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Risultati da 1 a 3 di 3
Discussione: Dubbio sostituzione Topping TP60
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12-01-2023, 09:52 #1
Junior Member
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- Jan 2023
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Dubbio sostituzione Topping TP60
Buongiorno a tutti,
sto riscoprendo la mia passione per la musica hifi che avevo da ragazzo e circa 2 anni avevo composto un impiantino economico con due diffusori Elac debut b5.2 abbinato ad un Topping TP60 usando come sorgente un raspberry con dac allo boss. Devo dire che con poca spesa sono riuscito ad ottenere un buon risultato. Questa configurazione era nata perchè avevo poco spazio. Avendo cambiato casa ed avendo più spazio avevo pensato di cambiare l'amplificatore per la mancanza del telecomando e la mancanza di un uscita ottica per collegare anche la tv (anche se l'uso principale e per l'hifi) e infine mi piacerebbe avere un amplificatore classico anche per un fatto di estetica.
Attualmente quello che non mi soddisfa del topping è il fatto che per sentire la musica con un certo dettaglio devo alzare abbastanza il volume (la potenza comunque c'è) e mi chiedevo se potessi avere un miglior risultato con un amplificatore classico integrato in classe a/b.
Avevo pensato ad alcuni entry level di nad, rotel, cambridge, denon, marantz, yamaha ma il mio dubbio è se riuscirei a fare un salto di qualità(con una spesa di max 600 euro) e soprattutto se questi amplificatori riescono ad avere un miglior dettaglio anche a volumi bassi.
Altra domanda: per avere un buon dettaglio a volumi bassi (tipo loudness)
è necessario avere molti watt? ad esempio è meglio, a circa parità di spesa, uno yamaha a-s501 o un nad c316bee (in questo caso potrei anche rinunciare ad uscita ottica)?
In caso che ne dite di un buon usato?
Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi,
Gianluca.Ultima modifica di Sekko70; 12-01-2023 alle 09:56
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12-01-2023, 13:43 #2
Prova, prendendoli da Amazon ed eventualmente rendendoli, i seguenti ampli in classe D (se non erro pure i NAD lo sono,,, ok, pure alcuni Belcanto, ma hanno prezzi diversi)
SMSL DA9 (che è il mio nel secondo impianto)
SMSL AO200
SMSL A300 (ma temo che spedito da Amazon non sia più disponibile)
Oppure il classe A SMSL VMV A1
Nessuno di questi ha un DAC incorporato.Diffusori ProAc Studio 140 - Preamplificatore Primare Pre30 e Finale Primare A30.2 - Tuner HK TU 9400 - Lettore di rete miniPC con Daphile - DAC iFi Neo iDSD - Lettore multiformato Oppo DB83 SE - giradischi Pioneer PL-112D - Pre phono Cambridge Audio Alva Solo - ampli cuffia Lake People G103 MKII - Cuffie: Meze 99 Classic e Grado SR60 Testine: Shure V15III, Shure M97x, Ortofon FF15XE, Audio-Technica AT420E/OCC
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15-01-2023, 22:11 #3
No. Per avere buoni dettagli a basso volume non serve avere più watt. Serve avere dei controlli di tono o un sistema loudness.
A basso volume succedonno 2 fenomeni sul nostro sistema uditivo a riguardo la percezione del suono, il primo fenomeno è risolvibile mentre il secondo purtroppo no.
Negli anni '30 due scienziati scoprirono un fenomeno che succede quando il livello sonoro si riduce. Se vuoi capire meglio ti consiglio di leggere su Wikipedia a riguardo le curve di Fletcher e Munson (Fletcher-Munson equal loudness contour)
Fondamentalmente ed in sintesi:
- il primo problema è che quando il livello sonoro si riduce abbiamo la percezione che gli estremi di frequenza (ovvero gli acuti ed i bassi) spariscono con la conseguente mancanza di dettaglio. Nonostante la curva di frequenza sia fisicamente piatta abbiamo nel nostro sistema uditivo la percezione di aver perso entrambi gli estremi di banda.
Si risolve ingannando il nostro sistema uditivo amplificando gli estremi e producendo una risposta in frequenza a forma di "V" (con un sistema loudness o con i controlli di tono). In questo scenario la risposta in frequenza non sarà piatta ma a "V" ma il nostro sistema psicoacustico avrà (ai nostri orecchi ed al nostro cervello) la percezione che la risposta è effettivamente piatta.
Ovviamente se il livello di volume sale il nostro udito guadagna risoluzione agli estremi di frequenza ed il controllo loudness non è più necessario.
Di fatto i sistemi di loudness evoluti enfatizzano la forma a V della risposta in frequenza mano a mano che il livello sonoro si riduce e viceversa appiattiscono questa V mano a mano che il volume sale.
- il secondo fenomeno invece riguarda il range dinamico. Il range dinamico rimane invariato ma a basso volume si sposta verso il basso facendo che l'estremo inferiore del range scenda sotto la nostra capacità di ascolto. Di conseguenza abbiamo l'impressione di ascoltare a basso volume con un range dinamico ridotto.
Questo si traduce in un soundstage più piccolo perché le voci e gli strumenti sono più piccoli.
Purtroppo questo fenomeno non è risolvibile e l'unico modo di avere il soundstage corretto si ottiene avendo il livello sonoro delle voci e gli strumenti a grandezza naturale (ovvero alzando il volume)Ultima modifica di GusGuT; 15-01-2023 alle 22:28