Test ampli con DAC Pioneer A70

Emidio Frattaroli 03 Febbraio 2014 Diffusori

L'amplificatore Pioneer A70 è la punta di diamante della nuova gamma di amplificatori stereofonici del costruttore giapponese, con sezione finale in classe D, 90W per canale su 4 ohm, ingresso phono (MM + MC) e DAC integrato esoterico ESS Sabre 32 bit e 192kHz

Costruzione e funzioni

L'amplificatore Pioneer A70 è la punta di diamante della nuova gamma di amplificatori stereofonici del costruttore giapponese. Presentato lo scorso anno,  si è aggiudicato un premio EISA e all'attivo ha già poche ma lusinghiere recensioni. La gamma "stereo" di Pioneer si compone di 5 amplificatori stereofonici, 1 sintoampli stereo, 3 lettori CD/SACD e 2 network player. La gamma di 5 ampli stereo parte dal modello A10 (50+50 W @ 4 ohm) e listino di 200 Euro, prosegue con il modello A20 che per 50 Euro in più è dotato di châssis in alluminio e telecomando. Con il modello A30 il prezzo sale a circa 300 Euro, 70W per canale e qualche altra funzione in più. E fin qui la tecnologia dei finali di potenza è quella classica, funzionamento in classe AB e mosfet montati sui dissipatori.

Sulla fascia più alta invece si cambia tutto. I modelli A50 e A70 sono dotati di finali in classe D con potenza di 90W per canale dichiarati su carico di 4 ohm. Le differenze tra i due modelli sono il prezzo (rispettivamente circa 600 Euro e 900 Euro) e qualcosa in più per il modello A70, che può contare sul 50% di peso in più (17 kg per un ampli in classe D da 90W sono tantissimi), una sezione DAC con convertitore ESS Sabre 32/192, costruzione più raffinata con sezioni pre/potenza/alimentazione separate, trasformatori separati e schermati e certificazione "Air Studios". In buona sostanza, le 300 Euro in più che dividono i due prodotti sembrano ben giustificate, anche solo dalla presenza degli ingressi digitali (USB asincrona e COAX) e dal convertitore ESS Sabre a 32 bit.

Il livello costruttivo mi ha particolarmente colpito e non solo per il peso complessivo e la robustezza dell'insieme, anche del telecomando (pesante e robusto anche quello). L'interno è diviso in tre parti distinte. La sezione di alimentazione è quella più a destra, con il trasformatore inscatolato e schermato che occupa buona parte del volume. Al centro c'è la sezione finale vera e propria, senza dissipatori e con due grandi condensatori, per complessivi 20.000 microfarad. Più a sinistra c'è la sezione pre analogica e digitale, con il convertitore ESS Sabre a 32 bit e con trasformatore dedicato e schermato.

La ESS produce vari DAC Sabre a 32bit e quello utilizzato nell'A70 di Pioneer sembra un modello realizzato specificamente per il costruttore giapponese anche perché non ne ho trovato traccia sul sito del produttore californiano di semiconduttori. Il modello della serigrafia sul piccolo chip recita: ES9011S. Orbene, il modello più "vicino" sembra essere il 9012. In ogni modo, potete controllare voi stessi a questo indirizzo. Le connessioni digitali sono soltanto due: il tradizionale ingresso coassiale elettrico e una porta USB asincrona. Per il collegamento USB si consiglia di scaricare i driver dal sito internet di Pioneer, a questo indirizzo.

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