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Sony TV e Audio 2025: Nuova Gamma Bravia con QD-OLED, Mini LED e Soundbar
Sony TV e Audio 2025: Nuova Gamma Bravia con QD-OLED, Mini LED e Soundbar
Sony svela la gamma TV 2025 con i QD-OLED Bravia 8 II, i Mini LED Bravia 5 e gli LCD Bravia 3. Arrivano anche nuove soundbar, speaker e subwoofer wireless.
First Look Sony Bravia 8 II - QD-OLED GEN3
First Look Sony Bravia 8 II - QD-OLED GEN3
Analisi preliminare con rilevazioni fotometriche di un primo esemplare con tecnologia QD-OLED di Sony, con picco di luminanza di ben 2.000 NIT, gamut che si estende fino ad oltre il 90% del REC BT.2020 e prestazioni che promettono meraviglie
Deltamax DML1152 di Sante Felli a Cascina Farisengo
Deltamax DML1152 di Sante Felli a Cascina Farisengo
L'ultima domenica di marzo, non pago della visita allo spettacolare Gran Galà dell'Alta Fedeltà di Bologna assieme al prode Nicola Zucchini Buriani - di cui vi racconteremo molto presto - mi sono spinto fino a Bonemerse, alla Cascina Farisengo, per salutare Giampiero Majandi e per ascoltare il leggendario sistema di Sante Felli con le ElectroVoice Deltamax.
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Risultati da 1 a 15 di 18
  1. #1
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    Amplificatori Made in Cina


    Ciao, vorrei sapere che ne pensate del fatto che marchi altisonanti del mondo hi end, producano i loro apparecchi in Cina. Tra l'altro ho notato che amplificatori (come anche cd player ed altro) entry level viene costruito in Cina, mentre il top di gamma nella madre patria (Usa,England ecc.).
    Lo so, mi risponderete che non cambia nulla e che è solo una questione di prezzo della mano d'opera però........

  2. #2
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    a quali fai riferimento?
    Solomusica di Antonio Leone
    Rivenditore Hi-Fi-Home Cinema-Car Audio

  3. #3
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    A mio avviso ciò che conta veramente sono i controlli qualità post-produzione. Se questi mancano poca differenza fa produrre in oriente anzichè in occidente. Paradossalmente parlando, proprio a causa alla manodopera a basso prezzo, alcune aziende che assemblano in Cina possono permettersi degli ottimi controlli di qualità(se non erro Jungson azienda completamente cinese ha la certificazione iso 9001, quante aziende si fregiano di questa?!). Insomma, tutto sta all'onesta e serietà di chi produce. La cina vanta operai specializzati in elettronica che non hanno nulla da invidiare ai nostri. Considera poi che il sudest asiatico è un concentrato di fonderie, fabbriche, aziende che producono tutti i componenti elettronici dalla A alla Z. Non è molto conveniente per un produttore inviare i propri apparecchi in giro per il mondo durante le varie fasi della lavorazione, tanto vale fare tutto sullo stesso territorio.

  4. #4
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    May 2013
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    Mi riferisco a krell, per esempio o anche marantz, denon ecc. Perchè i modelli top continuano ad essere fatti nel paese d'origine e gli altri invece in Cina?
    Ultima modifica di reginello; 27-06-2013 alle 12:55

  5. #5
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    Immagino ad intuizione che di modelli entry level si abbiano moltissime ordinazioni e quindi il guadagno è sul fatto che la mole di pezzi entry ordinati sono molti di più che i pezzi top che magari vengono prodotti in numero minore.
    quante Ferrari si fanno all'anno? e Quante ne ordinano? Quante Panda? ....

    tornano al discorso, sara un fattore psicologico, ma per me qualità è anche la produzione in casa madre. Non so ma se le mie Proac per il valore e il prezzo che hanno avessero scritto dietro Made in China e non Made in England mi darebbe un'altra sensazione, indipendentemente poi dalla qualità che giustamente citava vincas.

    Poi che ad esempio Arcam (sempre inglese) abbia spostato il "made in" del nuovo fmj a19 in china, a quanto pare non ha portato problemi, anzi sembra un ampli riuscito meglio, anche rispetto all'a18...ma che ti devo dire??

    Io possiedo una chitarra acustica Martin D28 made in USA, le fanno dal 1833!!!, ti posso assicurare che la stessa chitarra fosse Made in Mexico o Brazil o in altra parte del mondo non varrebbe la stessa cifra...e non avrebbe lo stesso suono.
    Ultima modifica di lorenz975; 27-06-2013 alle 16:11
    Ampli - ACCUPHASE E-280 / Diffusori - PROAC RESPONSE 1.5 / SaCd - MARANTZ SA-KI PEARL LITE mod by Aurion / Cavi - Segnale-QED Reference Audio 40 - Potenza-TELLURIUM Q BLUE/ Giradischi - TECHNICS SL1210 MKII Testina ADC psx40 / - Impianto Vintage // AMPLI - JVC JA-S31 // DIFFUSORI - RCF BR40// GIRADISCHI - Pioneer PL115D

  6. #6
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    Citazione Originariamente scritto da lorenz975 Visualizza messaggio
    Io possiedo una chitarra acustica Martin D28 made in USA, le fanno dal 1833!!!, ti posso assicurare che la stessa chitarra fosse Made in Mexico o Brazil o in altra parte del mondo non varrebbe la stessa cifra...e non avrebbe lo stesso suono.
    beh qua però c'è un componente che offre una variabile unica....ed è il legno!!

    un amplificatore progettato sulla carta, suonerà uguale sia che venga assemblato in cina, che in Inghilterra....

    tuttavia io ho una Fender Stratocaster classic '50 made in mexico e devo dire che suona davvero bene e anche il livello costruttivo merita.....può rivaleggiare con la standard made in usa senza problemi!!

    vero anche che, ho ascoltato 3 modelli...e solo uno suonava come volevo....
    magari un made in "home" ha più controlli sui materiali e lo scarto qualitativo si riduce.

  7. #7
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    e' un preconcetto un po duro da sfatare quello che vedi i paesi asiatici come una sorta di sotto categoria , in america ancora discutono sugli investimenti dei treni ad alta velocita' mentre in cina sono una realta che fa scuola in tutto il mondo e questo gia da parecchi anni , oggi come oggi anche per uno strumento musicale professionale preferisco leggere made in china , ognuno poi se la racconti come meglio crede , per i prodotti hi fi occhio che il mercato e' maturo ed i prezzi dei cinesi tendono a salire , non a caso sono costruiti molto ma molto bene per il prezzo , da poco tempo ho un vintage americano a valvole come amplificatore ed ovviamente suona divinamente ma da nuovo negli anni 80 costava come una utilitaria mentre al prezzo del mio antico usato avrei potuto comprare un valvole cinese nuovo che magari suonava anche meglio .. questo la dice lunga sui nostri preconcetti
    Ultima modifica di lus; 29-06-2013 alle 01:34

  8. #8
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    Il discorso è che si trasferisce la produzione in Cina o in paesi "emergenti" per risparmiare. Tutto, a prescindere dalla qualità del prodotto o dalla manodopera, costa meno in questi paesi. Risparmiare sulla manodopera e anche sui materiali. Certe volte si riesce a risparmiare perdendo poco in qualità, altre si perde un po' di più. Se un marchio ad esempio produce un determinato diffusore fatto di materiali scadenti in Inghilterra o in Italia, difficilmente spostando la produzione in Cina inizierà a produrre lo stesso diffusore in legno massello pregiato, perché lo spostamento in Cina di solito ingloba in sé quella filosofia della riduzione dei costi volti al massimo profitto. Per quel che invece concerne gli ingegneri e operai cinesi, essi sono ormai considerati altrettanto specializzati e capaci di quelli occidentali (anzi...), e infatti il discorso non è affatto quello. Il discorso ripeto è semplicemente che in Cina tutto costa meno e dunque si produce lì.
    Ultima modifica di josephpino; 29-06-2013 alle 08:24

  9. #9
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    Apple docet...
    Wise men speak because they have something to say,
    .................................................. ........................fools because they have to say something.

  10. #10
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    Ho letto la scritta dietro al Krell s- 300i: "Manufactured in China under ISO 9001 quality system".
    Penso che sia corretto, verso i clienti, che la casa madre scriva questa specifica, nonchè sintomo di qualità (non quali altri prodotti recano questa scritta).
    Secondo me in Cina c'è qualità buona e scarsa qualità, ciò dipende da quello iche la casa madre si prefigge.
    Ultima modifica di reginello; 29-06-2013 alle 17:34

  11. #11
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    Infatti le stratocaster messicane suonano meglio di molte americane custom shop, cose come negli anni 80 le economiche fender giapponesi suonavano come le visionate americane....
    Panasonic 50ST60- Popcorn Hour A-200-Synology DS212J+-Ps3 Fat 160

  12. #12
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    guardate dentro un ampli, un finale, o un pre xindak, fatto in china....e poi riscrivete...
    Giradischi: Technics SL1210 MKII; Testina: [B]Nagaoka MP500 head shell Sumiko; Pre/phono:Lehmann Audio Black Cube; Preamplificatore: [Luxman C03 Finale: Advance Acoustic MAA406; Lettore cd: Marantz cd6004;, Diffusori: Cerwin Vega D7E, Cavi: segnale:VDH D-502 per il giradischi, VDH D102MKII, potenza: VDH CS122; alimentazione: Audioquest, e supra. Massimo da Napoli

  13. #13
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    Non c'è dubbio che in elettronica quello che realmente conta sono il progetto e gli standard di costruzione e di controllo sul prodotto finale, richiesti dal committente. Tutto il resto sono chiacchere e preconcetti (le famose "cinesate", sinonimo di prodotti scadenti).
    Un apparecchio ben progettato e ben costruito suonerà ovviamente bene, a prescindere dal paese di origine.
    Inoltre buona parte dei prodotti europei e americani utilizza componentistica cinese.

    Concordo con Shimizu, ora le Statocaster messicane hanno ben poco da invidiare a quelle americane. In compenso ne ho provato parecchie Made in Usa davvero pessime.
    Meno male che la mia Gibson fatta a Nashville suona sempre bene, da trent'anni
    IMPIANTO 1: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Dante DVS - Powersoft Ottocanali 8K4 Dsp Dante - PMC IB1s in triamplificazione

    IMPIANTO 2: Mac Mini M1 + Tidal - Roon+Hqplayer - Naa - Rme Adi2 Dac - Mc2 s1400 - Wilson Sophia 2

  14. #14
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    Per restare nei termini esclusivamente sonori.....
    suona il circuito.... e poi il resto che fa un 5%
    Solomusica di Antonio Leone
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  15. #15
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    Citazione Originariamente scritto da maxven59 Visualizza messaggio
    guardate dentro un ampli, un finale, o un pre xindak, fatto in china....e poi riscrivete...
    involtini primavera?


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