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Discussione: Fine della dinamica nella Musica
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26-03-2016, 04:40 #1
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Fine della dinamica nella Musica
Non so se sono nella sezione giusta ma volevo palarvi del fatto che nella musica moderna dalla rock commerciale pop italiana e via dicendo ormai non si ha piu' dinamica. Sono pochissimi anzi rari i dischi che a livello di missaggio mi emozionano. Sento tutto troppo piatto compresso. La tecnologia è arrivata a livelli di ripresa paurosi e invece tutto viene compresso fino a far perdere dinamica alla traccia e in alcune produzioni (anzi molte produzioni) la distorsione è molto presente dovuta alla forte compressione e successivamente espansione del pezzo fino allo 0 digitale dove viene applicato un limiter che a sua volta applicca un altra compressione.
fino al 2000 - 2002 non siamo ancora a questo livello estremo.
Tutto questo comporta anche un affaticamento nell' ascolto delle tracce e mi fa rabbia perchè c'è gente che spende tanti soldi per poter ascoltare musica decentemente quando alla fine cio' che viene riprodotto è gia in partenza un prodotto scadente.Forse l' unica salvezza sono i vinili anche se bisogna vedere se sono una registrazione di un prodotto gia " compresso".
Ho trovato questo video molto interessante.
Fatemi sapere cosa ne pensate di tutto questo!Ultima modifica di djlancer; 26-03-2016 alle 04:58
Amp.stereo Denon Pma 1560 Lettore cd Yamaha cdx 396 Giradischi Technics SL-BD22 amp. ht Yamaha rx -v363 frontale Magnat Supreme 2000 centrale Magnat supreme 250 posteriori Magnat supreme 100 sub z series
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26-03-2016, 09:25 #2
De gustibus non est disputandum?
Ascolto principalmente classica e trovo abbastanza seccante dover aggeggiare con il controllo di volume per ascoltare con chiarezza i "pianissimo" senza far crollare le sottili pareti del condominio con i "fortissimo".
Senz'altro la dinamica è cosa importante nella espressione musicale, suppongo che in sala da concerto - in un mondo praticamente ancora senza mezzi di amplificazione (non in sala da concerto almeno, siamo nel 1928) - ascoltare la prima esecuzione del Bolero di Ravel sia stata una esperienza memorabile.
Ma la sfida di una esecuzione dal vivo con strumenti non elettrici quando invece è riprodotta in casa diventa un banale trucco da home cinema e lo dico con tutto il rispetto per gli amici di questo forum che sognano di far uscire dal sub woofer 130dB per sentire la "botta sullo sterno" oppure di avvitare sotto la sedia i trasduttori dei bassi per ballare al ritmo del terremoto rappresentato sullo schermo.
Cosa ne penso? Che l'ascoltatore evoluto dovrebbe superare la forma-canzone che con la sua banale ripetitività inciso / ritornello è l'asse portante di quasi cento anni di musica pop(olare).
Ora che a pagare il canone siam tutti costretti possiamo ben dire: "Chi Sanremeggia fa male anche a te. Digli di smettere".
Ultima modifica di pace830sky; 26-03-2016 alle 09:28
Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
Stereo/PC (dac Ifi Zen; ampli Aiyima A04; speaker PSB Imagine mini; cuffie Akg K371 + Philips Fidelio X2HR)
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26-03-2016, 18:27 #3
Io invece sono con te, e trovo terribile il fatto che si vada in questa direzione di impastamento totale.
Sono relativamente d'accordo con pace830sky, si, talvolta può essere fastidioso armeggiare col telecomando, a me capita con i film, ma purtroppo se si cerca l'alta fedeltà, il concetto è che se in un film c'è un sussurro a 20 dB e poco dopo un decollo di un 747 a 120 dB, si deve sentire la differenza.
Altrimenti ascolto sulle casse della tv e siamo tutti felici e contenti.
Purtroppo io credo che in questo momento l'hifi sia in standby totale come mai prima d'ora, dagli anni '70 ad ora.
Adesso per la massa gli oggetti più ambiti sono questi
Provate ad ascoltarci qualcosa con un range dinamico davvero hifi, tipo qualche cd della chesky records....
Quello si che diventerebbe frustrante...TV Panasonic TX-55LZT1506 - Pioneer PDP-LX5090H VPR Epson EH-TW5000 SAT Sky Q MePL/VOD AppleTV 4K 128GB (Infuse) BDP BD-D5300 Samsung HTPC/SERVER MacMini (Plex) DVD Panasonic S99 REMOTE Harmony HUB PRE Marantz SR5001 FINALE Rotel RB980BX FRONT Chario Syntar1 mk2 CENTER Wharfedale 9CS REAR Castle Durham II SUB Velodyne CHT10R CAVI Audioquest - StraightWire
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26-03-2016, 19:58 #4
Molto dipende anche dai diffusori...da quando sono passato all'alta efficenza il problema della compressione non dico sia sparito perché non è vero, però si è ridimensionato molto...non tutti i diffusori (anzi ben pochi) sono in grado di riprodurre correttamente la dinamica ad esempio di un pieno orchestrale
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26-03-2016, 20:26 #5
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Sulla Loudness War esiste la voce su wikipedia per maggiori informazioni ed anche un database specializzato che cataloga il range dinamico di molti album (utile per scegliere l'edizione migliore di uno stesso disco). Il problema è purtroppo a livello di produzione, molte volte la registrazione è ottimale ma poi in fase di mastering c'è sempre la manina che comprime e gli artisti non sembrano poi così interessati e consapevoli al riguardo, anzi, alcuni quando si sono messi in sala mastering hanno combinato disastri totali (v. Iggy Pop col suo Raw Power remixato e rimasterizzato).
Il problema diventa davvero fastidioso quando oltre alla sola compressione vedi i picchi letteralmente tagliati e che all'ascolto si percepiscono con "scrocchi" digitali. IMHO non c'è molto da discutere: se comprimi troppo, tanto da mandare in clipping il segnale, sei una bestia non un ingegnere del suono.TV Samsung 55K5607 | Denon AVR-X4500H | HTPC | Jamo S 628 HCS 3 | Arendal 1723 Sub 1
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26-03-2016, 22:22 #6
credo che ti sei avvicinato al punto: la mancanza di dinamica non può essere considerata di per sé perdita di qualità se non costituisce anche un vincolo imposto alla creatività dell'artista. O, peggio, come ipotizzi tu, una alterazione a posteriori del lavoro artistico.
questo però rientrerebbe in un fenomeno di qualità merceologica a-specifico rispetto al mondo musicale che interessa un po' tutto quello che ci viene dall'industria per cui - più che una perdita generalizzata di qualità - c'é il confinamento in prodotti di cosiddetta eccellenza (o più semplicemente "premium") di caratteristiche qualitative che una volta erano generalizzate.Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
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28-03-2016, 09:05 #7
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Nex 77 grazie delle info davvero ottime
purtroppo l' unica fonte (se il missaggio è fatto davvero bene e con pochi processamenti) rimane il vinile.A patto che venga registrato dal missato al vinile e non dal mastering del cd sul vinile perchè in quel caso sarebbe peggio. Per chi vuole ascoltare senza nessuno grave processamento un singolo o album rimane purtroppo questa scelta. Gli anni novanta fine 2000 ci sono dischi con ottimi missati e mastering che se anche venivano processati i lavori erano fatti da esperti e non industriali che sapevano dove si poteva arrivare senza avere rumore e distorsioni. Adesso è tutto industriale si pensa a fare soldi e non alla musica realmente.
Sto ascoltando il disco di Michele Zarrillo l' Album L' amore vuole amore suona davvero bene si percepisce bene la stereofonia e i vari strumenti utilizzati missati in maniera naturale. Ascoltate Ragazza d' argento spegnete la luce e rilassatevi.
Ovviamente io non comprerei mai i remastered al massimo quelli fatti negli anni 90 per il motivo che ho descritto prima.
Saluti!Ultima modifica di djlancer; 28-03-2016 alle 09:24
Amp.stereo Denon Pma 1560 Lettore cd Yamaha cdx 396 Giradischi Technics SL-BD22 amp. ht Yamaha rx -v363 frontale Magnat Supreme 2000 centrale Magnat supreme 250 posteriori Magnat supreme 100 sub z series
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28-03-2016, 15:38 #8
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Chi volesse rendersi conto del range dinamico di un disco e di quanto questo sia stato sottoposto a compressione, può farlo da solo rippando l'album sul computer per poi aprirne la forma d'onda con un software tipo Adobe Audition: già solo guardandola si può capirne la compressione dinamica.
Per fare un esempio sul singolo brano, in questo caso Psycho dei Muse, la forma d'onda appare così:
Una schifezza, basta notare quella sorta di "rasatura", tuttavia in questo brano dalla compressione estrema i campionamenti tagliati sono pari a 0. Il range dinamico della traccia è pari a 4, zoomando l'onda si notano molti campionamenti schiacciati a 0dB (clipping, distorsione armonica) non tali da essere udibili ma comunque si è al limite:
Questa invece è A Kind of Magic presa dal cd originale del 1986 edito dalla EMI:
I picchi hanno altezze diverse (non c'è quello schiacciamento uniforme verso i 0dB), il tutto appare più organico e equilibrato. Il range dinamico è pari a 15 e nessun picco supera il valore di -1dB.
Per misurare il valore del range dinamico, basta usare TT Dynamic Range Meter, reperibile qui.
Questo invece è quello che accade se si esagera decisamente con la compressione:
Nell'esempio 1 si è evitato di portare i picchi oltre il limite dei 0dB, quindi nessun clipping e il messaggio sonoro è intatto, nell'esempio 2 invece si è esagerato a tal punto da superare il livello massimo, "tagliando" i picchi, andati completamente persi (la parte tratteggiata): all'ascolto se i campionamenti digitali "schiacciati" a 0dB sono molti, si udirà un clic o rumore simile ad uno schiocco, ciò indica appunto il clipping del messaggio sonoro.
In definitiva, quello che si chiede ai produttori di musica odierni è la libertà di poter alzare il volume noi utenti finali, tramite l'apposita manopola, e di non ritrovarsi con brani dal volume artatamente aumentato alla fonte e nei casi peggiori con parti del messaggio sonoro "tagliate" completamente.
PS. Del video nel primo post, ho trovato la versione italiana, per chi non avesse dimestichezza con l'inglese.Ultima modifica di Nex77; 28-03-2016 alle 16:47
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28-03-2016, 16:46 #9
Ottima argomentazione.
Vorrei aggiungere inoltre un punto che secondo me è assolutamente focale riguardo ai motivi dell'uso di compressori...
Una forma d'onda come la prima, suonerà forte e potente su qualsiasi impianto, preferibilmente su quelli di scarsa potenza e.qualita, e darà sfoggio di dB con una limitatissima escursione della manopola del volume, con grande soddisfazione dell'utente, che potrà vantarsi dell'enorme impatto sonoro gia a -30....
O per i meno giovani a 2 di volume....
Invece le tracce con ampissima gamma dinamica, creeranno dubbi e frustrazioni, ma come mai questo cd non pompa abbastanza?
Eppure dovrebbe essere una traccia di riferimento, invece mi tocca arrivare a -5 di volume....
Ho esagerato ma credo seriamente che il sunto della faccenda sia questo...
Un po' come il setting dinamico piuttosto che il film nei tv lcd....
Su 100 persone 70 sceglieranno il setting con i colori piu sparati e bruciati possibile.TV Panasonic TX-55LZT1506 - Pioneer PDP-LX5090H VPR Epson EH-TW5000 SAT Sky Q MePL/VOD AppleTV 4K 128GB (Infuse) BDP BD-D5300 Samsung HTPC/SERVER MacMini (Plex) DVD Panasonic S99 REMOTE Harmony HUB PRE Marantz SR5001 FINALE Rotel RB980BX FRONT Chario Syntar1 mk2 CENTER Wharfedale 9CS REAR Castle Durham II SUB Velodyne CHT10R CAVI Audioquest - StraightWire
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29-03-2016, 03:33 #10
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Il problema e che un album intero con quei livelli di dinamica diventa difficile da ascoltare per non parlare in cuffia..
Sicuramente come dice barxo il 70% scegliera' quella che pompa di piu' ma è un fattore psicologico a primo impatto quella che suona piu' forte dovrebbe essere migliore ma poi arrivato a 10 minuti di ascolto secondo me diventa stancante si abbassa il volume fino a quando si spegne tutto. Fino alla fine degli anni 90 inizi 2000 ci poteva stare perchè i dischi sono su un valore rms di -10 -14 adesso siamo tra -6 - 10 quando va bene.. e i dischi dance moderni arriviamo anche a -3 uno schifo un impasto di suoni e basta..
Ripeto i vinili per un problema a livello fisico (un valore troppo alto fara' saltare la puntina) dovrebbero avere devi valori ottimali lasciando la dinamica decisamente piu' ampia.
http://sentireascoltare.com/articoli...qualita-audio/
Bellissimo articolo.Secondo me bisogna impostare dei limiti per esempio -10 come valore
Ultima modifica di djlancer; 29-03-2016 alle 05:16
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29-03-2016, 15:03 #11
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Per quanto concerne il vinile, non è purtroppo una garanzia di range dinamico non compresso, visto che ultimamente stanno sempre più usando lo stesso master del cd: si limitano ad abbassare il volume generale di 1-3dB, ma la gamma dinamica ovviamente una volta persa non è recuperabile, nemmeno abbassando il volume dell'intero disco.
Non c'è modo di sapere purtroppo, prima dell'acquisto di un disco appena uscito, se un determinato album abbia o meno subito il "trattamento loudness" (magari si aspetta qualcuno che faccia da cavia e che abbia i mezzi per aprire la forma d'onda sul computer), e visto che anche molte volte la compressione la si trova su "formati" nati più recentemente e magari pubblicizzati come il non plus ultra della qualità audio come il "rimarchiato" Blu-ray High Fidelity Pure Audio ("Layla and Other Assorted Love Songs" ha un vergognoso DR7), o i "mastered for itunes" ("Blackstar" di Bowie ha un DR6), o i flac ad alta risoluzione in vendita tramite servizi online come Qobuz e HDTracks (Californication dei RHCP ha un DR4, Nevermind un DR7) al consumatore che vuole in ogni caso sentire l'album della propria band preferita non resta che:
a. accontentarsi dell'edizione appena messa in vendita (per i nuovi album);
b. cercare informazioni certe in rete tramite forum e database online e scegliere l'edizione migliore (nel caso di dischi con ristampe in anni differenti e/o formato diverso, privilegiare quello col DR più alto);
c. comprare comunque il disco, se non ci sono edizioni non compresse (spesso capita anche a dischi storici e dalle innumerevoli ristampe e rimasterizzazioni: non c'è in vendita ancora un'edizione decente).
Alcune etichette si distinguono per l'utilizzo di master originali non compressi e di ristampe di dischi storici/classici, come la Mobile Fidelity Sound Lab, che della qualità audio ha fatto un business: gli album che trattano, al 90% hanno un buonissimo range dinamico ed una qualità audio eccelsa. Altre etichette cosiddette "audiofile" hanno però molte volte cataloghi con artisti semisconosciuti e poca scelta, mi vengono in mente: Reference Recordings, Chesky Records, Linn Records, Telarc.
Insomma, in mancanza di uno standard minimo condiviso per quanto concerne la gamma dinamica di un disco musicale, è un po' un casino e nessuno è sicuro se un album appena uscito sarà o meno compresso all'inverosimile, sia esso un vinile, un CD, un Flac, ecc.Ultima modifica di Nex77; 29-03-2016 alle 15:22
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