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Risultati da 1 a 15 di 46
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20-01-2006, 18:05 #1
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Quanto è importante la sensibilità di un diffusore ?!?
Innanzittutto grazie ! Vi ho invece portato fuori strada con la frase "cassa chiusa". Io intendevo l'opposto di "diffusore aperto" che credo significhi aperto a riprodurre una frequenza più ampia.
In linea di massima conoscevo già le differenze fra i diversi tipi di costruzione dei diffusori (comunque grazie !!).
Mi sembra pertanto di aver capito che il parametro sensibilità si possa sottovalutare o sopperire con ampli più potente . Resta pertanto importante scegliere un diffusore che possa riprodurre il più ampio range di frequenze.
IL mio problema è quello di scegliere un compromesso fra un diffusore bensuonante ed un diffusore gradevole esteticamente a mia moglie. L'impianto che sto cercando di creare è un HT 7.1 con il desiderio che i due frontali siano quanto più possibile bensuonanti nell'ascolto musicale. Dando per scontato che i due frontali debbano essere "molto aperti", gli altri canali quale range di frequenze dovrebbero coprire ?
danke
GabrieleUltima modifica di pandus; 20-01-2006 alle 20:39
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20-01-2006, 18:27 #2
Originariamente scritto da pandus
La sensibilità di un diffusore non è assolutamente un paramertro qualitativamente rilevante, anzi.
Spesso i diffusori melgio suonanati non hanno sensibilità troppo alte.
Non è neanche indicativo della capacità o meno di riprodurre determinate frequenze.
Semplicemente indica la pressione acustica (il volume) che un diffusore può riprodurre, solitamente misurata con 1 W di potenza.
Il temine "cassa chiusa" si riferisce al modo in cui viene costriuto un diffusore. Viene chiamato anche sospensione pnematica o acustica.
Indica che gli altoparlanti sono montati in una cassa………chiusa, cioè sigillata. Per impedire all'onda generata posteriormente dall'altoparlante di uscire ed interferire con quella generata anteriormente.
Un diffusore in cassa chiusa, può avere la stessa estensione di qualunque altro sistema, dipende solo dal progetto e dai componenti montati.
Altri sistemi di diffusori sono i sistemi reflex, molto comuni, quelli a tromba, non molto diffusi, ed i dipoli, abbastanza rari.
In tutti questi diffusori, si cerca, in diversi modi, di sfruttare anche l'energia prodotta posteriormente dall'altoparlante.
Leggi i link sotto per altre info.
Per eccessi , è meglio una cassa chiusa molto sensibile ? o il contrario ?
Ciao.
http://www.avmagazine.it/forum/showt...=sensibilit%E0
http://www.avmagazine.it/forum/showt...=sensibilit%E0
http://www.professionistidelsuono.net/spl.htm
http://www.diysubwoofers.org/
p.s.:GrazieeeeeeMitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.
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20-01-2006, 18:57 #3
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La sensibilità non è in relazione con la correttezza. E, inoltre, i diffusori in cassa chiusa in genere sono molto più fedeli di quelli reflex, nonostante abbiano una sensibilità nettamente inferiore...
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20-01-2006, 19:45 #4
A proposito della sensibilità dei diffusori, ci sono un paio di cose da chiarire. Innanzitutto, quando si compara il bass reflex con la cassa chiusa si tende a confrontare soltanto l'emissione nella parte bassa dello spettro riprodotto, la sensibilità di un diffusore a più vie (la stragrande maggioranza) è invece influenzata da tutti gli altoparlanti in esso utilizzati, ognuno nella sua fascia di frequenze.
Limitandoci alle basse frequenze, mi sembra di ricordare che, formule alla mano, la sensibilità è uguale in entrambi i casi (reflex e cassa chiusa) e corrisponde a quella dell'altoparlante impiegato. Ciò che varia è l'andamento della curva all'approssimarsi del limite inferiore di emissione; un bass reflex ben progettato permette una maggiore estensione verso il basso, pena una pendenza maggiore al di sotto della F3. Il differente andamento della curva di risposta può comportare leggerissime differenze nella sensibilità globale del diffusore e non sempre a favore del reflex.
Attendo conferme o smentite, ciao, Marcello.
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20-01-2006, 19:53 #5
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Il discorso fila, ma per quello che mi ricordo il problema della "correttezza" sta nel fatto che una cassa bass reflex lavora in fase solo alla frequenza alla quale è stata accordata. Il che, come diretta conseguenza, la porta a lavorare in controfase a tutte le altre. Quindi, in teoria, le casse chiuse sono più "neutre"
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20-01-2006, 20:22 #6
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Originariamente scritto da Girmi
Potrebbe essere per caso il fatto che non potendo andare su amplificazioni a due telai di alto livello si potrebbe con l' alta sensibilità sfruttare meglio un ampli "normale"?
Poi l' importanza dell' alta sensibilità varia a seconda che si parli di musica o HT?
Infine mi chiedo... strano, ho notato che la stragrande maggior parte dei diffusori top di gamma hanno sempre una sensibilità maggiore dei modelli inferiori della stessa marca.... questo non cozza un pò con la relazione fra alta sens. e non alta qualità?(mi riferisco a quell' "anzi" che hai usato..)
Grazie per gli eventuali chiarimenti
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20-01-2006, 20:46 #7
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Innanzittutto grazie ! Vi ho portato fuori strada con la frase "cassa chiusa". Io intendevo l'opposto di "diffusore aperto" che credo significhi aperto a riprodurre una frequenza più ampia.
In linea di massima conoscevo già le differenze fra i diversi tipi di costruzione dei diffusori (comunque grazie !!).
Mi sembra pertanto di aver capito che il parametro sensibilità si possa sottovalutare o sopperire con ampli più potente , ma come dice anche Griso , anch'io sfogliando le caratteristiche di molti diffusori ho notato che i diffusori pregiati hanno un ampio range ed una sensibilità sempre maggiore. Tutto ciò mi ha portato forse fuori strada facendomi credere che la sensibilità fosse un parametro da soppesare al pari del range.
Per quanto ho capito allora resta pertanto importante scegliere un diffusore che possa riprodurre il più ampio range di frequenze.
Il mio problema è quello di scegliere un compromesso fra un diffusore bensuonante ed un diffusore gradevole esteticamente a mia moglie. L'impianto che sto cercando di creare è un 7.1 coinvolgente nell'ascolto HT con il desiderio che i due frontali siano quanto più possibile bensuonanti anche nell'ascolto musicale.
Sono troppo sognatore ? o ci si riesce ?
danke
GabrieleUltima modifica di pandus; 20-01-2006 alle 20:53
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20-01-2006, 21:41 #8
Riprendo e sintetizzo ancor più il concetto già espresso da Girmi: la sensibilità non è un parametro qualitativo ma solo quantitativo del diffusore, esprime cioè la sua capacità di produrre volume sonoro con una certa potenza applicata.
La sensibilità non ha alcuna relazione con la qualità del suono prodotto, ci sono ottimi diffusori con bassa sensibilità e pessimi con alta sensibilità e viceversa.
E' un parametro da tener presente soprattutto quando si abbia un amplificatore non particolarmente potente, in questi casi un diffusore ad alta sensibilità permette di ottenere comunque un buon volume sonoro.
Tenete conto che una differenza di 3dB sulla sensibilità di un diffusore, a parità di volume sonoro prodotto, equivalgono ad un raddoppio (o un dimezzamento) della potenza dell'amplificatore. In altri termini, 50W erogati su un diffusore con una sensibilità di 91db forniscono lo stesso volume sonoro di 100W erogati su un diffusore da 88dB.
Ripeto ancora: parliamo di livello sonoro, non di qualità e nemmeno di timbro, estensione, distorsione, ecc., solo quantità.
Ciao, Marcello.
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20-01-2006, 21:53 #9
Originariamente scritto da pandus
Ciao, Marcello.
P.S. Non modificare gli interventi precedenti, altrimenti chi legge per la prima volta la discussione non ci capisce un tubo.
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20-01-2006, 23:05 #10
Originariamente scritto da Toro Seduto
Intanto bisogna distinguere quando l'altoparlante funziona in maniera ottimale, come "pistone puro" e nella sua possibile estensione che dipende dal sistema d'accordo scelto.
Prendiamo un woofer da 12" tenendolo in mano.
Al di sotto della frequenza la cui lunghezza d'onda corrisponde al suo diametro, funzionerà come un pistone acustico, perché l'altoparlante stesso separerà le due onde frontale e posteriore, in pratica un dipolo minimo.
In questo caso 32 cm (12") corrispondono a 1075Hz, per cui al di sotto di questa frequenza il cut off sarà quello del dipolo 12 dB/oct, mentre sopra questa frequenza il woofer funzionerà allo stesso modo ovunque sia montato.
Il problema è che la frequenza al di sopra della quale l'altoparlante
funziona in modo ottimale è quasi sempre abbastanza alta rispetto al taglio del cross over (è raro che 12" sia tagliato al di sopra dei 1000Hz), quindi la maggior parte delle volte il woofer si trova la lavorare in situazione dova la SPL dipende molto dal tipo di sistema scelto.
Se ad esempio lo montiamo in cassa chiusa a seconda del Qtc scelto, avremo una maggiore o minore estensione della risposta con un cut-off morbido (12 dB)
Più o meno lo stesso discorso è applicabile ai vari allineamenti reflex dove però bisogna valutare un F3 più bassa ma un cutoff doppio rispetto alla sospensione pneumatica (24dB)
Il Qtc o l'allineamento reflex scelto, inoltre, possono anche portare ad esaltazioni della risposta, a scapito della estensione però.
A scopo esplicativo. Presa dal sito CIARE.
Quindi l'efficienza (o per meglio dire la SPL dato che per efficienza si ntende convezionalmente la SPL a 1000Hz) di un diffusore, per la sua gamma bassa dipende sia dalla SPL del woofer, che dal tipo di accordo scelto che dal taglio passabasso scelto.
Se non ho detto male è così.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.
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20-01-2006, 23:10 #11
Originariamente scritto da Doc Umibozu
La rotazione di fase completa la si ha al raddoppio della frequenza d'accordo per poi ripetersi ogni due ottave.
Per lo stesso ragionamento di sopra, dalla frequenza la cui semi onda è pari alla distanza fra il condotto ed il centro del woofer questo non accade più.
In pratica se ho un reflex accordato a 50 Hz, a 100Hz avrò la controfase come a 400Hz, 1600Hz ecc….
Però la semionda dei 400Hz è di 43 cm, quindi se in fase progettuale distanzio il condotto di almeno 43 cm, al di sopra dei 400Hz il funzionamento non è più influenzato dal reflex.
Però è vero che al di sotto il comportamento del reflex è meno controllato della sospensione pneumatica.
Sempre salvo errori ed omissioni.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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20-01-2006, 23:41 #12
Originariamente scritto da Grifo
Infatti leggi qui.
Poi l' importanza dell' alta sensibilità varia a seconda che si parli di musica o HT?
Ho l'impressione che falsi. Se vedo una scena di due che parlano, voglio sentireli allo stesso volume che avrebbero se fossero daventi a me a parlare dal vero.
Quindi credo che per il solo uso HT si puo' pensare all'alta efficienza più che altro come ad una possibile riserva dinamica.
Ma ripeto, pare personalissimo.
Infine mi chiedo... strano, ho notato che la stragrande maggior parte dei diffusori top di gamma hanno sempre una sensibilità maggiore dei modelli inferiori della stessa marca.... questo non cozza un pò con la relazione fra alta sens. e non alta qualità?(mi riferisco a quell' "anzi" che hai usato..)
Quanto ai top di gamma, non sempre è vero.
Guarda le Eidolon Diamond (credo ca € 50.000) dichiarano 87 dB o le MBL 101 (€ 37.000) hanno solo 82 dB e non vanno certo peggio, ad esempio, delle Avant Garde Trio da 107 dB e dello stesso prezzo.
L'unica differenza è che con le MBL servono 300 Watt per avere la stessa SPL che le Trio hanno con 1 Watt.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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20-01-2006, 23:49 #13
Originariamente scritto da Girmi
Ciao<<< Gherson HT >>>
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20-01-2006, 23:59 #14
Originariamente scritto da pandus
Mentre con "profondo" o "esteso" si intende un diffusore capace di scendere molto nella riproduzione.
Il termine aperto o ampio di solito si usa riferito al complesso del sistema di diffusori ed al suono che riproduce.
"Aperto" vuol dire che il suono vieni pecepito da un diffusore all'altro senza soluzione di continuità. Al contrario un suono chiuso sembrerà non uscire dai diffusori.
O almeno, è così che che lo intendo io.
Al resto del quesito ti ha già risposto Toro Seduto.
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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21-01-2006, 00:06 #15
Originariamente scritto da gherson
Ciao.Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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