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Discussione: quali differenze tra i vari equallizzatori
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07-08-2006, 12:29 #1
quali differenze tra i vari equallizzatori
visto che ci sono molti forumiani che li utilizzano,
vorrei sapere che differenze ci sono tra i vari modelli della behringer
e quali sono quelli più indicati per equalizzare l'impianto.possiedi un vpr Sony? sei interessato ad un vpr Sony o ad un prodotto a marchio Sony? dai un occhiata QUI : http://www.avmagazine.it/forum/80-vi...malie-e-misure
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07-08-2006, 16:19 #2
Mi aggiungo alla discussione e incomincio a fare una mini lista degli
EQ più nominati nel Forum (sempre Behringer):
Parametrici:
DSP8000
DSP8024
DEQ2496
Destroyer Feedback:
FBQ2496
CrossOver:
DCX2496
I parametrici sopra citati dovrebbero fare al caso nostro per una correzione nella curva in tempo reale...
So che ci sono differenze fra DSP8024 e DEQ2496 a livello qualitativo tipo un DAC migliore sul 2496 con l'aggiunta di 7filtri in più per canale.
Ma la mia prima domanda è, si apprezzano realmente le differenze di prestazioni del DEQ2496 su un impianto di medie prestazioni come potrebbe essere il mio o quello di Pela73? (vedere in sign)
Altra domanda sui Destroyer Feedback... questi ultimi non si possono utilizzare come parametrici? Ho notato che l'FBQ2496 si può interfacciare con RoomEQ e pasticciando sulle correzioni d'ha l'impressione che si comporti come un parametrico.... dove sbaglio nel ragionamento?
Altre considerazione spero di aspettarmele anche sui DCX...
Ciao da Fabio
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07-08-2006, 23:17 #3
Gli 8000 sono ormai obsoleti, con i loro 8 bit che si traduceva in un po' di rumore di fondo, si può ancora utiizzarli su un sub, in cui il rumore viene filtrato dal passa basso.
Le differenze tra i vari "2496" sono già indicate nel nome:
Il DCX2496 è tipicamente un crossover elettronico, versatilissimo e con il quale si può gestire al meglio una multiamplificazione/multivia, se l'uso principale è quello della correzione acustica direi che non è molto adatto; MDL ne ha impiegato qualcuno nel suo impianto.
Il FBQ2496 è un anti-larsen e dispone di 20 filtri paramatrici per canale, canali che sono interamente indipendenti tra loro.
Adatto all'uso che ci interessa, non ha altre funzioni accessorie ed è quello che costa meno.
Il DEQ2496, quello maggiormente usato, offre 10 fitri parametrici per canale, due equalizzatori grafici a terzi d'ottava, più 10 filtri parametrici per canale utilizzati nella funzione di feedback destroyer; i due canali sono completamente indipendenti.
Ha un analizzatore di spettro in tempo reale e una visualizzazione VU-Meter con varie possibilità e presentazioni grafiche (a barra o ad ago); possiede altre funzioni che non servono ai nostri scopi, quali un espansore/compressore di dinamica e un elaboratore di scena stereo; offre anche la possibilità di variare il ritardo dei canali in modo molto preciso ed in funzione della temperatura, funzione questa che può tornare utile.
Ha l'ingresso per un microfono di misura da utilizzare per rilevare e visualizzare la risposta in ambiente e la possibilità dell'autoequalizzazione, i cui risultati, in ambito Hi-Fi - HT non sono però granchè.
Per il nostro uso penso che quelli da uitilizzare siano il DEQ e il FBQ.
Il FBQ ha la possibilità di essere controllato tramite il programma RoomEqWizard.
Per quanto riguarda la questione se convenga o meno usarli, la cosa è spinosa; ponendo la domanda a persone diverse probabilmente la risposte che ottereste sarebbero di due tipi:
- "Assolutamente no, da evitare come la peste",
oppure
- "Certamente, se ne ottengono indubbi vantaggi".
La prima risposta verrà, in genere, dai puristi, da chi vuole il minimo dei componenti nella catena audio, solitamemte persone che riescono a sentire le differenze di 0,2 dB a 20 KHz.
La seconda risposta può venire da quelle persone con orecchio molto meno raffinato, che riescono a sentire solo le differenze di 10 o più dB introdotte dalle risonanze nella risposta in frequenza dall'acustica dell'ambiente, anche utilizzando i migliori diffusori e amplificatori.
La differenza si sente anche con un impianto di media qualità, però va fatta una premessa molto importante: per ottenere risultati discreti bisogna perderci un bel po' di tempo a provare e riprovare (non a orecchio, ma tramite micro e appositi programmi)
Le alternativa sono l'impiego di un PC e del programma DRC (gratuito), che richiede un notevole impegno per essere padroneggiato e altrettanto tempo per la messa a punto, oppure i sistemi automatici basati su procedimenti molto simili a quelli di DRC ed in cui, una volta tarati, basta premere un pulsante per inserirlo nella catena audio; l'inconveniente di questi sistemi, di cui uno di costruzione italiana (PAC), è attualmente il costo, di qualche migliaio di Euro, che ne giustifica l'impiego solo su impianti di alto livello.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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08-08-2006, 12:37 #4
Prima di tutto vorrei ringraziarti della tua pazienza nel continuare bene o male spiegare le stesse cose.
Specialmente per me e Pela che siamo proprio alle prime armi.
Anche se in realtà stò veramente prendendo la mano con RoomEQ accoppiato con il micro ECM8000 ed oltretutto simulare una correzione con FBQ2496 con guadagni/attenuazioni/campane è semplicemente stupendo ed appagante.
Il mio primo scopo, nell’aggiungere un EQ nella mia sala, è quello di linearizzare la risposta in frequenza. Provando con l’ECM8000 ma anche ad orecchio si notano buchi e leggeri guadagni che non sarebbe male eliminare.
Mi preoccupa un po quando sento che l’aggiunta di un EQ modifica la timbrica generale del segnale e allora non so quanto vale la pena aggiungerlo(vedi differenze DPS8024-DEQ2496) .
Non so perché molti mi sconsigliano l’FBQ2496, anche se senza display mi pare che riasca a correggere le sue belle 31bande e specialmente modificare la larghezza delle campane.
Quindi per linearizzare un segnale basterebbe un FBQ2496?
Se quest’ultimo Behringer mi garantisce un’assenza di alterazione nella qualità della sorgente procederei per questo acquisto almeno per correggere le basse frequenze del SUB.
Un grazie ancora a Nordata
PS.ovresti conoscere un ragazzo di nome Jhonatan, in settimana mi presta un 8024 e facciamo un po di prove con il SUB.
Ciao da Fabio
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11-08-2006, 10:02 #5
Originariamente scritto da Nidios
Da quello che ho capito paragonato al DEQ sono 20 ipotetiche bande chiamati filtri ma che hanno una versatilità notelove, nel senso che per ogni filtro lo puoi posizionare in una frequenza da te scelta e da lì in poi regoli la campanza con risoluzione di 1/60 d'ottava.
Ed per questo magari che idoneo per le basse frequenze, ti puoi concentrare con 20 filtri per canale per il SUB.
Aspetto conferma sul mio ragionamento...
Ciao da Fabio
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11-08-2006, 10:18 #6
Davo per scontato la conoscenza delle differenze tra equalizzatore grafico e equalizzatore parametrico, ma vedo che, invece, c'è qualche piccola confusione.
Un equalizzatore grafico è un apparecchio che mette a disposizione dell'utilizzatore un insieme di filtri, solitamente 31, ognuno dei quali lavora a una frequenza fissa ben precisa, nel caso dei 31 filtri si scelgono le frequenze a terzi di ottava, in quelli con solo 10 filtri si scelgono le frequenze a ottave.
In ogni filtro si può regolare il guadagno (esaltazione o attenuazione) a quella determinata frequenza e basta, l'ampiezza dell'intervento del filtro è determinata dal tipo di filtro: a terzi d'ottava o a ottave; nel primo caso il campo di intervento è più stretto.
Si chiamano "grafici" perchè la posizione dei vari cursori sul pannello disegna il grafico della risposta complessiva (più o meno).
I filtri parametrici si chiamano così perchè permettono, invece, la regolazione di tutti i parametri di un filtro: la frequenza su cui si intervene, il guadagno a quella frequenza e l'ampiezza dell'intervento (detto "Q").
In questo modo si può intervenire esattamente sulla frequenza che interessa, nel caso dei filtri grafici può capitare che la frequenza su cui si vuole intervenire sia tra un filtro e l'altro.
Inotre i filtri parametrici permettono, di solito, di restringere l'intervento del filtro in un range molto stretto, in modo da intervenire solo su una frequenza lasciando il più possibile inalterate quella adiacenti; questo è utilissimo nel caso di equalizzazioni ambientali, in cui le risonanze sono sempre su frequenze ben precise e in un range ristretto.
Da quanto detto sopra si ricava che i filtri parametrici sono i più adatti al nostro scopo, quindi sia il DEQ che il FBQ vanno bene, il primo, come già detto, offre anche altre possibilità.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).