Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Alessio Tambone 04 Settembre 2012 Cinema, Movie e Serie TV

La trilogia di Nolan giunge al termine. Anche in Italia l'ultimo Batman sbanca i botteghini, film tra i più attesi della stagione. Bale veste i panni dell'eroe mascherato, con un cast che vanta, oltre alle ovvie riconferme, nuovi nomi importanti come Tom Hardy, Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt e Anne Hathaway

Il giudizio artistico

Nel primo capitolo c'era il folle Spaventapasseri, nel secondo l'irragiungibile anarchico Joker. Saggio quindi puntare su un villain decisamente più fisico come Bane, nuova seria nemesi del Batman cinematografico ma vecchia e amata conoscenza dei lettori del fumetto originale. La scelta di Nolan e dei suoi sceneggiatori ha permesso di esplorare anche la componente fisica di Batman, utilizzata nella prima parte di Batman begins ma praticamente abbandonata con il secondo episodio a favore di un campo psicologico più congeniale all'incredibile personaggio creato da Heath Ledger.

Il cavaliere oscuro - Il ritorno è un perfetto capitolo conclusivo della trilogia. Riprende molte nozioni seminate con il primo film (Ra's al Ghul e la Setta delle Ombre) ma prosegue senza sosta nella parabola eroica intrapresa con il secondo episodio. Per questo motivo la prima parte della pellicola potrebbe sembrare un po' lunga, troppo discorsiva e povera di azione, specie se siete seduti in fremente attesa di vedere il nuovo Batman di Nolan.

La sensazione è questa. Fino a metà della pellicola il film sembra "soltanto" un buon film, una pellicola quasi normale. Ma bisogna aver pazienza. Nella seconda parte il regista e tutto il cast salgono in cattedra, trasformando Il cavaliere oscuro - Il ritorno in un capolavoro maestoso, in un film da grande cinema, in una pellicola chiaramente autografata dal quel genio assoluto di Christopher Nolan.

Incredibili tutti gli attori. Bale fornisce probabilmente la sua migliore interpretazione della trilogia, con il trio Caine/Oldman/Freeman che regalano altre tre perle, anche se non tutti i personaggi godono di abbastanza spazio. Da paura Tom Hardy nei panni del potente Bane. Una recitazione difficile a causa della maschera in dotazione che praticamente copre mezza faccia e tutte le labbra. Ma per un buon attore possono bastare anche solo gli occhi, il fisico, un movimento o una determinata postura. Peccato per il doppiaggio italiano, poco legato alla fisicità dell'attore sulla scena e francamente fastidioso con un mediocre "effetto interfono".

Sorprendenti la Hathaway nei panni di Catwoman, con un personaggio che porta pepe al film con classe ed eleganza (spin-off all'orizzonte), e Joseph Gordon-Levitt con un ruolo praticamente centrale nel film. Non all'altezza delle aspettative la brava Marion Cotillard, con un personaggio che avrebbe potuto segnare qualche punto in più con una maggiore attenzione in fase di sceneggiatura.

Segue : Il prologo

PAGINE ARTICOLO

Commenti

Focus

News