CES: dettagli sui pannelli QD-OLED 2024
I QD-OLED di terza generazione offrono una massima luminanza di 3.000 nit, un volume colore più ampio, una longevità fino a due volte superiore e una struttura dei sub-pixel modificata per minimizzare il 'color fringing'
Durante il pre-briefing del CES 2024, Chirag Shah, Senior Director of Marketing Business Development di Samsung Display, ha rivelato più in dettaglio le caratteristiche dei QD-OLED di 3ª generazione. I migilioramenti sono merito principalmente delle tecnologie Quantum Enhancer e Pico-inkjet Process. Con Quantum Enhancer si intende l'aggiornamento della logica di pilotaggio del TCON (display timing controller), preposto a gestire i milioni di pixel autoemissivi del nuovo pannello QD-OLED. In questo modo la luminanza dei TV QD-OLED 2024 raggiunge 300 nit a schermo intero e fino a 3000 nit di picco su una finestra del 3%. I consumi energetici inoltre restano allineati a quelli dei TV QD-OLED 2023. Trattandosi di display RGB, che combinano OLED blu con Quantum Dot rossi e verdi, la maggiore luminanza del bianco deriva dall'incremento di luminanza delle tre sottocomponenti RGB. Di conseguenza i QD-OLED 2024 migliorano anche nel volume colore. Chirag Shah ha dichiarato che i QD-OLED possono apparire ancora più luminosi del puro dato numerico rispetto agli OLED WRGB di LG Display.
Questi utilizzano un quarto sub-pixel bianco per incrementare il picco di luminanza, che però non può essere più usato se bisogna riprodurre colori molto saturi. La potenza a disposizione quindi diventa insufficiente per mantenere il volume colore corrispondente. Con un'architettura RGB questo non avviene proprio perchè il bianco, così come ogni altro colore, è solo il risultato della combinazione di rosso, verde e blu. In altre parole è stato voluto ribadire il concetto che la sola misura della luminanza non è sufficiente per dare un'indicazione precisa circa le prestazioni di un display. Su questo si fonda il nuovo metodo di misura che Samsung Display definisce eXperienced Color Range (XCR). Alla base c'è il cosiddetto effetto HK o Helmholtz-Kohlrausch, che si riferisce al fenomeno per cui l’occhio umano percepisce i colori estremamente saturi molto più luminosi di quanto lo siano effettivamente. A titolo di esempio, un TV OLED WRGB da 1000 nit di picco può riprodurre un rosso saturo al 100% con la luminanza massima di un TV da 500 nit.
Il vantaggio dei QD-OLED è riscontrabile nelle immagini con elevata saturazione e alta luminanza, tipicamente quelle dei contenuti HDR. All'atto pratico tuttavia queste sono piuttosto rare, come ad esempio l'arancio/giallo delle esplosioni o il rosso delle luci di stop di un auto nelle scene notturne. Inoltre, tornando all'esempio di prima, la differenza percettiva tra il rosso di un display da 1.000 nit e un altro da 500 nit non è del 50% ma di circa il 20%. Confrontando quindi un TV OLED WRGB con un QD-OLED con lo stesso picco di luminanza questo avrà i colori più saturi che appariranno circa il 20% più luminosi. Quest'anno non sono previsti nuovi tagli per i pannelli dei televisori QD-OLED, la cui scelta quindi resta tra quelli da 55, 65 e 77 pollici, piuttosto limitata rispetto agli OLED WRGB. Samsung Display ha preferito focalizzarsi invece sui monitor, espandendo la produzione con i pannelli 4K da 31,5" 240 Hz, disponibile curvo o piatto, e con quello da 27" QHD 360 Hz.
La massima densità dei pixel è passata quest'anno da 110 a 140 ppi, necessaria per produrre il QD-OLED UHD 4K (3.840 x 2.160) da 31,5 pollici. Questo è stato possibile grazie ai progressi di quello che Samsung Display definisce Pico-inkjet Process, capace di stampare i Quantum Dot in modo più preciso. Per quanto riguarda il problema del burn-in, Chirag Shah ha dichiarato che sono stati già compiuti progressi significativi e che nel 2024 il rischio si ridurrà ulteriormente grazie a Quantum Enhancer. Si tratta di un nuovo algoritmo di pilotaggio in grado di prevedere con maggiore precisione la temperatura e di compensarla di conseguenza, portando a un aumento della durata di 2 volte per i pannelli TV e di 1,5 volte per i pannelli monitor rispetto a quelli dell'anno scorso. I monitor QD-OLED 2024 non offriranno vantaggi in termini di luminanza, che resta fissata a un massimo di 1.000 nit.
Anche la struttura dei pixel dei QD-OLED 2024 mantiene la disposizione a triangolo con il verde nel vertice superiore. Questa soluzione ha suscitato qualche controversia in quanto può causare artefatti sotto forma di aloni colorati, visibili principalmente nei caratteri di testo o negli oggetti che si distinguono nettamente dallo sfondo. Per minimizzare questo effetto, l'anno scorso la forma dei sub-pixel è stata modificata, rendendoli più quadrati e diminuendo lo spazio tra loro. Chirag Shah ha spiegato che nel 2024 si sono compiuti ulteriori sforzi per rendere i bordi più netti, sostenendo che in questo modo si avvicinano molto ai display per applicazioni di grafica e video editing, anche se tutti i monitor QD-OLED appartengono ancora alla categoria gaming.
Fonte: Flatpanels HD