Fabrizio Calabrese e il "caso" Grande Utopia EM
Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi Forumlibero.com" ha intrapreso da qualche anno una campagna di diffamazione contro le riviste del settore HiFi e contro alcune firme autorevoli, ad iniziare da Gian Piero Matarazzo, collaboratore di AV Magazine
Roma, 17 Marzo 2014. Fabrizio Calabrese, amministratore del forum "HiFi-Forumlibero.it", già collaboratore di Stereoplay nella prima metà degli anni '80, progettista di diffusori e consulente, in questi ultimi anni ha intrapreso una crociata contro quasi tutte le riviste di alta fedeltà italiane e contro la stragrande maggioranza delle persone che collaborano o che hanno collaborato con queste riviste, utilizzando il suo forum come megafono, dopo essere stato bannato da tutti i principali forum del settore. Alcuni argomenti portati avanti da Fabrizio Calabrese sono condivisibili, come la necessità di fare più informazione sui problemi derivanti dall'interfacciamento tra ambiente e diffusori.Oltre a questi pochi argomenti condivisibili, tutti gli altri temi e i modi di questo amministratore sono - secondo me - censurabili. Vi spiego brevemente il perché.
Da più di un anno collabora con AV Magazine Gian Piero Matarazzo, già collaboratore di AudioREVIEW e progettista di fama internazionale, con progetti e decine di prodotti commercializzati da alcune aziende italiane con un notevole successo di pubblico e di critica, fino all'anno 1999, quando cioè - dolo aver terminato la sua collaborazione con Opera Loudspeakers, ha iniziato a collaborare con le testate del gruppo Technipress, continuando a progettare solo kit per AudioREWIEW, in modo da evitare conflitti d'interesse . Gian Piero si occupa al momento dei test sui diffusori anche per AV Magazine, con misure effettuate presso il suo laboratorio con un set-up B&K + MLSSA, effettuando misure in regime anecoico simulato, in modo da dare giudizi sul diffusore senza che l'ambiente possa influenzarne il risultato. Si tratta di misure ripetibili e verificabili poiché realizzare secondo standard riconosciuti universalmente. Gian Piero non li limita ai test sui diffusori ma partecipa anche agli eventi organizzati da AV Magazine, incontrando i lettori per confrontarsi anche sulle sue stesse recensioni, invitando i nostri lettori ad ascoltare i diffusori che ha analizzato, come negli shoot-out dello scorso anno (in questo articolo, l'evento di Bologna).
Ebbene, lo scorso anno, proprio in occasione della prima collaborazione di Gian Piero Matarazzo con AV Magazine, ho avuto delle segnalazioni su un paio di discussioni aperte da Fabrizio Calabrese sul suo forum, contro Gian Piero Matarazzo: "G.P. Matarazzo è andato fuori di testa" e "Matarazzo... Guarda che tratti tutti da fessi". Ecco come sono venuto a conoscienza dell'esistenza di Fabrizio Calabrese e del suo forum. Più recentemente, ho ricevuto una segnalazione su l'ennesimo attacco qualunquista di Fabrizio Calabrese: sosteneva che nessuna rivista avesse mai testato un prodotto di aziende che non fossero inserzioniste, con tutto il connesso di insinuazioni. in quell'occasione sono intervenuto sul suo forum, per rispondere con i fatti alle dischiarazioni false e da qualunquista di Fabrizio Calabrese, con esempi concreti e verificabili. Prima l'ho fatto sul suo forum. Dopo essere stato bannato, ho invitato Fabrizio Calabrese a discutere sul mio forum, in questa discussione: "Le riviste prezzolate secondo Fabrizio Calabrese" (già "Riviste prezzolate e admin cialtroni").
L'epilogo, in quella occasione, dopo un incontro dal vivo al Gran Galà di Roma, è stato un accordo: ritirare, su entrambi i forum, le relative discussioni, la mia riammissione sul forum di Fabrizio Calabrese e la promessa di discutere di questioni tecniche. La prima questione tecnica aperta da Fabrizio Calabrese è stata sempre su Matarazzo e sulla presunta attività di "taroccatore" dello stesso Gian Piero. Il Calabrese porta ad esempio il "caso" del test dei diffusori Grande Utopia EM, recensite da Matarazzo su AudioREVIEW nel 2009. Il Calabrese dice due cose principali:
1- Fabrizio Calabrese sostiene che è impossibile che Matarazzo sia riuscito a misurare le Grande Utopia EM in regime anecoico, quindi insinua che le misure in regime anecoico pubblicate su AR e relative alle Focal Grande utopia EM, siano taroccate;
2- Fabrizio Calabrese sostiene anche che le misure in ambiente, effettuate da Matarazzo nella saletta di AudioREVIEW sono taroccate. E per sostenere la sua tesi, pubblica delle misure che lui ha effettuato a casa di un cliente, il primo cliente italiano ad aver acquistato le Focal Grande Utopia EM.
Ora, è notorio - lo dice anche lo stesso Fabrizio Calabrese - che la risposta in ambiente di un diffusore può essere modificata da numerosi fattori. Eppure, il Calabrese vuole comparare la sua risposta in ambiente, con grafici che riportano i due distinti canali uno sull'altro, senza possibilità di distinzione di quale sia il canale sinistro e quale il destro, con quella di Matarazzo. E lo fa senza fornire nessuna informazione sull'ambiente in cui erano stati posizionati i diffusori, senza indicazioni sul posizionamento dei diffusori e senza indicazioni sul posizionamento del o dei microfoni e delle condizioni a corollario della misura. E non non solo non fornisce questo tipo di indicazioni, richieste dal sottoscritto più e più volte, ma aggiunge che la sua misura è svincolata dall'ambiente e che gli stessi diffusori, misurati in qualsiasi altro ambiente, mostrerebbero la stessa identica risposta. Lo fa in questo messaggio, rispondendo ad una mia precisa domanda.
Con somma sfortuna di Fabrizio Calabrese, il possessore delle Grande Utopia EM viene a conoscenza della discussione, riesce ad avere il mio numero di telefono e mi contatta, raccontandomi tutta la storia e fornendomi, con foto e misure, tutte le informazioni che Fabrizio Calabrese aveva tenuto nascoste. Ovvero che le misure pubblicate da Fabrizio Calabrese sono state acquisite in un ambiente inadatto alle Grande Utopia, che le stesse erano posizionate quasi a ridosso della parete posteriore e il diffusore destro quasi a contatto della parete laterale. Inoltre il proprietario aggiunge che la posizione dei diffusori alla fine fu effettivamente ottimizzata, che furono allontanati dalla parete posteriore e che il ddiffusore destro fu allontanato dalla parete laterale e che i filtri cross-over dei diffusori furono ottimizzati per quella installazione. Inoltre Fabrizio Calabrese, che sostiene di aver effettuato 500 misure su quei diffusori, non ha mai pubblicato le misure che riguardano l'nstallazione definitiva.
In altre parole, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare solo le misure ottenute in condizioni molto particolari e inadatte a quell'ambiente, con i diffusori posizionati senza ottimizzazione, nascondendo tutte le indicazioni su ambiente, posizionamento dei diffusori e del microfono, lasciando credere che SOLO le sue misure fossero quelle che identificavano realmente le prestazioni del diffusore e non quelle di Matarazzo che, secondo Fabrizio Calabrese, è il solo taroccatore di misure. In più, Fabrizio Calabrese ha scelto di pubblicare anche una sola misura effettuata da un collaboratore di Mino Di Prinzio, quella più vicina (ma non identica) alle sue rilevazioni. Recentemente sono venuto in possesso di altre foto di misure effettuate dal collaboratore di Di Prinzio, senza conoscere il posizionamento dei diffusori in ambiente e dello stesso microfono di misura. Tutte con risposte in frequenza molto diverse... E che pubblicherò presto.
Più recentemente, il 24 Marzo Fabrizio Calabrese ha pubblicato una nuova discussione sul suo forum e sullo stesso argomento, sintetizzando - a modo suo - tutta la storia. nella discussione, dal titolo "Focal Grand Utopia: un caso umano prima che tecnico", Fabrizio Calabrese pubblica una foto in cui si vede chiaramente il diffusore a ridosso della parete laterale e a circa 65cm dalla parete di fondo. E scrive lui stesso, nel secondo messaggio di questa discussione che: "... quella collocazione è a dir poco infelice...", cercando di spostare l'attenzione sulle responsabilità dell'installazione che sarebbero, a detta di Calabrese, solo del negoziante Mino Di Prinzio.
Peccato che il proprietario abbia sottolineato che l'installazione in quella precisa posizione sia stata una sua idea, eseguita con suoi operai e non con Di Prinzio e che quest'ultimo abbia tentato con ogni mezzo di convincerlo a spostare i diffusori da quella posizione. Tentativi che alla fine - fortunatamente - sono andati a buon fine, con una installazione più degna, con i diffusori più distanti dalla parete di fondo e da quelle laterali. Installazione comunque insufficiente a rsolvere i problemi di un ambiente evidentemente poco adatto a quei diffusori, cosa dichiarata anche dallo stesso Fabrizio Calabrese in questo messaggio: "questi diffusori NON SONO ADATTI ad operare in un ambiente basso e poco largo". Una ammissione che arriva un po' tardi, dopo che ha utilizzato le prime misure per screditare Matarazzo, comparando le sue rilevazioni in un ambiente inadatto con quelle di Matarazzo, ottenute dopo un'attenza installazione, in un ambiente più grande, adatto e trattato acusticamente. Ebbene, Secondo me una persona che agisce come Fabrizio Calabrese è un imbroglione. E mi assumo tutte le responsabilità del caso per il giudizio che ho espresso. Perché i fatti, ben documentati, certificano esattamente questo: Fabrizio Calabrese ha pubblicato solo misure scelte ad arte, senza fornire elementi sull'ambiente utilizzato, sul posizionamento dei diffusori e del microfono, il tutto con un obiettivo ben preciso: screditare Matarazzo. E devo ringraziare il proprietario che ha rivelato la verità, spingendo Fabrizio Calabrese a calare la sua maschera.
Nei commenti che seguono questo articolo troverete ulteriori indicazioni, più precise, sulla storia che riguarda le Grande Utopia EM. Nelle ultime pagine di questa discussione troverete anche riferimenti all'invito ad un confronto pubblico, presso Cherubini, dove io e Matarazzo avremmo potuto dimostrare a Fabrizio Calabrese e al pubblico, come sia possibile modificare le misure di un diffusore in ambiente, semplicemente cambiando ambiente o posizionamento (dei diffusori o del punto di ascolto). Fabrizio Calabrese non si è presentato all'appuntamento, insinuando sul suo forum che l'incontro sarebbe stato annullato. Lo ha fatto in questo messaggio, con le seguenti parole: "Ho visto che l'incontro da Cherubini è -a quanto pare- saltato per via della defezione di Matarazzo..." Notizia ovviamente FALSA e priva di fondamento. Non solo: a precisa richiesta di fornire le fonti di quella notizia falsa, sul presunto annullamento di quell'incontro, non ha mai risposto. Dove abbia "visto" che l'incontro fosse saltato, probabilmente rimarrà per sempre un mistero.
Ho deciso di pubblicare questo articolo perché rimanga sempre traccia del comportamento che Fabrizio Calabrese ha avuto in questa vicenda delle Focal Grande Utopia EM. Lo stesso Fabrizio Calabrese che, sul suo forum, si rivolge a me dandomi del disonesto, mafiosetto e al soldo dei distributori. Aggiungo che non ho accettato di rimuovere le varie discussioni neanche dietro esplicite minacce di querele e di segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti dell'Abruzzo che, secondo Fabrizio Calabrese, dovrebbero preludere alla mia radiazione dall'albo dei Pubblicisti. Invito pertanto Fabrizio Calabrese a procedere con la sua querela alle autorità competenti e con le sue segnalazioni all'Ordine dei Giornalisti. oppure, più semplicemente e come indica in uno dei suoi messaggi, a segnalare questa pagina ad un Magistrato. Tutto quello che ho scritto sono in grado di provarlo, con fatti, testimonianze ed elementi concreti, come foto e misure. Aggiungo che le varie discussioni a cui mi sono riferito in questa pagina, pubblicate sul forum di Fabrizio Calabrese, sono state copiate e inviate come allegato, con posta certificata, per impedire che in futuro possano essere modificate oppure cancellate da Fabrizio Calabrese senza che ne rimanga traccia.
Emidio Frattaroli
www.avmagazine.it
Commenti (179)
-
Oggi vi racconterò una storia molto interessante.
Una storia che toglierà i veli a quel sottobosco - spesso nascosto ai più - che è il settore dell'editoria tecnica del settore dell'Alta Fedeltà degli ultimi quarant'anni. Lo faccio partendo dall'ultima puntata, e raccontando la storia di un personaggio che ha scritto e continua a scrivere la storia dell'elettroacustca moderna.
Un personaggio che io stimo moltissimo, con centinaia di progetti all'attivo, con decine di diffusori progettati per aziende blasonate e che hanno avuto un successo di vendita e di critiche straordinario, un conoscitore di linguaggi di programmazione e di algoritmi e che ha programmato quelli che sono tra i più famosi e utilizzati programmi di progettazione per diffusori...
Ah, no: questa è la descrizione di Gian Piero Matarazzo... Accidenti!
In realtà, in questa storia c'è di mezzo anche Matarazzo. Ma il regista/attore principale di questa storia è un'altra persona: Fabrizio Calabrese.
E dire che sul suo forum ho provato il confronto ma alla fine mi è sembrato di tornare all'asilo. In classe avevamo un compagno che non sapeva giocare. Se al gioco (a qualsiasi gioco) passava in svantaggio, pretendeva di iniziare da capo.
L'ultima puntata di questa storia inizia nel forum di discussione di Fabrizio Calabrese.
Sono giunto nel suo giovane ma promettente forum dietro una segnalazione di un member del forum di AV Magazine, per controbattere sulle dichiarazioni qualunquiste dello stesso Fabrizio Calabrese, a proposito del fatto che - secondo lui - nessuna rivista HiFi ha mai provato un prodotto di un'azienda che non sia inserzionista di quella stessa rivista.
Sono intervenuto con decisione, portando i fatti: un elenco di prove di prodotti di aziende non inserzioniste, non solo qui su AV Magazine ma anche facendo un esempio della principale rivista del settore HiFi: AudioREVIEW, con cui ho collaborato fino alla fine del 2004. Ho fatto di più: ho anche fatto qualche esempio di test con giudizi negativi di prodotti di aziende inserzioniste.
Dopo qualche giorno di discussione e dopo aver rimediato una sospensione per una intera giornata perché scrivevo troppo velocemente, fui giustamente bannato. Avevo esagerato con il linguaggio poiché mi ero abbassato al livello di alcuni suoi scagnozzi...
Allora decisi di continuare di qua, suo mio forum, invitando Fabrizio Calabrese a partecipare al contraddittorio in una zona protetta, dove avremmo potuto partecipare solo noi due, senza interferenze esterne. Anche lì alla fine è finita a stracci in faccia... Peccato.
In ogni modo, tutto è bene quel che finisce bene. C'è voluto quasi un mese, se consideriamo il mio primo messaggio nel suo forum, perché Fabrizio Calabrese accettasse l'evidenza. E' successo recentemente, dopo che Fabrizio Calabrese è venuto al Gran Galà dell'Alta Fedeltà, presentandosi al sottoscritto e impegnandosi in un'accesa discussione davanti a testimoni... Il risultato si è concretizzato con la mia riammissione, con la pubblicazione di un thread di riconciliazione dove ammetteva - Fabrizio Calabrese - di aver esagerato. In altre parole, avevo ragione io. In cambio promisi di levare dal mio forum il thread con gli stracci in cui lo chiamavo cialtrone e di rimanere sul suo forum per parlare di test di prodotti, di riviste e di altre cose simili.
Dopo la riconcilazione, Fabrizio Calabrese ha iniziato nuovamente la sua campagna...
... continua -
Dicevo che Fabrizio Calabrese, dopo la riconcilazione, ha iniziato nuovamente la sua campagna...
Una campagna, per dimostrare, con qualsiasi mezzo, che Matarazzo e tutte le riviste e forum di HiFi sono una mafietta al soldo dei distributori e produttori del settore, mafietta pagata prima di tutto per parlare solo bene dei prodotti, mafietta incapace di qualsiasi critica, mafietta che lo ha emarginato.
Lui, il più grande progettista interplanetario di diffusori. L'unico e il solo che ha risolto tutti i problemi di posizionamento...
E da cosa parte per dimostrare la sua verità?
Diffamando Gian Piero Matarazzo, lo stesso che collabora con AV Magazine. Lo stesso che, senza peli sulla lingua, non ha problemi a dare una insufficienza e ad esprimere aspre critiche ad un diffusore di un'azienda che acquista pubblicità, sia su AV Magazine che su AudioREVIEW. Articolo pubblicato senza tagli. Tanto per sottolineare che né io né il Direttore di AR hanno censurato alcunché.
Mi riferisco ad esempio a questa prova:
Originariamente inviato da: GPM... Il tweeter è il modello di ring radiator costruito dalla Vifa, che si differenzia da quello Scan per un prezzo molto più abbordabile ma che è dotato di una tenuta in potenza altrettanto meno prestante. La differenza alle misure per così dire “statiche” è molto ridotta, ma se si misurano le non linearità oltre i 90 dB le differenze si vedono, eccome...
... La cosa che mi ha lasciato abbastanza sconcertato è l’assenza di qualunque tipo di assorbente sia sulla parete superiore che su quella inferiore, le uniche due pareti che risultano parallele del box, una scelta quanto meno inusuale in un cabinet disegnato così proprio per ridurre le riflessioni interne. La waterfall verificherà quanto questa scelta sia azzeccata e quanto no...
... Se diamo uno sguardo ai tre grafici ricavati da questo diffusore notiamo come la progressione di seconda e terza armonica sia abbastanza costante, a parte la gamma bassa, che mostra di essere comunque in leggero affanno indipendentemente dalla pressione...
... il woofer non brilla eccessivamente per velocità di decadimento...
... Infine la Waterfall che verifica tutti i dubbi espressi prima sulla costruzione. Notiamo infatti la presenza di una pletora di riflessioni interne sia in gamma mediobassa che in gamma di incrocio, col midwoofer e col tweeter che mostrano parecchie risonanze oltre i 4 millisecondi, pur con un livello mediamente contenuto. Tutte queste riflessioni e risonanze interne non fanno altro che togliere articolazione ai bassi livelli e con un po’ di cura potrebbero essere eliminate...
La stessa identica prova è stata pubblicata anche da AudioREVIEW.
Questo è solo un esempio, ovviamente ignorato da Fabrizio Calabrese, che invece continua nel suo indefesso lavoro di costruzione di prove atte a diffamare. Ma incappa in un errore madornale, forse perché accecato da un odio viscerale che - è una mia idea - soprattutto contro Matarazzo.
Qualche anno fa, Matarazzo provò per AudioREVIEW le Grande Utopia EM (un diffusore prodotto da Focal, da 140.000 Euro la coppia), con il classico e completo set di misure in regime anecoico, la classica risposta in ambiente nella saletta di AudioREVIEW di allora e altre misure molto interessanti.
Una copia a bassa risoluzione dell'articolo è sul sito di Focal. La trovate qui: http://www.focal.com/it/index.php?c...attachment=1402
Ebbene, Fabrizio Calabrese, ha la grande occasione: misurare le Grande Utopia EM a casa del primo cliente italiano. Questi diffusori furono spediti direttamente dalla Francia a casa del cliente. Pensò il cliente stesso al posizionamento, aiutato dai suoi operai. Sistemò i diffusori in un ambiente con le seguenti dimensioni: lunghezza 10,45m larghezza 4,72m e altezza 2,85m.
Il cliente fece collocare le Focal a ridosso della parete posteriore (a circa 65cm di distanza) e uno dei due diffusori finì praticamente appiccicato alla parete laterale (circa 25cm di distanza). La sala non aveva alcun tipo di trattamento, se si esclude una libreria con le elettroniche sul lato sinistro, un tappeto davanti ai diffusori, una tenda dietro ai diffusori e un divano.
Quando arrivò il negoziante con il suo staff per perfezionare l'installazione (era Mino Di Prinzio, di HiFi Di Prinzio), consigliò subito al cliente che i diffusori in quel modo non potevano andare. Fece anche delle misure, per mostrare al cliente che la gamma bassa aveva qualche problema che sarebbe stato impossibile da correggere con i soli controlli presenti sul diffusore.
Il cliente però punto i piedi: sfidò il Di Prinzio a trovare una soluzione, senza spostare i diffusori. Perché lui quell'ambiente lo usava anche per viverci con la sua famiglia. E DI Prinzio accettò la sfida. Alla sfida pare che partecipò anche Fabrizio Calabrese.
Ed è qui che entrano in scena Fabrizio Calabrese e le sue misurazioni. Fabrizio Calabrese effettua misurazioni per alcune ore, suddivise in circa 3 giorni non consecutivi. Nel frattempo succedono altre cose. Di Prinzio e il cliente trovano un compromesso e i diffusori vengono spostati più in avanti e il diffusore che era appiccicato alla parete laterale, viene traslato più al centro. I diffusori sono dotati anche di controlli sui filtri crossover per le vie medie e alte, e anche un controllo sul woofer basso che vengono modulati per ottenere il miglior compromesso possibile.
In seguito, il cliente - che è un appassionato di grande orchestra, Jazz e anche (immagino io) di musica d'organo, deciderà di acquistare una coppia di sub-woofer JBL, per far riprodurre la gamma ultra bassa, tagliando con le Focal a circa 35Hz. Prenderà anche un equalizzatore Accuphase. Alla fine il risultato, al netto di tutto, fu questo qui:
Tornando ai giorni nostri, Fabrizio Calabrese ha pubblicato SOLO le sue prime misure sulle Grande Utopia EM che effettuò a casa del cliente, quelle con i diffusori a ridosso della parete posteriore e con uno dei due azzeccato alla parete laterale. Il tutto con il solo scopo di diffamare Matarazzo, per dimostrare che le sue misure sbugiardavano quelle che Matarazzo aveva condotto per AudioREVIEW, accusando infine il Matarazzo di essere un TAROCCATORE di misure, membro della mafietta di cui sopra.
Ecco le misure di Fabrizio Calabrese:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Ed ecco invece quelle in ambiente di Matarazzo, a terzi d'ottava:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Le misure in ambiente di Matarazzo, sono al netto di un posizionamento intelligente, controllando l'inclinazione dei singoli moduli la rotazione di tutto il mobile, non necessariamente la stessa per i due diffusori... Nel grafico c'è la risposta sia in condizione flat, sia al netto della calibrazione dei filtro crossover, con cui è possibile scegliere diverse curve di livello e smorzamento.
Orbene, quando ero ancora ammesso al forum di discussione di Fabrizio Calabrese, gli chiesi tutte le informazioni sulle dimensioni dell'ambiente in cui misurò le Grande Utopia EM, sul posizionamento in ambiente e sulla posizione del microfono di misura, chiedendo anche se non fosse vero che le misure da lui condotte fossero relative solo a quell'ambiente, a quel posizionamento.
Fabrizio Calabrese non ha mai risposto, non ha mai comunicato dimensioni dell'ambiente e posizionamento dei diffusori. Ha solo detto due piccole inesattezze: che il microfono era posto a 2,5 metri di distanza dai diffusori, che le sue misure erano svincolate da quell'ambiente e avremmo avuto lo stesso risultato in qualsiasi altro ambiente.
E meno male che ho conosciuto la vera storia!
E sapete perché conosco tutta la storia? Perché me l'ha raccontata proprio il cliente, che mi ha cercato dopo aver letto tutte le cose scritte da Fabrizio Calabrese sul suo forum. Mi ha chiamato e mi ha fornito tutto quello di cui era in possesso: soprattutto foto e misure. Le misure i Fabrizio Calabrese condotte nella prima giornata, da cui si evince - ad esempio - che la sua posizione di misura era a 5 metri di distanza dai diffusori, ovvero nel punto d'ascolto.
In altre parole, Fabrizio Calabrese, che accusa il mondo intero di tramare contro di lui, ha ordito un vero e proprio imbroglio. Ha usato delle misure, fatte in condizioni particolari, con diffusori inseriti in un ambiente particolare, con sistemazione perfettibile e senza ottimizzazione, comparandole con misure eseguite da Matarazzo in un ambiente totalmente differente, dopo un attento e lungo posizionamento.
Quando sono stato contattato dal cliente (decisamente contrariato dal comportamento del progettista stellare), ho pubblicato subito tutto, dicendo quello che pensavo, ovvero che il progettista stellare aveva imbrogliato, fornendo tutte le prove del caso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Leggete cosa scrive Fabrizio Calabrese nel 2011 sul suo forum, quando annaspava a proposito di DRC:
Originariamente inviato da: Fabrizio Calabrese... Proprio mezz'ora fa stavo equalizzando un sistema, per un ascolto, e mi sono ritrovato un buco di 10 dB in gamma bassa, dovuto al posizionamento dei diffusori. Ovviamente l'ho risolto spostandoli...
Il somarocontinua nella sua sana e corretta opera di pubblicità comparativa, usando misure taroccate - ovvero riferite a situazioni eccezionali - facendo intendere che sono soltanto le sue che inquadrano il vero carattere di quel diffusore. E lo fa spazzando via qualsiasi voce fuori dal coro.
Io spero solo che tenga fede alle sue promesse e che mi quereli. Così sarà un giudice a verificare chi ha ragione.
Chi è che ha imbrogliato. Chi è che il vero taroccatore. -
Originariamente inviato da: Fabrizio Calabrese... Alla fine, il proprietario di questi perfetti diffusori si è visto costretto ad acquistare due bei Sub JBL professionali e due ampli da 5 Kwatt per pilotarli (non bastavano i due monofonici Mc Intosh da 1200 watt, sul solo woofer delle Utopia...!!!)....
Oggi vorrei chiarire anche questa storia sui SUB, per sottolineare che Fabrizio Calabrese, continua a comportarsi da cialtrone, dimenticando un po' troppi particolari di quella storia.
Il cliente mi ha detto che i SUB fu proprio lui a proporli. Fu proprio Fabrizio Calabrese.
Vedete che ironia: mentre Di Prinzio consigliò al cliente di modificare il posizionamento, Fabrizio Calabrese suggeri al cliente di risolvere il problema costruendo due grandi sub-woofer, da posizionare dietro alle Focal Grande Utopia EM.
Indovinate un po' chi avrebbe dovuto progettare, realizzare e installare i due nuovi poderosi sub-woofer?
Risposta EEEEEESATTAAAAAAAA!
Si trattava proprio dello stesso Fabrizio Calabrese!!!
L'ignaro cliente (ancora per poco) chiese a Fabrizio Calabrese di preparare un disegno: voleva vedere soprattutto l'aspetto definitivo dei due subwoofer.
Fabrizio Calabrese invece prendeva tempo, dicendo solo che avrebbe preparato dei mobili da circa 800-850 litri di volume complessivo: dei cassoni da cielo a terra (altezza di 2,85m) con base di circa 55x55 cm e carico non ben precisato. La mia fonte autorevole ricorda che parlasse di una linea di trasmissione ma non è sicuro.
Però Fabrizio Calabrese continuava ad andare avanti solo a chiacchiere. Non tirava fuori né i costi, né i disegni... Esattamente come ha fatto per le sue 500 misure sulle Grande Utopia EM. Eh già: ha dichiarato sul suo forum che ne ha fatte circa 500. Eppure è stato in grado di produrne solo tre. Mentre io ne ho trovate un'altra quarantina, fornite dal proprietario delle Grande Utopia EM.
Tornando alla storia dei subwoofer, il proprietario delle Grande Utopia EM voleva disegni e soprattutto costi dell'intera faccenda. Il nostro Fabrizio Calabrese invece prendeva tempo. Forse, se si fosse sbrigato, ora leggeremmo di questo straordinario progetto sul suo forum e di come abbia risolto, col il suo progetto, una situazione assolutamente disperata, facendo finalmente suonare le povere Grande Utopia EM.
Però gli è andata male.
Il cliente iniziò a spazientirsi e iniziò a cercare una coppia di sub per conto suo. Prima di tutto adocchiò i reference sub della Krell.
Ve li ricordate? Dei mostriciattoli di alluminio, con doppio woofer da 15 e 2.600W in pura classe A.
Il cliente ne parò con Fabrizio Calabrese e costui, vistosi alle strette, fece l'errore più colossale che - evidentemente - riesce a commettere molto spesso: la sparò così grossa, ma così grossa che il prorpietario delle Focal mangiò la foglia!
Fabrizio Calabrese, disse che i suoi sub sarebbero andati 10 volte meglio rispetto ai Krell e che sarebbero costati anche un pochino meno, senza dire quanto.
Ma dico io: ammesso - e non concesso - che nella testa di Fabrizio Calabrese il progetto del suo sub possa andare anche meglio dei Krell (e voglio credere che sia proprio così, non l'ha proprio sfiorato l'idea di volare un pochino un po' più basso... Niente da fare. Inoltre il cliente è tutto fuorché sordo o pollo: le cose, prima di comprarle, tende ad ascoltarle. Infine, visto che è una persona esigente, anche nell'aspetto complessivo del sistema, a Fabrizio Calabrese non l'ha sfiorato che, anche se i suoi cassoni da 850 litri fossero andati 10 volte meglio, forse quella persona avrebbe preferito i due sub della Krell, che - per quanto mi riguarda - sono di rara bellezza e dimensioni ragionevoli.
E allora il nostro amico, che d'ora in poi chiamerò col nome di Francesco (mi sono stufato di scrivere sempre proprietario delle Grande Utopia EM", iniziò a trovare una soluzione possibile, veloce ed economica. Si fece mandare in prova un nuovo SUB della JBL che gli piacque così tanto che ordinò anche il secondo. Vi chiedo a questo punto: potete voi immaginare la faccia di Fabrizio Calabrese, del nostro progettista stellare, quando video per la prima volta i due sub JBL già installati e funzionanti nella casa di Francesco?
Ed ecco infine il risultato di quella installazione, al netto dei due SUB JBL, di un taglio a circa 35Hz e di una equalizzazione Accuphase:
Link ad immagine (click per visualizzarla) Link ad immagine (click per visualizzarla)
Canale sinistro e canale destro: click per ingrandire.
... la storia continua.
Appuntamento nei prossimi giorni, per altri succulenti particolari. -
Post di riserva n. 4
-
Post di riserva n. 5
-
Ha qualcosa a che vedere con un Mod di altro forum??
-
Io sono già comodo in poltrona pronto a gustarmi lo spettacolo
-
Visto che l'ingresso è gratuito, mi accomodo in sala anch'io...con i popcorn
-
Io mi siedo in seconda fila uhm non si sa mai meglio in terza .... non vorrei che arrivasse qualche schizzo di m&rd@
-
toh , forse mi sono sbagliato...pensavo che dopo ''l'incontro al gala' '' fosse finito tutto nel classico tanto fumo niente arrosto invece sembra di no...http://www.youtube.com/watch?v=U3r6JosOxNI ci sara' da ridere di piu ?