THX certifica i tablet? Che tristezza!
La casa fondata da George Lucas cerca ormai di raschiare il barile "commerciale" e annuncia l'arrivo della certificazione dedicata agli smartphone e ai tablet. Per ora si tratta di un progetto per migliorare le tecnologie di compressione e i DSP, ma non ci attendiamo miracoli
Quando fu fondata da George Lucas, THX aveva una nobile missione: imporre dei requisiti di qualità con tanto di certificazione alle sale cinematografiche di tutto il mondo. In poche parole, recandosi in una sala "THX" si aveva la certezza di una sonorizzazione multicanale di grande impatto. Poi col passare degli anni, THX è diventato sempre più un business, toccando inizialmente gli amplificatori e processori audio-video più esclusivi al mondo (e fin qui tutto bene, n.d.r.), per poi passare progressivamente al software (sia DVD che Blu-ray), alle sorgenti, ai sinto-amplificatori di classe media, alle soluzioni HT all-in-one e, infine, ai TV.
Ora resasi conto dell'enorme successo di smartphone e tablet, sempre più destinati a far parte della nostra esperienza di "Entertainment", THX annuncia l'arrivo di una certificazione dedicata proprio a questi dispositivi mobili. L'obiettivo è quello di assicurare dei requisiti minimi di qualità andando a lavorare sugli algoritmi di compressione audio-video e il trattamento digitale del segnale (DSP). Vedremo cosa ne verrà fuori e non so voi, ma io a Babbo Natale non ci credo più da un bel po' di anni ormai... :-)
Fonte: AV César
Commenti (28)
-
Sic transit gloria mundi!
-
Mancano solo le certificazioni...
...dei nostri rumori intestinali!
Ho smesso di essere affascinato dal marchio THX più o meno dieci anni fa...
walk on
sasadf -
@sasadf: ovvero, esattamente da quando THX e' stata venduta da Lucasfilm
-
bah.
-
Mi pare che l’iPhone si possa trasformare in una spada laser. Come può un Jedi andare in giro con un iPhone non certificato THX? Vogliamo sentire il “normale” suono della spada laser!
-
So che scatenerò un miliardo di critiche, ma personalmente non capisco l'accanimento nei confronti di questo tipo di certificazione.
Possiedo un Onkyo 876 THX Ultra 2 Plus: ho pagato nel complesso una cifra giusta per un prodotto ottimo e di potenza oggettiva eccellente per le mie necessità e la fascia di prezzo di riferimento (l'ho pagato ca. 900 Euro nel 2009). Precedentemente avevo posseduto sia Pioneer che Technics, sempre certificati THX (il primo Select, il secondo semplicemente Pro Logic a fine anni Novanta) e devo dire che, al di là dei DSP proprietari di valutazione prettamente soggettiva, le prestazioni rispecchiavano adeguatamente le aspettative per macchine di fasce di prezzo non indifferenti (il Technics SU-TX50 lo pagai 2mln di lire nel '96), laddove Select introduceva praticamente solo i DSP e Ultra garantiva anche una certa sostanza dal punto di vista della potenza finale.
In altro ambito, le casse surround dipolari B&W che ho posseduto a suo tempo (DS6) erano ottime, così come la modalità di configurazione THX relativa al mio TV Panasonic, l'unica ad offrire una resa visiva decente di default senza entrare negli astrusi menu di calibrazione. Gli stessi DVD certificati sono quelli che, tuttora, garantiscono ancora la miglior resa PAL upscalata nei tempi dei palati raffinati dall'HD.
E per seguire alcune opinioni espresse sinora chiedo: ci sono prodotti THX oggettivamente scadenti (nella propria categoria di riferimento), in cui il marchio e le relative affermazioni di qualità/quantità parrebbero usurpate? La mia non è un'affermazione saccente, ma semplicemente una domanda delucidatoria.
Se THX significa garantire al consumatore finale prestazioni certe (ovvero oggettivamente 'soddisfacenti') nei diversi settori di applicazione - siano essi acustici, visivi o prettamente tecnici - ben venga tale garanzia, soprattutto oggi in cui l'ambito HT è diventato realmente un ginepraio e le competenze tecniche specifiche per valutare la resa effettiva di un prodotto sono dominio di pochi. In questo senso penso sia naturale (e logico, commercialmente parlando) che THX punti a divenire una vera e propria garanzia di qualità per la massa dei semplici appassionati, così come alcuni marchi high-end lo sono diventati nell'ambito dell'acustica automotive (e nessuno si aspetta miracoli da un impianto Mark Levinson a 10.1 canali ascoltato a 200 km/h, con tutto quello che può significare il logo ML e un cruscotto Lexus).
Se è vero che il mercato tenderà a spostarsi sempre più sui dispositivi mobili, ben vengano alcuni parametri che delineano e certificano la qualità nella riproduzione di eventuali contenuti multimediali (L'obiettivo è quello di assicurare dei requisiti minimi di qualità andando a lavorare sugli algoritmi di compressione audio-video e il trattamento digitale del segnale (DSP)). Non vedo cosa ci sia di censurabile e criticabile in questo, anzi.
Personalmente non ne ho mai fatto una malattia o una vera e propria fissazione, ma personalmente - sulla base delle mie esperienze dirette - non riesco proprio a ritenere la certificazione una sorta di 'raggiro' nei confronti del mercato e/o del cliente finale (nel proprio mercato di riferimento)... -
Di per sé stessa la cosa sarebbe più che gradita se non fosse una mera operazione commerciale, è importante garantire una buona qualità anche nei tablet se possibile. E no, non è ormai sempre tutto uguale, nemmeno se si usano file FLAC, vedi ad es. la recensione del Galaxy S2:
http://www.anandtech.com/show/4686/...st-redefined/13
Staremo a vedere
Quoto inoltre il commento dell'amico Don Zucchero: Un altro esempio sono i Plasma Panasonic, il cui settaggio THX è già molto buono e già molto ben calibrato per essere fornito di default. -
Originariamente inviato da: AnnihilASovvero, esattamente da quando THX e' stata venduta da Lucasfilm
Non mi risulta sia stata venduta...semplicemente è diventata una divisione indipendente dalla Lucasfilm dal 2001, ma mi risulta faccia sempre capo a George Lucas
O mi sono perso qualcosa nel frattempo?
Gianluca -
Originariamente inviato da: Don_Zaukernon riesco proprio a ritenere la certificazione una sorta di 'raggiro' nei confronti del mercato e/o del cliente finale (nel proprio mercato di riferimento)...
Beh, di raggiri così su due piedi me ne vengono in mente un paio: lettore Blu-ray Lexicon BD30 certificato THX con un prezzo esorbitante e poi scoperto essere un clone del Oppo BDP-83, oppure uno degli ultimi lettori Blu-ray Onkyo sempre certificato THX e clone di un Denon (il 2010 mi pare...) ma questo senza certificazione.
La verità è che nelle varie fasce di prezzo, ci sono n prodotti che hanno prestazioni simili, se non superiori a quelli certificati THX. Anni fa un prodotto certificato THX era un vanto, ormai è solo una sigla in più (che paghiamo in termini di royalties, perché la certificazione costa!)
Mi spiace ma il pupazzetto rosso non mi incanta più!!!!
Gianluca -
il titolo... Che stristezza!