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Risultati da 1 a 7 di 7
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22-12-2012, 13:58 #1
Junior Member
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Differenza amplificatori made in japan e made in china.
Notate differenze sostanziali tra i vecchi prodotti HiFi made in Japan e quelli made in china di adesso? Mi riferisco sempre ai grandi marchi nipponici che adesso producono in cina, Marantz, Denon, Onkyo ecc per citarne alcuni. So per certo che Luxman tutt'ora produce in giappone ma considerando i costi non posso provare quegli apparecchi. Io posseggo un Marantz SR4600 multicanale 7.1 e un vecchio Pioneer A-33 del quale non so l'anno visto che è di mio papà. Il primo è made in china, il secondo essendo "vecchio" è un caro made in Japan. Premetto che non sono un estimatore dell'assemblaggio in cina quindi parto prevenuto, ma secondo voi a livello sonoro e di qualità essendo sempre marchi grossi ed importati giapponesi, ma che adesso fanno tutto o parte del lavoro in cina, hanno differenze qualitative con gli stessi prodotti made in Japan degli anni 70/80/90?
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22-12-2012, 14:19 #2
Mara pm 6004
Allegato 16424Molto ben rifinito...
Ultima modifica di PIEP; 22-12-2012 alle 14:25
Marantz PM 6004 amp / B&W 603 S2 / B&W 610 sub / Philips CD 624
Dual CS 506 gira / Shure M 97XE testa / Panasonic PX 70 EA plasma
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22-12-2012, 16:16 #3
IN media ancor oggi la fattura del made in japan è solitamente superiore.....però ciò che suona è fondamentalmente un circuito ben fatto e qualcosa del genre si può avere anche dalla Cina l'unica cosa certa è che di solito si tratta sempre degli stessi marchi storici che alternano le produzioni
Solomusica di Antonio Leone
Rivenditore Hi-Fi-Home Cinema-Car Audio
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22-12-2012, 18:45 #4
Cambiano i Paesi, ma la storia si ripete.
Tu citi i "vecchi" ampli realizzati in Giappone, a quei tempi però erano guardati appunto con sospetto perchè erano costruiti lì, esattamente con le stesse obiezioni che ora vengono mosse alla produzione cinese.
Allora si parlava di paccottiglia giapponese, che non erano capaci di fare nulla, solo merce da bancarella, che copiavano solo ecc. ecc.
Quando la Marantz era ancora la vera Marantz, non un semplice marchio come ora, senza alcun aggancio con il proprio passato, la sede ed i prodotti di pregio erano realizzati in U.S.A. (Sunvalley) e venne introdotta una linea di ampli economici, il 1030 e il 1060, fatti realizzare in Giappone, con prezzi molto più popolari.
Sull'etichetta c'era la scritta "Progettati in USA, realizzati in Giappone", molti però li schifavano perchè, appunto, realizzati in un Paese senza arte nè parte, buono solo a fare radioline (ovviamente sbagliando completamente il giudizio, esattamente come accade ora per la Cina).
Ora si sta esattamente facendo la stessa cosa, non importa che ci siano fabbriche ultramoderne, ora il top è il made in Japan.
Tra un po' il top sarà il made in China e si schiferanno gli ampli realizzati in India o in Africa, prossimi passi appena la Cina non sarà più concorrenziale per costo del lavoro.
CiaoUltima modifica di Nordata; 23-12-2012 alle 16:40
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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23-12-2012, 08:26 #5
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Eh Nordata, volevo scrivere esattamente ciò che hai postato tu.Anche io ricordo chi malgiudicava le produzioni made in Japan quando Marantz lascio la California: vuol dire che siamo vecchietti!!!
Ultima modifica di carlon1; 23-12-2012 alle 08:30
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23-12-2012, 14:35 #6
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Quindi stando al tuo parere è tutto un discorso "psicologico". Cioè un problema di autoconvinzione di qualità del prodotto, giusto?
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23-12-2012, 16:39 #7
Ci sono schifezze (sonicamente parlando) costruite in USA, Inghilterra, Giappone, Cina.
Molti giudicano le capacità qualitive della produzione cinese solo in base alla paccottiglia da due Euro che troviamo sulle bancarelle, ma non è così, piaccia o non piaccia, moltissime produzioni di qualità di ditte sparse per il mondo e di gran nome vengono commissionate a produttori cinesi, in tutti i campi.
Ci sono frabbriche ultramoderne, con personale di altissimo livello e specializzato, o forse qualcuno crede che il tutto venga costruito in una capanna in mezzo ad una risaia?
Parti importanti di prodotti di gran pregio arrivano da lì, alcuni costruttori OEM riforniscono ditte impensabili, molte volte realizzano loro i progetti e poi li vendono a marchi famosi che così risparmiano le spese di progetto, al massimo chiedono quqlche modifica alla linea e poi mettono il loro marchietto.
Qualcuno crede ancora che Oppo sia stato progettato e venga cotruito in USA? Che NAD, agli inizi, sia stato un progetto made in Europa? (Era un distributore tedesco che ha comprato un buon progetto chiavi in mano, il 3020, e lo ha messo in vendita, con gradissimo successo).
Lo stesso fanno altri produttori.
Non mi sembra che Taiwan venga schifata, quanto meno ora, eppure praticamente tutti i PC arrivano da lì.
Cosa dire delle fabbriche in Tahilandia o in Malesia che realizzano chip e integrati vari, quali sono le differenze con la Cina? L'unica è che, in questi casi, realizzano solo, non progettano anche.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).