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Discussione: All-in-one e Naim Uniti
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01-01-2022, 13:08 #1
Junior Member
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All-in-one e Naim Uniti
Ciao a tutti,
sto valutando di accoppiare a delle Kef r7 ad un sistema all-in-one dalla più facile collocazione e configurazione rispetto ad un amplificatore integrato + streamer+dac etc...(come profondità mobile ho 31 interno e 36 sul top esterno)
Quindi oltre all'aspetto estetico ci sarebbe anche la comodità del'hdmi arc,(userò l'impianto anche per vedere film) e del poter iniziare ad ascoltare musica solamente schiacciando play sullo smartphone.
Secondo voi gli Uniti della Naim (che avevo adocchiato soprattutto per la caratura del brand, le recensioni, la compatezza e la finitura/estetica spettacolare) possono considerarsi un prodotto longevo?
Hanno già 4 anni, e considerando quanto velocemente si muove la tecnologia non vorrei trovarmi tra qualche anno con un prodotto vecchio o difficilmente rivendibile (qualora volessi cambiare/fare upgrade dell'impianto) rispetto magari alla soluzione ampli integrato + dac+streamer dove in quel caso dovrei sostutire solo lo streamer nel caso si evolvessero i vari sistemi di connessione, server musicali etc.
Visto il costo che hanno poi questi uniti, il dubbio penso che sia giustificato.Ultima modifica di 5eya; 01-01-2022 alle 13:47
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01-01-2022, 13:26 #2
Lo andrei ad ascoltare assieme ad un HEGEL H190 rigorosamente ex-demo (oppure ad un H360) se vuoi fare un bel salto
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01-01-2022, 13:52 #3
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Beh,
ex demo perchè usati non li consigli?
Visto il prezzo anche uniti sarebbe un usato.(tranne atom che però con i suoi 40watt è un po' rosicato) Come budget avrei sui 3000 max per ampli+streamer/ all-in-one
Hegel comuqnue è troppo profondo. Non ci staUltima modifica di 5eya; 01-01-2022 alle 13:53
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01-01-2022, 17:03 #4
Peccato per le misure le doti soniche sono di tutto rispetto.
Naim suonano bene ma per le KEF avrei visto meglio le amplificazioni danesiWise men speak because they have something to say,
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02-01-2022, 10:19 #5
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A mio avviso Naim Uniti è un ottimo prodotto. Purtroppo il tema della longevità riguarda praticamente ogni tipo di dispositivo che contenga soluzioni digitali e relativi protocolli.
Basta che Apple passi all'AirPlay 3 o che Spotify & C convergano su qualche nuovo protocollo Lossless di musica liquida ed improvvisamente ti ritrovi con un gran bel pezzo da museo, del quale continuerai ad utilizzare unicamente le funzioni di amplificazione.
Personalmente opterei per qualche soluzione separata, sebbene capisca la tua esigenza in termini di spazio. E se proprio deve essere un sistema all in one, va valutata attentamente la spesa, tenendosi pronti per un eventuale rivendita non appena senti l'odore di imminente obsolescenza tecnologica (in un attimo potrebbe valere meno di zero, anche se Naim).
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03-01-2022, 22:48 #6
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Addirittura? ci sarebbe questo rischio? beh ne devono passare di anni però...e anche se cambiassero le cose sicuramente le "vecchie tecnologie" non verrebbero abolite ma rimarrebbero utillizzabili.
per cui tu vedresti meglio un ampli integrato + uno streamer che inizialmente potrebbe essere un bluesond node da affiancare eventualmente a dac esterno?
Bisognerebbe capire poi se certi ampli integrati possano essere lasciati sempre accesi senza conntroindicazioni, così da non dover ogni volta accendere e spegnere dato che il trigger dubito che funzioni tra bluesound node un integrato xUltima modifica di 5eya; 03-01-2022 alle 22:51
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04-01-2022, 08:07 #7
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Non intendevo essere così drastico, ma solo chiarire che le tecnologie digitali si prestano meglio di altre all'obsolescenza forzata.
Un amplificatore totalmente analogico diventa vecchio solo quando il modo in cui suona non è più attuale, ma a scanso di problemi hardware o di rivoluzioni radicali nei connettori, potrebbe essere utilizzato all'infinito.
Ma se dentro c'è del software ("firmware") che gestisce la grafica dell'interfaccia, i protocolli, ecc, sta sicuro che l'azienda produttrice non lo aggiornerà troppo lungo, preferendo invece dedicarsi ad un nuovo modello hardware, il quale conterrà i protocolli e le interfacce più aggiornati, per spingerti a sostituire il tuo "vecchio" dispositivo.
E non si tratta solo di protocolli e codec, ma anche di aziende correlate che rappresentano le fonti digitali del momento: oggi, ad esempio, Spotify & C vanno per la maggiore, ma nulla vieta che domani questi vengano surclassati da Amazon o chissà chi, costringendoti a sostituire lo streamer con uno in grado di ricevere le nuove fonti e relativi protocolli Hi-Res.
Insomma, non si può dire che uno streamer attuale diventerà vecchio in un anno o due, ma nemmeno che potrà durare a lungo quanto un amplificatore o un giradischi.
Per questo una scelta separata potrebbe salvaguardare almeno metà della spesa sostenuta, oltre ad offrirti la possibilità di scegliere la miglior combinazione (per te) di amplificatore e streamer.
Quanto all'alimentazione dell'amplificatore, al di là della spesa in bolletta e dell'accumulo di polvere, non vedo particolari controindicazioni nel lasciarlo sempre sotto tensione. Considera, comunque, che molti modelli hanno dei relè per lo spegnimento automatico dopo tot minuti che non ricevono input (il mio CXA81, ad esempio, si spegne da solo dopo 20 minuti di inattività).Ultima modifica di Sam Cooper; 04-01-2022 alle 08:22
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04-01-2022, 08:28 #8
Se l’all in one ha degli ingressi analogici non vedo il rischio obsolescenza. Si può sempre collegare un DAC e/o uno streamer per upgradare il suono.
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04-01-2022, 08:31 #9
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04-01-2022, 08:38 #10
Sì ma intanto lo puoi utilizzare per entrare nel mondo digitale, non hai miscugli di cavi e telecomandi…insomma dipende sempre da che cosa vuoi ottenere e ti assicuro che la qualità c’é.
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04-01-2022, 15:19 #11
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Per la parte streamer, prendendo ad esempio l'uniti o anche qualche altro all in one costoso/di qualità, al limite si potrebbe un domani affiancargli il "blue sound node di turno". Così si salverebbe comunque la parte amplificazione + la parte dac (che contunueremo a delegare al nostro all in one), e nella peggiore delle ipotesi in cui il mercato vada in quella direzione con nuove tecnologie protocolli etc si sostituirebbe solo la parte di ricezione con una modica cifra.
Per la questione della tensione invece, miravo proprio a sperare che anche ampli ""classici" come nait /rega etc quindi solo integrati, potessero stare in stand-by senza spegnersi totalmente neanche dopo "il periodo di inattività"
Questo perchè sarebbe comodo, nel caso si optasse per una soluzione "separata", non dover accendere e spegnere ogni volta tutti gli apparecchi :
-streamer (tipo blue sound) sicuramente rimarrà sempre acceso
-ampli integrato
-eventuale dac esterno nel caso in cui non si voglia utilizzare nè il dac del bluesound nè l'eventuale dac che alcuni (rari) ampli integrati anno.Ultima modifica di 5eya; 04-01-2022 alle 15:25
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04-01-2022, 17:20 #12
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Per me il Naim Uniti è un eccellente prodotto.
Ho solo espresso un'opinione personale in merito alla sua longevità: il fatto che il comparto di amplificazione sia meno soggetto ad obsolescenza di quello digitale è un po' come dissertare sulla differenza tra il concetto di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Si finisce per entrare nell'ambito del soggettivo, dove ognuno avrà le proprie idee e preferenze.
Quando si è disposti a spendere certe cifre, tendo a supporre che non ci sarebbero problemi a valutare anche soluzioni alternative. Insomma, non dovrebbe essere la forma del mobile sotto al televisore a condizionare le opzioni.
Un po' come quando si parla del Naim Mu-So: ottimo prodotto, ma a quel punto perché non valutare componenti separati ed ottenere qualcosa che si adatti a maggiormente ai propri gusti? Ma ciò non toglie che, se dopo aver sentito suonare più dispositivi e più combinazioni, il Mu-So sia anche quello che suona meglio, allora vada per questo.
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30-01-2022, 16:54 #13
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