In arrivo il bollino di certificazione DVB-I per gli smart TV

Riccardo Riondino 15 Febbraio 2024, alle 17:41 Media, HD e 4K

Entro la prossima estate dovrebbe essere ratificata l'adozione in Italia del nuovo standard DVB-I, progettato per la fruizione lineare dei canali televisivi via internet, a cui seguirà la pubblicazione del 'bollino' che garantirà il corretto funzionamento dei televisori compatibili


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Nello scorso mese di dicembre è stata pubblicata la versione 2.1 dell'UHD Book italiano, che rappresenta un passo significativo verso la piena adozione nel nostro paese del DVB-I. DVB-I è il nuovo standard progettato per la fruizione lineare dei contenuti televisivi, cioè la normale visione dei programmi in diretta. La stessa modalità quindi del digitale terrestre o satellitare, veicolando però i contenuti via streaming invece che onde radio. Tutti i canali ricevibili vengono elencati insieme in un'unica lista ibrida, indipendentemente dalle modalità di trasmissione, terrestre, satellite o IP. DVB-I si affianca quindi a DVB-T2 e DVB-S2 senza sostituirli, offrendo vantaggi come una qualità migliore e una latenza inferiore anche alla ricezione via digitale terrestre. Per maggiori dettagli si può consultare questo articolo. La prefazione dell'UHD Book 2.1, dedicata al DVB, chiarisce che sono stati soddisfatti tre dei quattro prerequisiti per introdurre un sistema di etichettatura per i televisori conformi, ovvero il cosiddetto "bollino". In primo luogo, la specifica DVB-I è stata ratificata dall'ETSI come standard internazionale.


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I principali broadcaster italiani hanno inoltre completato prove e test sul DVB-I, dimostrando l'effettiva interoperabilità di un sistema end-to-end tra servizi televisivi, servizi di rete e ricevitori. I risultati delle sperimentazioni infine sono stati utilizzati per sviluppare le condizioni necessarie per un nuovo "bollino" italiano, che servirà come certificazione per i ricevitori conformi ai requisiti inclusi nell'attuale UHD Book 2.1. L'unico prerequisito rimanente è la pubblicazione, da parte dell'autorità di regolamentazione italiana, di un provvedimento che delinei linee guida per l'assegnazione e l'utilizzo degli LCN (logical channel number) per le emittenti, le aziende televisive o gli operatori in relazione alla distribuzione di canali televisivi a banda larga, come lo streaming DVB-I o HbbTV. Si prevede che l'AGCOM organizzerà presto dei tavoli tecnici con la partecipazione di rappresentanti del settore televisivo per discutere specificamente delle tecnologie DVB-I e HbbTV. I primi TV compatibili DVB-I sono quelli prodotti da Vestel con il marchio Telefunken usciti nel 2022-2023.


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Alla sperimentazione in Italia partecipano nomi di spicco come RTL e Mediaset, che trasmette via internet Canale 5, Italia 1, Rete 4 e 20, disponibili alle numerazioni 505, 506, 504, 520 in Full HD 1080p. Per la prima volta sono disponibili quindi canali in formato progressivo, ma questo vantaggio attualmente non può essere sfruttato a pieno, dato che i contenuti originali sono gli stessi, quindi nativamente interlacciati. Le fonti vicine alla sperimentazione del DVB-I italiano prevedono che i risultati dei tavoli tecnici arriveranno nell'estate del 2024. La successiva pubblicazione del bollino darà il via a un periodo transitorio di 18 mesi, durante il quale diventerà obbligatorio per i televisori presenti sul mercato italiano completare il processo di certificazione DVB-I, in modo da garantire il corretto funzionamento e la coerenza tra i vari marchi. La prefazione dell'UHD Book 2.1, pubblicato dall'HD Forum Italia, conclude auspicando che questo approccio aumenti la fiducia degli operatori della filiera e contribuisca a introdurre con successo la tecnologia DVB-I nelle migliori condizioni possibili.

Fonte: Digital-News

Commenti (2)

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  • SydneyBlue120d

    15 Febbraio 2024, 18:47

    E' possibile che ricevano la certificazione anche modelli 2024 già annunciati o dobbiamo considerare che partirà dai modelli del prossimo anno?
  • Riccardo Riondino

    21 Febbraio 2024, 12:16

    Per la questione della compatibilità hanno dichiarato fin dall'inizio che il DVB-I non richiede necessariamente un televisore nuovo, ma in molti casi basterebbe un aggiornamento del software, proprio come i TV di produzione Vestel, che fra l'altro sono modelli di fascia medio-bassa

    In pratica è tutto lasciato alla volontà dei singoli produttori

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