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Risultati da 1 a 11 di 11
  1. #1
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    Mar 2011
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    Impianto audio per sala conferenze


    Gentilissimi, mi trovo in difficoltà sull'individuare il migliore setup audio per una sala conferenze da 50-60 persone che dovrò allestire a breve.
    Le esigenze sono, a parte conferenze con microfoni da tavolo e gelato, la proiezione di contenuti multimediali o film su PC, dvd, ecc.., senza avere necessità dell'home theater.

    Personalmente avevo pensato di prendere un amplificatore a 2 canali (quale?) a cui collegare 4 diffusori passivi per lato in serie (quali), ma per questo vi chiederei un consiglio su quali amplificatori/casse sono compatibili per un scopo di questo tipo...

    Servirebbe più che altro una buona diffusione del suono, in modo chiaro e naturale, per evitare di dover alzare il volume verso l'infinito e oltre.

    Idee?

  2. #2
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    La soluzione più semplice è quella di utilizzare un mixer con numero di ingressi microfonici adeguato al numero totale di microfoni che si pensa di dover utilizzare più un paio di ingressi di linea per collegarci il segnale da un lettore CD/DVD/BD e, magari, il segnale del ricevitore per eventuali radiomicrofoni.

    Al mixer potrai collegare dei diffusori amplificati in numero sufficiente a coprire l'area di ascolto, così, ad occhio (senza avere una piantina ed altri ragguagli sul locale non si può fare diversamente), direi 4 o 6.

    Nel caso di 4, due praticamente ai lati del tavolo/palco ed altri due a metà sala, se la sala è un po' più lunga se ne possono inserire 2 per lato.

    Sconsiglio l'uso di materiale consumer, come potrebbe essere un ampli per Hi-Fi o AV, idem per i diffusori che si usano solitamente per questi impianti, li rovineresti molto presto.

    Puoi dare una occhiata ai cataloghi di ditte specializzate nel settore sonorizzazione live e/o musicale, ad esempio Behringer, che si trova facilmente ed ha un vasto catalogo con prezzi anche molto buoni.

    Li trovi presso i rivenditori di strumenti musicali, anche on line.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #3
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    Mar 2011
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    Ciao,

    forse non mi sono spiegato molto bene. Per quanto riguarda COSA fare arrivare all'ampli non è un problema, nel senso ho già tutto l'elenco di materiale (mixer, microfoni ecc)...
    Il punto è capire come individuare la compatibilità tra un dato amplificatore e le casse da installare.
    Questa è ad esempio l'installazione in una sala conferenze di un Comune, delle dimensioni paragonabili simili alla mia, non mi dispiacerebbe ispirarmi, probabilmente ha un po di anni.



    Dall'ampli in questo caso erano collegati 8 diffusori passivi (suppongo 4 per canale), montati in tre file ai lati della stanza e due sul fondo. Una soluzione così non mi dispiacerebbe, a breve dovrei riuscire a fare un disegno CAD della stanza e sarebbe tutto più chiaro presumo.

    Quello che non ho idea è se le 4 casse sul canale siano collegate in serie o in parallelo, e il calcolo da fare per trovare la compatibilità tra casse e amplificatore.

  4. #4
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Ci sono tante soluzioni.

    Quella che ho proposto io e che è la stessa che vedo in quel rack, ossia un mixer a cui vanno le varie sorgenti e microfoni, con la differenza che io ho suggerito dei diffusori attivi, così non hai problemi di modifiche per eventuali espansioni successive.

    Se l'impianto è fisso e definitivo allora la soluzione canonica è quella di installare dei diffusori passivi , solitamente delle colonnine, in numero adeguato alle dimensioni del locale ed alimentando il tutto con un amplificatore per uso PA, ovvero dotato di uscita a tensione costante che alimenta i diffusori tutti collegati in parallelo sulla stessa linea, però i diffusori sono muniti di apposito trasformatore per alimentazione a tensione costante.

    E' lo standard per questo tipo di installazioni: chiese, saloni, conference room.

    In questo modo, volendo, si ha anche la possibilità di variare il livello dei singoli altoparlanti usando le varie perse di uscita del trasformatore.

    Se vai sui siti di RCF e PASO, ad esempio, trovi amplificatori e diffusori, da incasso o a colonnina, con o senza trasformatore (solitamente multipresa).

    L'ultima soluzione, che è anche la più brutta e limitante è quella di usare dei diffusori, come sopra, ma senza trasformatore, e collegandoli direttamente all'uscita dell'ampli (inutile uno stereo), però bisogna collegarli in modo da fornire all'ampli un carico di uscita ottimale.

    Questo lo si ottiene collegando in modo opportuno i diffusori stessi, molte volte facendo un mix tra serie e parallelo, d'altra parte la formula della Legge di Ohm da applicare in questo caso è banale e non richiiede particolare impegno,

    Ad esempio: 4 altoparlanti da 8 Ohm cadauno, collegati in serie a due a due e poi collegando in parallelo le due serie ottenute forniscono una Impedenza risultante con il classico valore di 8 Ohm.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  5. #5
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    Allora... mi sono fatto un giro, dimmi se può andare bene una cosa così.....

    1) MIXER mod. BEHRINGER RX1202FX EURORACK
    2) FINALE mod. KARMA 250-4 (4x250W) link
    3) 6x RCF CS 3041 collegate in modalità 30W cadauna link
    4) Cavo 2x4mmq per ridurre la perdita di segnale

    Dopodiché come microfoni per il tavolo conferenze andrei con dei Sennheiser 835s (2) e come radiomic un Sennheiser EW100 G3.

    Potrebbe andare?

  6. #6
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Se ritieni che per l'uso cui l'impianto verrà dedicato servano le caratteristiche degli apparecchi che hai scelto, nessun problema.

    Personalmente non capisco la scelta di un ampli a 4 canali da 250 W l'uno, più che ridondante, al limite ci può stare un ampli stereo, in caso di guasto d un canale si può continuare con l'altro, meglio di niente.

    Stesso discorso per il mixer, se ritieni che sia imprescindibile la presenza di un generatore di effetti quali eco, riverbero, ritardo ed altri con DSP interni e relativi ADC+DAC, ovvero più per uso di musica dal vivo che per uso PA, anche qui nessun problema, personalmente starei sul classico mixer analogico con numero di ingresso mic/linea sufficiente ed una uscita stereo, anche se poi lo si userà in mono.

    I diffusori che hai scelto sono da 20 W max, non 30 come hai scritto, se ne usi 6 vuol dire un totale di 120 W, non ritieni che un ampli da 4 x 250 W sia leggermente sovradimensionato? Oltre a scegliere una marca magari un pelino più nota.

    Dovresti partire con la scelta del numero di diffusori e loro relativa installazione, in base alle caratteristiche dei singoli diffusori e potenza necessaria totale.

    In base a questo scegliere poi l'ampli, che può benissimo essere anche monofonico con potenza adeguata a quanta dovrà essere irradiata, come ho scritto può andar bene anche uno stereo, per eventuali emergenze.

    Alla fine un mixer che soddisfi le necessità per cui lo si deve impiegare, suppongo sia la diffusione del parlato per conferenze e, magari, di musica di sottofondo o la colonna sonora di una presentazione di video o diaporami, che in ogni caso andrebbero diffusi in mono.

    Per i microfoni dipende dall'uso, in ogni caso ci vogliono microfoni direzionali, almeno con risposta cardioide, se ancor più direttivi meglio, per l'uso cui dovrebbero essere destinati si potrebbe pensare a modelli espressamente da tavolo, montati su collo d'oca, e uno o due volanti per casi estemporanei; il radiomicrofono che hai scelto è di tipo Lavalier, comodo per certi usi, ma scomodo e decisamente controindicato per molti altri, se lo si vuole usare anche per intervistare persone sedute tra il pubblico non va certo bene.

    In relazione alle caratteristiche del locale potrebbe essere necessario il ricorso ad un sistema antilarsen (feedback destroyer), specialmente se si intende usare un radiomicrofono, che presuppone una postazione in movimento all'interno dell'ambiente.

    La sonorizzazione pubblica, comunemente detta PA, non è cosa semplice, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, non basta inserire un ampli, collegarci qualche diffusore ed un microfono, specialmente se si voglio ottenere risultati affidabili e, sopratutto, un parlato chiaro ed intellegibile.
    Ultima modifica di Nordata; 20-04-2017 alle 14:36
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  7. #7
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    Allora, il mixer ho guardato quello perché per 200€ mi sembra buono e mi eroga il +48v per alimentare successivamente eventuali microfoni a collo d'oca. Parlavo degli 835s perché li ho visti più di una volta in varie conferenze.

    Il punto è, in questa sala vorrebbero vederci anche film da youtube o in DVD e VHS, quindi non so quanto mi convenga avere l'audio in mono. Di amplificatori non ho idea quale poter scegliere, ho visto dei Proel ma sono ad un canale o 4 come quello da me trovato. Devo essere sincero, non c'è una gran scelta di finali a 100V stereo.

    Per il radiomic, il l'EW100 G3 c'è col gelato... il bodypack e il lavalier sono una opzione, è un sistema che ho montato diverse volte e si trovano bene.
    Ultima modifica di NicoBLQ; 20-04-2017 alle 21:17

  8. #8
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    Per quanto riguarda l'audio stereo per i film va sicuramente bene se installi dei diffusori, a gamma audio piena, dietro allo schermo o appena ai lati ed utilizzi solo quelli, se la diffusione avviene tramite diffusori laterali la si deve fare in mono.

    Per il radiomicrofono ho fatto la ricerca con quella sigla e mi compariva la versione lavalier, se la versione normale è con microfono a mano, per interviste, allora va bene.

    L'alimentazione phantom la forniscono anche altri mixer, sempre che ti serva, i microfoni a collo d'oca non sempre sono alimentati.

    Però scrivi che hai già fatto allestimenti altre volte, pertanto dovrebbero essere tutte problematiche che avrai già affrontato, io ti stavo fornendo solo alcune info base che potevano tornare utile ad un principiante.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
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    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    Per quanto riguarda l'audio stereo per i film va sicuramente bene se installi dei diffusori, a gamma audio piena, dietro allo schermo o appena ai lati ed utilizzi solo quelli, se la diffusione avviene tramite diffusori laterali la si deve fare in mono.

    Per il radiomicrofono ho fatto la ricerca con quella sigla e mi compariva la versione lavalier, ..........[CUT]
    Allora... ho un minimo di esperienza nel settore musicale, qua sono leggermente fuori dal mio ambito di lavoro.

    Per i film la soluzione migliore sarebbe usare due altoparlanti "normali" (quindi potrebbe andare bene anche una coppia di casse attive) da posizionare ai lati del pannello da proiezione, rischiando però di trovarmi l'audio che rimbomba... Sicuramente non posso installare pareti fonoassorbenti ne sul soffitto (alto oltre 3,75) che altrove.

    Nel caso volessi invece adoperare le colonnine (6, 3 per lato) dovrei considerare tutto in mono, quindi andrebbe bene anche un finale di potenza monocanale, giusto? Andrei a perdere un po nell'audio dei video, però dovrebbe essere tutto più chiaro e controllato, aggiungendo magari, tra mixer e amplificatore, un antilarsen.

    Rivedrei a questo punto la lista, prevedendo come amplificatore il Proel AUP240R link (c'è anche il 120W, 20x6 mi sembra di starci al limite), come microfoni da tavolo i Proel PA BMG2 link e come filtro antilarsen il BEHRINGER FBQ2496 link

    Ah, allego foto del locale dove dovrei effettuare l'installazione.


  10. #10
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    Dovrebbe andar bene, però sceglierei un ampli un pelino più potente, il 120 sarebbe esattamente il valore teorico, è meglio avere un po' di riserva, anche per farlo lavorare in tranquillità, senza doverlo tirare.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #11
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    Quindi il 240 linkato dovrebbe essere corretto.. che è lo step esattamente successivo di potenza.


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