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Pagina 1 - Introduzione
Con il secondo episodio avevamo lasciato Shrek catapultato dalla sua amata palude nel regno di Molto Molto Lontano. Ora lo ritroviamo invischiato in pratiche governative e cerimoniali in attesa di una migliore salute del suocero Harold, re del regno. Le cose però si complicano quando la morte del re designa proprio Shrek come erede al trono. Un impegno che l'orco non ha nessuna intenzione di prendere. Inizia così questo nuovo capitolo di Shrek che parte alla ricerca di Arthur, giovane cugino di Fiona e possibile sostituto per la corona. In viaggio, accompagnato dai fedeli Ciuchino e Gatto con gli stivali, Shrek incontrerà anche Merlino, un simpatico mago ritiratosi in una vita di meditazione più tranquilla. Nel regno intanto, governato dalla regina Lilian e da Fiona in attesa di alcuni simpatici orchetti, il Principe Azzurro medita una sovversiva vendetta.
Prodotto dalla DreamWorks e distribuito da Universal, Shrek Terzo arriva finalmente in Italia, cenerentola delle uscite in sala. Dopo di noi c'è solo la Grecia il 13 settembre. Nel resto del mondo il film è uscito almeno da due mesi. Abbiamo dovuto attendere il 31 agosto, dopo un'anteprima nazionale il 22, mentre le date di uscita in altri paesi - anche europei - si presentavano sicuramente più interessanti: USA 18 maggio, Francia 13 giugno, Germania 21 giugno, Spagna 22 giugno, Inghilterra 29 giugno. Pagina 2 - Un grande franchise dal 2001 Il verde Shrek è nato come protagonista di una piccola storiella per bambini ideata nel lontano 1990 da William Steig, scrittore americano deceduto a 95 anni qualche anno fa. Nel 2001 la DreamWorks Animation lo porta al successo mondiale con il primo film della serie, trasformando il simpatico orco in uno dei franchise cinematografici più acclamati e amati della storia del cinema. Nel 2002 l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences istituisce nella 74esima edizione degli Oscar la categoria Miglior film di animazione e il premio viene vinto proprio dal neonato Shrek, che batte l'agguerrita concorrenza della Pixar con il magnifico Monsters & CO (trascurabile la terza candidatura Jimmy Neutron - Ragazzo prodigio). La Pixar si rifarà invece nel 2004 sbaragliando Shrek 2 con Gli incredibili. I primi due film nella classifica dei maggiori incassi di tutti i tempi nel mondo sono al 65° posto (Shrek) e 12° posto (Shrek 2), mentre il nuovo capitolo è già sul 26° gradino. Ai botteghini di tutto il mondo in totale i due film precedenti hanno raccolto l'invidiabile cifra di 1,4 miliardi di dollari, vendendo ad oggi più di 90 milioni di copie di DVD. Un successo clamoroso, trascinato naturalmente anche dal battente merchandising messo in atto dalle società interessate. Pagina 3 - La sceneggiatura e la regia A sceneggiare questo nuovo capitolo sono stati chiamati Jeffrey Price e Peter S. Seaman, insieme autori di buoni script come Chi ha incastrato Rober Rabbit e di altri più trascurabili come Wild Wild West. Con loro - matricole del verde universo di Shrek - il quasi esordiente Jon Zack (Out cold e Perfect score). Tutti supervisionati da Andrew Adamson, papà cinematografico dell'orco e regista dei due precedenti episodi. La sceneggiatura, anche se condita da battute divertenti, non ci ha però convinto molto. La morale disneyana è fin troppo presente ed esibita direttamente e senza troppi giri di parole dai due discorsi di Artie. Questo, insieme a personaggi ormai stereotipati, non fa che abbassare la media del film. Aggiungiamo inoltre un genere di comicità comunque particolare, che ci porta a classificare questa pellicola come più divertente per gli adulti rispetto ai bambini.
Apprezzabile la regia di Chris Miller alla sua prima esperienza in questo senso. In passato story artist per Madagascar e Shrek, nelle versioni originali dei capitoli precedenti aveva dato la voce allo specchio magico. Miller è stato aiutato nella regia da Raman Hui, da sempre stimato supervisore del reparto animazione della DreamWorks. Il lavoro realizzato vive di momenti degni di nota, attuati con pregevoli giochi di messa a fuoco e inquadrature spesso molto ricercate, specialmente nelle scene di azione. Nel resto del film ampi e lenti movimenti di camera permettono di apprezzare con continuità l'intero ambiente creato, restituendo una regia saldamente sopra la sufficienza. Pagina 4 - I personaggi e la scenografia
In questo nuovo episodio ritroviamo tutti i personaggi principali visti in precedenza. La loro realizzazione, benché di ottima fattura, ci è sembrata però un po' troppo impacciata nei movimenti. I ruoli sono quelli stabiliti nei film precedenti, così come le gerarchie tra i comprimari dell'orco. E su questo anche lo script ci scherza, come avviene durante lo scambio di corpi tra Ciuchino e il Gatto con gli stivali. Curiosità: Antonio Banderas doppia la versione italiana del film insieme a quella inglese e naturalmente a quella spagnola. Essendo quest'ultima una lingua meno sintetica rispetto all'inglese, Banderas ha modificato leggermente i dialoghi in fase di doppiaggio mantenendo comunque il senso della frase e soprattutto l'accento, come testimoniato in conferenza stampa. "Quello che mi è piaciuto, essendo la mia lingua, è stato poter scegliere l'accento: ho preferito quello andaluso, che ha una forte inflessione sulla 'z'. Il personaggio è stato proprio creato con un accento. E per questo lo mantengo anche in italiano!".
Buona parte del film si svolge in nord Europa. Gli artisti hanno quindi dovuto disegnare i nuovi ambienti tenendo conto di questo. Ecco quindi il motivo della scelta dell'autunno rispetto alle soleggiate giornate degli episodi precedenti. Inoltre ci si è ispirati a Oxford e ai monasteri sparsi nel nostro continente per ricostruire il liceo dove studia Artie. Per aggiungere carattere al film nel reparto scenografico si è deciso di prendere un po' in giro il mondo medievale, inserendo ad esempio un distributore automatico o trasformando un odierno scuolabus in una carrozza opportunamente modificata. L'ambiente finale è sicuramente uno dei più ricchi ed interessanti di tutta la saga e sottolinea l'attenzione ai particolari che il team di lavoro si era prefisso. Scenograficamente si è deciso di riprendere il concetto della vecchia macchina teatrale medievale, che in questo film ha contenuto l'incredibili cifra di 1.373 personaggi. Il tutto realizzato e renderizzato naturalmente con un'ottima qualità. E' il record di personaggi inseriti in un'unica scena di tutta la trilogia di Shrek. Pagina 5 - Considerazioni sulla CG Come sempre accade in ogni nuovo film, la DreamWorks Animation ha ulteriormente sviluppato i software utilizzati per creare questi miracoli di grafica computerizzata. In questo caso tra le modifiche degne di nota c'è il nuovo strumento per la simulazione dei capelli che ha permesso un movimento più realistico e accurate collisioni con geometria. Interessanti anche gli alberi realizzati, formati da 62.173 rami e 191.545 foglie, e i mattoni utilizzati nel film: ben 3.196 solo per ricostruire le fogne teatro della fuga delle principesse e 1.602 per la costruzione della banchina. Prima che iniziasse la vera produzione del film la squadra di animazione ha creato quasi 5.000 personaggi da inserire nelle scene di folla. Questo specie di libro casting è stato poi presentato al regista, che ha ristretto la selezione su 2.500 comparse, ognuna con un look diverso. Ed è proprio su questa diversificazione che scherza il costumista Israel Segal: "Se riuscite a trovarne due uguali, vincerete un premio".
Tra i nuovi personaggi del film c'è Merlino. E questo significa tanta magia. Il lavoro di concept non è stato però facile per il team che inizialmente aveva creato uno stile troppo moderno e scientifico rispetto al resto dell'universo di Shrek. Le linee guida sono state quindi ammorbidite, prendendo spunto dallo stile medievale del personaggio e dell'ambiente. Anche in questo caso però gli animatori sono stati attenti allo sviluppo di Merlino: la tecnica delle magie cambia con la crescente consapevolezza del mago in se stesso. Durante la produzione di Shrek Terzo sono stati usati dagli artisti della DreamWorks Animation server DL145 HP ProLiant e workstation HP xw9300 alimentate da processori AMD Opteron. Lo staff ha avuto inoltre in dotazione computer portatili HP nx6125 basati sulla tecnologia mobile dual-core AMD Turion 64 X2. Pagina 6 - Qualità A/V e conclusioni Purtroppo uno dei più grossi inconvenienti durante la visione del film in pellicola è stata la qualità video. Ci aspettavamo molto meglio vista la natura originale (digitale) del film. E invece ci siamo trovati di fronte ad una proiezione veramente scadente e non per colpa eccessiva della sala o della copia, priva di mordente (leggi luminosità e contrasto) con una gamma cromatica molto ristretta che ha contribuito ad appiattire notevolmente l'immagine proiettata. Una sezione audio senza infamia e senza lode si è trascinata per i 90 minuti del film, vivendo di qualche surround dai canali anteriori a quelli posteriori in un paio di scene.
Siamo entrati in sala contenti di poter rivedere Shrek sul grande schermo, ansiosi di scoprirne la trama e i riferimenti più o meno nascosti. Ne siamo usciti invece abbastanza delusi. I primi due episodi sono di un altro pianeta: originali, dissacranti, divertenti e spregiudicati. Era Shrek, lo stupido, grosso e orrendo orco contro tutti. Con il successo però l'orco ha pensato bene di passare dalla parte del "nemico", auto-proclamandosi rappresentante moderno delle favole e auto-prendendosi in giro: molto simpatica l'idea del Gatto che fa gli occhi dolci, anche nel corpo di Ciuchino; molto divertenti i piccoli nuovi arrivati. Ma tutto questo non è bastato. Esperimento - parzialmente - fallito. In produzione c'è già il quarto episodio che sarò diretto a quanto pare da Mike Mitchell (Natale in affitto e Sky High - Scuola di superpoteri) e sceneggiato dal quasi esordiente Josh Klausner, regia e script del thriller/horror The 4th Floor, non distribuito in Italia. A naso non ci sembra una scelta azzeccata ma speriamo con tutto il cuore di essere smentiti. Questo nuovo capitolo dovrebbe arrivare nel 2010, quasi in contemporanea con lo spin-off dedicato al Gatto con gli stivali. In più il prossimo anno Shrek assumerà nuova forma, entrando nel magico mondo di Broadway con lo spettacolo Shrek: The Musical. Troppa carne al fuoco? Vedremo... Pagina 7 - La scheda del film
Titolo: Shrek Terzo |
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