Al cinema Ayrton Senna è ancora in pista

Alessio Tambone 14 Gennaio 2011, alle 09:24 Cinema, Movie e Serie TV

Universal Pictures distribuisce in Italia il documentario dedicato all'indimenticato campione brasiliano. L'uscita in sala è prevista per l'11 Febbraio. Ecco il trailer originale

Come abbiamo riportato ieri, è ufficiale il passaggio della Formula 1 all'alta definizione (incrociando le dita per l'Italia), con le riprese in HD pronte già per il GP di apertura a Marzo in Bahrein. Febbraio segna però una data importante per gli amanti della Formula 1 vecchia maniera, con l'intramontabile lotta di grandi campioni come Prost, Piquet, Arnoux, Mansell e Senna. E' proprio il tre volte campione del mondo brasiliano il protagonista di un nuovo documentario che arriverà nelle sale italiane a partire dall'11 Febbraio su distribuzione Universal Pictures.

Con un titolo tanto secco quanto evocativo, Senna dall'11 Febbraio promette di raccontare proprio gli anni del grande campione in F1, esplorando la carriera e la preparazione fisica del pilota, senza dimenticare il forte rapporto con la fede. Il documentario è diretto da Asif Kapadia, regista e sceneggiatore di The Warrior e Far North.

Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota
e corro veloce per la mia strada
anche se non è più la stessa strada
anche se non è più la stessa cosa...

Commenti (6)

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  • Stigmata

    14 Gennaio 2011, 09:55

    da vedere, assolutamente
  • darkgoky

    14 Gennaio 2011, 13:56

    imperdibile
  • Brigno

    14 Gennaio 2011, 14:49

    Quel maledetto giorno ero ad un centinaio di metri da lui !

    Ricordo la gioia di 20/25000 persone nel vederlo uscire di strada e l'assordante silenzio che seguì dopo pochi secondi....ancora adesso mi viene la pelle d'oca !
  • darkgoky

    14 Gennaio 2011, 18:18

    scusa la curiosità, ma puoi raccontare qualcosa in più? dov'eri di preciso ? lato fiume o lato parco? hai visto l'impatto?
  • Ciavatta

    14 Gennaio 2011, 18:28

    Questo è quello che scrissi tempo fa altrove...

    15-05-2007, 18:09

    1 maggio 1994.
    una data che non potrò mai scordare.
    non solo per il motivo più ovvio, ma perchè ha significato veramente qualcosa per me.

    di lì a qualche giorno avrei compiuto 13 anni, e mio Padre mi regalò la trasferta per un gran premio.
    Io (ed anche lui) non ne sapevo quasi nulla di alettoni e pistoni, mi limitavo a guardare i Gippì alla Tv la domenica insieme alla mia famiglia...certo le macchine erano belle, ma dopo il podio...morta lì.

    quel giorno arrivammo ad Imola prestissimo, e per ammazzare la mattinata ci fermammo a far colazione in un bar dove ebbi il primo shock del week end: da perfetti ignoranti non avevamo seguito le prove ed aprire il Corriere dello sport e trovarsi la foto di Ratzenberger col capo reclinato nei resti della sua Simtek mi fece rabbrividire...morto.un flap volato via e ciao ciao...lì compresi la drammaticità degli incidenti, visti sempre come una cosa lontana, che capita sempre agli altri...lì, a qualche km da me...il giorno prima un ragazzo era morto. Ed un'altro c'era andato vicino (Barrichello che rischiò la strage in variante bassa)

    è inutile descrivervi tutta la giornata, ma la prima volta che sentii (ancora fuori dai cancelli) il latrato animalesco di un motore di F1 mi scattò qualcosa dentro, rimasi incantato a sentire quella melodia che riecheggiava tra la collina della rivazza e la buca delle acque minerali...ed ancora non avevo visto nulla....
    Mi ricordo il tifo esagerato, i ferrarsti che tiravano dei sassolini sulle tende dei tedeschi-filoSchumacheriani (al'epoca il nemico" l'odore di salsicce e cipolle e le lattine di birra sparse dappertutto...
    Mi ricordo il rombo di tutte quelle macchine che passavano insieme nei primi giri...
    Mi ricordo che dissi a mio cuGGino scatta una foto a Senna, e lui è già passato, al prossimo giro...
    Mi ricordo le parole dello speaker Senna è uscito!
    Mi ricordo il boato della collina della passione, tutti felice per Larini, che diventava secondo....
    Mi ricordo l'elicottero bianco e rosso sopra le nostre teste, e gli applausi scroscianti che lo accompagnavano...
    e poi non ricordo più nulla, lì non sapevamo ancora nulla....
    In macchina, sulla strada del ritorno, per radio dissero che il più grande s'è n'era andato via.
    Io non lo conoscevo, avevo visto qualche gara in tv con gli occhi di chi giocava ancora con le Majorette...
    ma ricordo che piansi.
    e da quel giorno le macchine diventarono la mia più grande e duratura passione di sempre.
    da quel punto in poi cercai di conoscere Ayrton, libri-VHS-DVD...mi aiutarono a capire chi era stato e che persona fosse...
    ancora oggi rimpiango di non aver avuto modo di vederlo con gli occhi di adesso....penso che mi avrebbe emozionato vederlo tirare una staccata, o controllare una derapata...ne ho viste tante di corse ed ho visto altrettanti piloti, ma anche se Lui non l'ho mai visto, è quello che sento di conoscere ed ammirare più di ogni altro.

    scusate per il post da libro cuore, ma per me quel giorno ha fatto da spartiacque per tutti gli anni a venire.

    p.s.

    da ricordare anche il botto alla partenza con morti e feriti in tribuna, e l'incidente di Alboreto ai box...




    E come ogni santa volta che lo rileggo mi si drizzano i peli sul collo.
  • nomeutente

    18 Gennaio 2011, 11:17

    Brigno eravamo vicini.....
    anch'io ero a un centinaio di metri, hai riassunto bene il momento

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