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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Pavimento gallegiante... quali smorzatori?


    Ciao,
    Vorrei chiedervi un consiglio per quanto riguarda il pavimento gallegiante,
    non che non ne abbia bisogno per pareti e soffitti ma sul pavimento ci sono varie incognite specialmente nel fornirsi di alcuni materiali.

    Ma partiamo dall’inizio, ho appena acquistato casa che mi e’ subito piaciuta
    molto da come era disposta la sala:
    -prima di tutto e’ nettamente assimetrica, 25mq
    -per entrarci esiste un disimpegno,
    -e’ alta 3.05metri,
    -e su tutti i lati non c’e’ nessuno.

    La parte dolente e’ che si trova al 3°piano, quindi ho un inquilino sotto e sopra ho per meta’ il tetto e per l’altra l’altro inquilino.

    Vorrei realizzare con cura il pavimento gallegiante del tipo a travi sospesi con piedini antisismici ma molti mi hanno anche proposto vari strati di feltro ad alta grammatura combinati con pannelli di lana di vetro trattata con resine termoindurenti per poi applicarci sopra un massetto di cemento e un possibile palche.

    Mi chiedo se sia meglio quest’ultimo effetto sanduice o il metodo a travi…

    Se dovessi optare per il sistema a travi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate degli antivibranti ATAG che si usano per vaste applicazioni.

    http://www.atag.it/FRM/SOM/MAGO.htm

    Sono composti da una parte in gomma poliuretana con parti metalliche per fissaggi. Ve lo chiedo perche’ non riesco a trovare ne i dischi in neoprene ne i blochetti POROTON.
    Visto che della ATAG so dove comprare magari mi potete consigliare un
    loro prodotto preciso con carico adatto al pavimento gallegiante.
    Il mio timore e’ di comprare un antivibrante talmente rigido da non avere piu’ il suo giusto smorzamento.

    Ciao e grazie da Fabio

  2. #2
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    1.721
    Il trattamento acustico di un ambiente è regolato da una disciplina assai complessa... mi pare di capire che tu ti stia preouccupando più dell'isolamento "passivo" che del "trattamento" finalizzato al miglioramento delle caratteristiche acustiche della sala. Nulla però toglie che tu possa perseguire entrambi i risultati con una serie di interventi, anche costosi, che potrai eseguire nella tua sala.

    Il concetto di base è quello che l'isolamento si ottiene interponendo elevati strati di materiale fonoassorbente tra gli ambienti che devi isolare. L'ideale sarebbe quello di creare il vuoto tra gli ambienti perchè le onde di pressione non si propagano in assenza di materia. Tuttavia questo è il caso limite, proprio per l'impossibilità tecnica di "sospendere" un abiente in un altro in assenza di materia.

    Il pavimento galleggiante o flottante rimane un "tentativo" di risolvere il problema, perchè anche limitando il numero di appoggi, buona parte dell'energia sonora si diffonde attraverso di essi, e siccome gli appoggi devono essere rigidi per motivi strutturali, risultano del tutto inefficaci sulle frequenze che danno più fastidio.
    Non ti fossilizzare con gli antivibranti che in genere nascono per altri obiettivi, meglio usare dei feltrini di forte spessore o del sughero da inserire sotto dei normali appoggi!
    Un pavimento, mediamente, rappresenta solo un'aliquota abbastanza marginale della superficie complessiva che connette acusticamente un ambiente ad un altro; questo significa, in pratica, che l'isolamento deve essere adoperato anche su tutte le pareti e sul soffitto perchè anche mediante di essi l'energia sonora giunge al pavimento.
    Altro punto che spesso viene trascurato è rappresentato dalle porte e dalle finestre. Specialmente le prime, che per quanto di elevato spessore ed imbottite, se non garantiscono una chiusura ermetica, realizzabile con una serie di guarnizioni e profili risultano del tutto inefficaci ai fini di un buon isolamento acustico.

    Morale della favola: Isolare un ambiente al 3° piano non è cosa semplice e buoni risultati funzionali ed estetici si raggiungono con una spesa che non è affatto trascurabile.

    Rino

  3. #3
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    TORINO
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    rinorho ha scritto:
    Altro punto che spesso viene trascurato è rappresentato dalle porte e dalle finestre. Specialmente le prime, che per quanto di elevato spessore ed imbottite, se non garantiscono una chiusura ermetica, realizzabile con una serie di guarnizioni e profili risultano del tutto inefficaci ai fini di un buon isolamento acustico.

    Rino
    Il mitico "manuale di aucustica" di Alton Everest suggerisce di costruirsi porte "sigilla rumore" riempenso una porta vuota con sabbia. Per i pannelli della porta viene impiegato compensato pesante (2 cm di spessore").
    *NUOVO* Oggi con Chat!

  4. #4
    Data registrazione
    Sep 2002
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    2.038
    rinorho ha scritto:
    Il trattamento acustico di un ambiente è regolato da una disciplina assai complessa... mi pare di capire che tu ti stia preouccupando più dell'isolamento "passivo" che del "trattamento" finalizzato al miglioramento delle caratteristiche acustiche della sala. Nulla però toglie che tu possa perseguire entrambi i risultati con una serie di interventi, anche costosi, che potrai eseguire nella tua sala.

    Il concetto di base è quello che l'isolamento si ottiene interponendo elevati strati di materiale fonoassorbente tra gli ambienti che devi isolare. L'ideale sarebbe quello di creare il vuoto tra gli ambienti perchè le onde di pressione non si propagano in assenza di materia. Tuttavia questo è il caso limite, proprio per l'impossibilità tecnica di "sospendere" un abiente in un altro in assenza di materia.

    Il pavimento galleggiante o flottante rimane un "tentativo" di risolvere il problema, perchè anche limitando il numero di appoggi, buona parte dell'energia sonora si diffonde attraverso di essi, e siccome gli appoggi devono essere rigidi per motivi strutturali, risultano del tutto inefficaci sulle frequenze che danno più fastidio.
    Non ti fossilizzare con gli antivibranti che in genere nascono per altri obiettivi, meglio usare dei feltrini di forte spessore o del sughero da inserire sotto dei normali appoggi!
    Un pavimento, mediamente, rappresenta solo un'aliquota abbastanza marginale della superficie complessiva che connette acusticamente un ambiente ad un altro; questo significa, in pratica, che l'isolamento deve essere adoperato anche su tutte le pareti e sul soffitto perchè anche mediante di essi l'energia sonora giunge al pavimento.
    Altro punto che spesso viene trascurato è rappresentato dalle porte e dalle finestre. Specialmente le prime, che per quanto di elevato spessore ed imbottite, se non garantiscono una chiusura ermetica, realizzabile con una serie di guarnizioni e profili risultano del tutto inefficaci ai fini di un buon isolamento acustico.

    Morale della favola: Isolare un ambiente al 3° piano non è cosa semplice e buoni risultati funzionali ed estetici si raggiungono con una spesa che non è affatto trascurabile.

    Rino

    Allora, premetto che ho gia' montagne di materiali compresi progetti
    per eseguire a doc una stanza nella stanza. Avevo gia' contattato varie
    ditte per l'eseguzione e richiesto varie offerte.
    Insomma, io e il mio geometra (marito di mia madre)abbiamo valutato il
    tutto e ci e' sembrata alla nostra portata il lavoro da fare.
    Diciamo che e' una questione di come viene posato il materiale che e'
    la cosa piu' importante.

    Il dubbio nasceva sulle 2 possibilita' del pavimento gallegiante, non
    sappiamo in linea di massima se sia piu' evvicare le travi con piedi
    antivibranti o i vari manti a sanduice con massetto complementare.

    E' logico che poi l'efficacia si differenzia dal tipo di materiale,
    ma qual e' la migliore tipologia costruttiva delle 2?

    Poi essendo la casa ancora vuota o tempo per pensare al trattamento
    acustico interno... mi preme per ora capire la migliore soluzione
    sul pavimento gallegiante.

    Ciao e grazie da Fabio

  5. #5
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    Siccome con le travi sospese non crei il vuoto e l'aria è un ottimo mezzo di trasmissione è molto meglio utilizzare molti strati di materiale isolante su cui poggiare una struttura rigida calpestabilie. Al massetto puoi sostituire una pavimentazione costituita da una intelaiatura in legno su cui posare elementi di pavimentazione componibile e rivestibile (moquette, parquet,ecc,ecc.)


    In poche parole posa le travi sospese, lasciando perdere i costosi antivibranti. Utilizza come appoggi degli elementi rigidi (anche di legno). Bastano degli elementi poggiati su del sughero o su dei feltrini. Riempi il tutto con lana roccia ben costipata e sopra le travi posa la tua pavimentazione.

    Rino

  6. #6
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    rinorho ha scritto:
    Siccome con le travi sospese non crei il vuoto e l'aria è un ottimo mezzo di trasmissione è molto meglio utilizzare molti strati di materiale isolante su cui poggiare una struttura rigida calpestabilie. Al massetto puoi sostituire una pavimentazione costituita da una intelaiatura in legno su cui posare elementi di pavimentazione componibile e rivestibile (moquette, parquet,ecc,ecc.)


    In poche parole posa le travi sospese, lasciando perdere i costosi antivibranti. Utilizza come appoggi degli elementi rigidi (anche di legno). Bastano degli elementi poggiati su del sughero o su dei feltrini. Riempi il tutto con lana roccia ben costipata e sopra le travi posa la tua pavimentazione.

    Rino
    Grazie per la risposta Rino, e' difficile cmq esprimersi in un forum
    con precisione. Le travi che accenavo come prima soluzione (ora trascuriamo gli antivibranti) sono state gia' preventivate di una
    prima guaina come base per poi il riempimento di lana di vetro la
    le travi ed il pavimento sopra le travi.
    Per darti una idea prova a veder qui:
    http://www.labatteria.it/acustica/isolamento.htm

    Nella sezione "pavimento gallegiante" mi fa capire che se viene
    eseguito con il massetto il risultato migliora.

    Ma in che senso?
    Le travi fatte il cemento o l'applicazione a sanduice con massetto
    superiore?

    Ti voglio un'altra volta ringraziare del tuo interessamento ed i
    vari report sul Forum...

    Fabio

  7. #7
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    9.290
    Ciao
    Se vuoi, dai uno sguardo al mio sito.
    Potresti trovare degli spunti interessanti. Inoltre, se la descrizione del pavimento galleggiante che ho realizzato, non e' abbastanza chiara, non hai che da chiedere.
    Ciao
    Mimmo

  8. #8
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    May 2002
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    1.721
    Nidios ha scritto:
    Grazie per la risposta Rino, e' difficile cmq esprimersi in un forum
    con precisione. Le travi che accenavo come prima soluzione (ora trascuriamo gli antivibranti) sono state gia' preventivate di una
    prima guaina come base per poi il riempimento di lana di vetro la
    le travi ed il pavimento sopra le travi.
    Per darti una idea prova a veder qui:
    http://www.labatteria.it/acustica/isolamento.htm

    Nella sezione "pavimento gallegiante" mi fa capire che se viene
    eseguito con il massetto il risultato migliora.

    Ma in che senso?
    Le travi fatte il cemento o l'applicazione a sanduice con massetto
    superiore?

    Ti voglio un'altra volta ringraziare del tuo interessamento ed i
    vari report sul Forum...

    Fabio

    Più spessore metti e più isoli! Dipende quanto puoi salire con la quota. Un bel massetto ha cmq lo svantaggio di pesare e quindi di caricare a dismisura il solaio.
    In definitiva quale deve essere la tua pavimentazione ultima finita?
    Piastrelle? Parquet?, ecc.. In funzione di questa determini la soluzione migliore!

    Rino

  9. #9
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    2.038
    rinorho ha scritto:
    Più spessore metti e più isoli! Dipende quanto puoi salire con la quota. Un bel massetto ha cmq lo svantaggio di pesare e quindi di caricare a dismisura il solaio.
    In definitiva quale deve essere la tua pavimentazione ultima finita?
    Piastrelle? Parquet?, ecc.. In funzione di questa determini la soluzione migliore!

    Rino
    Oggi stesso parlero' con il geometra per quanto riguarda il massetto,
    mi ha gia detto che servono almeno 5cm per farlo armato con una rete.
    Dovremmo comunque andare nell'appartamento e valutare il carico
    effettivo sul solaio.
    Per la pavimentazione mi puo' andare bene qualsiasi soluzione, cmq
    stavo pensano al Parquet...

    Quindi... tenendo conto che esiste gia' una pavimentazione, il lavoro
    di posa sara composto:
    Primo strato di gomma piompo (sono 6mm di spessore con una lamina di piompo interna a scelta tra 0.6mm o 1mm).
    Secondo, un pannello della Isover denominato Ekosol N (Pannello in lana di vetro trattata con speciale legante a base di resine termoindurenti Sp.20mm)
    Terzo, massetto con rete da 5cm.
    Quarto, pavimentazione.

    Che ne pensi?
    Come si comportera con le basse frequenze(tenendo presente che poi
    le contropareti costruite sopra il pavimento gallegiante)?

    Ciao da Fabio

  10. #10
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    1.721

    Bisognerebbe conoscere almeno il comportamento dei singoli componenti il sandwich per poter esprimere un giudizio complessivo. Tuttavia, i componenti presi singolarmente sembrano buoni per cui il risultato finale dovrebbe essere sodddisfacente. Se ti e' possibile finisci tutto con la moquette che ha ottime caratteristiche anche per quando riguarda la riflessione, il che non guasta affatto...

    Rino
    Ultima modifica di rinorho; 14-11-2004 alle 22:23


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