Motorola Ming MT820, il primo cellulare 3D?
Apparse in rete le prime immagini del nuovo smartphone Motorola Ming MT820, con sistema operativo Android e apertura a conchiglia con “sospetto” coperchio trasparente: sarà il fantomatico primo cellulare 3D?
Qualche settimana fa Motorola ha ufficialmente presentato presso l'USPTO la documentazione per la registrazione di un innovativo brevetto: il primo sistema 3D pensato per telefoni cellulari. Nello specifico il brevetto in questione prevede l’utilizzo di un dispositivo con apertura a conchiglia mediante un apposito coperchio trasparente e dove la visione autostereoscopica (senza occhiali) viene assicurata solo con flip chiuso.
Sebbene molti abbiano ritenuto prematuro l’arrivo sul mercato del primo cellulare 3D, Motorola non sembrerebbe pensarla così. In queste ore sono infatti apparse alcune immagini che ritraggono un nuovo smartphone del produttore americano: il Motorola Ming MT820, atteso sul mercato durante i prossimi mesi. Questo dispositivo ha catalizzato l’attenzione non tanto per le sue specifiche tecniche quanto piuttosto per la presenza di un particolare sistema a conchiglia con “sospetto” coperchio trasparente. Alla luce di ciò, secondo indiscrezioni, il MT820 sarebbe in realtà il primo telefono cellulare 3D con tecnologia proprietaria MotoMing.
Il sistema utilizzato sarebbe in pratica la prima implementazione del brevetto pocanzi menzionato e pertanto consentirebbe la riproduzione di foto e video stereoscopici quando il coperchio trasparente è chiuso. Tra le altre peculiarità, segnaliamo la presenza del sistema operativo Android e lo schermo touch-screen. Da precisare che la funzionalità touch sarebbe utilizzabile solo in modalità “2D” (flip aperto). Il condizionale è d’obbligo essendo tutto ciò delle mere indiscrezioni ancora da confermare. Non ci resta che attendere le prossime settimane per smentite o conferme.
Al momento non sono trapelate ulteriori informazioni di carattere tecnico, ma siamo curiosi di vedere come, eventualmente, il sistema 3D – tipicamente poco luminoso – possa funzionare su un dispositivo mobile in ambienti non propriamente oscurati.
Fonte: Engadget
Commenti (8)
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In realtà la poca luminosità del 3D è limitata al solo sistema con occhialini attivi (o al limite quelli anaglifi che hanno ben altri difetti). I display con barriera di parallasse sono luminosi tanto quanto quelli che ne sono sprovvisti, quindi questa tecnologia può andar bene anche per dispositivi mobili usati in ambienti luminosi. Mi preoccupa di più l'aspetto del ghosting di cui tutti i display autostereoscopici ad oggi sembra siano affetti.
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E' la presenza del coperchio che non mi convince. Dalla foto non sembra completamente trasparente ma tendente allo scuro. Da qui i miei dubbi.
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Se non siamo davanti ad una tecnologia completamente nuova il coperchio credo sia proprio la barriera di parallasse (che altro non è che un sottile e trasparente pannello ottico) che solitamente viene applicata direttamente sopra il display LCD mentre qui dovrebbe essere rimovibile aprendo lo sportellino.
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Si, è esattamente quello che avevo pensato anche io. Solo che di informazioni precise al momento non se ne trovano per avere la certezza. Vedremo.
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Tra l'altro quella foto, se non ha subito un qualche fotomontaggio, sembrerebbe confermare questa teoria.
Infatti il coperchio presenta un bordo completamente trasparente attraverso il quale si intravedono le scritte del foglio sottostante (che quindi è un semplice supporto di plastica) con al centro un rettangolo che in apparenza potrebbe sembrare più scuro e sfocato ma in realtà se è la barriera di parallasse sta semplicemente deviando i raggi ottici secondo determinati angoli di visione che non coincidendo con quelli della macchina fotografica utilizzata risultano di fatto sfocati e meno luminosi.
Staremo a vedere... -
Si, potrebbe anche essere. Mi metto alla ricerca per vedere se trovo qualche informazione in più, nonostante l'implementazione del 3D su un dispositivo del genere la ritengo una cosa inutile in termini pratici.
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Io un display di questo tipo ce l'ho sulla Fujifilm Finepix Real 3D W1 ma in quel caso trattandosi di una macchina fotografica stereoscopica ha l'indubbio vantaggio di presentarti l'immagine in 3D mentre la stai scattando o subito dopo senza aspettare di tornare a casa per vedere il risultato.
Su un cellulare a meno che anch'esso non scatti foto in 3D (teoricamente sarebbe fattibile se avesse due fotocamere sul retro a qualche CM di distanza fra loro) la sola utilità che potrebbe avere e per qualche giochino ed al massimo per rivedere qualche film 3D (con tutti i limiti del caso). -
... MING-HIA che bello
... comunque a parte la battuta, resto un pò scettico su certe utilità ora come ora