L'impianto del mese: Audio Quality Bologna

Redazione 27 Febbraio 2022 Home Theater

Torniamo dopo anni con un articolo che dovrebbe diventare 'seriale' su avmagazine: un approfondimento su un impianto di riproduzione audio oppure home cinema, non necessariamente di fascia altissima, in cui prodotti e soluzioni siano di estremo interesse: questa volta tocca alla sala HT della sede Audio Quality


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Audio Quality è un punto vendita che abbiamo visto crescere ed evolversi, soprattutto durante questi ultimi 15 anni. Teatro di numerosi eventi e shoot-out tra videoproiettori, il punto vendita fondato da Marcello Canè è a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, ha raggiunto in questo ultimo lustro una maturità che ne estende la presenza a Milano, con la show-room a 'Milano 2', gestita da Fabio De Angelis, oltre che con due collaborazioni rispettivamente con i punti vendita 'D'Agostini Lab' a Roma e 'Cinema & Sound' a Napoli.

L'oggetto del nostro approfondimento è la sala home cinema principale della sede di Bologna che ha una storia lunga quasi due lustri ma che soltanto nell'ultimo periodo ha conosciuto una maturità riconosciuta trasversalmente, non soltanto per lo stile e la bellezza della scenografia ma anche per la qualità audio e video e per l'emozione che è in grado di generare, non soltanto nello spettatore occasionale ma anche nell'appassionato competente che ne ha viste e sentite davvero troppe per lasciarsi incantare da qualche effetto speciale.


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La nuova sala è anche la testimonianza delle notevoli capacità di progettazione, realizzazione e calibrazione dei sistemi più complessi e importanti di cui è oggi capace Audio Quality, che vanno dai servizi di progettazione generica di sale home theater con dimensioni eterogenee alla progettazione acustica specializzata riservata ai progetti più importanti, alcuni dei quali disponibili nella sezione del sito dedicata al 'portfolio'.


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Qui in alto potete osservare una delle 'giovani' versioni della sala home theater, decisamente lunga, in occasione di uno dei tanti eventi in collaborazione con AV Magazine. Con l'ultima evoluzione, è stata notevolmente accorciata, sia per esigenze acustiche, sia per evitare che i proiettori finissero troppo distanti dalla superficie di proiezione. La sala attuale è un parallelepipedo con dimensioni nette che valgono circa 7,5 di lunghezza, 4,4 metri di larghezza e circa 3 metri di altezza.


Marcello Canè mostra il sub JL Audio F113 nella parete posteriore
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I posti a sedere sono soltanto sei, tutti su comodissime poltrone motorizzate Atlas HCM di 'Home Cinema Modules' in ecopelle a geometria variabile, posizionate su due diversi livelli, per il massimo della visibilità: chi le ha provate racconta di uno straordinario effetto di 'assuefazione' che ne rende quasi drammatico il distacco. 


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Lo schermo di proiezione è un Dark Star 9 con diagonale da 156 pollici in formato 'scope' 2,40:1 con superficie ALR ad elevato contrasto e 0.9 di gain dichiarato che uno dei più grandi schermi ad elevato contrasto disponibili sul mercato: stiamo parlando di una superficie larga 365 cm, alta 152 cm e con un'area 'virtuale' (in 16:9) pari a 7 metri quadrati e mezzo! Lo schermo è così grande che anche dalla seconda fila il coinvolgimento è assicurato.


Particolare del sub JL Audio completamente a scomparsa
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D'altra parte uno schermo del genere costringe all'utilizzo di proiettori con un flusso luminoso piuttosto elevato, superiore ai 2.000 lumen reali, almeno per i contenuti HDR. Per questo motivo, i proiettori 'residenti' utilizzati in questa sala sono spesso i top di gamma dell'attuale produzione mondiale, come il Sony VPL-GTZ380 con sistema d'illuminamento ibrido 'dual-laser e fosfori', capace di generare fino a più di 9.000 lumen reali al netto della calibrazione.


La teoria di videoproiettori nella sala home theater di Audio Quality
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In questa sala ho potuto ammirare una notevole quantità di videoproiettori, anche di fascia decisamente più economica rispetto al Sony GTZ380, come il BenQ W5700 che riempiva in realtà soltanto l'area in 16:9 da 'appena' 120 pollici (2,65 metri di base). In questo momento in sala è presente in maniera residente un proiettore Sony VPL-VW790ES, affiancato anche da altri modelli della stessa casa e anche da un proiettore JVC DLA-NZ8


Il processore video madVR Envy
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Tutti i proiettori sono tarati alla perfezione da Francesco Aliotta che utilizza strumentazione e software di qualità, ovvero colorimetro Klein K10-A con software ColourSpace di Light Illusion, quest'ultimo utilissimo per creare una 3D LUT da importare nel processore video madVR Envy Extreme di cui Audio Quality è distributore esclusivo per l'Italia.


Il lettore universale iPUK UHD9582
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Il madVR Envy è un processore video di riferimento assoluto, utilizzato per il miglioramento della qualità d'immagine con algoritmi sofisticati che gli appassionati conoscono bene e di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Oltre al madVR Envy, nella sala vengono utilizzate normalmente tre sorgenti multimediali, un lettore Blu-ray 4K universale iPuk UHD9582 una Nvidia Shield e un decoder Sky-Q.


Maurizio Conti al lavoro su uno dei pannelli acustici del sistema 'Acoustic Interior Design'
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La struttura e l'arredamento acustico della sala nella sua ultima evoluzione, sono aspetti curati da HTE di Maurizio Conti che ha utilizzato il prodotto 'Acoustic Interior Design', con elementi d'arredo studiati nei minimi dettagli per 'accomodare' l'acustica della sala, con il giusto equilibrio tra pannelli assorbenti e diffondenti, con lo spazio necessario ad accogliere i vari canali e anche i sub-woofer, il tutto con il gusto, la qualità dei materiali e la precisione dell'installazione che soltanto la sensibilità e l'esperienza di un vero artigiano italiano sono in grado di garantire.


Il pre-decoder Trinnov Altitude 32 nella configurazione a 24 canali
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Il sistema di riproduzione audio è particolarmente complesso e ruota attorno alpre-decoder Trinnov Altitude 32, in configurazione 24 canali, che gestisce direttamente i 21 canali discreti totali, un numero che tiene conto anche del fronte anteriore in multiamplificazione. Oltre al trittico anteriore, la configurazione Dolby Atmos 9.2.5 prevede 6 canali surround Wisdom Audio Point2 (4 laterali e due nella parete di fondo), 5 canali a soffitto Wisdom Audio ICS7a (di cui uno centrale) e due subwoofer JL Audio F113 (uno anteriore e uno posteriore).


Il  'piccolo' centrale Wisdom Audio
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Da soli i tre canali frontali hanno bisogno di 7 linee di amplificazione; i diffusori left e right anteriori Wisdom Audio Sage Series L75 prevedono infatti la necessità di segnali amplificati già suddivisi nella porzione medio-alta e medio-bassa dello spettro sonoro, mentre il poderoso canale centrale Wisdom Audio Cinema Hybrid Line Source, subito al di sotto della cornice inferiore dello schermo, è addirittura triamplificato. Anche se i due canali anteriori sono in effetti ai lati dello schermo, a vista, sono praticamente invisibili e il sistema è in effetti completamente nascosto.


I finali ATI e Rotel utilizzati per i 21 canali del sistema
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Con ben 21 canali discreti da alimentare, la sezione di amplificazione è decisamente ben dimensionata. Tutti i 6 canali surround, i 5 canali a soffitto e i tre canali del centrale in multiamplificazione, vengono alimentati da una coppia di finali multicanale ATI AT6007 da ben 300W per canale per ciascuno dei 7 canali (14 canali complessivi) e un rapporto S/N massimo di ben 128 dB; l'energia dei due sistemi anteriori viene erogata da una coppia di Rotel RB-1590, da 350W per canale, per 4 canali complessivi.


Steve Rutherford al lavoro nella sala di Audio Quality
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La calibrazione dell'intero sistema Trinnov è il risultato di un lavoro di squadra, iniziato da Francesco Aliotta, in forze presso Audio Quality, continuato da Roberto Gamba (The Needle) e ultimato direttamente da Steve Rutherford, direttore vendite internazionali di Wisdom Audio che si è recato personalmente presso la sede di Audio Quality ad ottobre dello scorso anno per una messa a punto ancora più certosina, fatta da chi conosce i 'suoi' diffusori come nessun altro.


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L'immagine qui in alto può soltanto testimoniare la timbrica di riferimento assoluto della sala di Audio Quality; quello che non può fare è descrivere la straordinaria dinamica e articolazione di cui è capace il sistema, in grado di emozionare anche il più ascetico degli ascoltatori: il risultato è un mix perfetto di neutralità timbrica, pressione sonora indistorta, assenza totale di fatica d'ascolto anche a volumi ben oltre la soglia della 'ragione', il tutto con una emozione che vi farà drizzare tutti i peli del vostro corpo, anche quelli che non pensavate neanche di avere.


I diffusori Wisdom Audio L75 (a sinistra), Point2 e ICS7a (a destra)
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La posizione consigliata per la migliore prestazione all'ascolto è la seconda fila, ovviamente in posizione centrale. Per chi è più interessato alla qualità video, consigliamo invece la prima fila, con un rapporto di visione quasi unitario, che permette di cogliere le più piccole informazioni anche dei contenuti a risoluzione nativa 4K. Anche davanti, si conferma non solo la neutralità timbrica - che è una delle caratteristiche di questa sala - ma anche la corretta ricostruzione della scena a 360 gradi, anche in senso verticale, grazie alla presenza di ben cinque canali a soffitto.


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Inoltre, per non lasciare davvero nulla al caso, Audio Quality ha programmato ben due banchi di memoria distinti all'interno del Trinnov Altitude 32, per le due posizioni centrali privilegiate, quella davanti e quella più indietro: sebbene la posizione sulla linea di poltrone più indietro sia particolarmente esaltante, soprattutto per l'equilibrio e la straordinaria energia che caratterizza la gamma ultrabassa, grazie al Trinnov basta caricare il banco opportuno per far divertire al massimo anche chi siede davanti.

Per maggiori informazioni sulle realizzazioni di Audio Quality: servizi.audioquality.it

 

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