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Risultati da 1 a 15 di 17
Discussione: Smagnetizzare le testine - Ingegneri, A Me!
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15-07-2009, 10:42 #1
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Smagnetizzare le testine - Ingegneri, A Me!
Mi punge vaghezza di smagnetizzare le testine della piastra (cassette).
Ho trovato in rete un rimedio casereccio:
si prende una rondella di ferro di diametro 15 mm circa, e si pratica un taglio radiale largo 3mm (otteniamo una specie di ciambella cui manchi una fetta, per capirci). Poi si avvolge del cavo elettrico isolato sulla rondella, ma dalla parte opposta rispetto al taglio praticato. Ci vanno 6, 8 spire, non di piu'.
Infine si collegano i due estremi del filo elettrico ad un saldatore elettrico, al posto della spira riscaldante.
La procedura prevede di accendere il saldatore, avvicinare la rondella alle testine, lasciarla qualche secondo, poi allontanare la rondella di almeno un metro e solo dopo spegnere il saldatore (pare che cio' sia molto importante).
Vorrei un parere su questa procedura. In particolare, mi pare che il tutto si riassuma nel realizzare una elettrocalamita e farla funzionare nei pressi delle testine. O no?
Eppoi, perche' il campo magnetico generato deve essere disattivato solo a distanza?
Grazie a tutti!Ultima modifica di paolo137; 15-07-2009 alle 13:35
tv LGOLED48A16LA sintoampli ROTEL RSX 1057 + RB 971 mk II diffusori INDIANA LINE 4.04 + C3 + TH 211 + THS 50 mmhd HMR300 BRP SAMSUNG UBD K8500 dt MVision HD450 T sat SKYQ BLACK vpr EPSON TW5600 schermo SOPAR 2.35:1 console PS2 + Wii + PS3 + PS4 + WII U cuffie STAX SR30 PRO cdp ROTEL RCD 865 piastre ROTEL RD 30F piatto ROTEL RP 510 + ROTEL RQ 970BX In Ufficio: PC + Scythe SDA 1100 + M-Audio 2496 + IL TH 210
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15-07-2009, 13:24 #2
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Ho da tempo immemorabile uno smagnetizzatore Teac.Sembra un saldatore,e la procedura consigliata era esattamente quella.
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15-07-2009, 14:14 #3
la bobina così ottenuta, genera un campo magnetico alternato, dato che sarà alimentata in corrente alternata. La variazione periodica della direzione del flusso magnetico, ha come effetto quello di eliminare eventuali residui di magnetizzazione.
La necessità di spegnere distanti, è perchè nel momento in cui si toglie corrente si ha una singola e molto elevata variazione di corrente che per un istante genera un campo magnetico non alternato, che avrebbe come effetto quello di annullare il lavoro svolto fino a quel momento...
In realtà non sono mai stato molto convinto della reale necessità di smagnetizzare le testine, benchè sia un processo suffragato da robuste basi teoriche (non come il suono dei cavi...), all'atto pratico non ho mai sperimentato particolari effetti positivi.
Piuttosto nutro dubbi sul numero delle spire, mi sembrano poche, con il rischio conseguente di applicare in pratica un corto circuito sulla 220 che alimenta il saldatore... Occhio!
p.s. sono solo "perito"...Ultima modifica di Luciano Merighi; 15-07-2009 alle 14:58
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15-07-2009, 14:58 #4
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Grazie!
(mi sta passando la voglia...)
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15-07-2009, 15:10 #5
dimenticavo, un registratore a due testine, cioè con una di cancellazione e l'altra di lettura+scrittura, teoricamente non dovrebbe essere toccato da problemi di magnetizzazione residua, l'atto di registrare e quindi di applicare una corrente alternata alla testina R/W, dovrebbe essere già sufficiente per smagnetizzare ogni eventuale residuo.
Sempre in linea teorica, la magnetizzazione residua, dovrebbe affliggere al massimo i registratori con testine separate di lettura e scrittura. In pratica, con un registratore a due testine, basterà mandarlo in rec per qualche minuto per ovviare sul nascere al problema...
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15-07-2009, 15:46 #6
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Anche in pratica,non ho mai notato differenze.
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15-07-2009, 16:13 #7
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A questo punto direi che mi avete convinto!
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15-07-2009, 23:47 #8
La smagnetizzazione delle testine non ha (aveva) solo il compito di eliminare la magnetizzazione dalle testine, ma anche dalle parti meccaniche destinate a venire a contatto con il nastro, in particolare le guide e il capstan.
Il continuo sfregamento del nastro magnetico su guide, capstan e testine oltre a lasciare residui di ossido (da pulire periodicamente) magnetizzano tali parti.
Oltre a proviocare rumore di fondo, più o meno avvertibile, esiste un altro rischio, forse più importante: il far passare un nastro magnetico registrato su tali parti provoca nel nastro stesso una leggera smagnetizzazione, specialmente in gamma alta e introduzione di soffio.
E' questo effetto che va evitato.
Solitamente la manutenzione periodica di un registratore a nastro prevede tre interventi:
- pulizia delle testine e parti che vengono a contatto con il nastro: guide, capstan, rullino pressore
- smagnetizzazione di tutte le parti metalliche
- controllo azimuth/riallineamento delle testina di lettura/scrittura.
Su macchine da studio molte volte queste operazioni si facevano anche prima di ogni registrazione.
Un controllo periodico, anche se meno frequente dei precedenti, sarebbe anche quello della verifica del bias, indispensabile nel caso di cambio tipo di nastro rispetto a quello per cui la macchina è stata tarata.
Per finire, nel caso di registratori dotati di circuito Dolby B andrebbe verificato periodicamente l'esattezza del ivello di registrazione (per quello di ascolto ci vuole una cassetta apposita, non facilmente reperibile dall'utente normale).
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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16-07-2009, 09:45 #9
tutto giustissimo, comunque con le "Compact Cassette", direi nella totalità dei casi, l'unico particolare metallico (testine a parte) che viene a contatto del nastro, sia il solo capstan.
Certo, smagnetizzare non dovrebbe fare male ma in questo caso nemmeno grande giovamento. Sicuramente la pulizia con alcool isopropilico risulta molto più decisiva...
Stamo sempre parlando di CC naturalmente...
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16-07-2009, 09:53 #10
Originariamente scritto da nordata
Tipico atteggiamento un po' reazionario, da "casta", avrebbero potuto migliorare e fissare nuovi standard. In ogni caso dopo un po' pare si convinsero...
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16-07-2009, 18:27 #11
Non vedo però il nesso tra l'utilità o meno dell'uso del sistema Dolby e la necessità di eseguire, più o meno regolarmente, alcune regolazioni di routine, poichè il primo (tipo "A", professionale o tipo "B", consumer) serve per ridurre l'inevitabile fruscio intrinseco nei sistemi di registrazione a nastro, mentre le seconde servono solo a far lavotare il sistema sempre al meglio, all'interno delle specifiche di costruzione.
Il Dolby interviene dopo, per ridurre il rumore residuo.
Se la motivazione addotta fu quella mi sembra molto "sciocca".
Sull'utilità effettiva del Dolby B ci sarebbe in effetti molto da discutere.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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17-07-2009, 08:56 #12
infatti, se le cose andarono veramente così, fu un atteggiamenteo un po' spocchioso... Da prendere con le molle in quanto riferito da una delle parti. Mi pare fosse un'intervista su Suono o Stereoplay.
Nel mio pluridecennale rapporto con registratori..., molte cassette, qualche bobina, mono o pluri traccia che sia, ho sempre avuto molte più noie da bias sbagliati e da sporcizia, piuttosto che da magnetizzazioni varie. Nonostante ciò mi sono naturalmente dotato di smagnetizzatore d'ordinanza...
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17-07-2009, 11:10 #13
Originariamente scritto da Luciano Merighi
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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17-07-2009, 11:33 #14
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Ma per l'allineamento delle testine si puo' procedere empiricamente agendo sulle vitine fino a trovare la massima resa in riproduzione o bisogna per forza dotarsi di rilevatore elettrico posto alle uscite?
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17-07-2009, 13:07 #15
si può fare ad orecchio ma sarebbe molto meglio affidarsi ad un'oscilloscopio.
Inoltre va valutato il motivo per il quale si voglia fare tale operazione:
- Ho molti nastri registrati da un altro registratore (non si sa se tarato o no) e voglio comunque ottimizzarne l'uso
-sono certo che col passare degli anni l'azimut delle mie testine per qualche motivo si è modificato e voglio tornare a leggere i miei vecchi nastri al meglio
- ho un nastro di riferimento assoluto e voglio che il mio registratore sia in specifica
ricorda inoltre che quello che registri e riascolti su un certo registratore a due testine, avrà nell'immediato necessariamente testine allineate...
Vecchi registratori a tre testine, con quelle di read e write non solidali, avranno molta più probabilità che sia necessario verificare l'allineamento reciproco. I modelli più moderni avevano le due testine solidali in un unico corpo. In questo caso il loro allineamento reciproco è forzato...
In generale si tratta di girare la vite dell'azimuth, fino a trovare il massimo output per le alte frequenze. Segnali registrati ad hoc ed oscilloscopio, facilitano ovviamente la cosa ma ripeto, non avrebbe senso registrare il segnale di test e verificarlo in lettura con lo stesso registratore: una unica testina che prima scrive e poi legge, sarà per forza allineata con se stessa...