage dans la lune... ve ne consiglio la visione prima di questo film, primo perchè piuttosto centrale mi par di capire e secondo perchè si tratta di opere d'arte impensabili e insospettabili per oltre 1 secolo fà. Quest'uomo ha davvero inventato quasi tutto ci fosse da sperimentare nel cinema, molto è ancora assolutamente in uso e attuale!

    Incredibile.

    Se poi ci mettete anche il video di Tonight, Tonight degli Smashing Pumpkins... , vedete che richiami!
  • poe_ope

    08 Febbraio 2012, 17:36

    Nella mia segnalazione (definirla recensione sarebbe davvero troppo) nella sezione CinemalCinema, ho volutamente ignorato la questione 3D (anche se il film me lo sono dovuto sorbire in 3D per l'appunto, all'Arcadia di Bellinzago), semplicemente perché il film è troppo bello (per i motivi soggettivamente di cui ho già scritto) e il 3D nulla ha aggiunto né tolto alla mia esperienza emotiva.

    Il mio terrore è invece quello che iniziando a parlare del 3D si finisce poi per parlare SOLO di quello (già successo, già successo...), e del film non gliene importa più niente a nessuno.

    Ciao!
    Marco
  • McPumpkin

    08 Febbraio 2012, 18:34

    Buonasera a tutti!
    Se mi è concesso postare un parere da profano (ossia, da semplice spettatore e non da tecnico), devo dissentire dalla stroncatura inflitta alla resa stereoscopica. Ho visto il film in sala Fuoco all'Arcadia con tecnologia xPand ed è stata un'esperienza meravigliosa. Ho trovato il 3D perfettamente integrato nella narrazione e non ho provato davvero nessun tipo di fastidio.
    Per il resto concordo: film bellissimo.
  • eribanno

    09 Febbraio 2012, 11:44

    il 3d lho trovato pessimo...e poi come al solito ha rovinato il film, che sinceramente l'ho trovato molto lento...e mi dispiace scorsese abbia rovinato la storia di un Icona del cinema mondiale...come Melies
    doveva svilupparlo in maniera diversa, la storia del bambino non c'entra niente, l'automa si pensava fosse chi sà cosa....magari il messaggio di suo padre...e invece...attori sotto tono, poi la bambina cosa c'entra in tutto ciò mah.., l'unico che si salva è ovviamente Ben..ma si sa alla fine i film gli fanno gli attori....
    Scorsese bocciato mi dispiace.
  • odin

    09 Febbraio 2012, 17:16

    Visto ieri al Nexus.
    Non posso che concordare con il giudizio molto positivo sul film. Un gioiellino.
    Attraverso la storia di un ragazzo solo che cerca di far rivivere lo spirito del padre in ciò che gli ha lasciato, Scorsese ci porta alle origini del cinema, il cinema come sogno che si fa immagine per i nostri occhi.
    Ho inoltre apprezzato la prova dei bambini, oltre che del sempre ottimo Kingsley.

    Anche sul 3D purtroppo devo concordare: decisamente non all'altezza delle aspettative. In una o due inquadrature in effetti gli occhi sono andati un po' in tilt. Spesso poi singoli oggetti o personaggi, in primissimo piano o sullo sfondo, forse per un offset errato, mostravano problemi di sdoppiamento.
    Però non lo stroncherei definitivamente, molte scene sono ben realizzate. E soprattutto non posso assolutamente dire che sia inutile o addirittura dannoso, anzi. E' un valore aggiunto che arricchisce non poco la visione.
    Penso ad esempio al momento in cui Hugo inserisce la chiave nell'automa: qui in particolare il 3D, unitamente all'alta definizione, coinvolge letteralmente lo spettatore, facendo risaltare l'atmosfera magica di quel momento.
  • g_andrini

    12 Febbraio 2012, 19:08

    [editato]
  • myzyo

    12 Febbraio 2012, 20:18

    Pareri contrastanti....consigliato o no quindi?
  • ABAP

    13 Febbraio 2012, 11:07

    Originariamente inviato da: eribanno;3404558
    ...mi dispiace scorsese abbia rovinato la storia di un Icona del cinema mondiale...come Melies...

    Personalmente non sono assolutamente d'accordo. Il Film e' un vero e proprio omaggio a Melies. E' un film che parla di cinema fatto per stupire, raccontando la storia di chi, per primo, ha visto il cinema proprio in questa direzione; ed e' fatto in modo molto evidente con tutta la passione e l'amore di chi al cinema ha dedicato la vita e ha voluto omaggiare a sua volta chi prima di lui, e tra molte piu' difficolta', ha fatto la stessa cosa.
    Io trovo che la recensione sia molto centrata, perche' descrive questo aspetto - che io ho ritrovato in pieno - perfettamente.
    In piu' c'e' la solita descrizione e ricreazione da parte di Scorsese di tutto il micromondo della stazione, con personaggi e piccole storie che si intrecciano tra loro in sottofondo.
    Non ultimo - cosa anche questa rilevata dalla recensione - scenografie pazzesche.

    Originariamente inviato da: eribanno;3404558
    ...attori sotto tono..l'unico che si salva è ovviamente Ben...

    Scusa ma secondo te la moglie (Helen McCrory) recita male? E la fioraia (Emily Mortimer)? Lo stesso Asa Butterfield non e' affatto male.

    Originariamente inviato da: eribanno;3404558
    ...doveva svilupparlo in maniera diversa, la storia del bambino non c'entra niente, l'automa si pensava fosse chi sà cosa...

    Io credo che alcune persone stiano andando a vedere questo film aspettandosi una storia diversa e un tipo di film diverso, forse con piu' thrilling o con qualche piccola svolta verso la fantascienza.

    Ma se andate per vedere del semplicemente cinema, sedervi e godere di cio' che viene proiettato, secondo me non tornerete delusi.

    Io l'ho trovato assolutamente s-p-l-e-n-d-i-d-o. L'ultimo film che mi aveva cosi' stupito (non perche' sia l'ultimo a essermi piaciuto, ma per il modo in cui era fatto, per il tipo di storia, la fotografia ecc) al cinema era stato BigFish di T. Burton.
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