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Risultati da 1 a 13 di 13
  1. #1
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    Chario... quasi tutti a 4ohm, perche'?


    Mi interessano e mi piaciono i diffusori della Chario.
    Ma non riesco a capire perche' molti di essi sono a 4ohm
    e vorrei chiedervi da perfetto ignorante cosa succede
    se si pilotassero queste casse impostando l'Ampli a 8ohm.

    Altra domanda... sono partito per esclusione nel pilotare
    le casse a 4ohm credendo di quadagnare qualcosa sul livello
    segnale/rumore visto che l'ampli sara' per HT.
    Ma e' una idea giusta secondo voi?

    Ciao e grazie da Fabio

  2. #2
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    Jan 2004
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    400
    1) non tutti i diffusori Chario sono a 4ohm;
    2) non saprei spiegare, a livello teorico, vantaggi/svantaggi dell'accoppiamento di diffusori a bassa impedenza per l'utilizzo Ht. Passo la palla a chi è più ferrato in materia;
    3) ti posso solo parlare per esperienza personale. Il mio ampli (Denon 1803) non ha un selettore di impedenza , eppure pilota disinvoltamente, pur essendo un apparecchio di fascia bassa, tanto le Reference 200 (8ohm), quanto le Syntar 4 (3 vie, 4ohm).

  3. #3
    Data registrazione
    May 2003
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    Milano
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    311
    Mi associo a gen.
    Da oltre due anni uso un Denon 2801 con le Chario a 4 ohm, senza aver mai riscontrato alcun problema.
    Ed anch'io, prima dell'acquisto, avevo a lungo rimuginato, letto, chiesto pareri ecc. (anche quello di TNT audio).
    bye
    vpr Infocus X1 / DVD Panasonic S 75 e Pioneer 535 / sintoampli Denon AVR 2801 / diffusori Chario Hyper MK1 (ant.) + Syntar 100T (post.) + Syntar Dialogue (centr.) + Yamaha SW 800 (sub) / decoder Humax 5400x

  4. #4
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    Jul 2003
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    Acquedolci (ME)
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    2.874

    Re: Chario... quasi tutti a 4ohm, perche'?

    Nidios ha scritto:
    Mi interessano e mi piaciono i diffusori della Chario.
    Ma non riesco a capire perche' molti di essi sono a 4ohm...
    In effetti, non tutti i diffusori Chario sono a 4 Ohm (vedi serie "Piccolo", di cui sono un più che soddisfatto possessore, in accoppiata con Marantz SR6300).
    Ciao ,
    Antonio.

  5. #5
    Data registrazione
    Sep 2002
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    2.038

    Re: Re: Chario... quasi tutti a 4ohm, perche'?

    Psychorunner ha scritto:
    In effetti, non tutti i diffusori Chario sono a 4 Ohm (vedi serie "Piccolo", di cui sono un più che soddisfatto possessore, in accoppiata con Marantz SR6300).
    Ciao ,
    Antonio.
    Si si... difatti avevo detto la maggior parte dei diffusori, e propio
    quelli che interessano a me le Syntar a 3vie sono propio a 4ohm ed
    e' per questo che l'avevo chiesto.
    So per certo che con casse da 8ohm si aiuta nel loro pilotaggio
    senza possedere degli ampli di alta qualita'... ma se qualcuno
    mi confermasse che la differenza e' irrilevante al confronto
    del tipo di scelta di casse punterei sulle Syntar.
    Per esempio: non penso scelerei le Piccolo al posto delle Syntar
    per che' sono 8 ohm... giusto?

    ciao e grazie da Fabio

  6. #6
    Data registrazione
    Jul 2003
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    Acquedolci (ME)
    Messaggi
    2.874

    Re: Re: Re: Chario... quasi tutti a 4ohm, perche'?

    Nidios ha scritto:
    Per esempio: non penso scelerei le Piccolo al posto delle Syntar per che' sono 8 ohm... giusto?
    Certamente, Nidios. La mia precedente puntualizzazione tendeva semplicemente a confermare ciò che avevi asserito tu, ossia che la gamma Chario a 4 Ohm è in realtà molto ristretta.
    Mi spiace non poterti essere utile nello specifico (ma ora che ci penso, potresti chiedere ad Otnabaf, che possiede le Chario Delphinus pilotate da un Sony STR-DA50ES).
    Ad ogni modo, buona scelta,
    Antonio.

  7. #7
    Data registrazione
    May 2003
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    Milano
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    311
    Caro Nidios,
    mi accorgo ora che, forse, quel che più ti interessava era sapere cosa succede usando diffusori con impedenza a 4 ohm.

    In linea teorica, l'ampli può andare "in protezione", in pratica, si surriscalda, e, finchè non si raffredda, cessa di funzionare.
    Il rischio si corre specialmente con volumi assai elevati, e per lunghi periodi di utilizzo, ciò che tipicamente non avviene nell'uso HT, dove gli ampli non sono impegnati costantemente, ma per singoli "picchi" di richiesta di energia, es. parlato / esplosione / musica (illuminanti sono a questo riguardo le misurazioni che fa DVHT).
    Ascoltando la musica, che invece potrebbe impegnare costantemente l'ampli, il rischio si riduce ulteriormente, perchè sono solo due i canali in funzione, e difficilmente si mette in crisi una alimentazione pensata per 5 canali.

    In pratica, con ampli mediamente blasonati (Denon, Onkio, ecc.), difficilmente capitano questi problemi, o almeno, così ho testato sulla mia pelle, e sentendo altri - felici - possessori delle Syntar.

    Tra l'altro, trovo le 200T veramemente ottime come rapporto qualità / prezzo, ma la moglie, dopo l'ingresso del sub, difficilmente accetterebbe diffusori ancor più imponenti.
    Se, poi, si utilizzano ampli con sezione di alimentazione generosa (tipo gli HK), il rischio diviene ancor più remoto.
    Certo, non l'ampli deve esser lasciato libero di "respirare".

    Spero di esser stato utile

    Fabio (anch'io)
    vpr Infocus X1 / DVD Panasonic S 75 e Pioneer 535 / sintoampli Denon AVR 2801 / diffusori Chario Hyper MK1 (ant.) + Syntar 100T (post.) + Syntar Dialogue (centr.) + Yamaha SW 800 (sub) / decoder Humax 5400x

  8. #8
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    Jan 2004
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    400
    aggiungerò, a quanto già osservato giustamente da Guderian, che ascolto spesso SACD e DVD-A in multicanale, a volume anche non esattamente "da pacifica convivenza", e non ho mai riscontrato problemi (sperèm).
    ciao

  9. #9
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    Jun 2002
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    267
    In effetti si usa spesso disegnare altoparlanti da 4 ohm (nominali) di impedenza guadagnando più che altro in sensibilità a parità di massa mobile. E' una pratica usuale che non coinvolge più di tanto un ampli degno di questo nome. Di per se questa impedenza non vuol dire nulla, occorre guardare l'andamento della fase che se negativa diventa per i finali simile ad un condensatore. Nell'uso pratico c'è una maggior produzione di calore (appena maggiore) che comunque non è pericolosa. Il progettista della Chario è da sempre molto attento a queste tematiche e nessuno ha mai riscontrato problemi nemmeno con amplificatori molto più mingherlini di quelli citati. Godetevi musica ed immagini, anche a volume smodato. Saluti.
    Non ho abbandonato il forum, ho solo molti articoli da scrivere.
    Giampy
    Giampy

  10. #10
    Data registrazione
    Feb 2004
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    milano
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    314
    scusate l'abissale ignoranza...ho un kit piccolo della chario...dovrebbe essere 8ohm.....avevo pensato di cambiarne i 2 diffusori frontali per mettere dei syntar....ora leggo che questi ultimi viaggiano a 4ohm.....posso quindi fare la cosa?....piloterò tutto a 4ohm....farò lavorare i syntar a 8?....oppure mi attacco e lascio perdere?

  11. #11
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    Apr 2003
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    Emilia Romagna
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    507
    Io piloto tranquillamente le mie Syntar 100 ed il mio Dialogue con un Marantz SR 5300,che non è propio una centrale elettrica
    L'effetto collaterale più frequente è un progressivo alleggeriemnto del suono a volumi elevati IMHO.
    Cià!
    [FONT="Verdana"][SIZE="1"]MiB Theater: >VIDEO :MySKY HD via HDMI>Microsfot XBOX 360 via HDMI>ASUS O!Play Plus via HDMI>Panasonic DMP-BDT500 via HDMI>NAS QNAP 112 via ethernet>Digitus 5-Port HDMI 1.3 >SAMSUNG LE37B530 AUDIO:Marantz SR5300>Chario Syntar100+Dialogue>Jamo Omega One> FOCAL Dome SW HIFI SET: SURFACE PRO3>MAGNAT MA 600>Mission MXS

  12. #12
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    Jun 2002
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    Varese
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    1.146
    Sono da qualche anno felice possessore delle Syntar200T + Dialogue
    ed in accoppiata con un Yamaha RXV 1000 vanno benissimo (meno male che ogni tanto qualcosa funziona )

    Comunque ho girato questa discussione alla Chario invitandoli
    (visto la loro disponibilità ) ad "illuminarci" un po'
    come si deve sulla "questione" impedenza nei loro diffusori.

    Vedremo......

  13. #13
    Data registrazione
    Jun 2002
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    Varese
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    1.146

    Come previsto, il gentilissimo e disponibilissimo
    ing. Mario Murace ha risposto alla mia mail,
    che "incollo" ad uso e consumo di tutti gli utenti del forum:



    PREMESSA
    Preg.mo Sig. De Silvestro,
    La ringraziamo per l'attenzione rivolta alla nostra Azienda, e siamo
    lusingati nell'apprendere che la Chario Loudspeakers sia oggetto di
    discussione nei forum telematici. Personalmente credo di aver colto
    l'essenza della Sua e-mail, e benchè sia interessato all'argomento non
    posso eludere la deontologia professionale prendendo parte ai dibattiti.
    Ciò non di meno è utile approfondire il tema dell'impedenza degli
    altoparlanti, per cui se Lei è d'accordo potremmo aggirare l'ostacolo
    affrontando la questione in questa sede e - a Sua discrezione - riportare
    le informazioni, come posizione ufficiale della Chario Loudspeakers.

    TEMA
    Per esperienza la questione amplificatore/altoparlante può essere
    condensata nelle seguenti domande:

    1)Tutti dicono che sistemi di altoparlanti con impedenza nominale di 4 ohm sono difficili da pilotare, è vero ?
    2)Possono convivere sistemi di 4 ohm e sistemi di 8 ohm nominali in
    impianti multicanale?
    3)Che tipo di amplificatore è consigliato per sistemi di 4 ohm?
    4)Esistono amplificatori A/V che funzionano bene su carichi di 4 ohm?

    RISPOSTE
    1)Sì, è vero tutti lo dicono, ma la realtà è diversa. Se abbiamo a
    disposizione un sistema costituito da una fonte di energia elettrica e da un carico , la Fisica ci assicura che ad un incremento di corrente <assorbita> aumenta anche la quantità di calore ceduta all'ambiente, quindi
    è assolutamente necessario che tanto la sorgente (amplificatore) quanto il
    carico (altoparlante) siano in grado di sopportare l'incremento di
    temperatura che accompagna il processo.
    Sempre la Fisica ci assicura che
    l'amplificatore aumenta la propria erogazione di corrente <utile> man mano che la parte reale dell'impedenza dell'altoparlante diminuisce.

    E' quindi evidente che se prendiamo le difese dell'amplificatore dobbiamo privilegiare altoparlanti con impedenza via via crescente.
    Questo è confortato dalla storia dell'Audio, poichè a partire dagli anni '30 fino
    agli anni '70 si progettavano altoparlanti con valori nominali di impedenza
    che oscillavano da 30 a 8 ohm. In seguito la ricerca elettroacustica
    stabilì che un ipotetico trasduttore con impedenza nulla ( 0 ohm) avrebbe
    avuto prestazioni esorbitanti (per inciso le famose AR 3 montavano un
    woofer da 30cm la cui bobina mobile presentava una resistenza di 2 ohm,
    stiamo parlando del 1972!). Questa fu dunque la linea guida perseguita fino
    ad oggi e non ancora smentita dalla realtà. Certo dirà Lei, ma come la
    mettiamo con gli amplificatori che in caso di impedenza <quasi> nulla
    dovrebbero erogare una corrente da capogiro? Ovviamente ci troviamo di
    fronte ad un caso classico di coperta corta... La soluzione universalmente
    adottata, non come normativa, ma come tacito <modus operandi> o come
    diciamo noi tecnici come <standard de facto> fu la seguente: per conciliare
    le opposte esigenze dei progettisti di elettroniche e dei progettisti di
    altoparlanti venne stabilito che il valore minimo di impedenza nominale
    (cioè dichiarato dal costruttore) avrebbe dovuto essere di 4 ohm con una
    riduzione massima del 20%. In pratica ogni altoparlante che presenti
    operativamente un valore di impedenza statica di 3.2 ohm (parte reale) è
    accettato come prodotto conforme allo standard di mercato. Quindi Sig.De
    Silvestro, a fronte di quanto detto, la logica conclusione è la seguente:
    tutti gli amplificatori devono essere in grado di erogare la corrente
    necessaria a pilotare altoparlanti di 4 ohm, altrimenti gli accordi presi
    saltano. Se un costruttore dichiara solo la potenza elettrica di un suo
    amplificatore su un carico di 8 ohm è'evidente che tale dispositivo non è
    in grado per sua natura di funzionare correttamente su un carico di 4 ohm.
    Perchè tale scelta? Perchè erogare pìù corrente ha un costo maggiore. A
    conforto della mia tesi, ho effettuato una rapida ricerca su internet,
    recuperando alcuni dati esemplificativi :
    (*) Dolby Digital Receiver
    60 watts per channel into each of the five main channels
    (*) Stereo Integrated Amplifier
    Rated at 50 watts RMS per channel into 8 ohms (70 watts into 4
    ohms)...
    (*) Stereo Integrated Amplifier
    60 watts per channel into 8 ohms (100 watts into 4 ohms)

    NOTA. Mi permetto di rilevare la deprecabilissima consuetudine di scrivere
    le unità di misura al plurale (ohms- watts), e ancor peggio riportare come
    dato di targa < Watts RMS>. Nel primo caso si commette un errore
    concettuale, nel secondo caso si sfiora il non senso matematico, poichè RMS
    (root mean square) è la proprietà di una Grandezza, non della sua Unità di
    Misura. Ma la cosa priva di fondamento teorico è purtroppo la follia
    planetaria della <Potenza RMS> che non esiste, perchè mai è stata definita
    in termini matematici. Ciò che i costruttori vorrebbero significare è
    correttamente espresso come <Potenza Media o Average Power>. I dati tecnici
    dei nostri sistemi hanno sempre adottato quest'ultima definizione)

    Il Marchio (*) è conosciutissimo e Lei noterà che se un modello di
    amplificatore è abilitato a funzionare su 4 ohm la potenza è espressamente
    dichiarata, (magari tra parentesi) ma è dichiarata. Se non è dichiarata Lei
    cosa conclude? Ora, il fatto che un amplificatore non sia in grado di
    erogare potenza su altoparlanti di 4 ohm non è una questione di strategia
    di architettura dei dispositivi di potenza, è soltanto un problema di
    costi: se deve costare poco deve essere costruito al risparmio. Ma il bello
    deve ancora venire, infatti un'ulteriore rapida e facilissima ricerca su
    Internet ha fornito i seguenti risultati esemplificativi per un'altra
    notissima Casa (**):


    MAIN FEATURES
    DIN Continuous Power Output (1kHz)
    Front 100 + 100 W 8 ohm, THD 1%
    Centre 100W 8 ohm, THD 1%
    Rear 100 + 100 W 8 ohm, THD 1%

    AUDIO FEATURES
    Digital Signal Processor (DSP) : 7 DSP modes + 4 Advanced Theatre
    Digital Signal Processor (DSP) Mode
    Advanced Theatre
    5-D Theater
    Accurate Imaging System : 5-Channel Equal Power
    96 kHz/24-bit Audio D/A Converter
    Direct Energy MOS Circuit: delivers clean and dynamic hi-fi sound
    Digital Noise Reduction
    Midnight listening mode
    Direct Switch (Source Direct Switch)
    Multi-Channel Tone Control
    Motor Driven Volume Control (Electronic)
    Fine Adjustments Sound Parameters

    CONVENIENCES
    Remote Control
    DVD Control
    FL Dimmer : 4 steps
    SR (System Remote) Control Unit

    TUNER
    Random Preset Stations : 30
    3-Speed Accelerated Tuning
    RDS with EON Link

    Come può vedere Sig.De Silvestro questo Sinto-Amplificatore è dotato di
    tutto quello che una persona può desiderare. Purtroppo alla voce MAIN
    FEATURES cade il velo e la triste verità appare ai nostri occhi.
    Sicuramente esso non è in grado di pilotare carichi di 4 ohm infatti la
    Casa (**) si preoccupa moltissimo di scrivere chiaramente 8 ohm. Ma non
    basta. Gli ingegneri della Casa (**) che ho avuto modo di conoscere (non
    tutti, sono oltre settanta) poichè sono persone estremamente serie si sono
    preoccupati di aggiungere anche il valore di distorsione totale per il
    quale risulta valido il dato di potenza su 8 ohm: leggi THD 1%. Per non
    perdere la faccia sono stati costretti - pena una denuncia per falso
    commerciale- a dichiarare anche le normative seguite per ricavare il dato
    di potenza : DIN Continuous Power Output (1KHz), che tradotto in termini
    correnti significa: prendi i tuoi 100 W e dividili almeno per tre, se vuoi
    fare un paragone con gli amplificatori seri. Nel mio laboratorio di ricerca
    sono presenti tre diversi sistemi di amplificazione, uno di questi è
    proprio un (**) di potenza esuberante, in grado di pilotare carichi fino a
    2 ohm, misurati ed ascoltati. Morale della favola, la Casa (**) produce
    elettroniche di alta qualità/alto prezzo e bassa qualità/basso prezzo, come
    tutte le case presenti sul mercato. In tutto questo i sistemi di
    altoparlanti di 4 ohm cosa c'entrano? Nulla, proprio nulla. In qualità di
    responsabile del laboratorio R&D continuerò a progettare sistemi con
    impedenza nominale di 4 ohm, fino a quando qualcuno dimostrerà a suon di
    equazioni che i sistemi a 4 ohm sono il Diavolo ed i sistemi a 8 ohm sono
    l'Acqua Santa.....

    2) La risposta è necessariamente sì, non esiste alcuna incompatibilità nè
    elettrica nè acustica.
    3) Un amplificatore che funzioni su 4 ohm. Punto. La differenza percettiva
    tra diverse tipologie realizzative è una scelta dell'audiofilo non del
    costruttore di altoparlanti.
    4) Sì, e per loro natura non possono costare poco perchè NON sono costruiti
    al risparmio (ciascuno con le proprie varianti timbriche ovviamente)


    Con la speranza di aver soddisfatto le Sue aspettative
    Cordiali Saluti

    ing.Mario Murace
    R&D Lab


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