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Risultati da 16 a 30 di 36
  1. #16
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    477

    N. D'Agostino ha scritto:
    ps naturalmente parlavo di cucina!!!!
    Ah! E non ci dici niente, eh?
    A quando una serie di articoli sulla tua arte culinaria???
    Scherzi a parte, ribadisco quello che ho detto: come autocostruttore (ormai da quasi vent'anni...), gli articoli di Giampiero ed i libri di Paolo Viappiani sono stati per me la Bibbia, perchè Viappiani gettava le basi, Giampiero le approfondiva.
    Così come è stato per me, è stato per tutti gli autocostruttori che conosco, alcuni dei quali hanno raggiunto risultati veramente impressionanti.
    Un paio di questi si sono anche affacciati su questo forum, ma non hanno più partecipato.
    Un vero peccato...
    Vabbé, allora al Top ESIGO che tu presenti a tutti noi una dispensa di ricette!
    Ciao!

    mau

  2. #17
    Data registrazione
    Jun 2002
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    267
    fauntleroy ha scritto:
    Ah! E non ci dici niente, eh?
    A quando una serie di articoli sulla tua arte culinaria???
    Scherzi a parte, ribadisco quello che ho detto: come autocostruttore (ormai da quasi vent'anni...), gli articoli di Giampiero ed i libri di Paolo Viappiani sono stati per me la Bibbia, perchè Viappiani gettava le basi, Giampiero le approfondiva.
    Così come è stato per me, è stato per tutti gli autocostruttori che conosco, alcuni dei quali hanno raggiunto risultati veramente impressionanti.
    Un paio di questi si sono anche affacciati su questo forum, ma non hanno più partecipato.
    Un vero peccato...
    Vabbé, allora al Top ESIGO che tu presenti a tutti noi una dispensa di ricette!
    Ciao!

    Per cortesia, è vietato commentare l'arte culinaria di D'Ago: posso assicurare che in cucina ci sa fare veramente, ed in redazione un invito di Dago a cena è atteso da tutti quelli che ci sono andati almeno una volta, compreso ovviamente il sottoscritto ed il Fratta nazionale. Per quanto riguarda quello che argomenti come risposta alla mia risposta devo ammettere che i messaggi chiaramente polemici spesso diventano di colpo pacati: sarò io che non riesco a leggere tra le righe o forse è st'aria da tiro al recensore che non mi è mai andata giù, ma l'ironia celata o visibile non la sopporto. Sono vent'anni che progetti diffusori? Bene, anzi benissimo, ma francamente non capisco il livore ed il plurale che sembrerebbe coinvolgere ed accomunare tutta la redazione: se mi leggi da qualche tempo sai benissimo che il merito od il demerito è tutto mio e che nessun altro ci mette le mani, mentre sono bene accette le orecchie di Cicognone e di Marco Benedetti. (Dago ascolta con me ed in genere ci scanniamo in privato). Guarda che se tre redattori non fanno accenno, in tre sedute separate, ai problemi che enunci probabilmente o non ci sentono in tre o...il problema non sussiste. Per le misure a tre metri e per i miracoli ci stiamo apparecchiando. Io all'ascolto del "buco" non ho trovato traccia tanto che dopo un pò me ne sono dimenticato. Tutto qui. Se vieni al Top Audio sarai il benvenuto, ma non inmfierire più di tanto, visto che generalmente siamo in coma già dal giorno prima. Magari sarò al 90% di mattina presto. Fai tu.
    Giampy

    mau
    Giampy

  3. #18
    Data registrazione
    Jan 2002
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    477
    Giampy ha scritto:
    Giampiero: allora faccio pubblica ammenda.
    Ribadisco che non avevo intenti polemici ed, in effetti, l'ironia è meglio non scriverla, ma, al limite, usarla parlando.
    Ho sbagliato.
    Nessun tiro al recensore, del quale, come ho ribadito, conservo profonda stima (e gratitudine).
    L'unica cosa che continuo a dire è che, dalle misure e dall'articolo, non si riesce a capire la relazione tra misure così "particolari" ed un ascolto che sembra privo di difetti.
    Di questo, magari, parleremo al Top Audio, davanti (o dietro ) al caffè che ti ho promesso.
    Stai tranquillo che non infierirò: non penso, con te come interlocutore su questi argomenti, di esserne in grado.
    Anche perchè tu, rispetto me, funzioni al contrario: se tu la mattina presto sei al 90%, io mi assesto al massimo su un 20%...
    Beh, vabbé, io a più del 40% non arrivo...
    Ciao!

    mau

  4. #19
    Data registrazione
    Jun 2002
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    267
    fauntleroy ha scritto:
    Giampiero: allora faccio pubblica ammenda.
    Ribadisco che non avevo intenti polemici ed, in effetti, l'ironia è meglio non scriverla, ma, al limite, usarla parlando.
    Beh, vabbé, io a più del 40% non arrivo...
    Ciao!

    Ah, mi sono dimenticato della MOL. La MOL può essere ricavata sia misurando direttamente la pressione e la distorsione IMD che misurando (più facilmente) la risposta e la potenza elettrica immessa, verificando che a pari incremento di potenza corrisponda pari incremento di pressione e rilevandone la differenza, annotata a parte e poi messa nel conto. E' una differenza sottile che però rende la misura estremamente più precisa. Mi sembra che non se ne sia mai parlato. In vettura invece la nuova CAR-MOL parte direttamente dalla massima pressione, proprio perchè impossibile o macchinoso connettersi anche col secondo canale dell'audio prec. alle elettroniche della vettura. Per ricavare il sincro abbiamo sperimentato a Rimini l'invio del segnale via Tuner (RF) e dal generatore ricaviamo il livello (fittizio) del segnale ed il suo incremento (reale) partendo da una pressione media di 90 decibel, che presuppone una taratura attentissima del banco. Puff!
    Giampy
    Giampy

  5. #20
    Data registrazione
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    477
    Giampy ha scritto:
    Ah, mi sono dimenticato della MOL. La MOL può essere ricavata sia misurando direttamente la pressione e la distorsione IMD che misurando (più facilmente) la risposta e la potenza elettrica immessa, verificando che a pari incremento di potenza corrisponda pari incremento di pressione e rilevandone la differenza, annotata a parte e poi messa nel conto. E' una differenza sottile che però rende la misura estremamente più precisa. Mi sembra che non se ne sia mai parlato. In vettura invece la nuova CAR-MOL parte direttamente dalla massima pressione, proprio perchè impossibile o macchinoso connettersi anche col secondo canale dell'audio prec. alle elettroniche della vettura. Per ricavare il sincro abbiamo sperimentato a Rimini l'invio del segnale via Tuner (RF) e dal generatore ricaviamo il livello (fittizio) del segnale ed il suo incremento (reale) partendo da una pressione media di 90 decibel, che presuppone una taratura attentissima del banco. Puff!
    Giampy
    In effetti non mi pare di aver mai letto tale procedura.
    Ingegnosa la procedura per la CAR-MOL!
    Maaaa... non avete problemi con l'invio del segnale???
    Dovrebbero esserci normative molto restrittive riguardo l'invio di dati nella banda FM...
    Beh, in effetti, ai tempi della tesi, di segnali (più che altro disturbi... ) a radiofrequenza ne ho sparati un bel po' e nessuno si è mai lamentato...
    Ciao!

    mau

  6. #21
    Data registrazione
    Jun 2002
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    267
    fauntleroy ha scritto:
    In effetti non mi pare di aver mai letto tale procedura.
    Ingegnosa la procedura per la CAR-MOL!
    Maaaa... non avete problemi con l'invio del segnale???
    Dovrebbero esserci normative molto restrittive riguardo l'invio di dati nella banda FM...
    Beh, in effetti, ai tempi della tesi, di segnali (più che altro disturbi... ) a radiofrequenza ne ho sparati un bel po' e nessuno si è mai lamentato...
    Ciao!

    mau
    Problemi? Beh, ammettendo una deviazione di 5 kHz per il test dei 90 dB a volte potrebbe non bastare, ma invero devo ammettere che non c'è ancora un metodo preciso. Questo mi sembra quello più facile da implementare, ed in effetti è stato ideato da quel geniaccio di Montanucci. In un solo caso su 40 abbiamo riscontrato qualche problema. Il nostro midulatore RF di laboratorio digerisce comunque deviazioni da paura, ed anche i ricevitori moderni non scherzano. Provare con un CD non ci para da altri problemi di sincro e di ripetibilità delle varie frequenze. Vedremo. La MOL sui condotti di accordo invece fa paura: è praticamente a prova di errore ed ha messo in luce dei comportamenti estremamente non lineari (compressione di 6 dB con 15 W!). Di carne al fuoco ne abbiamo tanta. Capisci allora come uno che sacrifica pure gli spiccioli alla ricerca ed alle misure quando si incazza se gli viene dato del "venduto" o peggio del...cretino. I veri cretini sono quelli che si preoccupano di più di vendersi bene che di studiare, che esprimono ed hanno soltanto certezze e che parlano complicato per darsi un tono. Io no, e mi piaccio lo stesso. (ogni scarrafone...)
    Saluti. Giampy


    Messaggio modificato da Emidio Frattaroli il giorno 07-09-03 alle ore 11:04
    Giampy

  7. #22
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    Sep 2003
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    11
    fauntleroy ha scritto:
    Ok, Nicola.
    Allora, sinceramente, io penso che siano maturi i tempi perchè voi, con una bella serie di pagine su AR (che avreste potuto inserire, ad esempio, al posto delle inutili pagine dei premi eisa), ci rispieghiate per bene, per filo e per segno, come si leggono le misure.
    [TANNOY KINGDOM 15]
    Cos'è quella roba?
    "Una leggera incertezza a 900 Hz"?

    Tralascio le "montagne russe" in alta frequenza.
    Ora, dopo queste misure, il commento è stato che questo diffusore è eccellente.
    Eccellente in cosa?
    Non certo in linearità e neutralità timbrica.

    Ora: in cosa questo diffusore eccelle più di altri da 30000 euro, o anche da molto meno?

    mau
    Anch'io lessi quell'articolo: un incredibile esempio di equilibrismo ed ambiguità. Grafici impietosi che si accompagnano a spiegazioni sibilline e vaghe. Una coppia di casse con pessima risposta in frequenza, brutta risposta in ambiente, brutto andamento dell'impedenza, cattivo incrocio di crossover, cattivo andamento in gamma acuta, tempo di decadimento con riverberi e code interminabili. Nulla di male se il diffusore l'avesse realizzato in cantina il mio amico Guido, segandosi da sé il legno e con poco più di niente per misurarne il comportamento.

    Invece, male, molto male, se un diffusore costa circa 60 milioni ed è uno dei recenti modelli di punta di una delle case più antiche dell'hi-fi.

    La tesi che all'ascolto le cose vadano magicamente e misteriosamente bene è incosistente. Certo, il buon grafico non è sufficiente a fare il buon diffusore, ma il pessimo grafico è incompatibile con il suono "magico". A meno di non ipotizzare che il diffusore decida volutamente, come un ragazzino dispettoso, di comportarsi male sulle misure e poi bene all'ascolto musicale "serio". Una tesi molto poco difendibile.

    Se costruissero gli aeroplani basandosi su questo criterio, e cioè: pazienza se le misure di laboratorio sono insufficienti, l'importante è che l'esperienza di volo sia soddisfacente (chessò, il seggiolino, la colazione, le hostess, l'aria condizionata, una bella sala ht, etc), ecco credo che in tal caso, se lo venissi a sapere, non salirei su un aereo nemmeno legato a forza, non so voi.

    Se poi a questo enigmatico equilibrismo dei commenti rivolti al diffusore, aggiungiamo una bella foto gigante in copertina, con grandi bandiere Union Jack sventolanti, se poi l'occhio cade su frasi melliflue come "un diffusore dal nome magico e dall'essenza magica" [già, perché di magia, anzi di stregoneria deve trattarsi, se esso suona fedelmente, a dispetto delle misure], "certamente i grafici di questo diffusore meraviglieranno i puristi della misura, quelli che pretendono grafici tanto rettilinei quanto ASETTICI ed INCONSISTENTI", bene, anzi, male: allora la sensazione alla lettura diventa veramente sgradevolissima.
    E viene da chiedersi se una rivista giornalistica sarebbe o no libera di pubblicare la foto del diffusore da 60 milioni in copertina e magari affermare, senza troppe ambiguità, che le prestazioni fornite dall'apparecchio non sono neppure lontanamente correlabili al suo costo di mercato.
    Vi sarebbe questa libertà ? Ecco, la rivista che lo facesse godrebbe della mia stima.
    la vita è soltanto un'ombra errante, un guitto che in scena s'agita un'ora pavoneggiandosi, e poi tace per sempre

  8. #23
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    Sep 2003
    Località
    milano
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    214
    ciao giampiero,ci siamo conosciuti anni addietro insieme a noselli.
    io conosco molto bene il suono dei coassiali tannoy,avendoli utilizzati per anni negli studi televisivi,e avendoli in casa(ascolto con le canterbury 15 e possiedo 3 coppie di monitor gold e 2 coppie di hpd 385 montate in un tipo di cassa progettata da gianluigi corsini,chiaramente 1 per cassa!prima che qualcuno pensi male).le ho sentite pilotate da qualsiasi tipo di amplificatore,dai leak point one fino ad arrivare ai bryston,e altri finali pro di cui non ricordo ora.ne ho sempre apprezzato la timbrica neutrale e con i piccoli soliti accorgimenti(come togliere la retina sulle vecchie serie),la risposta alle misure sempre molto buona.
    ho ascoltato le nuove dimensione sopratutto le nuove kingdom a londra,e devo dire che all'ascolto sono rimasto perplesso,perchè mancava qualcosa(sostanzialmente un impressione di scollamento,chissa' se riesco a spiegarmi).poi ho letto il tuo articolo su audio review,e....
    non ti sembra(so che anche se lo pensassi,vista la tua posizione,non potresti comunque affermarlo),che in tannoy abbiano fatto un piccolo passo indietro?almeno nelle serie maggiori,visto che ho sentito le nuove piccole coassiali,e mi sono piaciute molto.ciao

  9. #24
    Data registrazione
    May 2002
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    1.278
    Mio caro Zampano', credo proprio che non sei rimasto particolarmente attento nella lettura di tutti i post riguardanti il DV-50. Quello che tu ha riportato di AlbertoPN erano solamente delle impressioni e credo che siano da considerare tali poiche' AlbertoPN non aveva avuto la possibilità di "giocare" con il "pupo". Ti invito quindi a leggere il DV50 sul prossimo numero di Audio e poi ne riparliamo. Lo ho appena finito di ascoltare...non e' proprio un clone. La parola clone poi e' definitivamente morta con la prova del DV8400 che potrai leggere sul prossimo numero di Digital. Anche qui se vuoi ne riparliamo dopo....la lettura!
    Ciao e buona lettura

  10. #25
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    Aug 2002
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    Roma
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    60
    zampano' ha scritto:
    Anch'io lessi quell'articolo: un incredibile esempio di equilibrismo ed ambiguità. Grafici impietosi che si accompagnano a spiegazioni sibilline e vaghe. Una coppia di casse con pessima risposta in frequenza, brutta risposta in ambiente, brutto andamento dell'impedenza, cattivo incrocio di crossover, cattivo andamento in gamma acuta, tempo di decadimento con riverberi e code interminabili. Nulla di male se il diffusore l'avesse realizzato in cantina il mio amico Guido, segandosi da sé il legno e con poco più di niente per misurarne il comportamento.

    Invece, male, molto male, se un diffusore costa circa 60 milioni ed è uno dei recenti modelli di punta di una delle case più antiche dell'hi-fi.

    La tesi che all'ascolto le cose vadano magicamente e misteriosamente bene è incosistente. Certo, il buon grafico non è sufficiente a fare il buon diffusore, ma il pessimo grafico è incompatibile con il suono "magico". A meno di non ipotizzare che il diffusore decida volutamente, come un ragazzino dispettoso, di comportarsi male sulle misure e poi bene all'ascolto musicale "serio". Una tesi molto poco difendibile.

    Se costruissero gli aeroplani basandosi su questo criterio, e cioè: pazienza se le misure di laboratorio sono insufficienti, l'importante è che l'esperienza di volo sia soddisfacente (chessò, il seggiolino, la colazione, le hostess, l'aria condizionata, una bella sala ht, etc), ecco credo che in tal caso, se lo venissi a sapere, non salirei su un aereo nemmeno legato a forza, non so voi.

    Se poi a questo enigmatico equilibrismo dei commenti rivolti al diffusore, aggiungiamo una bella foto gigante in copertina, con grandi bandiere Union Jack sventolanti, se poi l'occhio cade su frasi melliflue come "un diffusore dal nome magico e dall'essenza magica" [già, perché di magia, anzi di stregoneria deve trattarsi, se esso suona fedelmente, a dispetto delle misure], "certamente i grafici di questo diffusore meraviglieranno i puristi della misura, quelli che pretendono grafici tanto rettilinei quanto ASETTICI ed INCONSISTENTI", bene, anzi, male: allora la sensazione alla lettura diventa veramente sgradevolissima.
    E viene da chiedersi se una rivista giornalistica sarebbe o no libera di pubblicare la foto del diffusore da 60 milioni in copertina e magari affermare, senza troppe ambiguità, che le prestazioni fornite dall'apparecchio non sono neppure lontanamente correlabili al suo costo di mercato.
    Vi sarebbe questa libertà ? Ecco, la rivista che lo facesse godrebbe della mia stima.
    Eccone un altro...

    OK, va bene; come prevedibile le ampie spiegazioni di Giampy del perche' e percome i dati strumentali non trovassero riscontro pratico all'ascolto (qualche messaggio piu' sopra) non sono riuscite ad ingannare tutti; no dico, mica penserete di fare fesso quel volpone di Zampano'?
    Ci hanno scoperti, a questo punto tanto vale confessare: ebbene si, CI HANNO COMPRATI
    In realta' quei furbacchioni della Tannoy speravano di cavarsela pagando solo Matarazzo, che ha preteso una villa a Positano - ognuno ha il suo prezzo - ma non avevano fatto i conti col Cicognone e il sottoscritto: "oh bischeri! Noi scriviamo un riquadro sull'ascolto, ci avrete mica preso per fessi, che vi copriamo gratis il buco a 1Khz?"
    Dopo un'estenuante trattativa ci siamo accordati rispettivamente per una tenuta nel senese con 15 ettari a vigneto e un attichetto di 250 metri (piu' terrazzo) a Piazza di Spagna, dove conto di trasferirmi fra poche settimane, appena terminati i lavori di ristrutturazione, ovviamente a carico di Tannoy.


    Saluti
    Marco Benedetti

  11. #26
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    zampano' ha scritto:
    ... Grafici impietosi che si accompagnano a spiegazioni sibilline e vaghe. ... pessima risposta in frequenza, brutta risposta in ambiente, brutto andamento dell'impedenza, cattivo incrocio di crossover, cattivo andamento in gamma acuta, tempo di decadimento con riverberi e code interminabili.

    ... La tesi che all'ascolto le cose vadano magicamente e misteriosamente bene è incosistente...

    ... Se poi a questo enigmatico equilibrismo dei commenti rivolti al diffusore, aggiungiamo una bella foto gigante in copertina... viene da chiedersi se una rivista giornalistica sarebbe o no libera di pubblicare la foto del diffusore da 60 milioni in copertina e magari affermare, senza troppe ambiguità, che le prestazioni fornite dall'apparecchio non sono neppure lontanamente correlabili al suo costo di mercato.
    Vi sarebbe questa libertà ? Ecco, la rivista che lo facesse godrebbe della mia stima.
    zampano', posso ammettere i tuoi dubbi e le tue convinzioni sulla recensione delle Tannoy. Ma questo non ti autorizza ad apparecchiare quella che sembra una bella diffamazione.

    Ti ho spedito una email.


    Emidio

  12. #27
    Data registrazione
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    Emidio Frattaroli ha scritto:
    zampano', posso ammettere i tuoi dubbi e le tue convinzioni sulla recensione delle Tannoy. Ma questo non ti autorizza ad apparecchiare quella che sembra una bella diffamazione.

    Ti ho spedito una email.


    Emidio
    Egregio Zampanò, ho letto soltanto oggi il tuo messaggio e ti rispondo immediatamente. A parte la giustificata ironia di Otello posso ammettere che a prima vista le misure della Tannoy possono lasciare perplessi i più. Però, scusa eh, più di ammettere che questo diffusore nasce per essere ascoltato a tre e più metri e che io in camera anecoica arrivo a malapena a due cosa devo fare. Ma le leggete quelle riviste che "bucano" il condotto reflex, che misurano le casse a 50 cm con microfonini giocattolo e poi si danno arie da guru, o quelli americani che sbagliano le misure della Mission Pilastro eppure hanno un nome alto così. Tutte le altre misure sono figlie della risposta e miracoli non ne posso fare. In aiuto vengono altri due recensori che affermano (separatamente) di non avere come me problemi all'ascolto in questo range di frequenze. Allora due sono i casi: o siamo tre sordi o siamo in malafede. Oppure...potrei aver ragione per quanto ti ho detto finora. Poi pensala come ti pare, ma affermare che in Tannoy (ed in Audio Review) sono tutti stupidi equivale a posizionarsi su un gradino molto alto. Contro ogni ragione e contro la storia di questo marchio. Attento comunque che cadere da molto in alto può fare male. Senza offesa per nessuno.
    Giampy
    Giampy

  13. #28
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    1.247
    Zampano' ti rendi conto che hai imbastito un comico castello in aria , basato solo su commenti di misurazioni effettuate da altri ?
    Mi domando ma le hai mai sentite quelle casse ?
    Sei al corrente del fatto che la Tannoy insieme a ben poche altre case , ha inventato quella filosofia di ascolto stereofonico che solo piu' tardi e' stata chiamata hi fi ?
    Per me sei un tipo intelligente , preparato ma molto in mala fede , il tuo commento lo dimostra chiaramente !!

  14. #29
    Data registrazione
    May 2003
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    1.247
    cristianonava ha scritto:
    ciao giampiero,ci siamo conosciuti anni addietro insieme a noselli.
    io conosco molto bene il suono dei coassiali tannoy,avendoli utilizzati per anni negli studi televisivi,e avendoli in casa(ascolto con le canterbury 15 e possiedo 3 coppie di monitor gold e 2 coppie di hpd 385 montate in un tipo di cassa progettata da gianluigi corsini,chiaramente 1 per cassa!prima che qualcuno pensi male).le ho sentite pilotate da qualsiasi tipo di amplificatore,dai leak point one fino ad arrivare ai bryston,e altri finali pro di cui non ricordo ora.ne ho sempre apprezzato la timbrica neutrale e con i piccoli soliti accorgimenti(come togliere la retina sulle vecchie serie),la risposta alle misure sempre molto buona.
    ho ascoltato le nuove dimensione sopratutto le nuove kingdom a londra,e devo dire che all'ascolto sono rimasto perplesso,perchè mancava qualcosa(sostanzialmente un impressione di scollamento,chissa' se riesco a spiegarmi).poi ho letto il tuo articolo su audio review,e....
    non ti sembra(so che anche se lo pensassi,vista la tua posizione,non potresti comunque affermarlo),che in tannoy abbiano fatto un piccolo passo indietro?almeno nelle serie maggiori,visto che ho sentito le nuove piccole coassiali,e mi sono piaciute molto.ciao
    Condordo con te Cristiano sul fatto che la qualita' della produzione hi fi della tannoy pur essendo sempre alta , e' dissimile da quella del professionale da studio
    Ed e' sempre stato cosi
    La cosa diventa poi insopportabile se consideriamo che le kindom non te le buttano nella schiena per due soldi , del resto nemmeno le system 215 che possiedo e ascolto con grandissima soddisfazione , da circa 10 anni , e che non sostituirei con nessuna altra cassa
    Sono diffusori che spingono come un P.A. ma che hanno un timbro squisitamente inglese e molto neutrale su tutto il range
    Con la voce non c'e' ne per nessuno , sono il massimo
    E poi ragazzi che costruzione il baffle frontale e' spesso piu' di 4 centimetri di robustissimo medium density , quello posteriore piu' sottile di un centimetro per non risuonare con quello frontale , quelli laterali ancora di spessori diversi e rivestiti esternamente in formica , i cestelli sono in pressofusione di alluminio i cross con bobine in aria in stile klipsch .... o forse meglio
    A dimenticavo ho anche le klipschorn , belle certo , spingono da spavento , ma le tannoy come timbro le preferisco
    Ultima modifica di lus; 29-09-2003 alle 18:56

  15. #30
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    Otello ha scritto:
    Eccone un altro...

    Ci hanno scoperti, a questo punto tanto vale confessare: ebbene si, CI HANNO COMPRATI
    In realta' quei furbacchioni della Tannoy speravano di cavarsela pagando solo Matarazzo, che ha preteso una villa a Positano - ognuno ha il suo prezzo - ma non avevano fatto i conti col Cicognone e il sottoscritto: "oh bischeri! Noi scriviamo un riquadro sull'ascolto, ci avrete mica preso per fessi, che vi copriamo gratis il buco a 1Khz?"

    Ero poco informato e non avevo neppure capito di trovarmi "nella tana del lupo", ossia di avere come interlocutori proprio molti redattori di AR. Detto ciò, questo genere di "difesa ironica" non centra il punto. Io non parlavo di mercimoni o cose simili, ma più semplicemente, di un servizio al consumatore che è poco efficace, poco chiaro, giocato più sul dire e non dire che non nell'affermare con chiarezza e semplicità come stanno le cose. Invece di pagine e pagine di prosa declamatoria, oscillante fra la generica adulazione e le ovvie riserve destate da certe misurazioni, non sarebbe stato più semplice che certe prestazioni lasciano alquanto sbigottiti?

    Ed io non sto dicendo che nell'articolo siano state scritte falsità o che si tenti di ingannare il consumatore alterando dei dati. Affermare questo sarebbe chiaramente non vero, perché le misure sono là ed evidentemente non sono state occultate. Ed esse non vengono candidamente ignorate nei commenti (ad esempio la risposta nel tempo è definita "inquietante", ed è il minimo che si possa dire). Nè volevo gettare tutta la croce sulle spalle di chi ha firmato l'articolo principale, non a caso sono riportati altri commenti e prove d'ascolto.

    Il punto che mi ha colpito di più è che non c'è stato il coraggio di riferire al consumatore il più ovvio dei commenti. Cioè che in un diffusore dal costo stratosferico è inconcepibile che si registrino simili prestazioni strumentali. Poi, nell'ascolto, si può dire tutto e il contrario di tutto, il timbro può essere anche la cosa più piacevole dell'universo, ma non basta una timbrica incantevole a riabilitare un diffusore di prezzo enorme e che si allontana così clamorosamente dal comportamento fisico proprio di un'emissione fedele al segnale.
    la vita è soltanto un'ombra errante, un guitto che in scena s'agita un'ora pavoneggiandosi, e poi tace per sempre


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