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Discussione: Rifinire diffusori autocostruiti
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29-11-2004, 12:46 #1Decibel Guest
Rifinire diffusori autocostruiti
Ho postato il quesito nel 3ad relativo alla realizzazione del mio subwoofer ma, al momento, non ho avuto riscontro.
Credo che la stragrande maggioranza delle realizzazioni abbiano come base l'MDF.
Personalmente ho impiallacciato il mobile con fogli di noce tanganica e attualmente sono al grezzo.
Vorrei rifinire le superfici magari rendendole piu' scure di come sono attualmente (vedi 3ad "un sub anche per me pareri?").
Qualcuno esperto di falegnameria puo' darmi qualche suggerimento?
grazie
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29-11-2004, 21:32 #2
Ciao,
la finitura del mobile, una volta impiallacciato, è probabilmente la parte del lavoro meno difficile ma di maggiore soddisfazione.
Io ho scelto di finire il tutto con del mordente colore noce antico e della gommalacca ed il risultato lo puoi vedere in questo mio 3ead (per altro mi piacerebbe avere qualche commento).
Le finiture possibili sono innumerevoli e dipendono molto anche dallo stile di arredamento della casa; se hai mobili moderni, tipicamente finiti con vernici, allora probabilmente vale la pena dare una mano di mordente e poi acquistare una vernice di finitura per interni (opaca o lucida a seconda della finitura dei mobili).
Io amo molto di più le finiture naturali che danno un che di caldo al mobile e provo quindi a darti qualche indicazione sulle possibili finiture naturali e il processo per realizzarle.
La base per qualsisasi finitura è una bella carteggiata a tutto il mobile con una carta vetrata da carrozziere (quella sottilissima che al tatto sembra quasi un velluto rigido) fino ad ottenere una superficie che al tatto sembri quasi marmo.
Se desideri rendere più scuro il colore dai una mano di mordente (di colori ce ne sono molteplici, tieni comunque conto che la finitura anche trasparente tende a dare già una tonalità più calda e che con il tempo in ogni caso il legno tende a portarsi al suo colore naturale) e dopo l'asciugatura riesegui la carteggiatura perchè la stesura del mordente tende a fare alzare il pelo al legno.
Fin qui il processo è comune a tutti i tipi di finitura, se scegli la finitura "sintetica" applica una o due mani di vernice ed hai finito, se desideri invece una finitura naturale puoi scegliere tra:
Cera d'api: Molto semplicemente, prendi della cera d'api non addizionata e non fluida, se è troppo dura falla un po' scaldare su un calorifero (non eccessivamente, deve essere comunque pastosa) e con un collant appallottolato prendendone piccole dosi per volta stendila tirandola come un matto (l'aspetto all'inizio è opaco, non aggiungere cera fino a che non ha assunto una patina luicida ... hai presente karate kid ? alla fine probabilmente potrai affrontare anche tu un torneo ...) Per darti un idea dell'effetto, la finitura a cera è la tipica finitura dei mobili antichi non lucidi.
Gomma lacca: la gomma lacca si acquista in un colorificio ben fornito e va diluita con apposito alcool (normalmente puro al 96-97%; ci mette una nottata e deve diventare un liquido piuttosto denso e appiccicaticcio, chiedi comunque i dettagli in colorificio per le dosi, io vado ad occhio); la stesura può avvenire con un pennello oppure con del cotone (anche in questo caso va bene quello da carrozzieri). Anche la gommalacca va tirata parecchio, per cui sia con il pennello che con il cotone il trucco sta nel tirarla velocemente e con tanto olio di gomito senza esagerare con le quantità (il pennello addirittura una volta intinto andrebbe prima asciugato un po' su un foglio di carta spennellandoci sopra) e avendo fiducia (il primo impatto non entusiasma ma continuando a tirare assume la sua vera forma) il risultato secondo me è tra i migliori in assoluto; l'aspetto è lucido ma naturale (tipico dei mobili restaurati lucidi ma non a specchio)
Se vuoi rendere la finitura lucidissima, un ultimo tocco può essere una passata finale (ovviamente quando è tutto asciutto) con una miscela di cera d'api e olio paglierino, questa volta dandone in abbondanza e lasciando la superficie "impastata" della miscela per qualche giorno; il legno se la berrà letteralmente e, rimuovendo infine i rimasugli in eccesso con un panno di lana, l'effetto sarà quasi a specchio
Spero di non averti confuso troppo le idee e fammi sapere se hai dubbi,
Ciao
Michele
P.S.
Sull'utilizzo dell'MDF per questi scopi, io personalmente ritengo sia l'unica cosa sensata da fare, il massello ha delle complicazioni di lavorazione ed acustiche infinite, senza contare il fatto che ha il viziaccio di "muoversi" con le variazioni di temperatura e umidità, ma sull'argomento probabilmente non basterebbe un 3ead appositoUn tipo come me si incontra una volta sola ... se hai sfiga due !
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04-12-2004, 16:45 #3Decibel Guest
Ho letto con attenzione i tuoi consigli molti dei quali sono irrealizzabili per me che non possiedo attrezzatura e perizia necessarie alla bisogna.
la scelta ricade quindi su una semplice verniciatura dei fogli di piallaccio.
Innanzi tutto un problema:
Mi sono accorto che si sono formate sul mobile del sub delle piccole "bolle d'aria", sono convinto al 100% che non c'erano al termine dell'incollaggio dei fogli e nei giorni successivi.
Ho letto che si devono praticare dei tagli nel senso della venatura del legno e con un ferro da stiro abbassare queste bolle e cosi' ho fatto.
Effettivamente si sono abbassate ma ho paura che possano insorgere di nuovo e se insorgono dopo la verniciatura sono dolori, consigli?
Per quanto riguarda la verniciatura accenni all'uso di "mordente", io ho acquistato (per un altro uso) vernice impregnante ad acqua e non conosco il materiale di cui parli, ho fatto questo lavoro per la primissima volta
Devo prima passare questo mordente prima della verniciatura vera e propria e la vernice di cui dispongo va bene?
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04-12-2004, 22:26 #4Ho letto con attenzione i tuoi consigli molti dei quali sono irrealizzabili per me che non possiedo attrezzatura e perizia necessarie alla bisogna.
la scelta ricade quindi su una semplice verniciatura dei fogli di piallaccio.
non farti scoraggiare dalle apparenze, le tecniche che ti ho illustrato sono probabilmente molto meno critiche di una verniciatura tradizionale, anche perchè con un lavaggio si può ripartire da zero.
In ogni caso, venendo al tuo problema delle bolle, anche io ho avuto un problema simile e credo sia piuttosto diffuso con le impliallaciature con fogli sottili; come dicevo nella mia precedente risposta, il legno in fibra tende a muoversi con l'umidità mentre l'MDF molto meno. E' abbastanza normale quindi che si possano verificare fenomeni di questo tipo che tuttavia non dovrebbero essere degenerativi (normalmente in un ciclo estate/inverno si sistema il tutto) e non credo esistano dei rimedi definitivi.
Tieni presente che la normale verniciatura ti impedirà di intervenire su questi fenomeni. La vernice infatti crea una patina costituita dalla vernice stessa che, se tagliata (o rigata), mostra evidentemente l'intervento con conseguente degrado estetico (non so se hai presente l'effetto dei parquet verniciati, quando sono nuovi sono lucidissimi e perfetti ma alla prima righina sono rovinati irrimediamilmente fino alla nuova verniciatura totale, oppure un altro esempio è la carrozzeria della macchina, se la righi, se vuoi rimediare devi riverniciare il tutto). Una finitura a cera o gommalacca invece si risistema con una passatina veloce della sostanza sulla sola zona rovinata.
Se fossi in te proverei a fare un esperimento con le finiture naturali sul fondo del diffusore e se non sei soddisfatto puoi sempre verniciarci sopra (tanto il sotto chi lo vede?)
Relativamente al mordente, credo sia la vernice che hai acquistato, sono vernici impregnanti che si diluiscono con acqua o alchool e che una volta passate ed asciugate assumono un aspetto piuttosto bruttino (non confonderle con le impregnanti da esterni che hanno lo scopo di proteggere il legno più che di esaltarne le venature e che di fatto sono già la finitura finale; un mordente necessita di una finitura superficiale, ha il solo scopo di variare la tinta del legno).
Essendo una vernice molto diluita ed impregnante tende a fare alzare il pelo al legno ed a evidenziare le bolle d'aria, non preoccupartene, una volta asciugate, tutto torna come prima e, se la superficiè non è più liscissima, passa senza problemi la carta vetrata da carroziere anche sul mordente.
Se hai il dubbio sul prodotto che hai in casa, chiedi al colorificio di un mordente, è una vernice molto diffusa e sapranno indicartene diversi tipi tutti più o meno equivalenti.
Il processo è il seguente:
Carteggi,
Passi il mordente,
Carteggi ancora (se necessario)
Fai la finitura (vernice o finitura naturale)
Ciao
MicheleUn tipo come me si incontra una volta sola ... se hai sfiga due !
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05-12-2004, 12:10 #5
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Trattamento ad olio e cera
Quoto quanto detto da Michele.
Il trattamento ad olio e cera è assolutamente più semplice e
di facile realizzazione.
In particolare nel corso della sua applicazione non si richiedono
grandi precauzioni contro la polvere.
Il risultato è inoltre facilmente ritoccabile e rigenerabile.
Io ho dei mobili trattati ad olio e cera ed ho potuto ripristinare
il loro aspetto originale con una semplice ripassata effettuata con
un panno ed un prodotto del genere.
L'unico problema che si riscontra è dato dal fatto che non si può
ripassare con una vernice sintetica un legno trattato ad olio cera senza averlo ripulito a fondo con un detergente decerante.
Comunque, prima di procedere con qualsiasi prodotto, ti consiglio
di effettuare una prova su un campione per vedere se il risultato
ti soddisfa e per capire come si comporta il trattamento scelto.
ciao
Riccardo
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05-12-2004, 12:41 #6Decibel Guest
Mi avete convinto
Provero' con la finitura a cera !
Pero' devo avere conferma della procedura esatta:
1) Prendere la cera d'api (dove la trovo?)
2) Stenderla a piccole dosi con un collant appallottolato "tirandola come un matto" ... ok ma che vuol dire? (temo a questo punto di non ricordare Karate' kid)
3) Impastare le superfici di cera d'api e olio paglierino (e questo dove lo trovo?) lasciando il mobile per qualche giorno (quanti?) a "bersi" la sostanza.
4) Rimuovere i rimasugli.
Le domande:
1) Devo aggiungere la cera direttamente sui fogli carteggiati o c'e' bisogno di qualche base tipo turapori etc....
2) Fino a quando devo aggiungere la cera?
3) Questo trattamento scurisce il mobile? (lo domando perche' io lo vorrei scurire portandolo ad un colore simile a quello dei diffusori frontali. Inserisco una immagine del diffusore frontale anche se in effetti nella foto appare piu' chiaro che nella realta'.
La foto del mobile del sub grezzo e' invece questa:
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06-12-2004, 07:52 #7
Ciao,
ad occhio credo che tu non debba scurire il noce tanganica, la finitura già per conto suo rende un po' più scuro e, sempre che la foto non abbia falsato drammaticamente i colori, mi pare che il tono dei diffudori e del mobile a fianco sia piuttosto simile ad un noce naturale (anche se all'inizio ti sembrerà un po' più chiaro, con il tempo il noce naturale tende a scurirsi un po' di suo).
Relativamente alla procedura, ti confermo la sequenza; per quanto riguarda "tirare come un matto" la parafrasi è: passa molto rapidamente nel senso della venatura la cera e continua a fare avanti ed indietro fino a che non assume una spetto liscio e leggermente lucido; la cera + la tiri e più si lucida; purtroppo bisogna andare un po' ad occhio.
Relativamente alla fase con l'olio paglierino, io ho visto mobilieri che l'asciano la miscela sul mobile anche in esposizione (la miscela deve essere piuttosto morbida); di per se è un nutrimento per il mobile e potresti lasciarlo anche per dei mesi; poichè però in casa potrebbe sporcare, lasciala sopra per 2/3 giorni e poi con il panno di lana togli quanto è rimasto in eccesso.
Con questo tipo di finitura hai comunque sempre la possibilità di intervenire a posteriori, per cui non preoccuparti troppo, cerca di finirlo come al momento ti piace e se con il tempo perde il lucido, ripassa le sostanze a mo di "Pronto" e il tutto torna come nuovo.
Il materiale non dovresti avere difficoltà a reperirlo in colorificio oppure nei centri specializzati per decoupage e fai da te in legno.
Ciao
MicheleUn tipo come me si incontra una volta sola ... se hai sfiga due !
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06-12-2004, 13:40 #8
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oli e cere
Tra le varie marche disponibili di prodotti per il legno c'è questa
www.ronseal.co.uk
che è importata dalla Colron e che dalle mie parti si trova facilmente presso diversi punti vendita per il fai da te.
In questo catalogo ci sono pure delle cere liquide per la finitura del legno, già tinte con tonalità diverse ed un gran numero di altri prodotti tipo, fondi colorati, oli vari, cere solide, solventi deceranti, gomma lacca, ecc.
Per quanto riguarda il lavoro di finitura, si può utilizzare oltre che un panno anche una lana di acciaio del tipo finissimo.
Con questa in genere si asporta meglio gli eccessi di eventuale cera/olio che si sia già solidificata.
Nel catologo della Colron è presente anche questa lana d'acciao.
Comunque prima di usare un qualsiari fondo colorato od una cera tinta, fai sempre delle prove su un campione, perchè se alla fine il colore risulterà troppo scuro, difficilmente potrai correggerlo.
Tu lavori con delle superfici impialicciate e queste non possono essere carteggiare a fondo per asportare un eventuale tintura mal riuscita.
ciao
RiccardoUltima modifica di Riccardo_A; 08-12-2004 alle 23:33
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06-12-2004, 19:09 #9Decibel Guest
Ho comprato un barattolo di composto a base di cera d'api e carnauba.
Ha un colore scuro noce (sembra Nutella) e il materiale appare compatto e di consistenza ................ "cerosa"sembra il vecchio lucido da scarpe
C'era anche bianco ma non ho avuto l'idea di aprire il barattolo e controllarne il colore.
Ho visto anche un barattolo piu' piccolo contenente un composto di cera d'api e trementina, forse quello e' per lucidare a specchio ..... boh
Quest'ultimo non l'ho preso.
Che ne dite?
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06-12-2004, 19:12 #10Decibel Guest
Dimenticavo ... per quanto riguarda il colore: questo fattore non e' critico, se pensate che in origine volevo farlo completamente nero !!!!
Quindi se viene piu' chiaro (o piu' scuro) dei diffusori o dei mobili di arredamento non ne faccio un problema.
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06-12-2004, 20:55 #11Decibel Guest
Piccolo problema:
Ho provato ad applicare la cera che ho descritto nel post precedente sul fondo della cassa.
Credevo che il colore scuro della cera riuscisse a mascherare alcune stuccature che ho dovuto effettuare fra un foglio di impiallacciatura e l'altro e su alcune imperfezioni dovute senz'altro alla mia imperizia.
Ebbene la stuccatura viene invece esaltata dalla applicazione della cera e diventano visibili sottili linee piu' chiare nel senso della venatura.
Suggerimenti?
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07-12-2004, 08:26 #12Decibel ha scritto:
Piccolo problema:
Ho provato ad applicare la cera che ho descritto nel post precedente sul fondo della cassa.
Credevo che il colore scuro della cera riuscisse a mascherare alcune stuccature che ho dovuto effettuare fra un foglio di impiallacciatura e l'altro e su alcune imperfezioni dovute senz'altro alla mia imperizia.
Ebbene la stuccatura viene invece esaltata dalla applicazione della cera e diventano visibili sottili linee piu' chiare nel senso della venatura.
Suggerimenti?
Un po' si noterà comunque, ma non credo che l'effetto estetico sia devastante; tieni conto che sui mobili restaurati le stuccature ci sono sempre e spesso sono anche piuttosto estese, ma nel complesso non rovinano certo l'effetto estetico.
Ciao
MicheleUn tipo come me si incontra una volta sola ... se hai sfiga due !
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09-12-2004, 11:56 #13Decibel Guest
Finito !!!
... in realta' mancherebbe la lucidatura con la cere e olio e la tela frontale (che pero' nasconderebbe il bellissimo woofer, argh).
Il colore e' venuto simile a quello dei frontali e le piccole imperfezioni si vedono ma, per essere la mia prima realizzazione, sono tutto sommato soddisfatto.
Ecco la foto:
Inserisco una seconda foto qui.
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10-12-2004, 15:38 #14
Complimenti,
mi sembra sia venuto niente male
Ciao
MicheleUn tipo come me si incontra una volta sola ... se hai sfiga due !
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10-12-2004, 15:48 #15Decibel Guestmcito ha scritto:
Complimenti,
mi sembra sia venuto niente male
Ciao
Michele