Darty ha deciso di lasciare l'Italia
Il colosso francese della grande distribuzione di prodotti di elettronica di consumo ha deciso di abbandonare l'Italia, cedendo i suoi 20 punti vendita al gruppo rivale DPS-Trony, ma licenziando tutti i dipendenti Darty Italia
Dopo 8 anni di attività, Darty ha deciso di chiudere i battenti in Italia e suoi 20 punti vendita (tutti nel Nord Italia) saranno ceduti a partire da febbraio 2013 al gruppo DPS-Trony. I 105 dipendenti della sede di Darty Italia, a Paderno Dugnano, nel milanese, sono stati però licenziati e, al momento, non è previsto alcun reintegro da parte di DPS-Trony. Già a febbraio Darty aveva chiuso quattro negozi a Brescia, Busnago, Moncalieri e Voghera, e poi a giugno il punto vendita di Padova, lasciando i dipendenti disoccupati e senza possibilità di godere dei tradizionali ammortizzatori sociali.
Una chiusura necessaria secondo gli analisti finanziari di Ubs: le perdite previste in Italia nei prossimi 3 anni avrebbero raggiunto quota 45milioni di Euro e "le difficili condizioni macroeconomiche e le misure di austerità da intraprendere in Italia fanno pensare ad un ulteriore limitazione della domanda nel corso dei prossimi anni". Darty non è il solo colosso appartenente al mondo del Grande Distribuzione Organizzata (GDO) a sentire il peso della recessione economica. La crisi, infatti, ha ridotto i consumi, influendo negativamente sui fatturati e peggiorando la redditività. Dati recenti di settore dimostrano infatti come dal 2005 al 2011 il 64% delle imprese italiane presenti una struttura finanziaria "a rischio" o "vulnerabile", in aumento del 3% rispetto al 2005. Un peggioramento del settore che ha riguardato sia le imprese minori che quelle di più grandi dimensioni.
Fonte: Yahoo! Finanza
Commenti (8)
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Personalmente ho avuto una brutta esperienza con un negozio di questa catena...
ma la cosa che più di tutte dispiace che i dipendenti vengono licenziati invece di essere reintegrati, questa proprio non è bella!!! -
Ma non poteva riassumerli Trony ??
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Le vendite assolute calano, a colpa della crisi, e dunque una riorganizzazione del settore è certamente necessaria. Mi auguro che i dipendenti, successivamente, possano essere assunti da Trony o da altre catene affiliate.
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Quando la nave affonda i topi sono i primi ad abbandonarla...
Prima la grande distribuzione ha avvelenato il mercato drogando i consumatori con i fuori tutto, sottoprezzo, tasso 0 e vi dicendo, contribuendo in maniera determinante alle sovra produzioni delle (fameliche) aziende, poi aprendo in maniera indiscriminata miriadi di punti vendita grazie alla leva delle assunzioni e mettendo alle corde le realtà locali (incapaci a loro volta ad adeguarsi ai tempi), ed infine, quando i bilanci non garantiscono benefit adeguati ai dirigenti, si dà un bel calcio in culo al piccolo ed indifeso lavoratore, si chiude bottega e grazie a tutti... -
Originariamente inviato da: gio1981;3726025Ma non poteva riassumerli Trony ??
I dipendenti dei 20 punti vendita riassorbiti da Trony verranno riassunti...il problema sono tutti quelli della sede (e presumo relativi agenti commerciali) di Darty Italia! Trony ce li ha già...perché dovrebbe riassorbirli? E' brutto, ma non vedo altre vie d'uscita, purtroppo!
Gianluca -
Per quanto mi riguarda in effetti mi chiedevo come potessero tirare avanti. In uno dei centri commerciali più grandi d'Italia, il loro punto vendita era meno della metà, anzi direi 1/3 rispetto alla concorrenza. Sarà anche stato uno solo che ho visto...ma l'indicazione era abbastanza chiara.
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Avendo trovato lavoro da pochi giorni dopo un anno e mezzo a casa non posso che esprimere la mia solidarietà a questi lavoratori e augurargli buona fortuna!!
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Pero l'azienda, in fase di accordo con trony, poteva mettere come condizione l'assunzione dei dipendenti dei punti vendita.