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Risultati da 16 a 30 di 36
  1. #16
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    Casertano doc
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    Citazione Originariamente scritto da rinorho
    Per quanto detto, io controllerei bene la capacità rispetto ad un RG59... Se trovi un 58 con capacità inferiore ad un 59 userei il 58....

    Ciao

    Rino
    Thanks, caffè pagato al botticelli

  2. #17
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Personalmete preferisco la soluzione dei cavi di potenza lunghi e di quelli di segnale corti (se l'ampli è buono)

    Per rispodere alla domanda di Kaljeppo, gli elettroni hanno bisogno di un materiale conduttore per spostarsi, quindi, in linea di massima, anche del ferro filato andrebbe bene.

    Si utilizza il rame in quanto, tra i materiali conduttori ha caratteristiche migliori per conduttività, lavorabilità, ecc. in relazione al costo.

    Se poi si tratta di segnali di basso livello, su un'impedenza non bassissima, allora si rende necessaria anche una schermatura dalle inteferenze EMI esterne.

    Ma, date particolari, premesse, anche questa potrebbe essere non necessaria.

    Mi è capitato di dover realizzare un collegamento audio, a banda intera, su una distanza di un paio di Km. (forse più) utilizzando il normale doppino telefonico e un paio di aparecchi che avevo realizzato per l'occasione ed il risultato non era male, solo un leggero fruscio di fondo, minimizzato in seguito ricorrendo al solito espediente dell'introduzione di una opportuna rete di preenfasi/deenfasi.

    Ciao.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  3. #18
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    Citazione Originariamente scritto da rinorho
    come vari la capacità in un condensatore cilindrico in ragione del diametreo
    Capacità ed induttanza nei cavi sono la classica "coperta corta"

    Se aumenti la distanza tra i conduttori cresce l'induttanza, se la cali cresce la capacità

    Naturalmente lo schermo è uno dei conduttori

    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    è meglio tirare un cavo di segnale lungo (posizionando i finale ognuno vicino al proprio fronte), o è meglio che siano i cavi di potenza lunghi?
    Dipende che cosa si ha a cuore...se si vuole salvaguardare l'integrità del segnale è meglio viaggiare con segnali forti (cavi di potenza lunghi) e ridurre al minimo i tratti a bassi voltaggi (più facilmente influenzabili dalle interferenze)
    Se in una piazza affollata urlo è più facile che un mio amico capisca bene cosa devo dirgli
    Se si guarda alle perdite joule (ma dubito che interessi ) è meglio girare con cavi di segnale lunghi
    Tutto questo teoricamente, poi bisognerebbe provare

    Ciao

    Andrea
    Ultima modifica di gartydj; 20-09-2006 alle 16:10

  4. #19
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    Citazione Originariamente scritto da nordata
    Mi è capitato di dover realizzare un collegamento audio, a banda intera, su una distanza di un paio di Km...solo un leggero fruscio di fondo
    Orco boia

    Io ho dovuto schermare i cavi del citofono perchè prendevano su un sacco di porcheria

    Si vede che abiti in un ambiente più sano del mio

    Andrea

  5. #20
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Ambiente più sano ?

    Erano collegameti tipo da stadio (per le dirette o avvenimenti) a studi di messa in onda, con attraversamento della città.

    Il doppino è installato dalla Telecom, ma è un normale doppino, solo che non passa in alcun apparecchio in centrale, ma va direttamente point to point, attraversa qualche armadio qua e là, e si paga un canone per la manutenzione.

    Il trucchetto era nelle apparecchiature che avevo realizzato (ma niente di astruso).

    Ciao.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #21
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    Citazione Originariamente scritto da gartydj
    Capacità ed induttanza nei cavi sono la classica "coperta corta"

    Se aumenti la distanza tra i conduttori cresce l'induttanza, se la cali cresce la capacità

    Naturalmente lo schermo è uno dei conduttori



    Solo che nei segnali audio, alle loro frequenze di riferimento, l'effetto dell'induttanza è poca cosa sull'attenuazione rispetto all'effetto che può avere l'aumento della capacità.

    Ciao

    Rino

  7. #22
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    Comunque dopo tante parole complicate ho preso questo:





    0,75 € al metro e circa 6mm di spessore, dite che qualche cosa non si sentirà alla fine?

    Stefano

  8. #23
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    RG 59

    questo cavo lo uso per lavoro in almeno 10.000 metri l'anno.
    Ci passa segnale 2Mbit per telecomunicazioni. Non so se vada bene 75 ohm per l'audio ( io non ci giurerei ).
    In ogni caso consiglio a chi vuole migliorare eventualmente su base RG59 di comperare il cavo chiamato ST212 che ha sezione piccolissima ( 3 o 4 mm ) e va benissimo per passarlo nelle canaline.
    Cmq l'RG59 costa meno di 1 € al metro...St 212 circa il doppio. E esiste anche multiplo ( cavo unico contenente 4/6/...32 cavi st 212 interni )

    Per gli altri : andate nei negozi di HiFicar. Magari trovate li i cavi che cercate e i connettori a saldare. Ad esempio THENDER è molto diffuso nel settore. Altra buona marca è AUDISON CABLE che hanno in moltissimi.

  9. #24
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    Dunque, ho fatto 4 mesi fa una sessione di misure in laboratorio di ing elettronica (La Sapienza) sul cavo RG58.

    Il cavo RG58 presenta una resistenza caratteristica di 50ohm e una capacità per unità di lunghezza di 98,68pF/m; l'induttanza per unità di lunghezza è invece 0,2636mH/m.

    Una misura eseguita su un cavo lungo 100metri ha evidenziato un ritardo di propagazione del fronte di un onda quadra da un capo all'altro del cavo di 0,52usec.

    L'attenuazione di segnale su un cavo lungo 100 metri vale 0,595dB.

    Da questa attenuazione è possibile ricavare la costante di attenuazione ALFA.

    ALFA= 0,000685 [1/m]

    ALFA ci permette di calcolare l'attenuzione del cavo per una lunghezza generica

    A= e^( - alfa * lunghezza_del_cavo).

    (il risultato è ovviamente in lineare, potete convertirlo in db)

  10. #25
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    Io dico la mia sui 75ohm

    In elettronica, per avere il massimo trasferimento di potenza ad un carico connesso all'estremità di una linea di trasmissione (esempio il cavo coassiale) l'impedenza del carico deve essere il più possibile uguale a quella del cavo.

    quindi, se dovessi scegliere fra 75 o 50, io sceglierei 50.

    Inoltre, un cavo coassiale ha sicuramente tanti tanti vantaggi, ma ha anche lo svantaggio di forti capacità parassite e perdite.

    Anche qui se dovessi scegliere, prenderi un cavo a conduttori non coassiali, cioè paralleli o magari intrecciati, immersi in un dielettrico e con garza schermata attorno ad esso.
    Beh certo costano, ovvio.

  11. #26
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    Citazione Originariamente scritto da Bimoto
    ....Ci passa segnale 2Mbit per telecomunicazioni. Non so se vada bene 75 ohm per l'audio ( io non ci giurerei )....
    Sinceramente il commesso mi ha solo detto quello che volevo sentire riguardo agli ohm.
    MA sul cavo sta scritto " OFC High quality audio/video cables". Andrà bene, ne sono sicurissimo

    Stefano

  12. #27
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    @ ronzino

    Spero tu volessi dire "impedenza" e non "resistenza" elettrica, visto che stiamo parlando di segnali in alternata.

    Esatto quanto dici sul trasferimento di un segnale, io aggiungerei, oltre all'adattamento con l'impedenza dell'ingresso cui è collegato, anche quella dell'uscita.

    Cosa che avevo già scritto.

    Però dimmi una cosa, qual'è l'impedenza caratteristica di un ingresso audio di un ampli/lettore/Tv ?

    Forse 15 Kohm, oppure 22 Kohm, magari 47 Kohm, od anche i 200 Kohm di un ampli a valvole.

    Tutti esempi presi da manuali di apparecchi.

    E con quei valori, riscontrabili nel mondo reale, cosa utilizzeresti, un cavo da 50 o da 75 ?

    Pensi che via sia qualche differenza collegando l'uno o l'altro su un ingresso da 22 Kohm ?

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  13. #28
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    si sorry impedenza non resistenza. la forza dell'abitudine

    dunque per quanto riguarda l'altro discorso non ho ben capito se ti riferisci all'impedenza di uscita dall'amplificatore verso le casse, oppure all'impedenza di ingresso di un segnale in entrata all'ampli.

    Cmq teniamo presente che stiamo parlando di cablaggi molto corti, 5-10-20 metri, non di certo 100-500 metri. Ed inoltre, qui stiamo operando ad audio frequenza e questi cavi, iniziano a dar problemi di forte attenuazione e distorsione attorno alle decine di mhz.

    Ho fatto qualche ricerca sulle specifiche dei cavi rg59, oltre l'impedenza da 75, e ho fatto anche qualche simulazione su un cavi rg58 e rg59 di lunghezza 5metri.

    Con entrambe i cavi, l'attenuazione è molto contenuta, dell'ordine di quella detta in precedenza (scalata sui 5 metri di cavo). Il cavo rg59 ha un attenuazione di 0.2 milli dB maggiore del rg58, cioè praticamente si comportano in modo identico a 10khz.

    Il cavo rg59 ha però il vantaggio di avere una capacità più bassa del rg58, il che è sicuramente meglio, dell'avere "più attenuazione" (se cosi vogliamo definire 0.2 milli dB). Anche perchè ammesso pure che l'attenuazione fosse maggiore, il problema si risolve aumentando di 1dB il volume.


    Passando dalla teoria ai fatti, ho visto che cavo comprai tanti anni fa (quando ancora queste cose non le sapevo) per il mio impianto. Cavo che pagai tantissimo, qualcosa come 5-6 mila lire al metro.

    Il cavo è appunto un RG59 U.
    Ora quello che "giustifica" i prezzi assurdi di un cavo rg59 appositamente fatto per l'audio e un cavo rg59 qualunque, è la qualità dei materiali.

    Ad esempio, questo cavo qui che uso io è a basse perdite e (ora scusate ma a quest ora non mi viene il termine) ad alta tolleranza all'aria, cioè in sostanza non si ossida facilmente e il dielettrico che è stato usato garantisce una capacità più bassa di un comune rg59. Ed è una schermatura molto fitta.

    Cmq se dovessi rifare un acquisto, penso che non ricomprerei cavi simili, ma dei normali rg59 (magari scegliendo fra il produttore che li fa meglio) o eventualmente degli rg6. E darei preferenza a cavi con buone schermature, che alla fine sono la vera cosa che contano. Il "nemico" non è tanto l'attenuazione e/o la capacità parassita quanto più i disturbi esterni che questi cavi captano.


    I cavi sono importanti è vero, ma non dimentichiamoci che esistono anche i negozianti/produttori FURBI (per definirli in modo educato) che ti vendono cavi HDMI placcati oro o cavi SPDIF super mega fichissimi e costosissimi, quando invece questi cavi portano segnali digitali, per i quali queste accortezze servono solo a far buttar soldi.

    Concludo ribadendo il concetto che secondo me un ottimo cavo coassiale audio analogico non costa più di 2-4 euro al metro al giorno d'oggi. Cose da 10 euro al metro non danno migliori risultati, anche perchè tutti i microscopici benefici che introducono, si perdono nelle connessioni e nelle saldature.
    Se volete fare un esperimento, provate a collegare una cassa del vostro impianto usando due comuni cavi per la corrente domestica, di quelli che si mettono dentro i muri, ed ascoltateci qualcosa e ditemi se sentite delle differenze. Questi certo non son schermati ma hanno capacità quasi nulla ed un impedenza minore, avendo un diametro molto maggiore di quello di un cavo coassiale.
    Ultima modifica di Ronzino; 21-09-2006 alle 02:20

  14. #29
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    Fermo restando che i cavi coassiali rispetto a quelli a conduttori affiancati rappresentano un riferimento assoluto nella trasmissione dei segnali Audio/Video, rimango basito quando si ritiene che un segnale digitale, per quanto tale, possa trasferirsi senza accorgimenti "per buttare soldi"...

    La trasmissione di un segnale digitale è cosa delicata, altrimenti altro che RG6/RG11 sempre rigorosamente a 75Ohm per uso broadcast, ma il semplice doppino telefonico!

    Si provi collegare con 60 metri di doppino telefonico la parabola con il ricevitore SAT ( a casa mia la distanza è anche più lunga)

    Senza offendere nessuno, ma mi pare che vengono ignorate alcune fondamentali fenomenologie delle trasmissioni digitali. Altrimenti che senso avrebbe la complicazione delle fibre ottiche


    Ciao

    Rino

  15. #30
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    Qualche precisazione finale, poichè la discussioine, molto interessante, sta però diventando sempre più OT, spostandosi dalla mera realizzazione pratica di un cavo alla teoria riguardante tutti i cavi.

    X Ronzino

    Il mio discorso era rivolto eslusivamente ai cavi di segnale, anche perchè non utilizzerei mai un cavo schermato per segnali di potenza, sui quali, comunque ho lo stesse idee relative ai cavi di segnale.

    X Rinorho

    Non capisco il discorso che fai relativo a segnali digitali, doppino telefonico, parabole sat.

    L'accenno che ho fatto circa l'uso di un banale doppino telefonico per trasportare segnali audio era solo come esempio circa l'effettiva influenza di disturbi esterni sul segnale, in una certa modalità operativa ed all'interno di certe specifche da rispettare.

    Anche l'installatore più sprovveduto non userebbe mai tale doppino o qualsiasi altro cavo di tipo non schermato e con ben precisa impedenza per collegamenti a radio frequenza (antenne e simili), per le motivazioni di cui ho già più volte parlato, impedenze caratteristiche da mantenere, con tutto quello che ne conseguie, livelli dei segnali, protezione EMI.

    Parli di collegamento della parabola in relazione ai segnali digitali, ma il segnale ricevuto dalla parabola e che va al ricevitore non è digitale, ma un segnala a R.F., come quello di una trasmissione TV o Radio; si potrebbe parlare, forse, di un segnale R.F. digitale se si modulasse ON/OFF la portante, cosa che non è.

    E' il contenuto che vene utilizzato per modulare tale segnale R.F. che, una vola estratto dalla portante suddetta, è in forma digitale invece che analogica.

    Così come la musica trasmessa da una emittente è in partenza un segnale audio, ma quello che arriva dall'antenna ovviamente non lo è, sarà in R.F. modulato in AM, FM, magari anche digitale o uno dei tanti altri metodi di modulazione possibile.

    Che si usi la fibra ottica per trasportare il segnale è dovuto a un mix di fattori quali la larghezza di banda ottenibile (maggior numero di canali trasportabili), l'attenuazione, la durata, l'immunità ai disturbi esterni con necessità di minori interventi per salvaguardare l'integrità del segnale e che, a seconda dei casi, ne consigliano l'uso al posto del normale cavo coassiale e parliamo di trasporto di segnale su lunghe distanze; se andiamo sul metro o meno dei collegamenti esistenti in un impianto HT l'uso di un tipo di connessione rispetto ad un altro, in condizioni normali, è ininfluente.

    Il segnale ottivo viene ricavato dal segnale elettrico digitale in forma molto banale (diodo led emittente collegato a tale segnale) e lo stesso per la parte ricevente (diodo led ricevente che riconverte il tutto in segnale elettrico per poi andare allo stesso ingresso dell'integrato).

    Anzi, se vogliamo essere pignoli, sulle brevi distanze il segnale ottico, riconvertito e visto all'oscilloscopio ha una forma d'onda più distorta rispetto a quello elettrico, per cui si può ipotizzare un maggior lavoro dei circuiti di messa in forma e correzione del segnale (comunque del tutto ininfluenti ai fini del risultato).

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 21-09-2006 alle 11:24
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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