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Il CES 2025 è stato diverso dal solito per TCL: il colosso cinese non si è concentrato molto sui prodotti ma ha preferito parlare delle nuove tecnologie in arrivo quest’anno. Qualche prodotto si è visto, anche se si tratta di TV indirizzati al mercato nord americano e quindi non molto interessanti per l’Italia. L'annuncio della gamma completa è comunque rimandato ai prossimi mesi, un iter che noi europei conosciamo bene dato che da diversi anni nel Vecchio Continente è proprio questa la linea seguita: una prima metà in primavera e poi l’altra in autunno. Il focus sulle tecnologie e non sui prodotti non deve però far pensare che la presenza a Las Vegas di TCL sia stata poco incisiva: ciò che è stato mostrato è interessante e pone le basi per l’arrivo di televisori migliori di quelli commercializzati nel 2024 in tutte le fasce di prezzo.
SOMMARIO
GEMINI ARRIVA SU GOOGLE TVLa prima novità annunciata è lo sbarco di Gemini sugli Smart TV dotati della piattaforma Google TV. Gemini è un chatbot basato sull’intelligenza artificiale ed è sviluppato da Google. Si tratta in pratica della risposta all'arrivo di Copilot di Microsoft sui TV LG e Samsung 2025, nonché di un modo per contrastare più efficacemente l’interazione con Alexa sulle Fire TV. Gemini va a sostituire Google Assistant per evolvere il modo in cui l’utente interagisce con il televisore. Gemini è in grado di interpretare il linguaggio naturale: in poche parole riesce a estrapolare le richieste di chi ha davanti tramite da una semplice conversazione. Le ricerche e la scoperta di nuovi contenuti sono i primi campi sui quali interviene Gemini. Una possibile interazione vocale potrebbe svolgersi in questo modo: “Mi piace Jurassic Park, puoi consigliarmi qualche film per bambini piccoli?”. Gemini risponde riportando alcuni titoli adatti ad un pubblico molto giovane e dove sono presenti de dinosauri. Il chatbot non è limitato ai contenuti di intrattenimento ma può spaziare su molti altri argomenti: viaggi, spazio, storia, salute eccetera. Nella pratica un genitore può chiedere a Gemini di spiegare come funziona il sistema solare ad un bambino delle elementari: l’intelligenza artificiale presenta le informazioni sotto forma di testo, mostrando anche risultati pertinenti su YouTube. Con il termine “pertinenti” si intendono i canali ritenuti affidabili, come quelli di colossi dell’informazione (sono stati citati NBC, CNN e altri). I nuovi Google TV sono anche dotati di un sensore di prossimità che apre la via a nuove funzioni. Quando il televisore spento percepisce la presenza di persone davanti allo schermo, si attiva per mostrare una nuova schermata ad hoc: questa sorta di aggregatore riporta varie tipologie di informazioni tra cui le previsioni meteo e una serie di widget, come il calendario, le foto o altri servizi che fanno riferimento all’account collegato. C’è anche la possibilità di controllare i dispositivi smart home. L’interazione vocale è disponibile tramite il microfono integrato nel telecomando e in aggiunta, su alcuni modelli, con il microfono presente nel corpo del TV per i comandi “hands-free”. Il nuovo hub arriverà anche sui vecchi modelli sprovvisti di sensori di prossimità: non verrà visualizzata automaticamente ma richiederà l’apertura manuale da parte dell’utente.
NUOVA TECNOLOGIA MINI LED CON MICRO ODTCL ha sviluppato una nuova tecnologia per la retroilluminazione Mini LED dei suoi televisori. Qui ne illustreremo la parte più consistente mentre nel prossimo capitolo parleremo di altre novità in arrivo che però verranno presentate più in dettaglio nel corso del 2025. Anzitutto cambiamo i chip che integrano i diodi: TCL li chiama Super High Energy LED Chip. Questi nuovi componenti sono accreditati di una luminosità superiore del 53% e di un’efficienza luminosa aumentata del 10%. In poche parole non solo i nuovi Mini LED emettono più luce ma sono anche più efficienti. I chip sono abbinati alle nuove Condensed Micro Lens, micro-lenti riprogettate per concentrare la luce proveniente dai LED con maggior controllo. Fino al 2023 TCL, così come praticamente tutti i produttori, usava semplici lenti a cupola; nel 2024 questo design si è evoluto passando a una doppia lente: in pratica si è aggiunta una seconda lente all’interno della prima. Le Condensed Micro Lens sviluppate quest’anno sono sempre doppie ma con una struttura differente, capace di restringere il percorso della luce e di focalizzarla con più precisione in un punto specifico. Il terzo elemento che si somma ai precedenti è la tecnologia Micro OD. OD è l’acronimo di Optical Distance, cioè distanza ottica. La distanza ottica è quella che separa la retroilluminazione del diffusore che distribuisce la luce proveniente dai Mini LED su tutto lo schermo. OD Micro riduce ulteriormente questo spazio portandolo da oltre 70 millimetri a meno di 60, eliminando così (almeno sulla carta) la sovrapposizione tra la luce emessa da diodi contigui. Questo tipo di inquinamento luminoso è alla base “blooming”, gli aloni che si possono generare nei TV con controllo a zone della retroilluminazione (tutti i Mini LED ne sono provvisti) quando soggetti luminosi sono circondati da zone scure. Gli aloni nascono proprio dalla luce di LED contigui che va a invadere anche le zone dove i diodi sono spenti per ottenere un nero più profondo. Sommando tutte le tecnologie che abbiamo nominato, si ottiene un miglioramento nell’uniformità della retroilluminazione (+143%) e una migliore capacità di controllare gli aloni (+18% in termini di riduzione). Questi annunci si sommano poi ad altre indiscrezioni e anticipazioni non contenute nella conferenza stampa ma giunte in seguito da Las Vegas. TCL, così come Hisense e Samsung (che è andata ancora oltre), è intenzionata a portare sul mercato prodotti dotati di Mini LED RGB, quindi non più LED blu abbinati ai Quantum Dot (che convertono parte del blu in rosso e verde) ma con un diodo per ogni componente cromatica primaria (rosso, verde e blu). Ne sapremo sicuramente di più nei prossimi mesi quando verranno presentati tutti i prodotti che comporranno la gamma 2025.
NUOVI QUANTUM DOT E ZERO DELAY TRANSIENT RESPONSELe novità annunciate da TCL non si limitano alla retroilluminazione ma coinvolgono anche altre aree. Partiamo dai Quantum Dot, i nano-cristalli che convertono la luce proveniente dalla retroilluminazione emettendola di un colore diverso, in modo da ottenere componenti cromatiche più pure, capaci di coprire meglio gli spazi colore più ampi. La composizione dei nano-cristalli è cambiata per riprodurre colori più vibranti: si parla nello specifico di una copertura fino al 98% dello spazio colore DCI-P3. C’è poi una lunga durata da intendersi anche come costanza delle prestazioni nel tempo: le caratteristiche elencate sono garantite per almeno 100.000 ore di utilizzo. Tutte le soluzioni elencate fino ad ora riguardano l’hardware, cioè i componenti presenti all’interno dei televisori. TCL ha voluto sottolineare che anche la migliore dotazione possibile non è sufficiente se non è supportata adeguatamente lato software: in questo caso di parla di un sistema di controllo denominato Zero Delay Transient Response. Dietro questa dicitura si cela un sistema che assicura una latenza pari a zero tra il segnale in ingresso e la relativa risposta della retroilluminazione. Spiegarne il funzionamento è più semplice con un esempio concreto: durante la riproduzione di un contenuto si può passare velocemente da scene scure ad altre molto luminose, seguite a loro volta da schermate completamente nere. Il passaggio tra questi scenari così diversi è a volte rapidissimo, si parla anche di un solo fotogramma, ovvero una frazione di secondo. La retroilluminazione dei TV Mini LED non è sempre capace di stare al passo con questi repentini cambiamenti. Può quindi succedere che un picco di luminanza non si accenda istantaneamente su schermo, causando un ritardo che può protrarsi nel passaggio alla schermata nera, che inizialmente non risulterà proprio nera ma ancora parzialmente illuminata. Questa latenza tra il segnale in ingresso e l'effettiva risposta dei Mini LED va dunque ad impattare direttamente sulle immagini: se la retroilliminazione non reagisce in tempi rapidissimi, picchi istantanei e repentini passaggi verso il nero richiedono qualche istante in più e lo spettatore se ne può accorgere. Zero Delay Transient Response evita proprio queste problematiche. Ad assicurare il corretto funzionamento di tutto il sistema è il nuovo circuito di controllo 23-bit Backlight Controller, che come il nome stesso lascia intuire, lavora a 23-bit (il circuito, non il pannello TV, è importante non confondersi) e pilota i Mini LED potendo contare su 65.000 livelli di luminanza. L’ultima novità annunciata è un’altra elaborazione software che prende il nome di Dynamic Light Algorithm (DLA), una funzione che interviene sui contenuti in gamma dinamica standard (SDR) per ricreare una resa molto simile a quella dell’HDR. TCL sostiene che DLA indirizzata a quegli utenti che ricercano una resa di forte impatto non solo con HDR ma con tutte le tipologie di video.
LE NUOVE TECNOLOGIE ANCHE SUI TV NON PREMIUML’insieme di tutte le tecnologie che abbiamo illustrato nell’articolo rientra sotto un unico cappello chiamato Halo Control System ed è alla base del primo modello annunciato per il 2025. Parliamo della serie QM6K inserita nella gamma Precise Dimming Series. Come abbiamo scritto all'inizio dell’articolo, si tratta di un prodotto indirizzato al mercato nord americano e quindi non così interessante per l’Europa e l’Italia. C’è però un motivo per cui lo citiamo: i prezzi di questa serie partono da 749,99 dollari per il modello da 50” e salgono fino a 3.499,99 dollari per quello da 98”. Il posizionamento rende chiara la politica che TCL riassume con la frase “We can do more with less” (Possiamo fare di più con meno): anche modelli dal costo più contenuto, che solitamente richiedono sacrifici per rientrare nei costi, trarranno benefici dall’adozione dell’Halo Control System, arrivando ad offrire prestazioni superiori rispetto a quelle solitamente associate a TV di questa fascia. Ovviamente sui modelli premium si può alzare l'asticella per incrementare via via la qualità delle immagini.
Un esempio è la serie X11, presente anche al CES 2025 dopo l'annuncio ufficiale dello scorso anno. Questo modello è sicuramente confermato anche per l'Europa e integra tutte le nuove tecnologie di cui abbiamo parlato nella loro forma più evoluta: Halo Control System, Condesed Micro Lens, Super High Energy LED Chip, OD Micro, Dynamic Light Algorithm e un controllo a zone della retroilluminazione che conta oltre 14.000 zone di local dimming sul 98". Il picco di luminanza in HDR si preannuncia elevatissimo: la scheda tecnica riporta 6.500 nit e anche se si dovrà capire come sono stati misurati, viste anche le prestazioni degli attuali TCL è evidente che i valori reali con TV tarati saranno molto probabilmente più bassi ma sicuramente importanti. A completare la dotazione è un impianto audio Dolby Atmos realizzato in collaborazione con Bang & Olufsen. Chiudiamo con un argomento che in realtà non è stato toccato direttamente, né durante la conferenza né nel materiale per la stampa: l’arrivo dei pannelli LCD WHVA, già mostrati come prototipi lo scorso anno e presentati in forma più definitiva lo scorso dicembre. TCL non ha parlato direttamente di questa tecnologia ma ha confermato che i suoi prodotti Premium 2025 disporranno dei pannelli HVA Pro High Picture Quality. Anche se il nome è diverso sembra che si tratti sostanzialmente della stessa tipologia: il modello esposto un modello presso lo stand del colosso cinese sfoggia un angolo di visione che sembra decisamente più ampio di quello di un normale pannello HVA, cioè una variante degli LCD di tipo VA. TCL non dovrebbe essere l'unica a fare uso dei nuovi pannelli: si parla anche di Samsung e in particolare dei QN90F Neo QLED, quasi sicuramente il 115" ma probabilmete non sarà l'unico. |
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