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Pagina 1 - Introduzione Il mercato della videoproiezione frontale sta affrontando una rivoluzione sconcertante. Dall'inizio degli anni 2000 il numero di nuovi prodotti con tecnologia DLP e 3LCD è in crescita quasi esponenziale. Ormai la vita di un videoproiettore è paragonabile a quella di un microprocessore per computer desktop, destinato ad essere superato in tutto e per tutto dalla generazione successiva nel giro di 12 mesi. A suffragio di questa considerazione basta pensare alla linea dei videoproiettori 3LCD della Panasonic. Dall'anno 2001, in cui fu presentato il modello PT-AE100, siamo arrivati in meno di cinque anni alla sesta generazione, passando per la seconda (AE200 e AE300), la terza (AE500), la quarta (AE700), la quinta (AE900) per finire con la sesta generazione dei modelli PT-AX100 e AX1000 attesi sugli scaffali rispettivamente ad Ottobre e Novembre. In realtà, rimanendo nella categoria dei videoproiettori 3LCD HD-ready con risoluzione di 1280x720 punti, le differenze tra le ultime generazioni sono sempre più contenute e riguardano più che altro gli elementi accessori a carico dell'ottica, come il diaframma automatico. Quest'ultimo viene utilizzato sempre più spesso, in modo da dilatare a dismisura il rapporto di contrasto. Il modello Hitachi PJ-TX200 è l'esempio perfetto. Dotato di pannelli LCD con risoluzione di 1280x720 punti e diagonale di 0,7", ha un ingresso HDMI compatibile con segnali ad alta definizione, fino a risoluzione 1080i, protetti dal protocollo HDCP (High Definition Content Protection) ed è quindi assolutamente HD-ready. Pagina 2 - Caratteristiche principali e scheda tecnica Il videoproiettore Hitachi PJ-TX200 succede al modello TX100 caratterizzato dalla stessa risoluzione ma con pannelli LCD di precedente generazione. Nel modello PJ-TX100 il rapporto di contrasto dichiarato è pari a 1.200:1. Nel modello TX200, che utilizza i nuovi pannelli LCD D5, il rapporto di contrasto dichiarato sale fino al valore di 7.000:1, grazie anche al nuovo diaframma automatico. La lampada di tipo UHB ha una potenza di 150W ed è in grado di generare un flusso luminoso dichiarato di 1200 ANSI lumen. In modalità economica la luminosità scende a 960 ANSI lumen come la rumorosità che passa da 28 dB a soli 24 dB. Si tratta di valori sufficienti a riempire schermi fino a 3 metri di base. Scheda Tecnica
Pagina 3 - Esterno e dotazioni Costruzione e finiture del videoproiettore Hitachi PJ-TX200 sono da prodotto di fascia alta. Lo chassis è modulato quasi a voler sottolineare l'alta qualità del generoso obiettivo di tipo basculante, dotato di zoom 1,6X e fuoco manuali. Lo spostamento dell'ottica avviene sia in senso orizzontale che verticale e le sue generose dimensioni suggeriscono ottime prestazioni anche quando vengono sfruttate le zone periferiche delle lenti. Il tiro dell'ottica è di tipo medio. Per uno schermo in formato 16:9 da 90" con base di 2 metri, il proiettore potrà essere posizionato ad una distanza compresa tra 2,5 metri e poco più di 4 metri, a seconda che lo zoom sia in posizione wide o tele. La lampada da 150W è assistita da un sistema di raffreddamento piuttosto silenzioso, con filtro intercambiabile sul lato più vicino all'obiettivo. L'aria viene invece espulsa dalle feritoie poste davanti e nel lato opponente al filtro. Sulla parte superiore sono concentrati tutti i comandi del videoproiettore, ad iniziare dalle due rotelle meccaniche che comandano il movimento dell'ottica basculante (lens shift). In posizione più indietreggiata sono visibili i pulsanti per l'accensione e lo spegnimento, i tre led per la verifica del funzionamento e un pad a quattro posizioni assistito da altri quattro piccoli pulsanti per muoversi attraverso l'ottimo menu di controllo. Il manuale, decisamente superiore alla media per qualità e precisione è disponibile in download anche in lingua italiana sul sito del produttore. Se ne consiglia la lettura anche solo per verificare tutte le caratteristiche e possibilità del prodotto. Tra gli accessori viene fornito un piccolo ma pratico telecomando con alcuni pulsanti per l'accesso diretto ad alcune funzioni per il controllo dei parametri più importanti delle immagini. Pagina 4 - Gli ingressi a disposizione Il pannello posteriore del videoproiettore offre l'indispensabile per un prodotto HD-ready. Oltre all'imprescindibile porta HDMI di tipo "A" a 19 pin, compatibile con segnali ad alta definizione fino a risoluzione 1080i, è presente un ingresso component (anch'esso accetta segnali fino a 1080i), un ingresso video composito, un ingresso S-video e una porta hd-sub a 15 poli per i segnali RGBHV provenienti da PC. L'ingresso component è in grado di accettare anche segnali RGB a scansione interlacciata provenienti ad esempio da una presa SCART di un lettore DVD. In questo caso sarà necessario un adattatore disponibile a richiesta che permette di collegare i segnali di sincronismo composito all'ingresso video, secondo lo schema proposto qui in basso e preso dal manuale d'uso.
Pagina 5 - Menu e strumenti per la calibrazione 1 Come già annunciato nell'introduzione, il videoproiettore Hitachi offre uno dei menu di calibrazione tra i più completi che mi sia mai capitato di vedere. E ve lo dice uno che ne ha viste davvero tante in questi ultimi anni. Semplicità e ricchezza delle funzioni che Hitachi ha messo a disposizione dell'utente mi hanno decisamente soddisfatto. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Il PJ-TX200 ha due menu distinti. Il primo, definito giustamente "Menu Facile" (qui in alto), permette solo di selezionare il rapporto d'aspetto, una delle 5 modalità predefinite, una delle tre impostazioni del diaframma e i principali parametri delle immagini come luminosità, contrasto, saturazione e dettaglio. Non manca anche la possibilità di selezione della lingua e della posizione del proiettore (soffitto, specchio etc). Nella tabella in basso sono riportate le caratteristiche principali delle 5 impostazioni predefinite che coprono in maniera piuttosto soddisfacente la stragrande maggioranza delle necessità. Ai più esigenti dirò subito che tra le cinque ho particolarmente apprezzato quella definita "cinema bassa" con buon bilanciamento del bianco e curva del gamma piuttosto morbida. Il diaframma, identificato nei menu dalla voce "Nero", ha tre modalità di funzionamento: Spegnere (viene lasciato nella posizione selezionata dall'utente e da lì non si muove), Auto-1 (modalità dinamica con cambiamenti limitati) e Auto-2 (modalità dinamica con elevata dinamica). Ovviamente il rapporto di contrasto inter-frame (full-on e full-off) si raggiunge con quest'ultima modalità. Pagina 6 - Menu e strumenti per la calibrazione 2
Torniamo ora al menu "serio", così ricco e ben strutturato che sono sicuro farà la felicità di molti appassionati. Il primo sottomenu definito "Foto" permette di variare i parametri di luminosità, contrasto, saturazione, tinta e dettaglio e anche le impostazioni del diaframma. In più abbiamo la possibilità di scegliere una delle 11 posizioni dell'iris (da 0 a 10), una delle 4 curve del gamma predefinite più altre 4 personalizzabili, 4 bilanciamenti del bianco predefiniti più altri 4 personalizzabili.
Le quattro curve del gamma predefinite a disposizione sarebbero già sufficienti a strappare un fragoroso applauso. Eppure l'Hitachi mette a disposizione uno strumento potentissimo: una sorta di equalizzatore grafico che agisce su nove punti della scala dei grigi e che consente una libertà d'intervento enorme. A disposizione ci sono anche due diversi pattern con scala dei grigi a 9 e 15 step ed anche una bella rampa di luminanza. In questi casi è sempre meglio verificare il lavoro con un disco test piuttosto che con un pattern interno al proiettore.
Se la regolazione del gamma è a dir poco sorprendente - almeno per un prodotto di questa categoria - il controllo sul bilanciamento del bianco non è da meno. L'impostazione predefinita a 6500° kelvin è piuttosto corretta. Le altre tre invece lasciano il tempo che trovano. Gli strumenti per il bilanciamento delle tre componenti sono davvero completi e permettono di intervenire su alte luci, medie e basse luci di ogni singola componente. Davvero difficile riuscire a raggiungere prestazioni meno che eccellenti. Pagina 7 - Menu e strumenti per la calibrazione 3
Se la regolazione del gamma è a dir poco sorprendente - almeno per un prodotto di questa categoria - il controllo sul bilanciamento del bianco non è da meno. L'impostazione predefinita a 6500° kelvin è piuttosto corretta. Le altre tre invece lasciano il tempo che trovano. Gli strumenti per il bilanciamento delle tre componenti sono davvero completi e permettono di intervenire su alte luci, medie e basse luci di ogni singola componente. Davvero difficile riuscire a raggiungere prestazioni meno che eccellenti.
Da segnalare infine nel menu "Opzioni" la possibilità di intervenire sul controllo del vertical bending che permette di ridurre o eliminare del tutto le strie verticali che spesso accompagnano i videoproiettori con tecnologia LCD: un difetto visibile specialmente quando vengono visualizzate immagini con sfondi uniformi e sfumati. Nello stesso menu è presente anche una funzione potrebbe essere molto utile per correggere eventuali aberrazioni cromatiche o difetti di convergenza dei tre pannelli in senso orizzontale. Pagina 8 - Misure: luminosità, nero e rapporto di contrasto Incrociando le due modalità di alimentazione della lampada con le 11 posizioni dell'iris, il proiettore Hitachi è in grado di modulare la sua luminosità in modo da coprire schermi in formato 16:9 anche con base inferiore ad un metro. Il dato di targa pari a 1.200 ANSI lumen non è molto lontano se si sceglie una temperatura colore elevata (es 9.300° kelvin). Ma a noi ovviamente non interessa. Selezionando la temperatura colore predefinita a 6500° kelvin il proiettore riesce a spuntare oltre 500 lumen, sufficienti per illuminare schermi fino ad oltre 2,5 metri di base. Il livello del nero è piuttosto contenuto senza far gridare al miracolo, almeno con il diaframma automatico in posizione di "riposo". Quando invece viene attivata la modalità Auto-2, il livello del nero scende a livelli inauditi per un proiettore LCD: solo 0,11 lumen (impostazioni "A"), a garanzia di un contrasto molto elevato. I dati rilevati nel grafico si riferiscono sempre alle stesse impostazioni del livello del bianco, con temperatura colore predefinita di 6500° kelvin. Il rapporto di contrasto con l'iris disattivato è discreto e diventa buono solo chiudendo il diaframma quasi a metà (impostazioni "C"). Con il diaframma in modalità Auto-2 il rapprto sale fino a superare il considerevole valore di 4.000:1 che rappresenta un vero record. Nel quotidiano però si riesce a fare a meno dell'iris automatico, che in alcune occasioni diviene visibile con repentini aumenti o diminuzioni di luminosità piuttosto evidenti. Pagina 9 - Misure: linearità, bilanciamento e colori La curva di linearità della scala dei grigi che vedete pubblicata qui in alto è stata acquisita con le impostazioni predefinite "cinema bassa" e qui ci siamo fermati poiché è davvero impossibile pretendere di meglio. Il gamma è praticamente costante su tutta la curva ed è pari esattamente al valore di riferimento 2.2 che permette una straordinaria visibilità di tutti quei particolari che molto spesso finiscono per rimanere affogati nelle basse luci. In caso di ambienti piuttosto riflettenti o con una piccola quota di luminosità ambientale, è consigliabile diminuire ulteriormente il valore del gamma attraverso l'ottimo menu di controllo. L'operazione è indispensabile per portare "in superficie" le informazioni che verrebbero nascoste dalle particolari condizioni ambientali. Il grafico relativo alle coordinate cromatiche del bianco e dei colori primari e complementari sottolineano un'ottima prestazione con triangolo che supera nettamente quello di riferimento, specialmente nel vertice relativo al colore verde, dotato di una profondità molto elevata. Il punto del bianco, relativo al 100% di intensità, è molto vicino al riferimento. Nei primi gradini della scala dei grigi, il punto si sposta un po' di più verso la zona blu-magenta ma senza destare preoccupazione. Pagina 10 - Il test con segnali video Il nostro Hitachi è stato inserito all'interno del nostro impianto di test con schermo in formato 16:9 con guadagno 1.2 fornito da schermionline.it da tre metri di base ed alcune sorgenti video di riferimento: un lettore DVD Pioneer 575, un lettore DVD Denon 1920 con uscita HDMI, una coppia di HTPC con schede video Radeon X1600 e GeForce 6600, decoder SKY-HD e lettore HD-DVD Toshiba. Il setup è stato effettuato in maniera piuttosto veloce, preferendo lo zoom in posizione intermedia, situazione in cui abbiamo riscontrato un buon compromesso tra uniformità della messa a fuoco su tutta la superficie dello schermo e la presenza di aberrazioni cromatiche, molto limitate e "nascoste" da un leggero effetto zanzariera che però non disturba affatto, neanche a distanza ravvicinata. Per i 3 metri di base abbiamo scelto di modificare solo leggermente le impostazioni predefinite, partendo dalla curva del gamma "bassa", temperatura colore di 6500° kelvin, iris in posizione 5 in modalità manuale e lampada in modalità standard. Per schermi da 2 metri di base consigliamo di utilizzare la lampada in modalità economica e il diaframma ancora più chiuso. In ogni condizione il videoproiettore Hitachi si è sempre distinto per un dettaglio superiore alle aspettative, certamente migliore rispetto al Panasonic PT-AE900 che abbiamo utilizzato in comparativa. Livello del nero e profondità d'immagine sono altrettanto convincenti, come anche la percezione dei dettagli nelle zone più scure delle immagini. Con segnale a scansione interlacciata di tipo component, il DSP interno è andato in crisi raramente, almeno con segnali provenienti da film. Con segnali televisivi provenienti da telecamera (sport etc.) i problemi aumentano ma nessuno pretende miracoli dal processore integrato in una macchina di questa fascia di prezzo. Con segnali ad alta definizione via HDMI la soddisfazione aumenta considerevolmente ed è molto difficile tornare a visualizzare materiale a definizione standard. Utilizzando come sorgente un HTPC, il proiettore non ha mostrato problemi ad agganciare i segnali video a risoluzione nativa (1280x720 punti), sia attraverso un collegamento digitale (HDMI), sia utilizzando segnali RGBHV di tipo analogico, attraverso il connettore hd-sub a 15 poli. Le migliori prestazioni le abbiamo ottenuto con l'utilizzo dell'HTPC, sia visualizzando DVD Video a definizione standard, sia materiale ad alta definizione. Pagina 11 - Conclusioni Il piccolo, grande Hitachi PJ-TX200 ci ha sorpreso positivamente, sia per la buona qualità d'immagine ma anche per le straordinarie possibilità offerte da un menu di controllo particolarmente curato e che è molto difficile da trovare in prodotti dal costo anche dieci volte superiore. La cosa più curiosa è che tra i proiettori con tecnologia LCD a risoluzione 720p attualmente sul mercato, il modello Hitachi meriterebbe molta più attenzione anche perché è dotato di un rapporto qualità prezzo per molti aspetti superiore a qualsiasi altro modello concorrente. In questo periodo poi, in attesa dell'arrivo del suo successore PJ-TX300, il modello oggetto del nostro test viene offerto ad un prezzo particolarmente aggressivo, molto vicino ai 1.300 Euro IVA compresa: un ulteriore motivo in più per prenderlo seriamente in considerazione. Cogliamo l'occasione per ringraziare il distributore Syspack che ci ha concesso l'esemplare in prova: www.syspack.com |
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