Marantz Cinema 70s: l'anti soundbar

Emidio Frattaroli 18 Luglio 2023 Home Theater

Un integrato home cinema con Dolby Atmos e DTS:X davvero sottile con ingresso phono, sette canali amplificati, uscite pre 7.2 e autocalibrazione Audissey che è un piccolo miracolo di ingegneria, con potenza più che sufficiente a sonorizzare anche impianti complessi e di qualità


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Dall'annuncio dello scoro anno, il panorama degli integrati multicanale si è arricchito di numerosi e interessanti modelli prodotti con marchio Denon e Marantz, entrambi sotto lo stesso 'cappello' di 'Masimo Consumer', azienda specializzata nella produzione di apparecchi elettro-medicali e che ha acquisito lo scorso anno 'Sound United' e tutte le aziende del gruppo, 'Polk Audio', 'Classè' e 'Bower & Wilkins' comprese. Abbiamo già analizzato i modelli Denon e Marantz nei rispettivi articoli e in questi ultimi mesi non sono mancate le occasioni per approfondire la conoscenza con alcuni integrati, pre e finali multicanale dei due marchi, soprattutto in fiere ed eventi di settore. Ricordo ad esempio il Roma hi-fidelity dello scorso ottobre a Roma, il Milano hi-fidelity in doppia edizione, a novembre e ad aprile di quest'anno, oltre ovviamente al Gran Galà di Padova e ai numerosi eventi nei vari punti vendita.


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Se nella gamma Denon e Marantz ci sono parecchie similitudini su alcuni prodotti, come - ad esempio - i Denon AVR-X2800H, X3800H ed X4800H che sono simili (ma non identici) ai rispettivi Marantz Cinema 60, Cinema 50 e Cinema 40, il Marantz Cinema 70s - oggetto nel nostro test - è un integrato multicanale unico, che ha caratteristiche esclusive che non sono presenti in nessun altro prodotto, neanche tra i marchi concorrenti. Il Cinema 70s fa parte della categoria 'slim' che è costituita, almeno nel settore home cinema, di prodotti che si contano sulle dita di una sola mano. Nel recente passato Marantz si è già distinta nella produzione di integrati home cinema 'slim', come i modelli Marantz NR1510 ed NR1711 che sono un riferimento nelle rispettive categorie. Eppure, con l'arrivo del modello Cinema 70s, Marantz si candida a ragione come riferimento assoluto in questa interessante categoria emergente.


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Analizzando le caratteristiche del Marantz Cinema 70s sembra di trovarsi davanti ad un integrato 'Atmos' e DTS:X in configurazione 7.2 di fascia medio-alta e con dimensioni generose. Sono infatti ben 7 i canali amplificati a cui si aggiungono le uscite pre 7.2 con doppia uscita subwoofer, ingresso phono per testine MM, tre ingressi stereo analogici, un ingresso digitale coassiale ed uno TOSLink, sei ingressi HDMI di cui 3 compatibili con segnali 8K 60p, uscita HDMI eARC 8K, presa LAN gigabit, connettività WiFi, Bluetooth, AirPlay2, HEOS e vari servizi di streaming integrati come Spotify Connect, Pandora, Amazon Music HD, TIDAL, Deezer, Napster, Soundcloud, Mood Mix e certificazione roon-ready

 
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L'interno è un piccolo miracolo di ingegneria. I 21 integrati della sezione finale (3 per canale) sono tutti incastonati sul dissipatore che è a ridosso del pannello anteriore. Più indietro, sul lato destro, c'è la sezione di alimentazione che mostra un trasformatore di medie dimensioni e una sezione di filtraggio con condensatori che sono parzialmente nascosti dalle schede che ospitano le sezioni analogiche e digitali. Tra gli integrati in bella mostra sul piano superiore, oltre alla scheda per le connessioni WiFi e Bluetooth,  riconosciamo il convertitore ADC Burr Brown PCM 9211 e il decoder multicanale Atmos e DTS:X Cirrus Logic CS49844A.

 
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Il pannello posteriore è un altro piccolo miracolo, esattamente come l'interno perché far stare tutti i connettori in uno spazio così ristretto, lasciando il giusto spazio specialmente tra i connettori di potenza, non è cosa da poco. Gli ingressi analogici stereo sono soltanto quattro, compreso l'ingresso phono per testine MM. I connettori di potenza accettano cavi spellati fino a più di 2.5mm di sezione, oltre alle classiche banane, e sono ben separati in verticale, in modo da permetterne un serraggio con le dita, senza troppe difficoltà.  


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Ho inserito il piccolo Cinema 70s in tre sistemi differenti. Prima di tutto in configurazione stereo con una coppia di SVS Pinnacle Prime che uso come riferimento, (il test con misure di Gian Piero Matarazzo è a questo indirizzo) con e senza sub SVS SB3000, giusto per verificare la bontà del bass-management (ottimo e semplice da ottimizzare). Poi l'ho inserito in un sistema molto simile a quello utilizzato nel Roma hi-fidelity dello scorso anno, ovvero con diffusori Polk Audio serie Monitor XT, che permettono di raggiungere vette nel rapporto prezzo-prestazioni che è quasi difficile da raccontare senza essere preso per folle.

 
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Il sistema multicanale è in configurazione 5.1.2 e prevede davanti e dietro due coppie di Monitor XT20, un due vie compatto, con woofer da 15 cm e reflex posteriore (sul sito ufficiale è erroneamente indicato un woofer da 10cm ma sono quasi 14 cm di diametro 'efficace'), tweeter in cupola morbida da 1 pollice, 87 dB di sensibilità e uno street-price di 240 euro la coppia. Sopra i due canali principali c'è una coppia di Polk Monitor XT90 per i canali di 'elevazione' composti da un larga banda in cassa chiusa, con la stessa sensibilità dei canali principali e un prezzo di 280 euro. Il canale centrale è il modello Monitor XT30 con doppio woofer da 13,8cm con reflex posteriore, lo stesso tweeter dei canali principali, una sensibilità di ben 90 decibel e uno street-price quasi oltraggioso: meno di 150 euro!

 
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Il subwoofer è il modello Monitor XT12, una bestiolina da quasi 18 kg con woofer da 12 pollici in carico reflex, un volume lordo che sfiora gli 80 litri e amplificazione da 50 watt continui e 100 impulsivi, con pressione sonora più che abbondante per superare i 100 decibel a 40 Hz e soprattutto più che sufficiente per scatenare le ire dei vicini, anche rispetto per la pressione che può essere generata dall'intero sistema con i watt a disposizione. Il prezzo del sub Polk Monitor XT12 è di 320 euro.


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Sommando il costo di tutti i diffusori si sfiorano i 1.200 Euro e mettendoci dentro anche il Marantz Cinema 70s si superano di misura i 2.200 Euro, più o meno il costo di una soundbar di fascia elevata. Ecco il senso del titolo di questo articolo: un sistema dal costo addirittura inferiore a quello di una soundbar di fascia alta ma con pressioni sonore, qualità audio, rappresentazione della scena sonora e qualità generale inarrivabile da qualsiasi barra sonora. Un sistema che purtroppo non trova e non troverà spazio nei punti vendita specializzati perché costa troppo poco e perché rischia di 'far del male' a sistemi dal costo decisamente superiore.


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Prima di spendere qualche parola sulle prestazioni, ho bisogno di descrivere brevemente le operazioni di installazione e configurazione che sono le stesse che ho incontrato in tutti i prodotti Denon e Marantz di fascia alta. A meno di smentite ufficiali, il menu e le possibilità di configurazione sono le stesse utilizzate in tutti i prodotti Marantz, anche di fascia elevata, con grafica animata e in alta risoluzione. La configurazione diventa un gioco da ragazzi e anche la calibrazione automatica Audissey non è da meno; il microfono in dotazione e il sistema è così affidabile che ho deciso di dedicargli un approfondimento, con l'analisi delle procedure e le differenze di calibrazione rispetto alla soluzione Dirac Live: presto su queste stesse pagine.

La qualità audio in stereofonia del Cinema 70s in modalità 'direct' mi ha sorpreso ed è comparabile a quella di un buon integrato da 50 watt per canale, sia per neutralità timbrica che per ricchezza di sfumature. Rispetto ad un integrato come il mio Pioneer A40-AE che uso come riferimento per gli ampli di quella categoria - anche questo con sezione digitale e uscita subwoofer - c'è sicuramente qualche watt in più ma non solo. Nel Cinema 70s c'è un ottimo bass-management che manca nel Pioneer e che consente di utilizzare un filtro passa-alto per scaricare la sezione ampli del lavoro in gamma ultra-bassa e risparmiare soprattutto i diffusori principali che possono dedicarsi a quello che sanno fare meglio, lasciando all'auto-calibrazione la correzione dell'acustica dell'ambiente. Con l'Audissey c'è solo un leggero avanzamento della scena e un modesta contrazione della dinamica a disposizione che può essere ripristinata facendo attenzione al posizionamento dei diffusori principali e del subwoofer, in modo da non costringere il sistema di calibrazione a 'togliere' troppa energia.


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In multicanale il Cinema 70s diventa un giocattolo davvero molto divertente. La sua sobrietà estetica, davvero molto ben riuscita, cela un insospettabile 'Mr Hyde' che è in grado di sorprendere e strapazzare per bene i vari diffusori, grandi o piccoli che siano. Questo è possibile soprattutto grazie ad algoritmi di auto-calibrazione molto ben ottimizzati e che sono l'aspetto che ormai fa davvero la differenza tra i vari integrati multicanale. Marantz dichiara una potenza di 50 watt su 8 ohm con due canali in funzione e ben 35 watt con tutti e sette i canali (250W in totale). Il Cinema 70s e il sistema Polk Monitor XT ha sonorizzato senza problemi un soggiorno da 40 metri quadrati, con pressioni sonore ben oltre la soglia possibile in un appartamento, anche perché con la sensibilità dei diffusori a disposizione, non servono poi così tanti watt per lavorare tra 96 e 100 dB che in molti - a ragione - considerano una pressione sonora elevata ma ancora 'confortevole'.

Come di consueto, per l'analisi delle prestazioni ho utilizzato per il test il 'solito' carosello di clip, soprattutto in Dolby Atmos (1917, Mother!) e DTS:X (Fast & Furious, Harry Potter) che uso nelle varie dimostrazioni nei punti vendita e nelle fiere di settore, quindi senza 'sconti' per il piccolo Cinema 70s che si è molto ben difeso, soprattutto per il limitato numero di canali discreti, almeno rispetto ai grandi sistemi con cui sono abituato. Eppure, quando le persone da accontentare non sono molte, una configurazione con soli cinque diffusori sul piano orizzontale e due canali di elevazione è più che sufficiente, a patto di sedersi non troppo vicino ai diffusori, specialmente a quelli surround. La timbrica neutrale e l'ottima autocalibrazione Audissey fanno sicuramente la differenza e permettono di apprezzare una qualità audio della sezione di amplificazione in piena linea con il 'DNA' di Marantz.

So già che sarà quasi impossibile ma provo lo stesso ad invitare i vari rivenditori a dare più fiducia e spazio al nuovo e piccolo Marantz Cinema 70 che è davvero un piccolo miracolo, magari all'interno di un piccolo sistema 5.1.2 con diffusori Polk Monitor XT e a confronto con le migliori soluzioni con soundbar di fascia alta: un modo semplice e davvero molto efficace per sottolineare la distanza siderale tra le soundbar e un vero sistema home cinema a componenti discreti.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,3

Costruzione 8,0
Versatilità 9,0
Autocalibrazione 8,5
Ascolto in stereo 7,5
Ascolto in 5.1.2 8,0
Rapporto Q/P 9,0

Il prezzo suggerito al pubblico del Marantz Cinema 70s è di 1.025 Euro IVA inclusa

Per maggiori informazioni: marantz.com/it-it/shop/avreceiver/cinema70s

 

Commenti (17)

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  • pace830sky

    18 Luglio 2023, 16:58

    [I][U]Gemelli DIVERSI?[/U][/I]

    Certo la foto dell' interno di un apparecchio [I][U]non dice nulla[/U][/I] su importanti soluzioni costruttive adottate, ma occorre riconoscere a Marantz di essere riuscita a fare un apparecchio diverso senza muovere niente all' interno:

    NR1711 https://h-m-entertainment.com/wp-co...tz-nr1711-8.jpg

    Cinema 70 https://www.avmagazine.it/articoli/sorgenti/1887/06.jpg

    Devo comunque dire che in confronto al mio attuale SR6015 lo slim NR1606 che ho usato per ben 4 anni tiene botta, essendo usato in una stanza piccola, [I][U]purché con la aggiunta dell' anti mode esterno (nel mio caso dspeaker 8033S II)[/U][/I].

    Questa necessità nasce dalla presenza a bordo della versione Audyssey MultiEQ liscio (no XT, no XT32), limite che ancora troviamo ([I][U]sbaglio?[/U][/I]) nel Cinema 70.

    Se poi confronto l' abbinamento NR1606 + finale esterno Behringer A500 sono tentato di dire che il risultato complessivo nell' ascolto stereo è superiore a quello del SR6015, tanto che, potendo eventualmente collegare un finale esterno al centrale (cosa impossibile nei vecchi slim) avrei potuto, salvo problemi di ingombro complessivo, tenermi il vecchio slim senza accollarmi la spesa del SR6015.

    Pur [I][U]apprendendo con piacere del livello di qualità emerso dall' ascolto del Cinema 70[/U][/I], in base alla semplice lettura dei dati di targa credo di poter dire che:

    >un [I][U]vantaggio strepitoso[/U][/I] è dato dalla presenza di un set completo di pre-out su tutti i canali, cosa che lo rende una soluzione economicamente praticabile per un sistema basato su finali esterni.

    >un [I][U]limite ancora presente[/U][/I] è nella scarsa efficienza di MultiEQ liscio a gestire il sub, cosa che naturalmente può essere smentita da una prova di ascolto che ne testimoniasse una sostanziale revisione rispetto alla versione in mio possesso.

    Vale la pena di ricordare che i prezzo del Dspeaker è ancora oggi di euro 400, non è certo l'unica soluzione, né la più economica ma credo che sia la più facile almeno rispetto a quella minidsp.

    [I][U]Ignoro[/U][/I] se lo stesso risultato si possa ottenere con un subwoofer con DSP interno come gli SVS della linea PRO (che però non hanno microfono a corredo).
  • Emidio Frattaroli

    18 Luglio 2023, 22:38

    Ciao pace830sky, grazie per le preziose informazioni. Non avevo mai visto il 1711 all'interno e visto che si tratta di un prodotto piuttosto recente, ci sta che alimentazione, finali e buona parte della sezione pre siano gli stessi. La scheda del DSP e il Cirrus per Atmos etc sono evidentemente diversi, come anche qualche integrato sulla scheda superiore. Ho comunque segnalato il tuo prezioso commento al distributore, per sollecitarlo a dare qualche info di più su altre differenze e soprattutto sulla dotazione DAC e operazionali.

    Il Multi EQ 'base' credo sia lo stesso presente nel Cinema 60 e nel Denon X2800H. Certo, potenza di calcolo e algoritmi dei prodotti di fascia più elevata possono giocare in un campionato diverso ma i miglioramenti rispetto all'edizione del Multi EQ di due anni fa sono evidenti, proprio nella gestione della gamma bassa. Nuovo DSP? Solo nuovo software? Ho chiesto anche questo al distributore. Il prodotto è molto interessante e sono certo che, se ha questo tipo di informazioni, ce le fornirà senza indugio.

    Emidio
  • pace830sky

    19 Luglio 2023, 07:54

    Grazie per il riscontro. Sulla versione audyssey: nel vecchio lineup lo slim era l'unico apparecchio senza almeno il livello XT.
    Senz' altro i miglioramenti citati, ed altri che pure ci saranno, rendono ancora più interessante questa soluzione.
  • AlbertoPN

    19 Luglio 2023, 08:37

    Questo tipo di prodotti rischia davvero di spaccare il mercato per una buona metà/70% delle installazioni domestiche o da appartamento, visti i risicati volumi delle abitazioni odierne. Molto molto bene direi.
  • red5goahead

    26 Luglio 2023, 22:06

    Da un punto di vista di evoluzione tecnologica come si collocano questi nuovi Marantz Cinema rispetto alle serie classiche con codifica 7x e annualità? Io ho un 7012. Caratteristiche del suono ecc.
  • pace830sky

    27 Luglio 2023, 06:04

    Vorrei saperlo anche io, ho ascoltato il Cinema 40 ed è stato impressionante, ma ammetto di non avere ascoltato lo SR7015.

    Credo comunque che parlare di evoluzione tecnologica suoni fuorviante per molti perché fa pensare a nuove diavolerie digitali cosa che, al netto della possibilità di usare dirac live al posto di audyssey, non è - ed oserei dire per fortuna perché è di qualità audio che si sente maggior bisogno, non di nuove funzionalità digitali.

    Forse la domanda giusta è se il Cinema 40+Dirac Live regge il confronto con marchi tradizionalmente ritenuti più performanti come reparto audio come Anthem visto che la forbice rispetto al MRX 1140 si va restringendo, anche se quest' ultimo (correggetemi se sbaglio) costa ancora qualche centinaio di euro in più.
  • red5goahead

    27 Luglio 2023, 11:36

    Avendo il 7012 e quindi XT 32 comunque l'unico modello cinema comparabile sarebbe il 40? Da quello che vedo dai manuali anche degli altri modelli hanno finalmente modernizzato la grafica
  • pace830sky

    27 Luglio 2023, 16:41

    Se assumiamo il dato potenza nominale come parametro per stabilire una continuità ideale tra vecchia e nuova serie, entrambi SR7015 e Cinema 40 hanno la stessa potenza nominale.

    Però il gioco di guardare come sono fatti dentro, che riesce così bene con la linea slim (vedi mio primo intervento) con i modelli più alti non funziona, sono [I][U]visibilmente diversi[/U][/I], se vogliamo la disposizione dei dissipatori del SR7015 somiglia a quella di Cinema 50 più di quanto non somigli a Cinema 40 ma non credo che questo consenta di concludere alcunché.

    Detto per inciso sembrerebbe invece che il gioco torni a funzionare se guardiamo una accanto all' altra le foto di Cinema 40 e Denon AVC-X4800H aperti, visti da sopra.
  • Emidio Frattaroli

    01 Agosto 2023, 09:33

    Originariamente inviato da: red5goahead;5246539
    Da un punto di vista di evoluzione tecnologica come si collocano questi nuovi Marantz Cinema rispetto alle serie classiche con codifica 7x e annualità? Io ho un 7012. Caratteristiche del suono ecc.
    Difficile per me rispondere non avendo provato e ascoltato quella serie. Posso solo dire che ormai buona parte della timbrica la fanno gli algoritmi di calibrazione e le serie di fascia alta, con i nuovi DSP, hanno una marcia in più rispetto a quelli del recente passato.
  • Emidio Frattaroli

    01 Agosto 2023, 09:42

    Originariamente inviato da: pace830sky;5246558
    ... Forse la domanda giusta è se il Cinema 40+Dirac Live regge il confronto con marchi tradizionalmente ritenuti più performanti come reparto audio come Anthem visto che la forbice rispetto al MRX 1140 si va restringendo, anche se quest' ultimo (correggetemi se sbaglio) costa ancora qualche centinaio di euro in più......[CUT]
    Se non sbaglio, l'Anthem 1140 ha un prezzo suggerito di circa 5.699 Euro:

    https://audiogamma.it/prodotti/anth...e-mrx/6056.html

    Mentre il Cinema 50 e 40 sono rispettivamente a 1.990 e 2.790.

    Rispetto al Cinema 40 di Marantz, Anthen 1140 costa quasi il doppio ma ha un canale amplificato in più, ha una riserva di potenza maggiore, ha correzione ARC Genesis e molte altre differenze.
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