Sony e Samsung: prezzi minimi sui TV

Gian Luca Di Felice 25 Maggio 2012, alle 12:15 Display e Televisori

Per cercare di arginare il fenomeno dei prezzi dei TV sempre più al ribasso e le varie offerte sotto-costo, Sony e Samsung avrebbero concordato di imporre un prezzo minimo ai loro TV sotto il quale i rivenditori non dovranno mai scendere

La guerra dei prezzi al ribasso sui TV andata avanti per anni, ha ridotto i margini di profitto all'osso, mettendo diverse aziende del settore in crisi. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Sony e Samsung avrebbero concordato un cambio di strategia: imporre un prezzo minimo di vendita per i propri TV, sotto al quale nessun rivenditore potrà andare. Da una parte questo consentirà di fissare prezzi tali da assicurare utili e, dall'altro, proteggerà i punti vendita dalla concorrenza a volte spietata da parte dei rivenditori online.

Una mossa sicuramente intelligente, ma che non potrà non tenere conto delle strategie dei concorrenti quali LG, Sharp o Panasonic, per non parlare delle politiche di prezzi dei produttori cinesi. Se questa mossa fosse accolta favorevolmente anche da altri produttori, sarebbe indubbiamente un bene per tutto il mercato. Vedremo cosa succederà, nel frattempo sia Sony che Samsung hanno confermato il cambio di strategia.

Fonte: Wall Street Journal

Commenti (60)

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  • max161

    25 Maggio 2012, 13:15

    Mi sembra però un modo di fare cartello, che dovrebbe essere vietato. Capisco la necessità di margini, ma questo andrebbe contro il libero mercato.... Se proprio vogliono tutelarsi, le aziende dovrebbero smettere di servire i rivenditori meno attenti.
    In questo modo, un rivenditore che ha un ultimo pezzo sullo scaffale, magari da mesi, e vuole buttarlo via in sottocosto pur di non vederlo più come farebbe?
  • karletto_

    25 Maggio 2012, 13:36

    Gia' provato, ed infattibile.
    Leggete qua: http://www.ladige.it/node/173443

    Vi ricordo che il prezzo di listino si chiama Prezzo SUGGERITO o anche Prezzo CONSIGLIATO.
    Della serie che il prezzo alla fine lo decide chi vende.

    Poche palle: i televisori sono una commodity, e sulle commodity il driver e' il prezzo.
    E quando un prodotto diventa commodity, il potere passa alla distribuzione.

    Se S&S vogliono davvero fare questo, non gli resta altro da fare che farsi la loro catena di distribuzione, o di acquisire qualcuna delle catene esistenti....
  • svarionman

    25 Maggio 2012, 14:07

    Se questa mossa fosse accolta favorevolmente anche da altri produttori, sarebbe indubbiamente un bene per tutto il mercato.
    Ma lol......siamo in un regime di libero mercato o no?
  • Gian Luca Di Felice

    25 Maggio 2012, 14:37

    Ragazzi, provo a fare un po' di chiarezza e ad intrepretare la strategia di Sony e Samsung: tutto ciò che dite è correttissimo (cartello, libero mercato, prezzi suggeriti, ecc...), ma è anche vero che un'azienda è libera di scegliere i canali di distribuzione! Credo che invece di vendere a chiunque, opteranno per un maggior controllo sul canale distibutivo...e chi sgarrerà sui prezzi, non verrà poi in futuro rifornito nuovamente!! Questo si può fare e sia Sony che soprattutto Samsung in questo momento, hanno la forza per poterlo fare!
    D'altronde in questo Apple insegna...

    Quello dei prezzi sempre più al ribasso è un meccanisimo perverso...e in qualche modo credo sia necessario provare ad uscirne fuori se si vuole continuare ad esistere sul mercato! Anche perché poco (o nullo) profitto = assenza di risorse da investire = impoverimento di novità tecnologiche = fallimento di molte aziende sul medio-lungo periodo

    Anche a me piace spendere il meno possibile quando acquisto un prodotto, ma se questo significa un giorno veder sparire tante realtà del settore (e quindi novità di prodotti), preferisco spendere qualcosa in più e vedere il mio acquisto tutelato (vedi mercato dell'usato ad esempio) e non che oggi compro a 100 e dopo 2 settimane scoprirlo a 80!!!

    Gianluca
  • arturo70

    25 Maggio 2012, 15:14

    Originariamente inviato da: Gian Luca Di Felice;3535833
    Ragazzi, provo a fare un po' di chiarezza e ad intrepretare la strategia di Sony e Samsung: tutto ciò che dite è correttissimo (cartello, libero mercato, prezzi suggeriti, ecc...), ma è anche vero che un'azienda è libera di scegliere i canali di distribuzione! Credo che invece di vendere a chiunque, opteranno per un maggior controllo su..........[CUT]

    veramente la strategia di mercato di S&S potrebbe ripagarli con maggiori utili nel breve ma ...
    (lascia perdere apple ... lo sai bene che è una setta ... quasi una religione x qualcuno ... per questo può fare quello che fa e NON è riproducible da altri la sua strategia)
    I bassi margini rappresentano una barriera all'ingresso in campo economico!
    Questo aprirebbe la strada ai competitor cinesi ed eventualmente anche a nuovi attori allettati da maggiori margini.
    E sappiamo bene come i cinesi possano trasformarsi da produttori di prodotti entry level a produttori mid e in seguito high.
    Non gli manca la tecnologia.
    Quindi si troveranno in un mercato ancora + competitivo e i margini ... immagina che fine faranno.

    dici - preferisco spendere qualcosa in più e vedere il mio acquisto tutelato ... - la vedo dura

    Come diceva quel tizio ... ah sì : è il mercato baby
  • Redcat

    25 Maggio 2012, 15:40

    Il titolo di questo articolo dovrebbe essere già sufficiente per far aprire una inchiesta dell'antitrust presso le due aziende coinvolte.
    Se due aziende concorrenti si mettono d'accordo sui prezzi minimi al pubblico, questo comportamento ha un solo nome: CARTELLO, che, fino a prova contraria, è una pratica illegale.
    L'unica cosa che possono fare S&S ,come giustamente dice Gian Luca ma senza ovviamente accordarsi tra di loro, è decidere a che prezzo vendere alla distribuzione e a quale distribuzione. Quindi potrebbere decidere di tenere dei prezzi alti, sobbarcandosi ovviamente il rischio di vedere drasticamente calare la loro quota di mercato.
  • svarionman

    25 Maggio 2012, 15:42

    Non sono d'accordo Gianluca.....l'unico modo che i produttori hanno per incrementare e controllare i loro margini sul singolo pezzo (che comunque credo, attualmente, siano già più che buoni) è quello di vendere direttamente i prodotti tramite i loro canali ufficiali (negozi Sony, Samsung o siti internet del singolo marchio).
    Che l'articolo dica: la guerra dei prezzi al ribasso (nella grande distribuzione) sui TV andata avanti per anni, ha ridotto i margini di profitto all'osso....la trovo un'idiozia. Se il produttore sceglie di distribuire le TV alla grande distribuzione non ufficiale (catene di elettronica, negozi, etc...), il suo margine ce l'ha calcolando il prezzo a cui vende il prodotto al singolo venditore, dopo di che quest'ultimo è libero di calcolare il proprio prezzo finale al pubblico (e margine) a seconda delle proprie politiche commerciali. Quindi, o decidono di vendere i loro prodotti unicamente attraverso i canali ufficiai, o di alzare il prezzo che fanno ai rivenditori.....se dovessero veramente fare ostracismo nei confronti dei distributori che non fanno il prezzo suggerito, ne avrebbero solo da perdere......fortunatamente è il consumatore a decidere cosa comprare e, nel caso, di optare verso altri marchi che propongono prodotti a prezzi più ragionevoli e con qualità quasi analoga.
  • Gian Luca Di Felice

    25 Maggio 2012, 16:10

    @svarionman
    ti sei reso conto che la maggior parte dei produttori ha attualmente bilanci in rosso? Come fai a dire che i margini siano attualmente più che buoni? Il continuo calo di prezzi costringe tutti ad adeguarsi....e quindi sono anche i produttori stessi che riducono il loro margine per assicurare cmq quello del rivenditore....poi ovvio che se il rivenditore vuole abbassare ulteriormente il suo margine può farlo...ma così si falsa il mercato....e si strozzano completamente i piccoli!!!....e alla fine ne paga le conseguenze tutto il comparto!!
    La strategia sembra essere quella di tutelare tutti...indipendentemente dal canale di distribuzione (GDO, piccolo negozio, online)...altrimenti diventa una guerra fratricida, che distrugge il mercato!
    In realtà credo sia favorevole a questo tipo di strategia anche la grande dsitribuzione....che negli ultimi anni vede anch'essa ridursi sempre più i margini (Best Buy, la più grande catena di elettronica al mondo ha registrato -25% di profitti quest'anno, nonostante le vendite siano rimaste piuttosto stabili). Se i prezzi sono stabili per tutti e non si fanno politiche assurde al ribasso continuo...avranno tutti da guadagnarci....noi in primis alla lunga, credo!

    Per farvi capire la situazione attuale vi cito quanto scritto dal Wall Street Journal parlando con un responsabile di una catena GDO (favorevole alla strategia di Sony e Samsung): It got to the point where we were selling $2,000 TVs and making $10.

    Gianluca
  • svarionman

    25 Maggio 2012, 16:31

    Il mondo è in continua evoluzione, così come il mercato (dell'elettronica e in generale)......non si può pretendere che la gente cambi TV (o automobile) ogni due o tre anni così come magari si faceva in periodi storicamente più propizi....tanto meno in un periodo globale di crisi e recessione in cui la maggior parte della gente fa più attenzione a quello che spende rispetto ad una volta. Se i produttori hanno i conti in rosso è anche perchè, nel tempo hanno fatto investimenti e puntato su prodotti e tecnologie sbagliate o poco utili al consumatore. Dopo il boom di marketing delle TV a schermo piatto, che hanno venduto un botto dal 2000 in poi (e sui cui i produttori non possono non averci guadagnato), soppiantando forzatamente i CRT nelle case delle famiglie e proponendo al consumatore prodotti e funzioni che, nella maggior parte dei casi, non sfrutteranno mai appieno e non li appagano per il normale utilizzo che ne fanno, è normale che il mercato si dovesse arrestare. Se i produttori, che non hanno previsto questo, propongono, in un periodo di crisi, come soluzione quella di aumentare ulteriormente il prezzo......beh, non so che dire. Quando io parlo di margine sul singolo pezzo, intendo la differenza tra il prezzo di vendita e il costo puro del dispositivo (materiali, produzione, ricerca e sviluppo), e questo non penso proprio che sia risicato.
    Vorrà dire che restringeranno la propria nicchia a quelli che non hanno difficoltà a spendere 2000€ per un televisore e lasceranno la maggioranza del mercato occupato di comuni mortali agli altri marchi che prenderanno il loro posto, così come avviene in qualsiasi ambito del commercio.
  • Neros22

    25 Maggio 2012, 16:37

    Forse non avete capito l'articolo.
    Io lo interpreto nell'unico modo, a mio avviso possibile.

    Le due società sono, GIUSTAMENTE, daccordo nel non consentire più che i prezzi dei rivenditori siano troppo bassi.
    E' ovvio che i 2 marchi guadagnano quando vendono ai rivenditori o alla GDO nel caso dell'acquisto diretto. Non si parla mai di utente finale.
    L'idea è quella di impedire che sia la GDO a fare il prezzo di acquisto, per moltissimi prodotti è così... e il marchio a cedere, oppure nell'impedire che i grandi rivenditori vendano a prezzi troppo bassi magari a seguito di acquisti in grandissimi stock, per poi chiedere ulteriori ribassi nel tempo.

    Questo è giustissimo.

    I margini troppo bassi sono dei veri killer del mercato, è microeconomia di base. Ovviamente bisogna a tal punto risolvere il secondo pezzo del rompicapo, come può la GDO restare competitiva rispetto ad internet.
    Non è mistero che spesso si trovano prodotti online a prezzi più bassi di quelli di vendita dei rivenditori, per chi può accedere ai listini è un attimo controllarlo e addirittura spesso i prezzi dei famosi siti di acquisti in stock con superofferte dei marchi, li conosciamo tutti, sono più alti di quelli di molti negozi online. Come è possibile questo?

    - Sicuramente l'importazione parallela, che andrebbe totalmente contrastata.
    - Margini troppo bassi che distruggono i piccoli, talvolta si è parlato di vendite in perdita pur di essere competitivi, il sottocosto è un'arma potente nel mercato della concorrenza, ma è anche un autogol clamoroso per l'intero settore. Tutto questo è possibile solo se si trovano rivenditori che fanno prezzi più bassi di quanto dovrebbero.

    Occorre fare qualcosa e presto. I prezzi online sono irreali, i nuovi prodotti appena usciti del mercato TV, già con prezzi aggressivi, si trovano già con sconti del 20% e più rispetto al listino. Il sistema rischia di non uscire da questo loop... ovviamente il discorso della GDO è lo stesso. E' vero che spesso si trovano, non solo nel campo dell'elettronica, prezzi molto vantaggiosi, ma occorre pensare che questo è molto frequentemente dovuto al fatto che la GDO stà imponendo il prezzo al produttore, di fatto costringendolo in una morsa pericolosissima.

    In tutti i campi, per me, la GDO deve tornare a fare solo distribuzione e vendere ai prezzi imposti dai produttori... tanto è vero che in Francia, per salvarsi, non è stata consentita una tale proliferazione come nel nostro Paese e in molti altri.
    Parallelamente, concordo con chi ipotizzava che questo aprirebbe il mercato ai produttori Cinesi... ma questo è una prospettiva cmq aperta, premettendo che già molto è prodotto in Cina, l'unico attuale baluardo è il gap tecnologico, finchè questo reggerà i 2 produttori dovranno tutelare i loro prodotti, poi si vedrà.

    Vorrei aggiungere che entrambi i marchi, come tutti, propongono una grande gamma di prodotti dal costo diverso, proprio per rispondere a tutta la curva della domanda e parzializzare prezzi e guadagni. Questa corsa al prezzo basso, spesso possibile premendo sul produttore o sui grandi rivenditori e così a salire, comprime l'intera gamma... spesso si finisce per prendere in considerazione solo i prodotti TOP, quando invece qualora costassero il giusto sarebbe sufficiente far riferimento al prodotto che rispetta il proprio budget... si rimette un filo di qualità finale, ma si rispettano i produttori e i loro lavoratori e tutta la catena economica. Attualmente tutte le fasce basse sono compresse a prezzi talmente bassi, da essere spesso impensabili.

    Sia ben inteso io mi classifico tra i clienti che della caccia all'offerta fanno una professione e sarei il primo da biasimare... come posso pensare che il sistema si regga se ho acquistato un 51 top di gamma plasma 4 mesi fà a meno di 1000 euro... come posso pensare che il produttore, chi lo ha trasportato, l'intermediario, il venditore finale abbiano potuto guadagnare adeguatamente da pagare spese, stipendi, tasse e fare dell'attivo?
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