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Discussione: Cavi di segnale Tellurium Q Black
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27-08-2015, 14:44 #1
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Cavi di segnale Tellurium Q Black
Premessa (sarò breve
)
Negli ultimi mesi, per motivazioni varie, mi sono ritrovato a sostituire tutti i componenti del mio (ex) impianto stereo.
Avendo, tra l'altro, anche cambiato l'ambiente di ascolto, mi sono ritrovato con dei buoni componenti (forse fra i migliori che le mie povere tasche mi abbiano mai potuto permettere), ma non perfettamente interfacciati. In particolare l'accoppiata ampli/diffusori, risultava problematica in gamma medio-alta, e il Denon denunciava qualche indurimento a volumi di ascolto particolarmente elevati. Anche l'ambiente - onestamente - ha qualche problemino di acustica che proverò a sistemare in un prossimo futuro.
La prima tentazione è stata quella di sostituire l'ampli con qualcosa di più potente e più caldo timbricamente, ma se c'è una cosa che ho imparato in 25 anni di passione attiva (e che tante volte ho io stesso disatteso) è quella di non cambiare mai un componente senza prima averlo messo nelle condizioni di operare al meglio e di rendere al massimo delle sue potenzialità.
Ora, negli ultimi anni, avevo accumulato un guazzabuglio di cavi e cavetti di vario genere (non roba costosissima) che usavo un po' a caso senza prestare molta attenzione alla felicità degli abbinamenti. Quindi, prima di rientrare nel circolo vizioso del cambio dei componenti nella speranza di azzeccare casualmente l'oggetto giusto (da anni compro - e rivendo - solo usato e solo online, non ho quindi la possibilità di provare i componenti nel mio set-up), ho pensato di ricablare interamente l'impianto. Quindi: 3 cavi di alimentazione, una ciabatta ..."Hi-Fi", una coppia di cavi di segnale e una di potenza.
Dato che da tempo mi trovavo un po' fuori dal giro, mi sono dato da fare sul web e mi sono imbattuto in questa, per me sconosciuta, azienda dal nome pomposo e vagamente intimidatorio: "Tellurium Q".
Soprattutto i suoi cavi di potenza mod. Black avevano riscosso negli anni una impressionante serie di recensioni entusiastiche un po' in tutto il mondo, non solo fra la critica di settore, ma anche fra i comuni appassionati.
Visto che i prezzi - per questa linea - erano ancora abbordabili, visto che avrei comunque dovuto acquistare alla cieca e che, in ogni caso, di recensioni negative o men che entusiastiche non se ne vedeva nemmeno l'ombra, ho deciso di buttarmi su questi prodotti.
Primo problema: dei cavi di segnale non c'è traccia sul web, non si sa come si comportino nè se hanno la qualità dei più famosi fratelli di potenza. Quindi acquisto al buio.
Secondo problema: i cavi di alimentazione costano uno sproposito, quasi mille euro l'uno. Decisamente troppo anche per un cavofilo come me.
Ho risolto acquistando cavi di segnale e di potenza Tellurium Q Black nella speranza di avere una certa omogeneità timbrica mentre, per quelli di alimentazione, ho ripiegato sugli Airtech Alfa, economici e - pare - molto bensuonanti.
Poi, per una serie di disguidi imputabili anche a miei errori in fase di ordinazione, ieri mi sono arrivati i soli cavi di segnale; per l'appunto - fra tutti - quelli che mi interessavano di meno
La Tellurium Q sembra essere una ditta seria (lo dico ora che ho provato il cavo): per anni hanno prodotto solo cavi per diffusori anche se questo li penalizzava sul mercato rispetto a aziende che producevano invece la gamma completa. Loro dicono che non volevano immettere sul mercato un prodotto che non fosse all'altezza dei loro famosi cavi di potenza. Chissà, forse che sì forse che no, resta il fatto che alla fine è uscita anche la serie dei cavi di interconnessione.
Questi mi sono arrivati all'interno di una comune scatola di cartone, senza tanti preziosismi (politica che rispettano anche per le linee più costose), e accompagnati da un foglietto dattiloscritto in cui, oltre ai soliti ringraziamenti e complimenti per aver acquistato un prodotto di elevata qualità, si raccomandano di collegarli - essendo direzionali - seguendo le freccette impresse sulla guaina. Questo, a loro dire, vale anche in parte per i cavi non direzionali, nel senso che è bene utilizzarli in modo che il segnale "scorra" sempre nello stesso verso. In questo caso il verso lo decidiamo noi all'inizio, poi è meglio non modificarlo più.
Strano, questa cosa la raccomandava anche un altro importante costruttore di cavi, mi pare Audioquest ma potrei sbagliarmi, e si spingeva anche oltre asserendo che un cavo inutilizzato per lungo tempo andasse ri-rodato.
A proposito di rodaggio: la Tellurium Q avvisa che i loro cavi ne hanno bisogno, e tanto; quindi di non giudicarli prima di 3/400 ore di utilizzoC'è da dire che il periodo in cui si ha diritto al ripensamento restituendo il prodotto senza nemmeno l'onere delle spese di spedizione, dura un mese, perciò, sempre in teoria, con un disco in repeat 24h/24 per un paio di settimane si dovrebbe essere in grado di giudicare i cavi nel pieno del loro splendore.
In ogni caso, con i miei ritmi, è bello sapere che per i prossimi 2/3 anni avrò un prodotto che "suonerà" sempre meglio
Il suono.
IMPORTANTE: ESSENDO IO UNA PERSONA FACILMENTE SUGGESTIONABILE, LE IMPRESSIONI DI ASCOLTO CHE SEGUIRANNO SONO FRUTTO UNICAMENTE DELLA MIA IMMAGINAZIONE E NON HANNO NESSUNA CONTROPROVA SCIENTIFICA.
Fatti fuori in un sol colpo gli illuministi del forumche, dall'alto di una ragione superiore, guardano con ironica commiserazione noi poveri audiofili creduloni, passo a descrivere il comportamento di questi cavi nel mio impianto.
Potrei cavarmela con due parole: "pura magia", e vorrei, ma forse sarà bene argomentare un po'.
Dopo tutta la ramanzina sul rodaggio ero pronto a subire l'affronto di un suono compresso, poco musicale, inscatolato, ecc..., invece - con mia grande meraviglia - sin da subito (curioso, la raccomandazione del rodaggio non ha influito sulla mia suggestionabilità. Stranezze della psiche umana) è uscito dai diffusori un suono fluido, musicalissimo, esteso, raffinato, dinamico, trasparente. La scena si è ampliata in orizzontale, per nulla in verticale (rispetto ai cavi precedenti), mentre la profondità non sono stato in grado di giudicarla dato che ascolto in campo ravvicinato e ho i diffusori a 25 cm. dalla parete di fondo.
Mi invento (penso) un neologismo: è un suono "vinilico". Esagero, questo cavo è come se avesse trasformato il lettore cd e l'ampli a transistor in un'accoppiata giradischi/valvole.
Le asprezze in gamma medio-alta sono completamente scomparse, tanto che ho finalmente potuto riposizionare su 0 il potenziometro che mi regolava l'attenuazione dei tweeter sui diffusori. Fluidità a vagonate, raffinatezza, ma anche decisione e dinamica, però sempre con garbo, mai sopra le righe.
Giuro che sono rimasto affascinato e mentre ascoltavo la musica pensavo a cosa avrei fatto se il prezzo fosse stato il triplo di quello pagato. Al buio certe cifre non le avrei certo tirate fuori, ma dopo averli provati penso proprio che li avrei acquistati lo stesso. Sì, perchè solo con questo cavo ho praticamente risolto in un sol colpo tutti quei particolari che, nel suono del mio impianto, non mi convincevano e mi disturbavano.
E mi devono arrivare ancora quelli di potenza e di alimentazione
Per finire un consiglio a tutti gli audiofili non creduloni: datevi una possibilità e giudicate con la vostra testa. Oramai molti produttori danno 30 giorni di tempo per valutare i loro cavi e - nel caso - restituirli senza nemmeno l'aggravio delle spese di spedizione.
E poi non complicatevi la vita con inutili prove bendate per capire se vi siete bevuti il cervello. Avete bene in mente il suono del vostro impianto? Bene, adesso provate a inserire un cavo di qualità, mettete il vostro disco preferito e sentite le differenze..... a occhi e orecchi aperti. Se vi è piaciuto, se vi ha entusiasmato, basta, non pensateci più e non state a perder tempo con continui cambi e prove al buio; queste cose servono solo a confondervi le idee.
Quindi fatelo un tentativo, magari anche più di uno, potreste avere delle belle sorprese e risparmiare tanti soldini. Questo cavo, infatti, l'ho pagato 330 euro, e non credo che con una tale somma, da aggiungere al ricavato della vendita dell'amplificatore (o dei diffusori), avrei ottenuto un risultato migliore. Inoltre avrete la soddisfazione di non aver cambiato un componente - anche costoso - solo perché non lo avete capito.TV: Panasonic 55ST60 - Lettore BR/SACD: Marantz UD7006 - Lettore cd: Audio Analogue "Fortissimo" by Airtech - Ampli integrato: Naim Superuniti - Diffusori: Tandberg Studio Monitor
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24-03-2018, 14:52 #2
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Premetto che dopo un bel po' di prove col mio modesto impianto e fortunatamente con impianti, di amici e conoscenti, il cui valore varia dal 50% al 3.000% (si, 30 volte tanto) del mio sono giunto alla conclusione, ma già da tempo, che i cavi sono una componente di un impianto hi-fi al pari degli altri. Ritengo che chi sostiene che i cavi siano tutti uguali sia oggettivamente sordo o una persona che ascolta musica superficialmente, mentre fa le pulizie di casa per intenderci. Rimane il fatto che, come ogni componente dell'impianto, i cavi vanno acquistati con intelligenza perchè il mercato propone prodotti adatti a tutte le tasche, adatti a tutte le necessità e adatti anche agli imbecilli che acquistano cavi il cui valore è pari a quello dell'ampli in loro possesso o solo perchè hanno le RCA in oro zecchino. Se un collega audiofilo analizzasse il mio impianto potrebbe dire che ho speso troppo per i cavi ma andrei subito a specificare che la maggior parte di loro è riveniente da pazienza e fortuna sul mercato dell'usato. Per citare prezzi di listino il cavo di segnale è un RCA da 675€ ma io l'ho pagato 200€ e fino ad oggi... guai a chi me lo toccava. Si tratta di un prodotto nostrano di qualche anno fa che è stato giudicato ottimamente dall'unanimità dai recensori. Ho avuto la possibilità di paragonarlo ad altro prodotto nostrano di ancor più elevato valore tecnico/economico e quindi di poterne confermare con le mie orecchie la bontà acustica.
Perchè il Tellurium q Black RCA? Non lo so, forse le ottime recensioni di tutti i prodotti di questa casa, forse la voglia di provare qualcosa di nuovo dopo qualche anno di un impianto sempre uguale; non c'era una vera insoddisfazione, tutt'altro. L'impegno economico poi era più alto del mio solito. L'ho preso da Playstereo.com, nuovo perchè usato non l'ho trovato e se leggete il seguito capirete perchè, ovvero chi ce l'ha se lo tiene stretto stretto.
Che dire... dopo pochi secondi di ascolto avevo già emesso un giudizio estremamente positivo tanto era un insieme di migliorie importanti rispetto al predecessore. La casa consiglia 300/400 ore di rodaggio ma già ora per me è una piacevolissima sorpresa. Le prime veloci impressioni erano quelle di un suono morbido e quindi già temevo per il dettaglio. Falso. Questo cavo di segnale è in grado di evidenziare dettagli mai sentiti prima col mio impianto costruendo un'immagine di notevoli dimensioni mai raggiunte a casa mia. Bassi possenti ma controllati, medie naturali e alti cristallini e mai affaticanti. Dopo poche ore ci si accorge che questo cavo di segnale dona equilibrio tra tutte le frequenze e, udite udite... tende letteralmente a far sparire i diffusori; non ci sono più, rimane la musica. Ogni strumento viene collocato nello spazio in modo fisico, lo si vede. Ogni strumento o voce che sia viene descritto in modo più completo, più naturale. Nelle migliori registrazioni il messaggio sonoro acquista plasticità, sembra quasi si possa toccare. Non sono un audiofilo che si diletta negli aggettivi ma qui stiamo parlando di un prodotto che vale ben oltre il suo costo economico ed è in grado di regalarvi un nuovo impianto in grado di estrarre dai vostri LP, CD e file su HD tutte le informazioni che contengono per darvi tutte le emozioni possibili. Faccio un esempio: telefilm Leftovers in BD, qualcuno bussa alla porta posta a sinistra. Ebbene, il toc toc era così realistico che ci siamo girati tutti, io e la mia famiglia, da quel lato della parete, ed io ho esclamato: mamma mia. Posseggo un CD test con registrate delle "evoluzioni" eseguite con la batteria e ora lo uso per "stupire con gli effetti speciali", ma i piatti sono da paura; chiudi gli occhi e vedi la batteria nel tuo salotto.
Concludo. Il cavo per il mio impianto è da considerarsi definitivo, il costo affrontato è da sberla alla concorrenza, Playstereo.com ha un listino addirittura vantaggioso rispetto a molta concorrenza internazionale, la spedizione è stata veloce ed accurata, le comunicazioni mail sono da società seria e competente, viene addirittura offerto un periodo di prova ma col cavolo restituirò questo cavo. Provare per credere. DIECI STELLE.
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24-03-2018, 17:35 #3è bene utilizzarli in modo che il segnale "scorra" sempre nello stesso verso
Sono sicuro che una affermazione così rivoluzionaria come quella citata, roba da meritarsi un Nobel, sarà stata documentata in modo inconfutabile su tutte le riviste scientifiche (serie) del globo.
Dimenticavo, gli audiofili ed i fisici vivono in due universi paralleli con leggi naturali completamente diverse.Ultima modifica di Nordata; 25-03-2018 alle 00:25
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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24-03-2018, 20:31 #4
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I cavi soprattutto di potenza e segnale spesso sono rilevanti nella resa finale.
Ci sono dei prodotti che nn costano uno sproposito ma vanno benissimo
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24-03-2018, 23:58 #5
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Prima del Tellutium Q black RCA usavo, ma conservo, un HiDiamond Signal+Esoteric MkII, tra l'altro anch'esso con la direzione indicata. Recentemente ho provato un Chord Company mod. Chameleon XLR che nel mio impianto mi ha deluso. Ho avuto la possibilità di provare i Faber's cables, alimentazione compresa.
Ultima modifica di LUKE65; 25-03-2018 alle 00:04
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25-03-2018, 08:24 #6
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Non faccio i nomi dei prodotti per non ingenerare ....
1) Recentemente ho provato a lungo un cavo di segnale dal costo di circa 8 volte maggiore rispetto al mio VDH bay C5, tra lettore saturn e ampli sugden -- sono sincero non sono riuscito a captare differenze - probabilmente in un impianto di livello superiore sì - da me no.
2) ieri (anche se una prova rapida) ho provato un cavo di potenza dal costo 3 volte superiore rispetto ai miei vovox initio ...
onestamente non saprei dire cosa suonava meglio o peggio .... probabilmente dovrei provarli più a lungo
Quindi prudenza con i cavi per me che comunque sono semi cavo scettico.
Altro esempio: cavo di alimentazione per il BC acoustic 362 = nordost blue heaven - cavo di alimentazione per sugden = vovox initio solid core.
Il BC mi capta un segnale radio in sottofondo - nulla da fare me lo tengo - una mattina un rarissimo per me lampo di fantasia: inverto i cavi di alimentazione: morale: vovox con il BC - perfetto - interferenza sparita; nordost con il sugden - mi pare l'Inglese gradisca
insomma mondo strano a volteUltima modifica di jakob1965; 25-03-2018 alle 08:25
Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost
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26-03-2018, 11:25 #7
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Aggiungo che ci vuole anche un orecchio allenato,parliamo comunque di sfumature, una catena rivelatrice.
Nn sempre la spesa di un cavo giustifica la spesa.
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26-03-2018, 22:20 #8
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Io, come ho piu' volte scritto, penso che tra un cavo buono ed uno economico, (dove per buono intendo non tanto uno ipercostoso, ma uno fatto bene, venduto al prezzo giusto visto che nessuno nessuno regala nulla, mentre per economico intendo un pezzo di filo da 'elettricista' di dimensioni ridotte), la differenza ci sia.
Si tratta di definire scientificamente quale sia un cavo buono ed uno economico.
Detto ciò, vanno poi considerati i singoli casi.
Non ha senso spendere cifre esorbitanti per cavi ultracostosi, soprattutto in impianti medio-bassi. Converrebbe invece comprarsi cavi onesti (correttamente dimensionati), e fare sinergia con i singoli componenti della catena che devono essere correttamente selezionati ed accoppiati. (Esiste un buon impianto, o un impianto migliore, non singoli componenti migliori se poi sono accoppiati male).
Detto ciò, le differenze che noto (personalmente), sono puramente psicologiche, non fisiche, non acustiche.
Io credo che la musica sia emozione. L'analisi fisica di un suono, l'analisi dello spettro elettrico di un segnale acustico, sono una cosa, l'ascolto della musica rientra invece nelle emozioni personali.
Se uno si convince che un cavo faccia la differenza, secondo me, (oltre ad arricchire i costruttori di cavi, ma ci può benissimo stare, visto che non vendono un componente elettrico atto a trasferire un segnale elettrico da un apparato all'altro, dall'amplificatore ai diffusori, ma vendono una emozione), e' giusto (per lui), potendo farlo, che compri cavi ultracostosi, se questo può appagarlo emozionalmente.
E' un pò come fare le doccie emozionali in un centro benessere.
Io mi sono fatto, in anni di ascolti musicali, una convinzione. Ci sono sere, in cui ascolto musica ed ho l'impressione che il mio impianto suoni benissimo, mi sento realmente appagato, perdo completamente la sensazione di ascoltare due diffusori connessi in qualche modo ad un impianto elettrico ma riesco a concentrarmi sulla musica, a rilassarmi.
La sera dopo, a pari disco, a pari poltrona, a pari volume, ho come la sensazione che l'impianto faccia realmente schifo.
A parte considerazioni fisiche, tipo discorsi legati alla corrente di alimentazione fornita dalla rete elettrica, che può variare da un giorno all'altro, credo che la causa sia solamente mia e sia una causa mentale, psicologica, legata al mio stato d'animo. Certe sere riesco a sgomberare la mente dalle mie preoccupazioni e riesco a godere della musica (non del suono in sè ma del messaggio musicale, a prescindere dal suono), ci sono sere che invece non ascolto la musica, ma sento l'impianto, il suono, non il messaggio musicale.
Il fatto di autoconvincersi che un cavo da 1000 euro al metro sia meglio, psicologicamente potrebbe portarci a sentirci maggiormente appagati e a godere di piu' della musica.
NB: non sto dicendo che i cavi non siano influenti (sopra ho affermato che secondo me ci sono delle differenze), sto solo dicendo che certe prese di posizione (tipo cavi rodati, o cavi connessi in un verso o nell'altro), non abbiano senso a livello fisico e scientifico, ma possano aver senso nella propria percezione della musica.
A certi livelli può avere un senso fisico e misurabile, intendo tra cavo ultraeconomico e buon cavo, in altri casi il problema è più emotivo e psicologico.
Scrivo questo perchè penso che il suono (o meglio il segnale che riproduce un'onda in grado di generale un suono), e' misurabile, tutto quanto e' invece legato alla sfera emotiva, e la musica alla fine è legata alla sfera emotiva e psicologica, non e' misurabile.
Io sono sicuro che in un confronto cieco (rigoroso), tra un buon cavo ed un cavo ipercostoso, ci si divertirebbe.
E' fondamentale che l'ascoltatore non si muova dalla sua postazione, e un'altra persona sostituisca il cavo ad insaputa dell'ascoltatore che rimane fermo nella sua posizione.
Scrivo questo in quanto se l'ascoltatore si alza dalla sua posizione e si risiede (magari avendo sostituito lui il cavo), la sua posizione non sarà più identica alla posizione originale le orecchie si saranno spostate di qualche centimetro rispetto a prima.
Ora una misura acustica del campo sonoro, e della risposta, varia notevolmente, spostando la posizione di ascolto di pochi centimetri, quindi anche la sensazione cambia inevitabilmente. Questo falserebbe il giudizio finale.
Per quanto riguarda invece il cavo di alimentazione, ho delle perplessità. Se collego un metro e mezzo di cavo ultracostoso tra la spina nel muro ed il mio apparecchio hifi, benissimo. Peccato però che tra la spina nel muro ed il contatore della luce ci siano enne derivazioni, enne scatolette, ed un cavo di scarsa qualità. Quindi, visto che nulla si crea e nulla si distrugge e che l'entropia tende ad un massimo, se tutto quanto c'e' tra la spina elettrica ed il contatore fa 'schifo', qualcuno dovrebbe spiegarmi, come un cavo ultracostoso possa 'migliorare' una alimentazione 'pessima'. Cioe' un metro e mezzo di cavo ultracostoso connesso in serie a decine e decine di metri di cavo spezzettato, giuntato, che gira per la casa, e che arriva ad un contatore, come può fare miracoli?
Certo, dovrebbe non introdurre ulteriori perdite, ma non può in alcun modo migliorare qualcosa che di per sè è pessimo.
Altro discorso se uno si è fatto una linea dedicata, appositamente per l'hifi, con cavo di qualità, senza interruzioni o derivazioni.
(Anche se in questo caso, si deve assumere che quanto ci arriva al contatore della luce, dalla centrale a casa nostra, sia perfetto).Ultima modifica di apeschi; 26-03-2018 alle 22:30
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27-03-2018, 09:32 #9
Decisamente no. Dimentichi che l'energia elettrica non nasce dal contatore ma proviene da centrali poste, se va bene, a centinaia di km di distanza, se va male migliaia, per cui prima di arrivare al contatore questa energia viene manipolata in molti modi da apparecchiature non propriamente HT. In pratica è come l'impianto casalingo ma su scala nazionale dove anche in questo caso ci sono derivazioni, cavi spezzettati e giunte varie.
Martino
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27-03-2018, 09:53 #10
Dimentichi però che i cavi di alimentazione "giusti" risolvono problemi anche quelli ben più difficili, basta scegliere quello con la "sinergia" giusta e tutto si accomoda.
Comunque noto che tra una divagazione filosofica e l'altra nessuno mi ha ancora chiarito cosa sia questo "verso" di una corrente alternata e come fa un cavo ad adattarvisi.Ultima modifica di Nordata; 27-03-2018 alle 13:07
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-03-2018, 12:53 #11
"Ritengo che chi sostiene che la terra sia tonda sia oggettivamente cieco o una persona che osserva il mondo superficialmente, mentre fa le pulizie di casa per intenderci..."
Molto bello e pienamente condivisibile anche per un freddo scientista come me il discorso di apeschi... il vero valore aggiunto di un cavo è esattamente quello psicologico. Se avere un cavo costoso vi fa stare meglio, vi fa percepire meglio la musica che ascoltate, vi da soddisfazione e più in generale vi sembrano soldi ben spesi, allora non c'è assolutamente niente da dire, SONO soldi ben spesi.
Il gusto di ascoltare musica non si limita alla percezione di onde trasmesse dall'aria, ma va ad interagire con una serie di fattori che non hanno assolutamente niente a che vedere con la fisica, e se grazie ad un cavo queste condizioni accessorie per voi migliorano, assolutamente niente da ridire. Contenti voi di quello che provate, contenti i costruttori di cavi che possono lucrare, contento io con i miei cavi da elettricista (dimensionati a dovere).
L'importante è non convincersi che esistano differenze oggettive percepibili o, peggio ancora, fare proselitismo spingendo i neofiti ad investire i loro soldi in olio di serpente sotto la minaccia implicita (mica tanto, a giudicare dal tenore del post che ho citato) che "se non percepite differenze tra cavi, siete sordi".Proiettore: Sony VPL-HW40ES; TV: Panasonic TX-P55ST50E; Sintoampli MCH: Anthem MRX-300; Integrato stereo: Audio Analogue Fortissimo; Lettore BRD:PlayStation 4; Frontali: Focal Chorus 816W; Centrale: Focal Chorus CC800V; Surround: Focal Chrous 705V; Sub: Sunfire HRS12
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27-03-2018, 13:28 #12
O il vostro impianto fa schifo, pardon, "non è abbastanza rivelatore".
A nessuno piace sentirsi dare del poco competente o, peggio ancora, dello sprovveduto che ha speso soldi in qualcosa che non riesce nemmeno e rendere palesi differenze che molti, in questo forum e più di una volta in un passato non tanto lontano, hanno definito: "eclatanti, mostruose, epocali" tirando persino in ballo la moglie, completamente digiuna di queste cose, che se ne è accorta dalla stanza accanto (tutto scritto, compresi gli aggettivi iperbolici, non sono mie invenzioni), pertanto pur non sentendo effettivamente alcuna differenza dopo qualche attimo si sentono, che meravigliosa macchina che è il cervello!
Per non parlare dei miracoli che fa una presa schuko (tornita dal pieno, ovviamente) o degli appositi supporti di legno esotico per sollevare il cavo dal pavimento (d'altra parte lo sanno tutti che non fa bene stare sdraiati sul pavimento).
Noto però che ultimamente si è già passati alle "sottili differenze", forse c'è ancora speranza, magari, tra qualche altro anno,...Ultima modifica di Nordata; 27-03-2018 alle 13:30
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-03-2018, 13:42 #13
Non essendo audiofilo probabilmente dico una fesseria, ma se il cavo provato dall'autore del thread costa "solo" 330€, a spanne se dovessi cambiare le 5 coppie di cavi dell'HT, le 2 coppie dell'HiFi, 4 di alimentazione per le elettroniche e quello RCA tra ampli e CdP la spesa si aggirerebbe oltre (stando bassi) i 3K... faccio una provocazione: se vendo le quattro (ampli HT, lettore BD, ampli 2CH e CdP) elettroniche, aggiungo 3K e compro cavi ben dimensionati ma non - diciamo così - non tanto performanti come quelli acquistati dall'autore del thread, sono fermamente convinto che il mio impianto migliorerebbe.
Ripeto, sono considerzioni da non esperto e navigato audiofilo, non hanno nessun riscontro scientifico e chiaramente opinioni del tutto personali, ma sono convinto che il risultato finale sarebbe un miglioramento tangibile.
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27-03-2018, 13:45 #14
credo che la quadratura del cerchio sia proprio nel post di apeschi. Nessuno sostiene che chi percepisce differenze a seguito di un cambio di un cavo sia un incompetente o uno sprovveduto, ma semplicemente un essere umano. Quello che spesso viene frainteso come accusa di essere sprovveduti, in realtà è una semplice constatazione di come funziona il cervello umano, sono processi studiati da una vita quelli che riguardano il bias di conferma e l'effetto placebo, non esiste un solo essere umano che ne sia immune.
La scelta di seguire o rifiutare queste suggestioni è puramente personale, e non c'è niente di male ne in una direzione ne nell'altra; scegliere di spendere dei soldi per assecondare i soggettivissimi miglioramenti che sentiamo grazie ai processi del nostro cervello è assolutamente legittimo, così come lo è mantenere il distacco e fidarsi delle misurazioni.Proiettore: Sony VPL-HW40ES; TV: Panasonic TX-P55ST50E; Sintoampli MCH: Anthem MRX-300; Integrato stereo: Audio Analogue Fortissimo; Lettore BRD:PlayStation 4; Frontali: Focal Chorus 816W; Centrale: Focal Chorus CC800V; Surround: Focal Chrous 705V; Sub: Sunfire HRS12
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27-03-2018, 13:47 #15