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25-03-2018, 01:18 #1
Presa filtrata e protetta, con telecomando e circuito anti-rush. p.1
Un po' di tempo fa ho rifatto completamente la mia sala ed ho modificato la multipresa che avevo realizzato a suo tempo, nell'uso pratico ho poi però dovuto constatare una novità: 7-8 volte su 10 mi scattava il magnetotermico del piano.
La cosa non era dovuta alla multipresa, ma alla introduzione di nuovi apparecchi o sostituzione di alcuni precedenti, non tanto per l'assorbimento complessivo, entro i limiti dell'impianto di casa, ma per l'aumento di alimentatori switching impiegati che hanno la particolarità di avere una corrente di spunto maggiore.
Nel titolo ho usato il termine inglese "rush", ma in italiano si parla di "spunto", che è il picco istantaneo di assorbimento all'accensione di un apparecchiatura elettronica od anche all'azionamento di un motore.
Una delle cause è la carica dei condensatori di livellamento: quando si dà tensione i condensatori, per un attimo, sono scarichi e si presentano come un vero e proprio cortocircuito, con relativo picco di assorbimento, gli alimentatori switching inoltre hanno già di loro questa caratteristica particolare.
Il fatto che ogni tanto non si verifichi l'intervento del magnetotermico è dovuto al fatto che l'accensione avviene esattamente nel momento in cui la tensione alternata passa per lo 0, quindi assorbimento nullo, converrete che indovinare il momento è pura fortuna, visto che la cosa avviene decine di volte al minuto.
Qualche tempo fa ho letto il post di un iscritto che lamentava lo stesso problema ed essendomi stufato di andare quasi ogni volta a riarmare il magnetotermico ho deciso di rimediare al problema.
Pensando anche di presentarlo qui, tra le varie soluzioni, ad esempio una tutta elettronica, discretamente semplice, ma che avrebbe richiesto una certa qual perizia nella costruzione, ne ho invece scelta una elettromeccanica realizzabile, volendo, anche senza fare alcuna saldatura.
Dopo questa "breve"introduzione passo alla descrizione.
Si tratta di una multipresa radiocomandata (se si vuole), con filtro contro i disturbi EMI/RF e protezione contro le sovratensioni improvvise, sia tra Fase/Netro che Fase/Terra e Neutro/Terra (anche questo se la volete inserire) ed infine il cuore, ovvero il sistema per ridurre lo spunto.
Il principio di funzionamento su cui si basa è semplice: all'atto dell'accensione in serie alla tensione di rete è inserita una resistenza di opportuno valore che, come tutte le resistenze di buona famiglia, obbedisce alla Legge di Ohm e introduce una limitazione nella Corrente che la attraversa, questo limita lo spunto, dopo qualche attimo, diciamo mezzo secondo, un relè posto in parallelo a questa resistenza si chiude eliminandola dal circuito e fornendo all'uscita la piena corrente, tutti qui.
Per il comando a distanza ho semplicemente preso lo stampato posto all'interno di una presa di rete radiocomandata (LIDL, una ventina di Euro per 5 prese più comando) con controllo a RF, ma potete sceglierne uno qualsiasi, basta che abbia il controllo dell'uscita tramite relè.
Per la parte anti-spunto ho utilizzato un contattore, che è il termine che usano gli elettricisti per indicare un interruttore comandato da un relè (anche "teleruttore") ed un relè temporizzato che scatta dopo un tempo dall'accensione (come fosse quello che si usa nei condomini per la luce delle scale, ma alla rovescia), per completare c'è una resistenza di basso valore e alta potenza, qui ne ho usate due in parallelo.
Il filtro EMI/RF è il classico filtro chiuso nel solito contenitore metallico, reperibile presso tutti gli elettricisti e di ottimo funzionamento, per la soppressione delle sovratensioni ho impiegato i soliti Varistori.
Ecco ora lo schema elettrico:
E' abbastanza semplice, l'ingresso della rete è a sinistra (F=Fase, N=Neutro, T=Terra) e si va direttamente all'ingresso del contattore (RL1), normalmente aperto, contemporaneamente viene alimentato il modulo del ricevitore del telecomando (RX) via Radio o anche a Infrarossi, scegliete voi, la cui uscita, tramite relè che si chiude al ricevimento del comando a distanza, va ad alimentare la bobina del relè del contattore che fornirà quindi alimentazione al resto del circuito.
In questo momento il timer temporizzato (RL2) è aperto pertanto la Fase è costretta a passare attraverso la Resistenza (R1+R2), che limita pertanto la Corrente massima che può transitare, dopo un brevissimo lasso ti tempo, diciamo circa mezzo secondo, il relè si eccita e chiude il circuito bypassando le resistenze e facendo pervenire al circuito che segue la tensione di rete non limitata.
Subito dopo abbiamo il sistema di protezione dalle sovratensione istantanee, costituito da tre Varistori collegati tra Fase e Neutro (VR1) nella disposizione più classica e, direi, obbligatoria, oltre a quella tra Fase e Terra (VR2) e quella tra Neutro e Terra (VR3), meno frequenti, se volete potete anche ometterle, ma risparmiate solo 2 o 3 Euro.
Il Varistore è un tipo particolare di resistenza agli Ossidi Metallici che sotto ad una certa soglia di tensione presenta una resistenza molto elevata, sopra quel valore diventa quasi un corto circuito, in questo modo si limitano le tensioni superiori ad un certo valore, ovviamente questo vale solo per impulsi brevissimi, dell'ordine dei microsecondi.
Per finire è stato inserito un classico filtro contro i vari disturbi (EMI e RFI) che possono essere presenti nella rete.
Da notare le due uscite, una dopo il filtro ed una prima del medesimo.
Questo perchè alcuni audiofili sostengono che inserire un filtro sulla alimentazione di certi apparecchi ne castra le possibilità, non voglio entrare in queste battaglie, posso concedere che ci possa forse essere qualche influenza (se avvertibile tutto da dimostrare) nel caso di ampli di potenza, nel caso di apparecchi che hanno un assorbimento costante (pre, sorgenti varie, HTPC, NAS) non ci sono motivi validi; esiste invece un caso in cui è meglio usare questa uscita (ed è quello che faccio io) ossia per inserirci una PowerLine, se messa dopo il filtro il segnale verrebbe drasticamente ridotto.
Le uscite possono essere costituite da una solo presa oppure da una ciabatta, decidete voi.
COMPONENTI:
RX = qualsiasi modulo inserito in una delle tante prese telecomandate in commercio;
RL1 = contattore tipo il bTicino FT1A2N230, l'importante è che sia con bobina del relè per 230 V e per l'assorbimento massimo che prevedete, solitamente in un impianto domestico con fornitura standard sono sufficienti 16 A;
RL2 =interruttore temporizzato, per es.: Finder 80.01.0.240; anche qui l'importante è che la bobina del relè sia per 230 V, normalmente aperto e Corrente massima come per RL1;
R1 = R2 = Resistenza di potenza 27 Ohm/25 W, va bene anche metterne una sola da 15 Ohm e almeno 40 W o giù di lì, tanto per stare sul sicuro.
VR1 = VR2 = VR3 = Varistore (o Varistor) con tensione di 275 V;
Filtro = un qualsiasi filtro di rete che supporti la Corrente prevista, io ne ho inserito uno da 20 A (ne avevo anche da 40 A ma mi sembrava un po' eccessivo).
segue qui:
https://www.avmagazine.it/forum/62-a...56#post4841456
Ultima modifica di Nordata; 14-11-2019 alle 17:45
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).