|
|
Risultati da 1 a 8 di 8
Discussione: come realizzare una lampada a doppio isolamento
-
26-12-2013, 18:39 #1
Junior Member
- Data registrazione
- Dec 2013
- Messaggi
- 0
come realizzare una lampada a doppio isolamento
Salute a tutti,
sono un architetto, neofita del forum, e non ho competenze in materia elettrica.
Sto costruendomi una lampada per uso illuminazione domestica, utilizzando una scatola di cartone in cui sistemare una lampadina a led alimentata da rete domestica 220 V mediante cavo elettrico a due poli con spina.
Leggo che, per motivi di sicurezza, le lampade devono essere a "doppio isolamento" e mi sono ricavato informazioni su vari siti e forum sull'argomento per capire se quanto sto per fare permette di raggiungere il "doppio isolamento" prescritto.
Purtroppo non ho competenze sufficienti per capire quello che leggo.
Chiedo quindi, a chi voglia eventualmente aiutarmi, di spiegarmi con parole semplici se quanto sto per descrivere può definirsi "corretta realizzazione di una lampada a doppio isolamento" e quali ulteriori attenzione devo porre per arrivare al risultato.
Premesso che intendo:
1) incollare saldamente alla scatola di cartone una basetta di ceramica di quelle che hanno un attacco per lampade a led utilizzabili con tensione di rete 220 V (l'attacco somiglia a quello degli starter per le lampade fluorescenti)
2) collegare mediante morsetti (del tipo isolato, se esistono, invece dei"mammut" che presentano le viti di serraggio non protette elettricamente) i due poli che fuoriescono dalla basetta ceramica con i due poli del cavo elettrico di alimentazione
3) rivestire il punto di giunzione dei poli della basetta con i poli del cavo elettrico, con una di quelle guaine termorestringenti.
La scatola é munita di uno sportellino ricavato in una delle sue pareti per accedere al portalampada e fare i collegamenti e incollare altri componenti non conduttori (nylon, plexiglass, sughero) che servono all'orientamento del fascio di luce.
Cosi agendo realizzo una lampada a doppio isolamento?
Cosa devo chiedere al rivenditore di materiale elettrico per ottenere il materiale di partenza adeguato?
Grazie per l'aiuto.
-
26-12-2013, 22:23 #2Cosi agendo realizzo una lampada a doppio isolamento?TV : LG OLED65C8PLA AMPLI A/V : Yamaha RX-V685 DIFFUSORI : B&W M1 DECODER : Sky Q Platinium CONSOLE : PS4 Pro NAS : QNAP TS-451 TELECOMANDO : Logitech Harmony Touch PC : Vecchiotto ma va bene così
-
26-12-2013, 23:11 #3
Member
- Data registrazione
- Oct 2010
- Messaggi
- 31
per doppio isolamento si intende che occorrano 2 guasti affinchè si abbia un corto circuito o un qualsiasi evento. Prima di tutto usa cavo a doppio isolamento tipo FROR o simili, poi anche le morsettiere cosi come il portalampada esistono a doppio isolamento, scegli i singoli componenti a doppio isolamento.. non avrai una lampada certificata a doppio isolamento ma sarai già messo bene! comunque i LED scaldano o meglio gli alimentatori scaldano quindi stai attento nel posizionamento..
-
27-12-2013, 00:00 #4
Qualcuno, magari l'autore di questa discussione, sa spiegarmi che attinenza può avere tutto questo con l'Audio e/o il Video?
Così, a lume di naso, direi proprio nessuna, eppure il Regolamento (accettato e sottoscritto) è molto chiaro circa il tipo di discussioni da aprire nochè il dove aprirle, credo anche sia chiaro quali siano gli argomenti trattabili nel Forum.
Sposto la discusione, ma per il futuro credo che sia opprtuno un maggiore rispetto del Regolamento.Ultima modifica di Nordata; 27-12-2013 alle 00:18
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
-
27-12-2013, 00:02 #5
Junior Member
- Data registrazione
- Dec 2013
- Messaggi
- 0
Grazie a sulemanijordan e FabrizioA
per le vostre risposte così sollecite!
Per quanto riguarda la infiammabilità del cartone, effettivamente mi sono posto il problema e ho cercato di risolverlo cercando nella Rete produttori di cartone ininfiammabile o a infiammabilità ritardata che mi indicassero loro clienti in Roma o dintorni presso il quale rifornirmi anche solo di rifiuti di produzione (non me ne serve molto), ma purtroppo quelli che ho contattato non hanno collaborato. Anzi, se qualcuno del forum ne conoscesse di disponibili o suggerisse strade da battere.......
Per quanto riguarda la tendenza a scaldare delle lampade LED, per costruire la mia prima lampada (quando ancora non mi ponevo i problemi di sicurezza) ho usato una lampada a LED della Beghelli, che ho tenuto accesa molte ore initerrottamente e in mano per parecchi minuti e il calore emanato mi é sembrato veramente minimo, neanche paragonabile con lampadine a incandescenza e inferiore anche alle lampade elettroniche della Philips con attacco Edison e simili. La lampada utilizzata e del tipo che non necessita di alimentatore (se con questa parola si intende quell'apparecchiatura elettrica che io definisco impropriamente trasformatore, di quelli che si usano per gli abatjour con lampadine alogene)
Le vostre risposte mi suggeriscono altre domande:
per considerare la lampada nella sua interezza "a doppio isolamento" é sufficiente che sia a doppio isolamento l'impianto sottotensione (lampada e circuito), o la scatola di cartone viene coinvolta? e per quale motivo eventualmente?
Personalmente penso che se le parti metalliche sotto tensione sono doppiamente isolate, la scatola non é coinvolta, tuttavia in un sito leggo che "...i contenitori con portello devono poter essere aperti solo con attrezzo o chiave. Se i coperchi fossero rimovibili senza chiave o attrezzo le parti conduttrici accessibili devono essere protette da una barriera, rimovibile solo con l'uso di attrezzi, avente grado di protezione non inferiore a IPXXB" e ancora "...l'involucro non deve essere attraversato da parti conduttrici che potrebbero propagare potenziali pericolosi". Di quali contenitori con portelli si parla? di contenitori di elementi metallici sotto tensione non isolati con doppio isolamento' oppure di contenitori di impianti isolati come la mia scatola di cartone?.
Altra domanda sulla infiammabilità.
Ho trovato su alcune lampade di casa un simbolo costituito da un triangolo equilatero contenente la lettera F. mi pare che questo simbolo si riferisca alla resistenza al fuoco della lampada. Sulla base di questa ipotesi ho cominciato a cercare cartone ininfiammabile (che pare un ossimoro ma la tecnologia ce ne propone sempre più frequentemente). Un isolamento elettrico non dovrebbe occuparsi esclusivamente di corrente elettrica che attraversa il corpo umano procurando la morte?
Grazie per ogni aiuto possibile
-
27-12-2013, 00:22 #6
Junior Member
- Data registrazione
- Dec 2013
- Messaggi
- 0
Chiedo scusa, non sapevo di aver postato su un forum Audio/Video.
Farò più attenzione.
Il tono lievemente polemico nei confronti del mio primo post come neo iscritto al forum e come partecipante per la prima volta a qualsiasi tipo di forum in Rete lo capisco e lo giustifico solo perché effettivamente ho sbagliato luogo della discussione.
Prima di leggere l'avviso di nordata avevo postato una risposta ai miei interlocutori. Dunque, forse, anche questa risposta compare in luogo non idoneo. Anche per questa invasione di campo chiedo scusa e, visto che ora ne ho notizia, da questo post in poi avrò cura di non ripetere l'errore, limitandomi a leggere chi vorrà rispondermi.
Grazie
-
27-12-2013, 00:32 #7
Il "doppio isolamento" significa che l'apparecchiatura deve avere un involucro isolante che non permetta in alcun modo l'accesso a parti sottoposte a tensione (a menoc he non sia bassa tebsione) e a sua volta non deve aver alcuna possibilità di venire a contatto con parti sotto tensione, ovvero il circuito elettrico interno deve a sua volta essere isolato.
L'utilizzatore, come ho scritto, non deve poter venire a contatto in alcun modo con parti che potrebbero essere sotto tensione, nel caso sia previsato un accesso all'interno questo deve essere del tipo non apribile in modo semplice dall'utente, ovvero deve essre dotato di chisura con viti di sicurezza.
Esistono poi altre norme riguardanti la resistenza al fuoco ed al surriscaldamento.
Tutto questo però è importante solo nel caso che si voglia porre in commercio un prodotto (o realizzare un prototipo per questo uso), in tal caso però sarebbe meglio rivolgersi ad uno studio tecnico del settore, cui potrai sottoporre i tuoi disegni, lasciando a lui la parte relativa alla normativa elettrica nonchè alla sicurezza; se, invece, vuoi realizzare qualcosa per te non c'è questo obbligo, però sarai respondabile di eventuali danni che potrebbero derivare a persone terze."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
-
28-12-2013, 19:41 #8
Junior Member
- Data registrazione
- Dec 2013
- Messaggi
- 0
Salute a tutti, avete passato bene il Natale?
Ringrazio nordata che ha spostato la discussione nella sezione "altri argomenti", così non rischio di generare confusione nel forum con i prossimi messaggi.
Riguardo le graditissime risposte di tutti.
A mettermi nell'agone della produzione e commercializzazone di lampade di design ci ho fatto un pensierino, ma prima di propormi a qualcuno voglio avere ben chiare le idee sulla questione elettrica. Inoltre la prima lampada (che non escludo potrebbe essere presentata a un produttore, in futuro, come prototipo) la utilizzerà in casa mio figlio e quindi la questione sicurezza me la sono posta come tutela della salute di mio figlio, dei miei cari, mia personale. In questa ottica costruire un oggetto che rispetta le norme di sicurezza ho pensato che fosse cosa buona e un buon inizio. Affidarmi ad uno studio tecnico sarà certamente un futuro passo, quando da prototipo molto rozzo fatto in casa passerò- il che significa che saranno maturate altre indispensabili condizioni - vorrò passare al prototipo che prelude alla produzione.
In questa disposizione d'animo ho letto con interesse le risposte e ho altre domande cui spero frequentatori del sito e del forum vorranno rispondermi. Le domande sono: forse una lampada, che utilizza un trasformatore che abbassa la tensione di 220V della rete domestica, non ha l'obbligo di legge di essere a doppio isolamento? Mi è venuta questa idea leggendo l'incipit di nordata "...Il "doppio isolamento" significa che l'apparecchiatura deve avere un involucro isolante che non permetta in alcun modo l'accesso a parti sottoposte a tensione (a menoc he non sia bassa tebsione)...". Non fosse necessario il doppio isolamento, ciò mi risolverebbe problemi di dislocazione dei componenti elettrici nella scatola di cartone, che é molto piccola. Ho visto infatti, seguendo il consiglio di sulemanijordan, che esistono morsetti a doppio isolamento, ma sono relativamente molto ingombranti.
Non ho trovato in Rete offerte di portalampada a doppio isolamento (intendendo per portalampada quel cilindretto minuscolo con due buchi per infilarci la lampadina) e in un grosso fornitore di materiale elettrico di Roma mi rispondono che non ne conoscono.
Per quanto riguarda l'accenno al problema fuoco, grazie a FabrizioA e a nordata mi é venuta l'idea di spruzzare il mio cartone non ignifugo con spray ignifugo. Rimane comunque una domanda: quali sono le norme circa resistenza al fuoco ed al surriscaldamento.
dell'impianto e dell'involucro che costituisce la parte meccanico/estetica della lampada?
Grazie di tutto e buone Feste